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Frasi che contengono la parola museo

Gli oggetti delle collezioni presenti all'interno di un museo sono spesso registrati e catalogati permettendo al visitatore di conoscere l'anno di datazione, la provenienza e l'autore degli artefatti. I responsabili che si occupano delle collezioni o mostre vengono chiamati

). Negli ultimi anni ha anche preso avvio un turismo di nicchia legato al passato minerario del comprensorio nisseno (inserito nel Distretto Turistico delle Miniere), che beneficia della trasformazione di antiche miniere in museo (come quella Trabia-Tallarita di

Procedendo dal piano terreno si arriva davanti ad una doppia rampa di scale al termine della quale ha inizio la Galleria. La lunga Galleria, che percorre longitudinalmente il primo piano del Museo Capitolino, collega le diverse sale espositive e si offre al visitatore come una numerosa e variata raccolta di statue, ritratti, rilievi ed epigrafi disposti dai

Il Museo della Cattedrale, nel ristretto ma suggestivo spazio un tempo occupato dalla cappella di San Tobia, presenta importanti oggetti per la celebrazione liturgica e parametri sacri, alcuni dei quali donati dai pontefici di Cesena, e alcune opere d'arte appartenenti al capitolo della cattedrale o ad edifici di culto distrutti o di varia destinazione

Nel museo sono conservati gli archivi privati di autori cinematografici, comprendenti carteggi con soggetti e sceneggiature originali, fotografie di scena, recensioni su centinaia di film di produzione nazionale e straniera: la sezione, in continua crescita, deve la sua consistenza alle donazioni dei registi, fotografi, sceneggiatori, e critici

: nella Notte dei Musei i musei rimangono aperti fino alle due di notte. Per l'occasione ogni museo presenta un evento speciale, concerti di musica classica, performance e proiezioni multimediali. Questo evento si svolge il primo sabato del mese di novembre.

. Essa era originariamente destinata a un contrafforte della tribuna settentrionale. Al primo pilastro a destra l'acquasantiera di scuola toscana risale al Trecento: angelo e vasca sono oggi copie (originali nel museo dell'Opera del Duomo). La vicina tavola cuspidata con

, manufatti etno-antropologici dell'Europa Settentrionale, dell'America Centrale e il Museo Sacro, composto da opere legate all'iconografia e alla liturgia sacra. Alla morte del cardinale le opere vennero ereditate da suo nipote Camillo Borgia e in seguito acquistate dal sovrano borbonico

e alla chiesa della Madonna della Sughera la cui costruzione fu iniziata da Agostino Chigi agli inizi del Cinquecento. Recentemente restaurato, ospita il nuovo museo civico e la biblioteca comunale di Tolfa. La chiesa della Madonna della Sughera, fu costruita attorno ad un albero di

Tolfa ospita un grande museo che si trova all'interno del convento dei padri agostiniani: qui si incontrano cultura, arte, scultura e tesori accumulati nel territorio nel corso dei secoli, soprattutto appartenenti alla

il celebre scienziato e naturalista Georges Cuvier. Qui aveva sede (nei locali dell'attuale convento della chiesa di San Francesco) l'Accademia Valdarnese del Poggio con biblioteca e museo, che vantava una vasta collezione di

, dove sono conservati tanti strumenti medici e chirurgici dell'Ottocento e del Novecento. Un'altra porzione di tale Museo si trova nei bassi dello stesso Palazzo Campailla, dove si conserva un prezioso Tavolo Anatomico (Settecento) su cui si esercitavano nelle dissezioni gli allievi della Scuola Medica Modicana

. Si tratta di un gruppo scultoreo realizzato interamente in bronzo e caratterizzato da quattro sculture raffiguranti, rispettivamente l'aria, l'acqua, il fuoco e la terra, ossia gli elementi della filosofia del filosofo akragantino Empedocle. Le opere d'arte sono collocate all'interno del giardino del Museo Archeologico San Nicola.

, nella quale sorgono il Palazzo Gaetani, il Convento dei padri agostiniani sede del Museo Civico, il Palazzo dell'Associazione Nazionale Finanzieri e il Palazzo ove ha sede la biblioteca cinema cultura e spettacolo Efebo d'Oro. sul suo prospetto una lapide in marmo ricorda il centenario della nascita del Sinatra.

Museo di Panteologia Umana del Centro studi preistorici e protostorici, presso Palazzo Celauro. Il museo ospita pregevoli reperti fossili oltre a numerosi documenti ricostruttivi e testimonianze preistoriche.

- Museo etnografico e di Storia Naturale con esposizioni permanenti relative all'Asia, Oceano Pacifico, Oceania, Americhe ed Africa. In particolare espone le rare mappe dell'Oceano Pacifico redatte dai popoli della

e dei suoi maggiori esponenti. Un corridoio sotterraneo, riaperto in occasione dell'apertura del museo della Riforma, collega i due edifici. L'intero sito, che comprende la cattedrale e le sue torri, il museo e l'

All'interno sono esposti i modelli lignei e i calchi realizzati in occasione delle mostre palladiane degli anni settanta, modelli computerizzati animati, multimedia, archivi storico-documentari su Palladio e sul restauro. Al tempo stesso il Museo Palladiano produce un calendario organico di mostre dedicate all'architettura.

Museo diocesano: presso il palazzo del Vescovado si possono visitare Il museo, la pinacoteca e i giardini. Sono esposti arredi sacri, argenti e dipinti delle chiese della diocesi, dei secoli XVII, XVIII e XIX.

, mostra-mercato dedicata alla ceramica artistica e affiancata da convegni ed eventi culturali, che si tiene ogni due anni il primo weekend di settembre lungo le strade del centro storico che si snodano tra la piazza principale ed il Museo Internazionale delle Ceramiche

Il Museo della ceramica, che ospita oltre sei secoli di storia della ceramica ligure - in particolare savonese e albisolese - con un migliaio di opere di grande valore artistico, dal XV secolo al contemporaneo.

Il museo venne riadattato nuovamente per accogliere nuovi oggetti: dipinti, disegni, medaglie e altre opere appartenenti alle arti decorative. La sezione etnografica venne arricchita di lavori che provengono da

. Ha avuto un inizio travagliato, dovuto ad una localizzazione non ottimale, la quale ha portato alla difficile decisione di chiudere il museo per svariati mesi. Recentemente, nei primi giorni di ottobre del

, (e riportata nelle esposizione online del Museo Galileo, Istituto della Storia e della Scienza, conservata presso il Londra British Museum) ovvero la ventesima tavoletta della serie Enuma Anu Enlil, sono indicati presagi sulle date delle eclissi e viene descritto come il fenomeno sia di cattivo auspicio, inoltre secondo la descrizione del Museo Galileo onLine della tavoletta in questione

Sardegna centro-orientale dal Neolitico alla fine del mondo antico. Nuoro, Museo civico speleo-archeologico: mostra in occasione della XXII Riunione scientifica dell'Istituto italiano di preistoria e protostoria

) mancano comunque guide del museo, le prime delle quali compaiono solo nell'Ottocento con non sempre assoluta chiarezza nell'indicazione della collocazione dei pezzi. Probabilmente i criteri espositivi erano improntati principalmente su motivi estetici o sistemando nelle sale la maggior parte degli oggetti disponibili per impressionare il visitatore, alla maniera delle

: smantellata. I pezzi farnesiani sono confluiti nelle relative sezioni aperte al pubblico; tutti gli altri pezzi sono in deposito. Alcuni pezzi d'eccezione sono temporaneamente esposti in altre sale o gallerie e possono essere spostati senza preavviso secondo le esigenze di spazio e di movimentazione del Museo.

; quelle rinvenute ad Ercolano che ritraggono imperatori e personaggi diversi della famiglia giulio-claudia sono esposte nell'atrio del museo; tutte le altre statue bronzee da Pompei sono in deposito.

e Gioacchino. Molte delle tele, che oscillano tra realismo e post-impressionismo, sono conservate nella Pinacoteca Cascella ad Ortona (quelle di Basilio), e nel Museo Cascella di Pescara. Molto attivi anche gli scultori Nicola Eugenio D'Antino,

Spadolini fu anche un grande collezionista di cimeli, soprattutto legati al Risorgimento italiano, tanto che alcune stanze della sua abitazione sono un vero e proprio museo del Risorgimento. In particolare vi sono oggetti, autografi e memorabilia legati a

, nel cui chiostro durante i mesi di luglio e agosto si svolgono diverse manifestazioni come rappresentazioni teatrali, concerti di vario genere, mostre e il cinema all'aperto. Il museo ospita inoltre una sezione dedicata ai ritrovamenti archeologici.

, affacciato su viale Alessandro Manzoni, sul quale si immette via Tasso. Il giardino di pertinenza del fabbricato che ora ospita il museo confina con un lembo superstite del giardino della villa Giustiniani, lungo via Berni, che ne include la palazzina superstite, ora affidata ai

, tra cui cataloghi di mostre e di vendite all'asta, e in generale si propone di valorizzare i contenuti dell'esposizione permanente del museo. Numerose sezioni dispongono di proprie biblioteche specializzate nella loro area di interesse. Sia la Biblioteca Watson che quelle di sezione contengono anche testi importanti, rari od antichi che possono essere considerati essi stessi delle opere d'arte. Tra questi testi di

si trovano una sua statua (a Waterloo Place, Westminster) e il Florence Nightingale Museum presso il St Thomas's Hospital; un altro museo si trova nella casa di famiglia della sorella (Claydon House, Buckinghamshire, ora del

Al suo interno si possono visitare, oltre alla magnifica struttura medievale, il Museo Nazionale della Guerra, i Gioielli Reali, il Palazzo Reale, le prigioni, il Salone d'Onore e il monumento nazionale scozzese ai caduti. Particolare successo riscuote l'

Il nuovo Museo viene ripensato negli anni novanta per adattare le strutture esistenti e crearne delle nuove in funzione anche delle diverse esigenze che riguardano i quattro scopi principali che il museo si propone: l'educazione, la documentazione, la ricerca e la divulgazione, e la commemorazione. Nel

, mentre un imponente edificio circolare avrebbe accolto gli uffici. Uscendo dalla sala dell'architettura ci si lascia alla spalle la parte moderna del museo, e due busti di rivoluzionari annunciano sulla soglia la sala successiva, quelli di

, morta tragicamente mettendo al mondo il suo quarto figlio et interrata qualche giorno prima mentre il marito era in trasferta in Belgio. Vi troviamo anche uno dei rari quadri di artisti tedeschi del museo, con

, mostra di disegni e pitture inedite dell'artista. Questi disegni e pitture sono conservati presso collezioni private e sono state eccezionalmente esposte, insieme alle opere in gesso e in marmo conservate nello stesso museo nisseno, in occasione della commemorazione del centenario della scomparsa dell'artista.

Il Cile non gode di un notevole patrimonio culturale rispetto alle arti figurative, tuttavia possiamo trovare tracce importanti nell'arte precolombiana, dedita soprattutto all'aspetto plastico e scultoreo. Gran parte di queste opere sono visibili nel Museo d'Arte Precolombiana di Santiago del Cile, dedicato appunto allo studio dei manufatti originari di quest'epoca, provenienti dall'America Centrale e del Sud. Tra il XX e il XXI secolo si afferma, inoltre, l'

) che un tempo fungeva da dispensa alimentare della miniera. In questo museo oltre la collezione mineraria della famiglia nobiliare von Enzenberg, trovano posto una moltitudine di libri, dipinti, espositori, file audio-visivi e numerosi modellini in legno che illustrano al visitatore qual era la vita dei minatori fin dall'apertura della miniera di

. Nella casa in cui aveva sede il museo sono presenti sia l'abitazione del proprietario terriero sia il centro operativo dell'azienda. Il museo proponeva la propria storia e al suo interno si trovavano sia utensili usati per il lavoro nei campi sia oggetti di tutti i giorni, usati dai vecchi abitatori della casa.

Svariate Biblioteche ecclesiastiche (Congregazione dell'Oratorio di S. Filippo Neri, Convento di Monteripido, Monastero Beata Colomba, Monastero di S. Pietro, Museo Capitolare, Oasis Padri Cappuccini, S. Basilio Seminario Arcivescovile di Montemorcino).

, abbellite da pregevoli stemmi marmorei conservati al museo comunale. Oggi, il Centro Filarmonico comunale presenta al suo interno una caratteristica struttura in legno a forma di barca (alta circa quattro metri) che ospita cinquanta posti a sedere; nel

Ogni anno viene organizzata una mostra (in estate, con inaugurazione in luglio) affidata a curatori diversi. Una giuria seleziona e premia alcune opere partecipanti alla mostra stessa. Le stesse sono acquisite dalla Fondazione ed esposte nel Museo d'arte moderna e contemporanea, che ha sede al primo piano del Palazzo San Domenico. Le opere che partecipano al Premio Michetti sono esposte negli spazi del Museo Michetti, adiacente al Palazzo San Domenico

Museo di biologia e paleontologia marina, la collezione documenta la storia del mondo animale e vegetale del passato e si compone della sezione di paleontologia, comprendente reperti fossili catalogati per era geologica e per tipi, e della sezione di Biologia marina, comprendente esemplari marini attualmente viventi (conchiglie, invertebrati, pesci abissali dello Stretto)

dove si trova il museo della ceramica. Di particolare interesse sono anche gli edifici neoclassici quali la Villa Rotonda dei Laderchi, sulla strada per Brisighella. Nei rioni si trovano gli allenamenti delle varie discipline medievali che si svolgono durante il

, che comprende una galleria d'arte ed una biblioteca di libri antichi ospitate nel Palazzo Brukenthal, un Museo storico, ospitato nel vecchio municipio, un Museo della farmacia, ospitato nella sede della prima farmacia di Sibiu del

. Si tratta di una imponente scultura raffigurante un Dioscuro che scende da un cavallo impennato sorretto da un tritone con la barba, il busto umano coperto da un panno e il resto del corpo con sembianze di pesce. Nello stesso Museo, oltre ai numerosi reperti provenienti dagli scavi effettuati nella zona dell'antica colonia greca, sono esposte alcune antefisse a testa di

, dove in origine il museo aveva sede, o da altre chiese di Napoli chiuse, soppresse o che comunque presentavano condizioni di alto rischio e pericolo di trafugamento per le opere che custodivano al loro interno.

Le opere facenti parte del museo sono invece collocate negli ambienti dietro il presbiterio, dove sono i passetti che si succedono nella zona retroaltare e che mettono in comunicazione sacrestia e comunichino. Ancora, al primo piano della chiesa Nuova il museo continua negli ambienti che si succedono nei due corridoi a destra e a sinistra, in linea d'aria sopra le cappelle laterali della navata. Queste sale sono suddivise in base al tema narrativo derivante dall'oggetto delle opere che custodiscono: i temi vanno dalla Passione di Cristo, ai sacramenti, al martirio, alla vita consacrata (monachesimo, ordini mendicanti, chierici regolari) fino alle opere di misericordia. Altre sale ospitano invece oggetti preziosi, su cui si segnalano due sculture bronzee di

Fondamente Nove - Cimitero San Michele - Murano Colonna - Murano Faro - Murano Navagero - Murano Museo - Murano Da Mula - Murano Venier - Murano Serenella - Murano Colonna - Cimitero - Fondamente Nove - Madonna dell'Orto - Sant'Alvise - Crea - Guglie - Ferrovia - Piazzale Roma - Santa Marta - Sacca Fisola - Giudecca Palanca - Redentore - Zitelle - San Zaccaria - Arsenale - Giardini - Sant'Elena -

, attualmente custodito presso il museo archeologico e d'arte della Maremma di Grosseto. La villa era una struttura lussuosa, con mosaici ed affreschi decorativi ed una serie di ambienti annessi che ospitavano le terme.

Museo Civico Selinuntino, sito nel centro storico di Castelvetrano, raccoglie numerosi reperti archeologici di notevole valore storico e artistico, ritrovati nella zona di Selinunte, tra i reperti certamente spicca l'

. Sul colle di San Giusto sono tuttora visibili alcuni resti dei templi a Giove e ad Atena. Di quest'ultimo si sono conservate alcune strutture architettoniche nelle fondamenta della cattedrale, identificabili dall'esterno grazie ad apposite aperture nelle pareti del campanile e nel sottosuolo (tramite accesso dal Museo civico di storia ed arte di Trieste).

. Secondo il gusto dell'epoca, una parte dei ruderi furono interrati, mentre bassorilievi e statue romane riemerse dalle vigne venivano incastonate, in una sorta di grande museo all'aperto, nella facciata della villa e nel grande giardino che richiamava i giardini botanici creati da suo padre

Affresco di epoca romana da Pompei, oggi conservato al Museo archeologico nazionale di Napoli. Sulla sinistra la dea Suada (lat., gr. Peitho, Persuasione) accompagna Amor (Eros) da Venus (Afrodite, Venere) per farlo punire per aver scagliato su un bersaglio errato la sua freccia. Alle spalle di Venus, Anteros.

, in piazzale Toschi-Mosca, comprendono la Pinacoteca e il Museo delle ceramiche. Nel cortile d'ingresso si trova la Medusa, opera tardo-liberty del ceramista Ferruccio Mengaroni. La Pinacoteca conserva anche la

. L'opera, conservata al Museo dell'Accademia delle arti di San Pietroburgo, ricorda decisamente, per le atmosfere bucoliche, per l'atteggiamento assorto del soggetto e per il suo gesto di tenere in mano dei fiori, il

In occasione del centenario della morte del suo illustre concittadino Livorno nel suo Museo Civico, ex bottini d'olio, ha organizzato una mostra che lo ricorda con la presenza di sue opere di altri artisti delle collezioni Netter e Alexandre.

. Nel museo sono raccolti tra gli altri il manto azzurro da duchessa e un frammento del suo manto imperiale d'argento, un braccialetto con la miniatura di Neipperg, gli oggetti che teneva sullo scrittoio, i pennelli e i colori che usava per dipingere, i suoi acquerelli, gli oggetti da cucito e da ricamo, il suo fortepiano e ciocche di capelli suoi e dei figli.

, fu sepolto al centro della cripta, vicino alla tomba di Luigi XVI e Maria Antonietta. Vennero inoltre ricollocati i monumenti funerari trasportati al museo dei monumenti francesi sotto la direzione dell'architetto

: le raccolte dei Musei civici di Monza sono attualmente collocate nei depositi della Villa Reale di Monza, in attesa di essere trasferite nella sede definitiva. Nelle raccolte sono confluite le opere della Pinacoteca Civica e del Museo dell'Arengario;

trasferisce in Lorena il modello e i valori del centro Pompidou di Parigi. Istituzione scientificamente e culturalmente autonoma, questo museo collabora con il museo nazionale d'arte moderno di Parigi (

. Nel museo regionale vennero esposti i dipinti realizzati da maestri e allievi, mentre nella scuola si esposero i risultati dei laboratori e parallelamente fu anche organizzata una Mostra internazionale di Architettura

per chiuderla e riformarla su basi filonazista, eliminando persino le decorazioni parietali create da Oskar Schlemmer. Inoltre vennero tolte tutte le opere moderne presenti nel Museo Regionale di Weimar, comprese quelle acquistate dal Bauhaus. A Dessau i nazisti decisero la chiusura del Bauhaus, cominciando con l'eliminazione dei contributi all'istituto e la pretesa che fossero licenziati i docenti stranieri

(Patriarchou Ioakeim Street, Loukianou Street, Ploutarchou Street, Skoufa Street, eccetera), Exarchia (Themistokleous Street, Kallidromiou Street, eccetera), Kipseli, centro per eccellenza dell'architettura moderna ad Atene (Fokionos Nekgri Street, Kipselis Street, Eptanisou Street, e molte altre strade), presso il Museo Archeologico (Metsovou Street, Bouboulinas Street, Mavromateon Street, eccetera), Patisia (Amerikis Square, Patision Avenue, eccetera) ma anche a Petralona, Pangrati, Koukaki e altrove, rendendo Atene, assieme a Tel Aviv, una delle capitali del modernismo nella sua versione mediterranea.

Prospiciente il Museo Casa Deriu si trova la Pinacoteca Antonio Atza la quale si compone di novantasei dipinti, cinquantacinque dell'autore omonimo e quarantuno frutto di scambi dello stesso Atza con alcuni colleghi sardi, tra i quali

Museo del Clima e delle Scienze dell'Osservatorio Raffaelli. Raccoglie gli aspetti storici dell'Osservatorio Raffaelli ed inoltre vuole divulgare le conoscenze scientifica in materia di geologia, meteorologica, ciclo dell'acqua, ambiente, agraria, foreste, dendrocronologia, botanica, micologia, protezione civile.

da dove provengono le iscrizioni, le monete, i vasi messapici tipo Gnatia e reperti vari, che costituivano i corredi funerari, conservati in piccolissima parte nel locale museo archeologico a Ceglie e nei

Fu il primo insediamento del monastero dei monaci benedettini a Badia. Rimane un importante riferimento religioso e culturale nella zona. Attualmente ospita nelle stanze adiacenti alla chiesa un originale museo dedicato alla selce e alla

Nel sito furono trovati una ventina di tombe e oggetti vari sotto uno strato di detriti alluvionali spesso cinque metri; gli oggetti ritrovati furono esposti presso il Museo Civico Villa dei Cedri di

il museo ospita altre testimonianze archeologiche restituite dal mare, come vasellame e pezzi statuari in bronzo. All'interno del museo si possono inoltre ammirare altre testimonianze archeologiche di scavi e campagne di ricerca effettuate nelle acque antistanti la costa di Mazara del Vallo, come bracieri di terracotta di

ha portato alla iniziativa, condivisa dalla amministrazione, di abbellire il paese con pannelli dipinti che realizzano, nello scenario suggestivo delle vie che partendo da Piazza Olivetti salgono al ricetto medievale, una sorta di museo

A - Caffetteria; B - Guardaroba; C - Prigioni (Pozzi); D - Toilettes; E - Cortiletto dei Senatori; F - Scala dei Giganti; G - Cortile centrale; H - Entrata (Porta del Frumento); I - Arco Foscari; da J a O - Museo dell'Opera; P - Porta della Carta

, ha permesso la registrazione e la conservazione di gran parte della antica Londra, mentre venivano fatti i moderni ampliamenti. Maggiori reperti di Londinium, tra cui mosaici, frammenti di muro, e vecchi edifici, sono stati alloggiati al British Museum e al Museo Guildhall

, il Museo civico (sezione risorgimentale garibaldina, archeologica e tradizioni popolari), il Centro Internazionale di Studi Risorgimentali e il Centro Internazionale di Studi fenicio - punici e romani.

In seguito alla soppressione ottocentesca gli arredi sacri subirono vicende diverse: i reliquiari come la grande Cassa reliquiario di S. Eldrado e altri oggetti di oreficeria e arte sacra vennero trasferiti presso la parrocchiale ove sono attualmente visitabili tramite il Museo diocesano d'arte sacra. La cassa reliquiario risale al XII secolo e presenta similitudini con analoghe casse presenti nell'

. I ladri forzarono una finestra nei bagni durante l'orario di apertura del museo, attraverso la quale entrarono durante quella stessa notte, e scoprirono che lo zaffiro era l'unica pietra in tutta la collezione ad essere protetta da un allarme e che la batteria per quell'allarme era esaurita

Museo Casa di Graziella, ricostruzione storica della casa di Graziella, protagonista del romanzo di Alphonse de Lamartine. Sito al secondo piano del Palazzo della Cultura (ex Conservatorio delle Orfane) a Terra Murata.

venne realizzata la prima grande esposizione del Circolo di Trento. Il museo espose quanto sino ad allora aveva raccolto, sempre citando i nomi dei vari curatori. In particolare vennero mostrati ai visitatori erbari, raccolte di minerali ed esemplari conservati di fauna alpina.

hanno sede presso il Castello e si compongono di Museo Archeologico, Galleria d'Arte Antica, Galleria dei Disegni e delle Stampa, Museo Friulano della Fotografia, Fototeca e Collezioni Risorgimentali

vi si aggiunse il museo dell'artiglieria. Per conservare le tracce delle tradizioni dell'esercito, i trofei e gli oggetti di vita quotidiana dei soldati, fu creato un museo storico dell'esercito nel

Negli anni successivi molte donazioni e acquisizioni si sono aggiunte al nucleo iniziale della raccolta. Durante la seconda guerra mondiale le collezioni furono spostate in luoghi sicuri per la custodia e al termine della guerra, dopo la ricostruzione, il museo fu riallestito ad opera di

Il Museo Galileo da molti anni promuove la diffusione della cultura scientifica; nell'ambito di questo impegno organizza esposizioni su temi di storia della scienza e sui rapporti tra scienza, tecnologia e arte, in Italia e nel mondo.

, oltre che della conservazione e valorizzazione del patrimonio museale. Le risorse della biblioteca e la vasta collezione di opere digitalizzate, accessibile dal sito internet del museo, sono a disposizione degli studiosi. Il Museo partecipa a numerosi progetti di ricerca in collaborazione con importanti istituzioni internazionali, come la

Apologetiche riflessioni sopra del fondamental privilegio a' canonici di Verona concesso dal vescovo Ratoldo ... Vi s'aggiunge uno spicilegio di documenti tratti dal capitolare archivio, e d'inscrizioni del museo Moscardi

Tra le sculture in marmo nel museo vanno ricordate: la testa di Arpocrate, nome grecizzato del dio egiziano 'Oro, il fanciullo', rappresentato con forme paffute, chiome inanellate e lunghe ed il corno dell'abbondanza sulla fronte; la statua di un Niobide, copia romana dell'originale greco del III secolo a.C. (Entrambe le sculture provengono da Aeclanum).

, il rudere rimase in uno stato di totale abbandono fino all'avvento del nostro secolo, quando venne restaurato dalle Regole d'Ampezzo assieme alla famiglia divenutane proprietaria, i Lacedelli. Il Forte Tre Sassi ospita un Museo della grande guerra, all'interno del quale sono conservati reperti (bellici e non) risalenti agli anni del

ristrutturando il convento, semidistrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Numerose le opere d'arte provenienti da chiese genovesi demolite per ragioni urbanistiche o distrutte da eventi bellici. Del patrimonio artistico del museo fa parte il

Gli interventi nei secoli successivi riguardano soprattutto l'arredo scultoreo e culminano in epoca granducale con la trasformazione della Loggia della Signoria in una sorta di museo all'aperto. La costruzione degli

Nel corso del Cinquecento la loggia perse l'originaria funzione, una volta venute meno la struttura democratica, per divenire una sorta di museo all'aperto delle sculture della collezione medicea. Nel

Oggi, grazie a interventi di riqualificazione del territorio, queste zone sono state riprese e valorizzate: la ex cava del Monticino trasformata in un museo geologico all'aperto, mentre all'interno dell'ex cava marana vengono organizzati suggestivi concerti e mostre di opere d'arte.

, le cucine ed il lavamani, il cavedio interno ed i sotterranei con la grande cantina con volte a botte e ghiacciaia. Il museo si propone come percorso didattico storico multimediale dell'abbazia, di San Colombano, dello scriptorium e della storia di Bobbio.

un premio di pittura quando viene aperto al pubblico il primo salone ufficiale d'arte venezuelana nel Museo de Bellas Artes. In seguito partecipa all'esposizione commemorativa del quarto centenario della fondazione di

. Essa, che annovera fra i membri componenti l'Arenaprimo e Antonio Picciotto, futuro direttore del museo, stila nel medesimo anno una prima relazione in cui vengono enunciati i criteri adottati per l'ordinamento della

confuso con il Museo per il suo simile utilizzo (secondo queste fonti, fu quest'ultimo ad essere distrutto dai Cristiani, secondo l'editto teodosiano, mentre la distruzione della biblioteca dovrebbe essere o anticipata allo scontro tra

. Queste quattro figure, tradizionalmente identificate coi tetrarchi, vengono (non in maniera unanime) attribuite a questo periodo, basandosi su alcuni confronti con una testa frammentaria al museo di

In precedenza, un altro altare di minori dimensioni era stato allestito presso il museo Olimpico di Ansan per poter commemorare, in attesa dei funerali secondo la tradizione coreana, le prime centinaia di vittime del

, lo aveva rubato, rinchiudendosi nottetempo in uno sgabuzzino e, trascorsavi la notte, staccando il dipinto di prima mattina e uscendo dal museo con il ritratto sotto il cappotto; egli stesso ne aveva montato la teca in vetro, quindi sapeva come smontarla per sottrarlo.

che conserva i resti di un larario dalle pitture ormai sbiadite, mentre quelle del triclinio sono state asportate per essere conservate al museo archeologico di Napoli, tra cui l'affresco dell'officina di

ritrovato, riportante questo nome: nella casa si conservano ancora diverse decorazioni pittoriche, sia nel triclinio, che nelle camere che si affacciano sul giardino; gli affreschi meglio conservati sono stati staccati per essere conservati al museo archeologico di Napoli, come quello di




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Ultimo aggiornamento pagina:

04 Marzo 2021

04:54:41