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Frasi che contengono la parola napoletano

Cucina teorico-pratica: col corrispondente riposto ed apparecchio di pranzi e cene, con quattro analoghi disegni, metodo pratico per scalcare, e far servire in tavola, lista di quattro piatti al giorno per un anno intero, e finalmente una cucina casareccia in dialetto napoletano con altra lista analoga

L'eccessiva e speculativa cementificazione dell'hinterland napoletano, non ha creato una armatura urbana ordinata, gradevole e dotata di strutture adeguate, ma ha trasformato gran parte della ex provincia in periferia;

per citarne alcuni. Delle lingue regionali italiane manca in veneto, mi chiedevo se potresti farmi la cortesia di tradurlo tu. Naturalmente se hai bisogno di qualche traduzione in dialetto calabrese (variante siciliano e napoletano) fai pure. grazie mille in anticipo--

, che scrisse all'inizio del Settecento canzoni natalizie per i suoi piccoli allievi. Si conoscono gli spartiti di alcune di queste canzoni, nei libri da lui pubblicati. Negli ultimi tempi mi sono occupata di presepe napoletano (

, ma solamente come nuova lingua di corte non amministrativa; mentre, il napoletano (o volgare pugliese), veniva parlato dalla popolazione, usato nelle udienze regie, nelle scuole, negli uffici della diplomazia e dei funzionari pubblici. Poco tempo dopo, il cardinale

. Le mire di Carlo VIII sul Regno di Napoli non erano condivise da papa Alessandro: egli temeva che la discesa del Re di Francia e la conquista del napoletano potesse limitare il campo d'azione del Papato sia in campo politico sia religioso

) videro la luce progetti di prolungamento per raggiungere l'Adriatico (considerato porta dei traffici per l'oriente). Il professore napoletano Ferdinando De Luca aveva caldeggiato un progetto di ferrovia passante per Salerno verso Taranto e i porti di Brindisi e Otranto attraverso la valle del Basento, proposta appoggiata anche da

Se in vita, nonostante i numerosi riconoscimenti, la fama di Pergolesi era quasi esclusivamente limitata all'ambiente musicale napoletano e romano, non deve sorprendere che questa figura di compositore, morto giovanissimo con una parabola artistica di soli cinque anni e tuttavia in grado di lasciare una manciata di composizioni indimenticabili, abbia potuto suggestionare poeti ed artisti che nel corso dell'

. Invece, nel secondo periodo le maestranze e gli architetti partenopei acquisirono maggiore autonomia dal punto di vista progettuale. Questo periodo si conclude con l'avvento dello scultore lombardo, naturalizzato napoletano (a quei tempi era tutto riunito nella stessa corona),

Parte del convento dei Cappuccini, barocca con diverse tele interessanti, un bellissimo chiostro e un altrettanto bello presepe napoletano settecentesco. Dello stesso secolo anche la meravigliosa statua del poverello di

. Semianalfabeta Petito era colui che aveva preso in mano il monopolio del teatro napoletano. I suoi canovacci erano stati modernizzati e Pulcinella era diventato anche un simbolo politico. Avversario dell'

e protagonista dell'epistolario del Chiabrera. Il Chiabrera ebbe scambi epistolari anche col poeta napoletano e forse lo conobbe personalmente. Sempre a Savona anima in questi anni, assieme allo storico

, che ospita l'Arciconfraternita del Rosario. I festeggiamenti esterni si tengono la terza domenica di ottobre e consistono nella solenne processione mattutina del simulacro della Vergine, prezioso manichino ligneo napoletano realizzato dall'artista

(CNI). In particolare il testo di Cagiati elenca tutte gli esemplari allora noti con la loro descrizione, utilizzando per la rappresentazione i disegni di Andrea Russo, un illustratore napoletano del

, dalla faccia scurita dal sole di campagna ed il naso lungo, che diede vita al personaggio teatrale di Pulcinella. Pulcinella ha incarnato e continua ad incarnare il tipo napoletano, ancora oggi all'estero, il personaggio che, cosciente dei problemi in cui si trova, riesce sempre ad uscirne con un sorriso, prendendosi gioco dei potenti pubblicamente, svelando tutti i retroscena. Molti autori attribuiscono l'origine del nome all'ermafroditismo intrinseco del personaggio, ovvero un diminutivo femminilizzato di

Furono questi gli inizi di un'intensa (seppur breve e tormentata) storia d'amore. Sebbene fosse una donna fatale sia sul palcoscenico sia nella vita reale, la Castagnola aveva per l'artista napoletano un sentimento sincero e passionale, cercando una relazione stabile e sicura.

e dal napoletano, per la coltivazione del grano, la raccolta dell'uva, il taglio della legna, la produzione del carbone e la pesca. C'era una discreta economia, tale da assicurare ai suoi feudatari rendite ragguardevoli: grano, vino, orzo, legna e carbone, minerali, pelli conciate, lana, prodotti che venivano imbarcati dal porto di Astura, per andare verso

Le istituzioni fanno fatica a salvaguardare l'enorme patrimonio artistico napoletano e molte chiese come la struttura in questione, sono avvolte nell'incuria; da quanto pervenuto possiamo citare: i due dipinti absidali (

, su disegno dell'ingegnere Vito Valentino, si pose la prima pietra della chiesa attuale, sotto il provincialato di Padre Ilarione di San Giuseppe, napoletano. L'edificazione fu iniziata effettivamente nel

, ed anche provenienti dal sud della Germania. Tra gli oggetti che portarono con loro vi era, a volte, un vecchio mandolino napoletano o tedesco, necessario per suonare musica popolare e tradizionale, in quel periodo storico, comune in Europa. Dave Apollon era un immigrato ebraico russo, molto popolare per la sua

, aveva avuto modo di conoscere Croce, a cui aveva consegnato un pacco di dattiloscritti che il filosofo napoletano aveva apprezzato e fatto pubblicare nel gennaio dell'anno seguente presso l'editore Laterza di Bari con il titolo

Per quattro anni il museo ha ospitato mostre e retrospettive sotto la direzione di Eduardo Cicelyn e Mauro Codognato. Non sono mancate polemiche relative alla loro gestione, tra cui quella condotta dal gallerista napoletano Guido Cabib sulle colonne del portale

a Cagliari a un artista napoletano, Alessio Truisi o Troisi), otto dipinti raffiguranti storie e miracoli di santi gesuiti, ad opera sempre di Giacomo Altomonte e Domenico Colombino. sulla sinistra troviamo santo Stanislao Kostka (NB: patrono dei novizi gesuiti) ritratto mentre a Vienna riceve la comunione direttamente da un angelo, alla presenza di santa Barbara; poi san Luigi Gonzaga venerante la

ma in questo caso il generale stava facendo diventare l'esercito napoletano pericoloso per i francesi. Alquier chiese tre volte, prima cortesemente e poi in modo aggressivo, che Damas venisse licenziato ed esiliato in quanto

la figlia di un modesto commerciante napoletano, la diciottenne Rosa De Filippo, da cui ebbe due figli: Domenico (riconosciuto da Scarpetta, ma probabilmente nato da una relazione della moglie con re

Inoltre se consideriamo la classificazione linguistica cui fa riferimento il template, dobbiamo tener presente che essa tiene conto anche dei dialetti, non solo della lingua standard: dunque il napoletano si parla in tutta l'Italia meridionale ad eccezione del Salento e della Calabria ultra (in cui si parlano dialetti della lingua siciliana). --

, una nuova classe dirigente, che si differenziava dal vecchio ceppo baronale. Le origini del baronaggio napoletano sono essenzialmente militari: gli Angioini avevano concesso a molti avventurieri i feudi meridionali, in ricompensa dell'opera loro prestata per impadronirsi del regno e per mantenerlo contro questo o quel pretendente. I

. Il nuovo Comando supremo dell'esercito italiano sotto Diaz fu meglio organizzato (il generale napoletano fu probabilmente aiutato in questo dalla sua carriera pre-bellica negli uffici dello stato maggiore dell'esercito)

, parte del convento dei Cappuccini, barocca con diverse tele interessanti, un bellissimo chiostro e un altrettanto bello presepe napoletano settecentesco. Dello stesso secolo anche la meravigliosa statua del poverello di

sbalzato e cesellato, opera di Luca Baccaro, argentiere napoletano; si caratterizza per una forma aperta e dinamica, poggia su una pedagna mistilinea dorata, tagliata negli spigoli, riccamente decorata con elementi a doppia voluta. La testa del santo, leggermente inclinata verso destra, presenta una capigliatura a ciocche ondulate che incorniciano un volto giovane e imberbe dall'espressione volitiva. Il diacono indossa una

presente in ambiente napoletano per otto mesi quando dovette fuggire da Roma, per i gravi fatti che lo videro protagonista, lasciando un segno importante negli ambienti artisti cittadini, e il Battistello fu un suo attento seguace, tanto da influenzare

In precedenza la Francia rivoluzionaria aveva ottenuto un ultimo successo in Italia dove il Regno di Napoli aveva iniziato una intempestiva e disorganizzata offensiva contro la Repubblica Romana; il debole esercito napoletano, guidato dal generale austriaco

(un napoletano di scuola borbonica), bombardarono la struttura per demoralizzare gli ultimi reparti borbonici. Sapendosi isolati e privi d'ogni speranza di soccorso, diversi reparti situati in alcune ali della fortezza si arresero. Eppure un'ultima parte dei militari, nonostante l'uscita dei camerati, decisero, pur allo stremo delle forze, di resistere ancora, per poi arrendersi solo alla fine

collabora ad un giornale democratico napoletano dove per la prima volta delinea le sue idee socialiste e anarchiche. Nello stesso periodo prende pubblicamente posizione in difesa degli insorti della

disperdendola. Raggiunta l'altura di Licoteo, il generale napoletano ebbe modo di controllare dall'alto il campo di battaglia dando ordini alle sue forze di convergere su Catania lasciandone libera la parte occidentale, dove era sicuro si fosse rifugiata la popolazione inerme.

, con l'Adamo che nello specifico riprende in maniera chiara la figura del santo nella tela del Caravaggio, consente di poter ritenere che il pittore napoletano fosse venuto a conoscenza non delle opere del Merisi entro i confini napoletani, visto che sia la

La differenza tra i due ambienti si nota proprio scendendo le scale mobili: dopo le prime rampe in cui domina il color ocra del rivestimento di mattonelle (chiaro riferimento al tufo napoletano) si passa infatti nella

, a condizione di costruire la stazione zoologica a sue spese. Suo primo collaboratore, alla realizzazione dell'Idea-Progetto, fu l'ufficiale di vela della Marina Borbonica Giustino di Salvatore, napoletano nativo di

(noto contrabbandiere napoletano legato con la mafia siciliana) e i suoi creano una banda denominata Onorata fratellanza, ma Cutolo non se ne preoccupa e si infiltra in nuovi territori: quando tenta di prendere il controllo della zona del centro di Napoli (Forcella, Duchesca, Mercato, Via del Duomo) nelle mani dei potenti

viene collocato da Rak nel vivo di un dibattito intellettuale che ebbe il suo centro nelle accademie di cui Basile fu parte, insieme a un gruppo di scrittori che promossero l'uso letterario del napoletano, lingua in cui fu scritto anche il

, erano stati elaborati vari progetti di ampliamento per realizzare quella che era l'aspirazione maggiore del tempo: il raggiungimento dell'Adriatico, considerato la porta dei traffici per l'oriente. Il professore napoletano Ferdinando De Luca aveva caldeggiato un progetto di ferrovia che, passando per

: negli ambienti della casa si notano ancora resti della decorazione parietale, anche se i principali reperti, rappresentati da mosaici sono stati staccati e conservati al museo archeologico napoletano, come ad esempio la raffigurazione di

tiene le stesse medie del periodo napoletano, da tre fino a cinque rappresentazioni l'anno (con tutte le relative innumerevoli repliche), cui si aggiungono gli impegni nelle sale e nei salotti reali con la musica dello stesso

Io sono meridionale, e posso dirti che stai facendo una gran confusione tra lingua napoletana, dialetto napoletano e dialetti meridionali intermedi, che sono TRE concetti ben distinti. La lingua napoletana era una lingua vera e propria, con una sua grammatica, un suo vocabolario e una sua letteratura, esattamente alla pari dell'italiano; essa derivava probabilmente da un gruppo antico di dialetti dell'area campana (grosso modo dal triangolo Capua-Napoli-Salerno), ma era in uso in quasi tutto il regno di Napoli (anche in Calabria e Salento) in quanto lingua

Anche gli stucchi di Luigi Cangiano, presenti soprattutto nell'atrio e nell'ingresso della sala, paiono trarre ispirazione dai bassorilievi di Angelo Villa realizzati sempre per il famoso teatro napoletano.

Rapporto fatto da Francesco Lomonaco patriota napoletano al cittadino Carnot ministro della guerra sulle segrete cagioni e sui principali avvenimenti della catastrofe napoletana sul carattere e sulla condotta del re e della regina di Sicilia e del famoso Acton

. Agli inizi i religiosi vestirono l'abito del clero secolare napoletano, ma dopo l'approvazione pontificia adottarono l'uso di una sottana nera chiusa sul petto, una cintura a fusciacca dello stesso tessuto della sottana, un collare piuttosto ampio e un sovracollare in tela bianca; alla cintura portano la corona del

: una famiglia di topi di origini campane composta da padre, madre e figlio. Parlano con accento napoletano e risultano presto una presenza invadente nella nave, al punto che Razmo e Rapido escogitano uno stratagemma per farli andar via.

Non indifferente fu anche la ricerca condotta dal Politecnico napoletano che sfornava continuamente valenti ingegneri chimici, civili, meccanici ed altri specialisti. I primi agenti generali voluti da

. Era strutturata in quattro sezioni, due riservate alle cause civili e altrettante a quelle criminali. In particolare, giudicava in prima istanza su alcune materie sia del ramo civilistico (pupilli, vedove, sfratti) che di quello criminale (reati commessi nel napoletano), mentre per quest'ultima branca decideva in

Un altro ramo si estinse nella famiglia di origine spagnola dei Sanchez, con donna Catalina (Caterina) de Luna d'Aragona, sposa di don Alonso III Sanchez de Luna, patrizio napoletano, creato marchese di

Restaino Gioacchino di Tocco Cantelmo Stuart, quinto principe di Montemiletto, quinto principe di Pettorano, principe Titolare di Acaia, decimo duca di Popoli, quarto duca di Sicignano e duca di Apice, patrizio napoletano, patrizio veneto e

Don Restaino Gioacchino di Tocco Cantelmo Stuart, quinto Principe di Montemiletto, quinto Principe di Pettorano, Principe Titolare di Acaia, decimo Duca di Popoli, quarto Duca di Sicignano e Duca di Apice, Patrizio Napoletano, Patrizio Veneto e

, i feudi lucani furono considerati pura fonte di reddito e i nuovi baroni prestarono scarsissimo interesse al miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei propri possedimenti. Vi furono anche casi di rivolta contro gli abusi dei baroni: a Matera, ad esempio, i cittadini sfiniti dalle esose contribuzioni richieste dal nuovo signore assegnato dal re, il banchiere napoletano

. La sollevazione fu generalizzata e coinvolse tutta la regione: a Potenza il principe Celano fu costretto a fuggire, mentre a Vaglio il principe Salazar, uno dei capi della rivolta fuoriuscito dal carcere napoletano, si pose alla testa dell'esercito rivoluzionario al fianco di

fece battere la ritirata generale, lasciando anche il campo e le fortificazioni di Bondeno e facendo dirigere l'esercito napoletano-spagnolo nella Romagna con l'intenzione di concentrarsi e far massa a

La cappella mostra una pavimentazione in cotto napoletano con al centro un grande stemma in smalti giallo e azzurri raffigurante l'emblema della famiglia di Sangro. Il progetto di Raimondo di Sangro prevedeva invece un motivo labirintico realizzato con una linea continua di marmo bianco formante una serie di

proclamava di essere il legittimo successore del regno, mentre re Alfonso non poteva lasciarlo a Ferrante in quanto figlio illegittimo, ma il popolo napoletano e molti baroni, ricordandosi del giuramento e delle promesse fatte ad Alfonso per suo figlio, il quale era stato non solo legittimato dal padre, ma dichiarato legittimo successore del regno anche dalla

del popolo; qui si ricevevano gli ambasciatori stranieri per trattare la pace e guerra; qui si accoglievano gli imperatori romani in pompa magna e infine sempre qui il popolo napoletano accorreva in armi al suono delle campane, per respingere i

fino all'unificazione, soprattutto per quanto concerne quelli situati nella zona costiera e nei suoi pressi. Esso viene definito, anche dai parlanti, un napoletano modificato dalle parlate laziali e

per motivi politici complessi. La tela di questa nuova e prestigiosa unione, se da un lato mirava a sottrarre il Gesualdo a un isolamento sin troppo lungo e intellettualmente sterile, inserendolo in un ambiente culturalmente vivacissimo come quello ferrarese, dall'altro corrispondeva alle aspettative - andate poi deluse - di Alfonso II d'Este di impedire con l'appoggio del potente cardinale napoletano che Ferrara tornasse alla Chiesa dopo la sua morte.

Intanto Ciao e piacere di fare la conoscenza, sia pure virtuale, di un altro napoletano e poi grazie per il giudizio positivo che hai ritenuto di lasciare a proposito della voce Valle dei Re. A presto --

(Lucignolo) era invece un ragazzino napoletano, orfano di padre e con dieci fratelli. Lavorava in un'officina di autoriparazioni e fu scelto grazie a un documentario TV sul lavoro minorile che Comencini aveva girato un anno prima. Dato il suo spiccato accento partenopeo, fu doppiato da uno sconosciuto ragazzino di

, ricorda di lui, come anche David Romaeus nel Catalogo del santi del regno napoletano. Quando questo santo fosse vissuto, e quando il suo corpo fosse stato traslato a Benevento, non appare da questi menzionati. La chiesa suddetta appare sotto

Con lo scorrere del tempo il baricentro napoletano si abbassa dinanzi alla spinta juventina, e la sua retroguardia deve spesso ricorrere a interventi al limite del regolamento per fermare l'iniziativa avversaria:

e viennese) che il moderno e colorito stile napoletano. La sua produzione stilisticamente si posiziona tra il tardo barocco e il primo classicismo: le sue prime composizioni tendono essere affini a quelle di

, con l'adiacente biblioteca e vi fu istituita una sede delle Scuole Pie: la prima scuola aperta al popolo in Puglia. Il marchesato Paladini-Enriquez e la seconda fase artistico-culturale di Campi, furono caratterizzate anche da importanti committenze: celebri le richieste di opere, per la collezione di famiglia, a grandi pittori dell'ambito artistico napoletano del tempo tra i quali,

, fiero difensore della politica seguita dai governi borbonico e austriaco in Italia. Le sue dichiarazioni, inoltre, furono spesso usate dai borbonici in difesa del governo napoletano e, talvolta, proprio per controbattere alle affermazioni del Gladstone.

. Anche Di Fiore riporta che, a distanza di quaranta anni, il politico britannico sarebbe stato costretto a smentire le affermazioni contenute nelle sue missive, ammettendo che le sue denunce sarebbero state da lui stesso inventate e che egli non avrebbe visitato alcun penitenziario napoletano

nell'edizione RAI, Pesamenole, interpretato da Gianrico Tedeschi, diviene milanese (mentre Zanetto era veneziano) e cambia il nome in Giovanni. L'avvocato Bellati, interpretato da Gianni Nazzaro, diviene Napoletano.

(CB), l'altare maggiore completato l'anno precedente dal napoletano Biagio Salvati, interamente in marmo intarsiato con il tabernacolo sul quale poggiano due angeli e il paliotto dell'Assunta. L'organo in legno si trova nell'altare maggiore, rappresenta il punto cardine della prospettiva architettonica della chiesa, realizzato tra il

), Patrizio Romano e Patrizio Genovese, Patrizio di Pisa e Firenze, Patrizio Napoletano, Nobile di Viterbo, Cavaliere di Santiago, Generale di Cavalleria e Maestro di Campo delle Armate del Re di Spagna;

il complesso bandistico si rianima sotto la direzione del maestro napoletano Francesco Falco: vince quattro medaglie d'oro in concorsi dopolavoristici provinciali e la medaglia d'argento del Concorso bandistico nazionale di Roma del

, che all'epoca forniva al pubblico erario napoletano circa settecentomila ducati di rendita annua. Nello stesso ambiente foggiano operavano sia la famiglia Della Posta sia don Pietro Polizzi. I Della Posta, discendenti da

La conservazione della casa regnante fu assicurata dalla sua discendenza: dodici figli di primo letto, otto maschi e quattro femmine. Tutti i suoi figli maschi prestarono servizio militare: il principe ereditario Federico nell'esercito prussiano e successivamente in quello russo, Ludovico, Eugenio ed Enrico in quello prussiano, Guglielmo in quello danese, Ferdinando in quello austriaco, Alessandro prima in quello napoletano quindi in quello austriaco, e Carlo in quello russo. Ebbero tutti occasione di distinguersi.




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Ultimo aggiornamento pagina:

06 Gennaio 2022

17:13:59