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Frasi che contengono la parola olona

L'originario orientamento nord-sud fu scelto per una questione urbanistica: a ovest era presente il foppone, ovvero il cimitero, mentre a est si trova l'Olona: venne quindi deciso di realizzare le porte verso gli altri due punti cardinali. La cappella maggiore, che ospita l'altare principale, venne realizzata invece a est per tradizione cristiana

. I Della Torre, prima di essere sconfitti e di scomparire dalla scena politica, acquistarono a Legnano un convento che sorgeva a sud del borgo su un'isola del fiume Olona (dopo aver causato la fuga dei frati agostiniani che lo abitavano), e lo fortificarono convertendolo in una struttura militare

), e lavoravano dei terreni coltivati che si sviluppavano dal centro del borgo alle case coloniche di periferia. I rilievi soprastanti l'Olona erano coltivati a frutteti e vigneti. I territori lungo le rogge originate dal fiume, le zone ai lati dei viottoli e i terreni al centro delle case coloniche erano destinati alla coltivazione di

(MI), corrispondente ai comuni di Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Dairago, Legnano, Nerviano, Parabiago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Villa Cortese, cui fa seguito la zona Castanese (MI), corrispondente ai comuni di Arconate, Bernate Ticino, Buscate, Castano Primo, Cuggiono, Inveruno, Magnago, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo, Vanzaghello, Casorezzo;

. Il territorio legnanese era l'ideale per aprire industrie tessili grazie alla presenza di importanti vie di comunicazione e a quella del fiume Olona, che forniva l'energia necessaria per muovere le ruote idrauliche prima dell'installazione dei

. Il nuovo alveo artificiale dell'Olona fu quindi scavato ex novo solo per un breve tratto: giunti alla moderna Lucernate al torrente Bozzente, i progettisti allargarono il suo letto per poter accogliere una maggior portata d'acqua, quella dell'Olona

, nell'ambito della complessa revisione idrofognaria di Milano, si iniziarono a costruire i canali dell'attuale percorso dell'Olona, che prevedeva la deviazione di parte delle acque del fiume verso il

, la chiusa era manovrata in modo tale da chiudere completamente il ramo Darsena facendo sfociare l'intera portata delle acque dell'Olona nel Lambro Meridionale. Il Lambro Meridionale, che all'epoca era un vero e proprio collettore di

. Visto che le acque dell'Olona erano utilizzate da sempre gratuitamente, gli utenti storici contestavano al Governo il pagamento degli oboli, mentre gli spagnoli asserivano che le tasse erano dovute per via dello

Due delle quattro statue che ornano Porta Garibaldi a Milano e che rappresentano allegoricamente i maggiori fiumi lombardi: sulla sinistra l'Olona, sulla destra invece l'Adda. Sull'altro lato della porta sono raffigurati il Po e il Ticino

Diversi di questi mulini sono giunti sino al XXI secolo. Alcuni sono stati recuperati, mentre altri versano in stato di abbandono. Partendo dalle sorgenti, i primi impianti molinatori di rilievo storico che si incontrano lungo l'Olona sono i mulini Grassi di Varese, che sono stati costruiti tra il XVI ed il XIX secolo. Sono stati ristrutturati per essere adibiti ad abitazione e possiedono, sui muri esterni, alcuni esempi di

, che si corre ogni anno, in primavera, a San Vittore Olona. A valle di Canegrate ne rimangono pochi altri, come il mulino Gajo-Lampugnani a Parabiago, il mulino Star Qua di Nerviano e quello di Sant'Elena a

Come nel caso di Castiglione Olona, in molte antiche collegiate, il titolo rimane in essere ancora oggi, nonostante le soppressioni. In alcune chiese che ne hanno successivamente fatto domanda, sulla base di antichi privilegi, sono stati ripristinati i capitoli di canonici, come ad esempio nel caso della

e confluisce nel Lambro meridionale, in seguito alla deviazione verso Milano stessa, ad opera degli antichi romani che ne spezza il corso in due tronconi, il secondo troncone, detto Olona meridionale nasce oggi a Bornasco e si getta nel

In origine, l'unico obbiettivo del consorzio era quello di ripartire equamente le acque del fiume Olona tra gli abitanti del territorio. All'atto della fondazione, le acque del fiume erano utilizzate per la

Era comune il disordine dei mugnai di tenere abbassate ed anche del tutto chiuse le porte dei loro edifici. Il loro obiettivo era di fermar l'acqua decorrente del fiume ora per favorire i vicini prati altrui, ora per annaffiare i propri, donde nasceva un portentoso impoverimento dell'Olona, a danno di tutti gli utenti del tratto inferiore

Originariamente, alla sua sinistra idrografica, il Pudiga, in luogo dell'Olona, riceveva il Bozzente. Il Bozzente in origine aveva infatti un alveo naturale autonomo che lo portava a raccogliere le acque del

Tra i monumenti di Settimo, testimoni di un passato, troviamo l'Oratorio di San Giovanni Battista, situato nella frazione di Cascine Olona. L'oratorio, di ridotte dimensioni, venne fatto edificare dal nobile Paolo Mantegazza e consacrato nel

. Quest'ultimo alimenta il lavatoio. In seguito la Marnetta percorre una valle stretta e incassata, sfociando nel Mornaga poco prima che questo confluisca nell'Olona. Il Mornaga riceve inoltre le acque di scolo del

Il nuovo alveo artificiale dell'Olona fu scavato ex novo solo per un breve tratto: giunti a Rho al torrente Bozzente, i progettisti allargarono il suo letto per poter accogliere una maggior portata d'acqua, quella dell'Olona. A monte il Bozzente originariamente attraversava il centro di

), ingrossandosi maggiormente, raggiungendo l'alveo che poi sarebbe diventato quello dell'Olona e che era, in regime normale, in secca. In regime di piena il Bozzente proseguiva poi il suo corso raccogliendo le acque del

Estratto di una mappa di inizio ottocento. In blu sono indicati il fiume Olona e le aree di spagliamento del torrente Bozzente. In verde chiaro, aree irrigue; in verde scuro, boschi; il resto campi coltivati con viti.

(Castiglione Olona, Lonate Ceppino, Tradate, Vedano Olona, Venegono Inferiore e Venegono Superiore) alle quali vennero aggiunte le parrocchie di Carbonate e di Locate Varesino, in precedenza appartenenti alla

. Come destinazione finale del nuovo percorso dell'Olona fu scelto il fossato delle mura romane di Milano. In particolare l'Olona riversava le sue acque alla confluenza tra il Piccolo Sevese e il canale Vetra

Il tratto del canale Vetra che fu prolungato verso ovest per captare anche le acque dell'Olona era artificiale, scavato dagli antichi Romani. Il tratto del canale Vetra tra la confluenza del Grande Sevese e del Piccolo Sevese con la Vettabbia, e la Vettabbia stessa fino alla sua foce nel Cavo Redefossi a San Giuliano Milanese, corrispondono invece al tratto terminale dell'antico alveo naturale del

In particolare l'Olona, in epoca medievale, confluiva nel fossato in corrispondenza della moderna piazza della Resistenza Partigiana, mentre in epoca romana continuava il percorso cittadino arrivando alla moderna piazza Vetra, dove riversava le sue acque nel fossato delle mura romane

e il Deviatore Olona escono dal Seveso a Paderno Dugnano e nel loro percorso verso il Ticino, a nord di Rho, raccolgono le acque di piena dell'Olona. In caso di eccesso di portata idrica, un apposito canale deviatore le indirizza al

dopo essersi unito al torrente Valle Luna. Fu in periodo romano che il corso d'acqua fu deviato all'altezza di Masnago, per garantire l'approvvigionamento idrico al borgo di Varese, e quindi condotto ad immettersi nel fiume Olona.

L'area una tempo occupata dagli stabilimenti legnanesi del Cotonificio Dell'Acqua. Sulla sinistra si intravede il parcheggio pubblico di via Gilardelli, mentre sulla destra, oltre l'Olona, si vede il parco pubblico di via Diaz

, che era situato sulla riva sinistra del fiume. L'Olonella si staccava dal fiume prima di Legnano e, dopo essere passata dietro al borgo principale vicino alla chiesa di San Salvatore, rientrava nell'Olona

La scelta di cercare lo scontro con il Barbarossa a Legnano con il posizionamento del Carroccio lungo un pendio fiancheggiante l'Olona non fu un caso. All'epoca il borgo legnanese rappresentava per chi proveniva da Nord un facile accesso al

I rilievi collinari soprastanti l'Olona erano coltivati a frutteti e vigneti. I territori lungo le rogge originate dal fiume, le zone ai lati dei viottoli e i terreni al centro delle case coloniche erano invece destinati alla coltivazione di

I citati torrenti Lanza e Bevera confluiscono nell'Olona a sud dell'unione del ramo proveniente dalla Val di Rasa con il ramo proveniente dalla Valganna, dato che Lanza e Bevera hanno, perlomeno nel primo tratto, un'

questa parte del territorio lombardo fu tra i maggiormente sfruttati per la presenza dell'Olona e dei suoi affluenti: fu infatti possibile l'edificazione di numerosi mulini destinati a usare la forza motrice delle acque per azionare macine, magli, frantoi e le

, anche i sistemi di sfruttamento economico della Valle Olona subirono un cambiamento, ed i mulini vennero soppiantati (oppure affiancati) da complessi industriali moderni come i cotonifici (ad esempio il

(al confine con Brinzio, Monte Legnone). I suoi affluenti sono i torrenti Legnone, Sesnivi o Valle del Forno, e Des; uniche acque che non confluiscono nell'Olona sono quelle del torrente Buragona e del suo affluente Galina, che sfocia nel

. Fino ad allora, come sistema difensivo, bastava la barriera creata naturalmente dall'Olona, ma le mutate tecniche di guerra resero necessario questo ulteriore ampliamento delle infrastrutture difensive del castello

Vista da est del castello dopo la sistemazione degli argini del fiume e del piazzale antistante la fortificazione. Sulla destra, il ramo secondario del fiume Olona, l'Olonella, che con il corso principale del fiume forma l'isola su cui sorge la fortificazione

La strada passante per l'abitato principale, che seguiva anch'essa il percorso dell'Olona e che corrisponde ai moderni corso Magenta e Garibaldi, attraversava l'agglomerato urbano da nord a sud; questa strada proveniva dalla

/anno. Il peso dell'impiego delle acque dell'Olona per far muovere i macchinari era trascurabile: il corso d'acqua che passa per Legnano ormai serviva quasi esclusivamente per scaricare i residui di lavorazione delle industrie

. Sempre per quanto riguarda l'Olona, venne realizzato un nuovo ponte alla Gabinella; inoltre il corso d'acqua fu coperto nella sua parte centrale da una struttura di cemento a causa del forte inquinamento, che portava l'Olona a sembrare una fogna a cielo aperto, con tutti i miasmi conseguenti




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Ultimo aggiornamento pagina:

21 Dicembre 2021

03:03:27