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Frasi che contengono la parola orazio

, scritta dallo stesso Pomilio, che riferisce sulla rappresentazione teatrale allestita dall'Istituto del Dramma popolare di San Miniato e dal Teatro stabile dell'Aquila, per la regia di Orazio Costa;

Caravaggio e i caravaggeschi: Orazio Gentileschi, Orazio Borgianni, Battistello, Carlo Saraceni, Bartolomeo Manfredi, Spadarino, Nicolas Tournier, Valentin de Boulogne, Gerrit van Honthorst, Artemisia Gentileschi, Giovanni Serodine, Dirk van Baburen, Cecco del Caravaggio

Avrebbe, comunque, introdotto Virgilio nel circolo di Mecenate e, con lui, presentato anche Orazio. Che Virgilio ne fosse amico e ammiratore traspare dal fatto che, negli anni Quaranta, Virgilio, sotto lo pseudonimo di Licida, rimpiangeva di non aver prodotto fino a quel momento nulla di paragonabile alla poesia di Vario o di

, da Orazio e Angela Perreca. Da giovane fu allievo di Francesco Guarino, importante pittore solofrano, dal quale apprese lo stile di una pittura molto essenziale, esangue e vivida. Come molti artisti, anch'egli si evolse nel tempo avvicinandosi a Mattia Preti, Massimo Stanzione e in ultimo a Luca Giordano, appreso collaborando col figlio Francesco. Trascorse la maggior parte della sua vita a

, ex compagna di scuola di Anita, una donna ricca, amante del lusso e spregiudicata. Crudelia si offre di comprare l'intera cucciolata per una grossa somma, ma Rudy si oppone chiarendo che i cuccioli non sono in vendita. Alcune settimane dopo due tirapiedi di Crudelia, Gaspare e Orazio, entrano in casa della coppia con la forza, nonostante la governante Nilla cerchi di impedirlo, e rubano tutti i cuccioli. Quando

quando fu ucciso assieme al bandito Giovan Pietro Sette detto Pellizzaro da alcuni cacciatori di taglie, Orazio Balino, Giovan Battista Duse e Agostino de Andreis detto Giacomazzo, tre pericolosi banditi di

: venivano uccisi: i fratelli Gaspare e Michele Ficaro (Fratello e padre della convivente Giovannello Greco) e, con la stessa arma Giuseppe Genova, Antonio D'Amico e Orazio D'Amico (rispettivamente genero e nipoti di Tommaso Buscetta).

Il catalogo delle opere di Artemisia Gentileschi presenta alcuni problemi attributivi (soprattutto in rapporto alla produzione del padre, Orazio Gentileschi); numerose questioni sono inoltre connesse alla datazione delle opere. L'elenco qui riportato si basa soprattutto sull'apparato critico contenuto nel volume curato da Judith Walker Mann.

Ordine dell'attico: Giovan Battista Gorgo di Francesco, Fausto Macchiavelli, Orazio Velo di Sebastiano, Onorio Belli di Elio, Giovanni Monza di Leone, Marc'Antonio Broglia, Giovan Battista Titoni di Vincenzo, Paolo Chiapin, Girolami Forni, Francesco Florian di Carpoforo, Marco Valle di Giovan Pietro, Nicola Tavola di Ottavio, Paolo

L'arredamento di una camera da letto romano poteva riflettere letteralmente il suo uso sessuale: il poeta augusteo Orazio possedeva presumibilmente una stanza con le pareti interamente ricoperte di specchi, di modo che quando aveva la compagnia di una prostituta poteva osservarla da tutte le angolazioni possibili

chiesa di San Giovanni in Canale di Piacenza, tuttavia un'attenta analisi dei dipinti fa trasparire che la maggior parte del lavoro pittorico venne eseguito dalla mano del figlio Orazio, segno che oramai il passaggio delle consegne verso il discendente era oramai ampiamente iniziato. Sempre a Piacenza, pochi anni dopo, Paolo e Orazio, furono nuovamente al lavoro per due tele, un

dall'ing. Orazio Santalucia come residenza privata, questo edificio vicino al mare fu ben presto adibito dal progettista, che ne era anche proprietario, a sala per proiezioni. Le soluzioni formali della facciata come degli interni sono improntate al tardo

di Cechov. Lavora in teatro con Albertazzi, Ronconi, Strehler, Orazio Costa, Calenda, Proietti, Placido, Sbragia, Puecher, Sequi, Salveti e al cinema con Giuseppe De Santis, Luigi Magni, Carlo Verdone, Damiano Damiani, Dino Risi, Salvatore Samperi,

Il guappo Don Peppino vorrebbe imporre ad Agostino le nozze fra la figlia Serafina e Orazio, un lampionaio suo protetto: ma Serafina rifiuta categoricamente e assieme al suo innamorato fugge dai nonni di lui nel paese di

Gioas manifestato azione sacra da cantarsi nella chiesa cattedrale di S. Angelo in Vado in occasione, che i M. RR. PP. Cappuccini solennizzano l'ottavario de' novelli santi Fedele da Simaringa e Giuseppe da Leonessa, dedicata a sua eccellenza il principe D. Orazio Albani

alla cui decisione il padre di Orazio (anche se colpevole) si oppose e siccome Ostilio era indeciso su quale decisione prendere decise di affidare il giudizio al popolo (le curia) che lo assolsero. Decise di applicare la legge secondo cui chi avesse fatto tradimento nei confronti del re o avesse disertato fosse condannato a morte. Decise di condannare l'

. Fu creduto un tempio dedicato a Venere e Cupido, per essere stata trovata ivi dappresso una statua di Venere con Cupido ai piedi, che oggi si vede nel museo Vaticano: ma essendosi riconosciuto esser questa il ritratto della moglie di Alessandro Severo in forma di Venere, sembra che non vi siano argomenti sufficienti per dichiararlo un tempio di Venere e Cupido: d'altronde le parti di questa fabbrica sono tutt'altre che quelle di un tempio, e piuttosto direbbonsi di una sala o basilica e forse tale era il Sessorio che dagli scrittori ecclesiastici e dallo scoliaste di Orazio si pone in queste vicinanze.

, quando le antiche fortificazioni vennero progressivamente smantellate, lasciando in piedi solo i tratti di via Orazio, via delle Caserme e piazza Unione. Il muro della vecchia cinta normanna sul lato meridionale venne progressivamente assorbito dai fabbricati civili e religiosi, lo spazio fra tale lato (appunto via dei Bastioni) e i nuovi bastioni (via Conte di Ruvo) venne lasciato sgombro per servire come luogo di manovra e

; per l'occasione fu istituita una commissione di laici e di preti per la raccolta di fondi che permettessero il mantenimento di tutti i preti della diocesi di Nepi che giungevano in sede per il sinodo. I primi sinodi di cui si conservano gli atti sono quelli indetti da Orazio Morone nel

Nilla: domestica e cameriera di Anita e Rudy. Pronta a tutto per proteggere i cuccioli, che considera figli suoi, viene imprigionata da Orazio e Gaspare, e liberata alla fine del film. Nell'edizione italiana viene chiamata

, il contributo di Valerio Negrini alla stesura dei testi viene sensibilmente ridimensionato a favore di quello di Stefano D'Orazio, nonostante il lavoro di Negrini come paroliere venga da alcuni ritenuto uno dei pochi elementi veramente insostituibili nel profilo dei Pooh.

, la camera ardente aperta al pubblico, per permettere ai fan di rendergli omaggio un'ultima volta; alla cerimonia sono presenti i Pooh con le rispettive famiglie, Stefano D'Orazio, la moglie di Negrini, Paola, le figlie,

, sesto dei dieci figli di Camillo Borghese, IV principe di Sulmona, V principe di Vivaro, e di Agnese Colonna, dei principi e duchi di Paliano. Suoi fratelli e sorelle furono Eleonora, Maria Vittoria, Marcantonio III, Livia, Paolo Aldobrandini, Ippolito (morto infante), Giovanni Battista (morto infante), Orazio e Giacomo (morto infante). Egli era a sua volta nipote del cardinale

, nella cripta sotto il coro (oggi segnata da una semplice lapide, quando fino all'Ottocento esistevano ancora, intorno all'abside, i monumenti sepolcrali di Malatesta IV e Orazio II, deceduto a Spello): oltre ai suddetti signori, vi furono tumulati Rodolfo III e Simonetto, fratello di Giampaolo I, fino a Malatesta V. La tomba di Adriano II si trovava a Roma in

e spregiudicata. Crudelia si offre di comprare l'intera cucciolata per una grossa somma, ma Rudy si oppone chiarendo che i cuccioli non sono in vendita. Alcune settimane dopo due tirapiedi di Crudelia, Gaspare e Orazio, entrano in casa della coppia con la forza, nonostante la governante Nilla cerchi di impedirlo, e rubano tutti i cuccioli. Quando

e le dona un dossier di indagini (dopo aver permesso a questa di essere l'assistente di Orazio), il Dragone Macchiaworx (se redento con la Pittura quando lo si affronta nel gioco) che sta in testa alla parata spruzzando cuori alla folla,

: Loredana Persichetti, Marcella Baccarini, Francesca Manfrini, Patrizia Biondo, Valentina Soncin, Olivia Zani, Paola Leste, Alessandra Cito, Eliana Ghione, Marika Vannuzzi, Danilo Brunetti, Luca Alberti, Vincenzo De Michele, Sandro Franchini, Mirko Battello, Orazio Caiti, Darren Charles, Tommy Franzen, Jeremiah Tatum, Tony Lofaro, Gabriele Apolloni, Gianluca Lanzillotta e Mauro Guido.

dispose che i forti sarebbero stati dati in affidamento alle truppe pontificie che avrebbero provveduto gradualmente al loro smantellamento. A capo di queste operazioni venne posto proprio Orazio il quale diede al fratello alcune istruzioni da rispettare tassativamente

Al Gallarati si deve probabilmente anche la convocazione di un sinodo per l'attuazione delle riforme tridentine; altri sinodi, i cui atti sono conservati nell'archivio storico diocesano, sono quelli di Orazio Morone nel

venne stipulato un contratto di appalto fra gli economi della confraternita ed i muratori Orazio e Nicola Paduano, Antonio Fazzino, Giuseppe Marchitto, Cesare Calvitto e Marco Antonio Terrera. Entro il

Tommaso e Orazio Cavalcanti commissionarono la realizzazione dell'attuale portale monumentale seicentesco che si trova sulla parete esterna della sacrestia, con l'intenzione di sistemare nella sacrestia la tomba del loro antenato Fra' Aldobrandino Cavalcanti, sistemazione mai avvenuta. Nel

. Muoiono Gian Francesco e la madre Barbara (nel frattempo rimasta vedova e risposata con Orazio Simonetta conte di Sissa) con altri nobili parmensi. Il figlio di Gian Francesco viene imprigionato a Borgo Val di Taro, dove sposa Olimpia Cassio e muore di peste.




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Ultimo aggiornamento pagina:

10 Gennaio 2022

10:25:04