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Frasi che contengono la parola ottavio

Amos Cassioli nacque da Domenico, proprietario di una piccola caffetteria, e Assunta Mazzoni. Lo zio Ottavio Cassioli, organista ad Arezzo, avrebbe voluto che facesse il prete. La morte del padre impose che abbandonasse gli studi per trovare un lavoro ad Asciano. Dotato nel disegno, fu grazie ad alcuni privati ed ai monaci di

Giorno e luogo di nascita di Lodovico Ottavio sono ancora sconosciuti. Per quanto riguarda il luogo di nascita, recenti ricerche non sono state in grado di confermare i riferimenti della letteratura ottocentesca

in favore del figlio Pier Luigi, del nipote Ottavio e dei loro discendenti maschi e legittimi per ordine di primogenitura. I soldati promessi da Paolo III furono inviati all'imperatore sotto il comando di

, in cui peraltro il pittore cremonese anticipa il luminismo usato dal Merisi; nella cappella di San Gerolamo e la cappella dedicata alla Vergine Maria si trovano dipinti di Ottavio Semino di gusto manierista con influssi fiamminghi, tuttavia mitigati dai primi insegnamenti post-tridentini, per cui il pittore scelse scene di vita quotidiana. Ritroviamo sempre Ottavio Semino ad affrescare la testata del

Ordine dell'attico: Giovan Battista Gorgo di Francesco, Fausto Macchiavelli, Orazio Velo di Sebastiano, Onorio Belli di Elio, Giovanni Monza di Leone, Marc'Antonio Broglia, Giovan Battista Titoni di Vincenzo, Paolo Chiapin, Girolami Forni, Francesco Florian di Carpoforo, Marco Valle di Giovan Pietro, Nicola Tavola di Ottavio, Paolo

il matrimonio (anche a causa di una sua preferenza per le donne che fece molto discutere i suoi contemporanei) e che sognava continuamente la corte medicea, sia a causa della scarsa comprensione e della mancanza di delicatezza di Ottavio. Secondo i dispacci che aggiornavano

fu approntata la prima mappa catastale di Cogliate. Nel foglio VI si evidenzia una porzione di territorio, confinante con Cassina Ferrara, totalmente ad uso agricolo, denominato arativo e arativo moronato (ovvero con la presenza di fila di gelsi per l'allevamento del baco da seta). Nicola Papis e Ottavio Castelli di San Pietro risultano essere i maggiori proprietari terrieri. Nel foglio VIII viene messa in evidenza la porzione di territorio centrosettentrionale di Cogliate, lasciata soprattutto a

I precedenti diplomatici della guerra, condotti dal cardinale Alessandro, fratello di Ottavio, la preparazione militare, gli scontri iniziali, il lungo assedio, la sua fine repentina, per l'uccisione del nipote del papa che comandava l'esercito assediante, sono stati ricostruiti, sulle cronache locali, nel romanzo storico di Antonio Saltini,

Assieme al grande afflusso di pellegrini presso la cappella, si ebbe anche un grande afflusso di lasciti e di elemosine rendendosi pertanto necessario istituire l'ufficio di un depositario delle offerte: il primo fu Ottavio Vanni, arcidiacono della

, quando Ottavio Magherini lo vendette agli Uffizi. La composizione ebbe un notevole successo e oggi si conoscono almeno cinque dipinti con lo stesso soggetto, replicati da aiutanti di bottega del maestro (tra cui uno al

; Eugenio Bardzki; Giulia Battaglia; Fausta Beer; Stelvio Botta; Leoncillo Leonardi; Alessandro Leonori Cecina; Irma Levi; Roberto Melli; Francesco Mercati; Costanza Minniey; Saro Mirabella; Angelo Moriconi; Aldo Natili; Umberto Padella; Vittorio Parisi; Mario Penelope; Sestilio Picari; Paola Piersanti; Ottavio Pinna; Walter Sanges; Filiberto Sbardella; Sergio Schirato; Renato Selvi;

, in seguito alle dimissioni del presidente Ottavio Cutillo, la Cavese rischia di sparire nuovamente ma, grazie all'intervento di Antonio Della Monica, che presenta proprio nell'ultimo giorno utile la fideiussione bancaria, la compagine biancoblu riesce ad iscriversi in extremis alla

re delle Due Sicilie e di Gierusalemme, infante di Spagna, duca di Parma, e di Piacenza, gran principe ereditario di Toscana, composto e steso da monsignor Ottavio Antonio Bayardi protonotario apostolico, referendario dell'una e dell'altra signatura e consultore de' sacri riti

lunettata, sono rappresentati i cinque duchi D'Amato che si sono succeduti nel possesso del piccolo feudo; Sigismondo, Guido, Ottavio, Francesco e Antonio. Esternamente, caratterizza l'edificio, una singolare loggia angolare costituita da due arcate ogivali, oggi murate.




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Ultimo aggiornamento pagina:

24 Novembre 2021

19:25:05