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Frasi che contengono la parola orsini

Il principe di Niccholo Machiavello al magnifico Lorenzo di Piero de Medici. La vita di Castruccio Castracani da Lucca a Zanobi Buondelmonti et a Luigi Alemanni descritta per il medesimo. Il modo che tenne il duca Valentino per ammazar Vitellozo, Oliverotto da Fermo il s. Paolo et il duca di Gravina Orsini in Senigaglia, descritt

, combattuta nella vallata sottostante il castello ad est dal significativo nome di Valle dei Morti. Il feudatario di Marino Giordano Orsini si era schierato con l'antipapa, ed ospitava nel castello i mercenari francesi al soldo di Clemente VII guidati dal conte di Montoje: dall'altra parte, a

, Cavour aveva in passato finanziato i due rivoluzionari a causa della loro rottura con Mazzini e, dopo l'attentato a Napoleone III e la conseguente condanna dei due, alla vedova di Orsini fu assicurata una pensione

, Cavour aveva in passato finanziato i due rivoluzionari a causa della loro rottura con Mazzini e, dopo l'attentato a Napoleone III e la conseguente condanna dei due, alla vedova di Orsini fu assicurata una pensione.

per espugnare il castello di Marino dove si erano asserragliati i feudatari Giordano e Rainaldo Orsini: tuttavia, non riuscendo a conquistare quel ben munito castello, decise di ripiegare sull'assedio del piccolo castello di

, delimitato dal Corso Cerulli, Piazza Sant'Anna, Piazza Orsini. Vi si trovano la chiesa di Sant'Antonio di Padova, la cappella di Sant'Anna e la vicina domus di Largo Torre Bruciata, la domus del Leone, la casa Melatino, la chiesa di San Luca, la chiesetta di Santa Caterina, e l'ex ospedale psichiatrico Sant'Antonio con Porta Melatina. Termina nel Largo Madonna delle Grazie all'estremo oriente dell'asse viario Corso Cerulli-Corso De Michetti, mediante l'accesso di Porta Reale.

: delimitato dal Corso di Porta Romana via Vittorio Veneto, Circonvallazione Spalato, Piazza Dante. Termina in Piazza Orsini, dove si trovano l'anfiteatro romano e il teatro, al confine con il rione San Leonardo

, fu posta a decorazione di un pilastro nel loggiato del palazzo Municipale in piazza Orsini e si compone di un gruppo scultoreo di due leoni tra rocce che rappresentano i due fiumi che racchiudono il centro storico di Teramo, il

la signoria perugina del Michelotti ebbe fine con la sua vita stessa. Il signore, dopo essersi sposato con Giovanna Orsini venne assassinato da alcuni membri di un'altra casata perugina in lotta per il potere, i Guidalotti. In poco tempo la signoria, che aveva esteso in pochi anni la sua influenza su gran parte dell'attuale regione

. In questo quadro, si colloca probabilmente la costruzione -o l'ammodernamento- di quella che fu chiamata rocca Orsini, e che occupava sostanzialmente la medesima superficie dell'attuale palazzo cinquecentesco.

, tra grandi festeggiamenti e proclamazioni (che cominciavano a suscitare resistenze e mormorii). Poi, in Campidoglio, fece arrestare i Colonna e gli Orsini che lo avevano sostenuto minacciandoli di esecuzione. Per quella volta fu convinto a soprassedere, ma quelli ripararono nei loro castelli e i Colonna da

. Quest'ultima istituzione ha l'obbiettivo di sottrarre i contadini alla piaga dell'usura, di effettuare prestiti in denaro su pegno, e di compensare gli effetti negativi di un sistema nel quale la maggior parte delle terre appartengono a pochi, ricchi, nobili. Orsini, inoltre, tra il

Camillo Orsini, comandante della piazza di Parma per conto del papa, venendo a sapere della vacanza rispose che aveva ricevuto Parma da un papa e l'avrebbe lasciata solo dietro ordine di un altro papa, ordine che venne impartito da

occidentale, costruita dai Longobardi. Del loro potere restano il Torrione Orsini e le mura fuse con le case, alternate da possenti torri di controllo, tra le quali Torre Adriana e Torre dell'Acquedotto. Da Porta San Giovanni, una delle poche sopravvissute, si passa la via delle botteghe dei maestri del rame, accedendo alla villa comunale; successivamente i due strusci principali sono la via Modesto Della Porta e Corso Roma, che portano alla Piazza Duomo, dove si trova la

: sorge sulla piazzetta omonima, in cui confluiscono due viali alberati cittadini, via Casapapa e via Felice De Stefano, e da cui parte via Giuseppe Maffei. Fu edificata per volere della feudataria Dorotea Orsini, vedova di Pietro e nonna di Pietro Francesco Orsini, futuro papa

impose alla madre Giovanna e alla moglie Felice Orsini di non lasciare Roma; inoltre furono emessi moniti contro il giovane duca, il quale fu successivamente colpito da una sentenza di confisca dei beni. Si rese conto allora di non poter tenere testa da solo alle truppe pontificie decidendosi di abbandonare il

Nel tentativo di portare comunque a termine la gara, decise di spingere il kart fino al traguardo, ma venne bloccato dal padre di Orsini, che era nel frattempo entrato in pista scavalcando le barriere;

, regia di Valentino Orsini, testi di Franco Fortini, realizzato dalla divisione cinema della RPR per la Costruzioni Metalliche Finsider S.p.A. Pubblicato su YouTube dall'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa.

, i tenenti Antonio Aimone, Costantino Bobbio, Guglielmo Haas, Orsini, Mora, Oddo Fileti, Reina, Tomassetti, Villa. I sSottotenenti Sergardi Biringucci e Cenci Bolognetti; i sergenti Addone Del Citerno e Pagnotta e i due cavalieri semplici Manzolini e Merlin.

Numerosi altri teatri, principalmente privati e di dimensione modeste, operarono a Roma nel diciassettesimo secolo. Tra questi vi erano il teatro del Collegio Romano, il Colonna, il teatro del Collegio Clementino, l'Ameyden, il Rospigliosi ed il teatro Orsini.

, Olgiati, Orfini, Orsini Cavalieri, Orsolini, Palica, Pallotta, Palmieri, Pandolfi, Perfetti, Pescetelli, Piacentini Rinaldi, Picchi, Provenzani, Reali, Rem-Picci, Ricci, Riganti, Rinaldi, Rosati, Rossetti, Rusconi,

Il progetto dell'apertura della via aveva anche lo scopo di rendere visibili le strutture superstiti del Teatro di Marcello, che erano inglobate in Palazzo Orsini e che si affacciavano su una stretta strada, che rendeva difficile la vista del monumento

: antico presidio normanno, si accrebbe col conte Ugo Malmozzetto (XI secolo e rimase attiva sino al XVII secolo), aveva i feudi lungo la Pescara presso le gole di Popoli. Nel XIV secolo fu amministrata dagli Orsini, che estesero i loro potere sino a Palena e Guiardiagrele.

Il museo si articola in diciotto sale disposte su due piani di Palazzo Orsini, seguendo un percorso non lineare conforme alla disposizione quasi labirintica delle stanze e dei corridoi dello storico edificio nobiliare. Si accede al museo attraverso un portale in

Descrizione dello stendardo regale del Gran Turco inviato dal re di Pollonia Giovanni III al sommo Pontefice Innocenzio XI. Con la sposizione delle parole arabiche, ivi tessute, all'eminentiss. e reverendiss signor cardinal Vincenzo-Maria Orsini

divenne capitano generale di Siena e volle come luogotenente il figlio Ranuccio. Nell'occasione respinse un nuovo attacco di Bertoldo Orsini, che era a capo di una compagnia di bretoni. Pietro rimase al servizio di Siena fino al

Il suo corpo fu ricomposto e sepolto a Piacenza, prima in una chiesa, poi in un'altra; in seguito la salma fu fatta traslare a Parma dalla moglie Gerolama Orsini e infine fu trasferita nella tomba di famiglia sull'isola Bisentina, sul

. L'illustrazione raffigura la pace tra Ferdinando II di Napoli e Giovan Giordano Orsini - In piedi davanti al trono, Ferdinando II di Napoli, incoronato, abbraccia e bacia Giovan Giordano Orsini, tenendo il cappello con la mano destra. A destra, cinque uomini, ciascuno con in mano un cappello, si piegano o si inginocchiano

dopo aver fatto testamento e nominato Vittoria sua erede universale. Per questo motivo, nel dicembre dello stesso anno l'Accoramboni venne assassinata dai sicari di Ludovico Orsini di Monterotondo, che si era fatto protettore degli interessi del nipote

Leon Battista Alberti, gli 'Albertiani' e la Puglia umanistica. 'Attorno' a Leon Battista Alberti, Michelozzo, Pisanello e i Dalmati (Giorgio Orsini da Sebenico e i Laurana) nel basso Adriatico, dal Principato di Giovannantonio del Balzo Orsini, alla committenza degli Aragona e dei Del Balzo, in particolare il paragrafo IV di F. Cnali, Nelle terre dei Del Balzo di Andria, Castel del Monte e Montepeloso: sulle tracce di Leon Battista Alberti, di Donatello, di Mantegna e di Francesco Laurana. Castel del Monte, reggia 'altera'.

La committenza baronale degli 'Orsini' nel Regno meridionale e i 'molti modi' dei Fiorentini, per Vicovaro e Galatina, fino alle 'Torri dei Venti' (Guglia e Campanile) di Soleto e Corigliano d'Otranto

La committenza baronale degli 'Orsini' nel Regno meridionale e i 'molti modi' dei Fiorentini, per Vicovaro e Galatina, fino alle 'Torri dei Venti' (Guglia e Camnpanile) di Soleto e Corigliano d'Otranto,

. Le opinioni sul da farsi da parte del capitano generale, del governatore e dei provveditori erano divergenti. Il prudente Orsini intendeva assicurarsi il bresciano e il cremonese catturando i castelli di

), i materani, con l'aiuto di Giannantonio Orsini, principe di Taranto e conte di Matera, tentarono di separarsi da Acerenza, costringendo l'arcivescovo ad allontanarsi dalla sua sede, nominando vescovo un certo Marsio, frate francescano;

Il suo corpo fu ricomposto e sepolto a Piacenza, prima in una chiesa, poi in un'altra; in seguito la salma fu fatta traslare a Parma dalla moglie Gerolama Orsini e infine fu trasferita nella tomba di famiglia sull'

Raimondo L, D'Amato V, Servetto A, Rosa R, Marciano R, Formisano L, Di Mauro C, Orsini RC, Cascetta P, Ciciola P, De Maio AP, Di Renzo MF, Cosconati S, Bruno A, Randazzo A, Napolitano F, Montuori N, Veneziani BM, De Placido S, Bianco R,

, con lo scopo di far credere ai borbonici che la spedizione si avviasse all'interno della Sicilia; difatti il generale von Mechel e il colonnello Ferdinando Beneventano del Bosco credendo che l'Orsini fosse




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Ultimo aggiornamento pagina:

25 Dicembre 2021

22:24:53