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Frasi che contengono la parola nicchie

, sviluppa una consistente decorazione nei contorni bianchi e rossi delle scene figurate: il disegno definisce archi complessi e fioriti, e bordi con nicchie in cui sono inserite statue, quasi fosse un'ideale ripresa delle

Il progetto si rifaceva ai modelli classici a pianta centrale e prevedeva una pianta ottagonale all'interno, circondata da una corona di cappelle comunicanti tra loro. L'altare doveva trovarsi probabilmente al centro, coperto da una cupola. Ciascuna cappella, di forma quadrata con due nicchie ai lati che la fanno sembrare ellittica, aveva una parete piana verso l'esterno, mentre negli spazi dei pilastri erano tagliate nicchie esterne forse destinate ad essere decorate da statue. Le nicchie interne dovevano essere in comunicazione l'una con l'altra, in modo da generare un andamento circolare dello spazio

centrale e palmetta a coronamento. All'interno delle nicchie, leggermente concave e smaltate di verde molto cupo, spiccano figurette a mezzo busto in argento, a fusione piena: sei sono identificabili come

Il tema iconografico della decorazione riprende sia il ciclo mariano dell'antica facciata arnolfiana che quello del campanile con il tema del Cristianesimo come motore del mondo. Nelle nicchie dei contrafforti si trovano, da sinistra, le statue del cardinale Valeriani, del vescovo

analizzando le mensole in peperino e i mattoni a punta di diamante che lo costituiscono. Con il riadattamento in luogo di culto cristiano inoltre, le quattro nicchie romane vennero convertite in cappelle; nel

All'interno della cella le pareti laterali sono decorate da nicchie su due ordini: quelle inferiori sono sormontate da frontoni arcuati e quelle superiori da frontoni triangolari; le nicchie sono inquadrate da semicolonne corinzie. Sul fondo del tempio un

La volta principale. Questa immagine si riferisce alla porzione di cupola che si trova sopra la cappella maggiore. Si possono notare le nicchie e i volti dei profeti, che sono affrescati nei pennacchi

Il piano superiore si divide in riquadri che riflettono i cinque archi sottostanti. Quello centrale ospita una lapide in ricordo del restauro del Fanzago. Gli altri quattro riquadri ospitavano in nicchie circolari busti di:

, sovrastati da una trabeazione continua, mentre il piano nobile era caratterizzato dall'alternanza di nicchie e finestre, queste ultime incorniciate in una serie di edicole sormontate da timpani ricurvi e triangolari, oltre le quali correva una fascia decorata con

La basilica di San Giovanni ha cinque navate. Mentre quella centrale ha il soffitto a cassettoni e le due limitrofe a piccole cupolette, le navatelle estreme hanno il soffitto piatto e sono divise in campate quadrate e rettangolari da lesene. Nella navata centrale, in alcune nicchie ricavate nei pilastri, si trovano le statue dei dodici Apostoli, inserite nella basilica con gli interventi del Borromini, opere di vari artisti tra cui

, nel quartiere di Sarachane, grandi blocchi di marmo che formavano i coronamenti di nicchie furono riportati alla luce, insieme a frammenti di un'iscrizione monumentale che correva lungo una volta intorno agli archi delle nicchie. Questo fece riconoscere in quell'iscrizione parti di un'epigramma dedicatorio alla chiesa di San Poliecto.

Internamente il salone appare completamente decorato in stile neoclassico e caratterizzato dall'alternanza di colore dei marmi e dei finti marmi in stucco lustro. Nelle pareti lunghe sono addossate una serie di colonne in marmo o in stucco lustro, nelle nicchie tra le quali trovano posto una serie di statue in stucco. Al di sopra delle colonne si trova una balaustra e sopra di essa, in corrispondenza delle colonne e dei

sono poste direttamente sopra la prima serie, aggiungendo altezza all'edificio. Le coppie di colonne del secondo piano affiancano le finestre nello stesso modo che le colonne del primo piano affiancano le porte e inoltre creano nicchie che avrebbero ospitato le statue. Si pensa ci possa essere stata una terza serie di colonne, ma oggi ce ne sono solo due.

Il secondo e terzo livello possono essere raggiunti tramite una serie di scale costruite nei muri per aggiungere un supporto alla costruzione e avevano altre nicchie per rotoli. Il soffitto era piatto e forse aveva un

centrale, con sette lati, e quelle laterali, con tre lati, sono fortemente aggettanti. L'abside centrale sembra essere una ricostruzione bizantina tarda. Infatti essa, a differenza delle absidi laterali, non possiede i quattro ordini di cinque nicchie adornate da motivi ornamentali ricavati dalla disposizione dei mattoni.

con la raffigurazione di un arco, a fornice unico e sormontato dal carro trionfale imperiale, scandito verticalmente in cinque sezioni scandite da sei colonne; accanto al fornice centrale sono raffigurate due nicchie con

. Ciascun festone termina in un'apertura ovale dove, sullo sfondo di un cielo sereno, si affacciano gruppi di puttini. In basso poi, lungo le pareti, si trovano lunette che simulano nicchie contenenti statue, realizzate con uno straordinario effetto a

, con una grande finestra centrale. Al piano inferiore sono presenti quattro lesene, intervallate con altrettante nicchie, mentre al piano superiore proseguono le due lesene centrali, ai lati del finestrone finemente decorato. L'interno si estende su tre navate, con le pareti laterali impreziosite da vistosi altari barocchi, prima dell'altare maggiore realizzato in marmo policromo. Presentano lo stesso stile il pulpito ligneo sulla navata principale e la cantoria al di sopra dell'altare, con organo con rifiniture dorate.

, sormontato da una lunetta con la raffigurazione della Madonna della Misericordia, con il manto sorretto da due angeli. Ai lati del portale si aprono due nicchie, in origine ospitanti degli affreschi. L'interno, ad aula unica terminante, oltre l'arco trionfale, nell'

Le pareti interne di buona parte delle costruzioni hanno nicchie per immagini di forma trapezoidale, vicino alle finestre. Blocchi cilindrici o rettangolari escono spesso dai muri come grandi attaccapanni, disposti in modo simmetrico con le nicchie e le finestre, quando esistono.

rupestre). Alcune di queste nicchie presentano incisioni con croci e simboli riconducibili ai Templari. Nella parete Sud, si trova un altare ricavato interamente nella roccia, sotto cui si aprono delle tombe a fossa, che dimostrano anche un uso funerario della chiesa. L'abate

, da pitture sul muro e da pannelli di legno nella parte bassa dei muri. Le pitture costituivano una serie di sette grandi scene di caccia (caccia al lupo, al cinghiale, al cervo, alla volpe, al falco, etc), alternate con dei decori d'architettura finti composti da nicchie nelle quali prendevano posto dei vasi, decorati da gigli, sormontati da teste di cervi, circondanti da colonne corinzie. I decori di questa galleria li conosciamo grazie ad un disegno di

L'anello esterno, a fondo azzurro, presenta una serie di finte architetture tripartite, che creano un effetto di alternanza tra concavo e convesso; al centro delle nicchie si trovano otto altari, di cui quattro con i vangeli aperti degli Evangelisti alternati a quattro troni con le insegne di Cristo (l

Lo scalone d'onore, che porta al primo piano, conserva l'impostazione e le decorazioni volute da Tommaso Orrigoni. Ai lati sono dislocate quattro nicchie con busti femminili del settecento. Sul soffitto un medaglione allegorico con Marte costretto a cedere le armi alla Pace, di Giovan Battista Ronchelli di Castel Cabiaglio. Presenti stucchi con scene di vita campestre e putti reggi lampada in stucco

Questa biblioteca era, in pratica, un'estensione del Tempio stesso. Le mura di questa camera erano piene di disegni e di nicchie che contenevano numerosi manoscritti papiracei e rotoli racchiusi in contenitori fatti di pelle

circa. Si tratta delle decorazione della fascia mediana di una nicchia semicircolare, in cui il pittore dipinse una finta architettura con nicchie marmoree divise da pilastri poggianti su una cornice modanata sopra alcune specchiature in finto marmo. Nelle nicchie si trovano i santi Girolamo, Barbara e Antonio Abate, caratterizzati da una linea di contorno sottile e fluida e una colorazione vivace e armonica, derivata dall'esempio di

Cavallo e cavaliere sono posti sopra il sarcofago scandito da sette nicchie, cinque nella parte frontale e due laterali, e il tutto inserito all'interno di una pesante tenda lapidea scostata da due soldati. Sopra la tenda si legge l'arma della casata Serego e la figura dell'Arcangelo Gabriele.

, dove dipinge realistiche nicchie contenenti finti cartigli in marmo recanti la figura di san Benedetto a sinistra e di santa Scolastica a destra, il tutto accompagnato ai lati da motivi geometrici e floreali

All'ingresso, sul lato sinistro del pavimento, era una botola che conduceva ai locali sottostanti di epoca romana. La botola venne definitivamente tolta e venne realizzata la prosecuzione della scaletta in muratura che conduce ancora all'ambiente ipogeo ornato da pitture un tempo leggibili e da diverse nicchie laterali, caratterizzato da un altare costituito da un capitello di epoca romana, ipotizzato dalla tradizione quale il luogo della prigionia del santo, ipotizzato come sepolcro da diversi studiosi

triangolare. La parte inferiore ha nella parte centrale il portale con cornici in pietra e ai lati in due nicchie due statue. Anticamente, al posto di questa chiesa, vi era un altro edificio di culto, detto

. Nelle nicchie laterali sono state eliminate le statue di Adamo ed Eva, scambiate con le due statue di guerrieri che erano poste sui piedritti esterni, sostituite a loro volta dalle figure delle sante Margherita e Maddalena (opera di

Molto originali sono i capitelli monumentali a nicchie e cuspidi con statue, che decorano i pilastri lungo la navata centrale, il transetto e l'abside. Alcuni capitelli sono a doppio registro, con statue di santi nelle nicchie sormontate da statue di profeti nelle cuspidi. Gli altri pilastri hanno decorazioni a motivi vegetali

); la controfacciata presenta gruppi di tre nicchie sovrapposte su due piani, che contenevano statue; le altre due aperture verso l'esterno, presumibilmente gli ingressi principali, introducevano nei grandi vestiboli da cui si accedeva direttamente agli spogliatoi (al plurale

, sia come elemento centrale, che ancora ospita il ritratto del defunto, sia come elemento di partizione dei sarcofagi architettonici o a nicchie, in cui delle colonnine sormontate da timpani inquadrano i personaggi della raffigurazione scolpita. Piccole edicole funerarie affrescate compaiono anche nelle

(composizione di paglia e spighe messa sulla parte alta delle traglie durante la sfilata). Accanto a questa venivano posizionate, semplicemente appoggiate o inserite in nicchie costruite appositamente, anche le bambole, le quali dopo gli anni cinquanta sono state sostituite da bambini in costume.

in mano (XVII secolo). Sulla parete frontale ai lati dell'altare maggiore, ci sono due nicchie con statue di Cristo del Sacro Cuore e della Madonna Immacolata. A destra dell'altare presso la sacrestia si trova la statua lignea della Madonna Addolorata realizzata da Luigi Guacci da

Inoltre, un recente studio sull'effetto del trattamento con idrossitirosolo in vivo nel topo adulto, ha dimostrato che l'idrossitirosolo aumenta il numero di nuovi neuroni del giro dentato dell'ippocampo (una delle due principali nicchie neurogeniche nel cervello che continua a produrre neuroni per tutta la durata della vita) migliorando la loro sopravvivenza senza effetti sulla proliferazione di cellule staminali e progenitrici

Sulle pareti laterali dell'abside si trovano due grandi nicchie, ciascuna delle quali racchiude un coretto e un portale sottostante, riccamente decorati. Le due nicchie, i portali e i coretti sono stati realizzati probabilmente su progetto di

(nord-est), quest'ultima eseguita direttamente dallo stesso Bernini. Sopra le nicchie, attraverso scale elicoidali, si accede a quattro logge, dove, su un fondo di finte nuvole, emergono complessivamente otto delle dodici colonne tortili provenienti dall'

. Esso si componeva di due parasceni laterali, di un muro rettilineo postscenio, e di un frontescena che si articolava in tre grandi nicchie, di cui una principale curva e due laterali quadrate. Le tre grandi nicchie inquadravano le tre porte di accesso al palcoscenico. Gli spazi dei parasceni e quelli compresi tra postscenio e frontescena erano dotati di diversi locali adibiti a servizi e a depositi. Purtroppo tutte queste strutture si sono conservate solo per un'altezza moderata, tuttavia in

situato nell'omonima cappella in sant'Eustorgio. Il sarcofago poggia su sei eleganti colonne tortili, cui fanno da basamento tre leoni stilofori: la cassa scandita da cinque nicchie riprende la tipologia del

dello stesso Jacopino presso il duomo di Milano, in entrambi i casi con nicchie terminanti a cuspide. Sopra il sarcofago si trova il defunto giacente e un baldacchino coronato da una cortina funebre retta da

dei pittori Luigi Sevesi e Francesco Vacca, raffiguranti, questi ultimi, fra le colonne in false nicchie, uomini insigni cari al Lascaris, sia per le amate scienze, sia per il buon governo. Fra questi:

Il chiostro si articola con pilastri sui quali poggiano le arcate; lungo il muro perimetrale sono aperte nicchie poco profonde e gli archi che collegano i pilastri al muro sono trasversali, in modo da alternare le

fanno cornice alla figura dell'arcivescovo giacente, l'arco e le nicchie sono stati ricostruiti decorandoli con arabeschi, grottesche, figure e soggetti fitomorfi ispirati alla primitiva commissione.

sottostante. Le nicchie erano incorniciate da mensole in marmo, decorate da delfini e tritoni, che servivano come appoggio per le colonnine che sostenevano l'architrave decorata. Al di sopra era presente una fascia formata da un mosaico composto da tessere in pasta vitrea, in modo da riflettere i raggi del sole, che colpendo il sottostante specchio d'acqua, creavano un gioco di luce e colori sulle pareti circostanti in marmo e stucco dorato. Il ninfeo era dotato di un volta che garantiva armonia e grazia a tutta la struttura. Il pavimento era invece decorato in

. Il sarcofago poggia su sei eleganti colonne tortili, cui fanno da basamento tre leoni accucciati con espressioni fortemente caratterizzate e diverse fra loro. Una raffinata decorazione tardo-gotica copre la cassa, entro cui si aprono cinque nicchie con quattro santi ai lati e al centro la

. Nelle nicchie lungo le pareti del catino absidale sono collocate dieci delle dodici statue raffiguranti gli Apostoli - sormontate dai rispettivi angeli portacorona - e alla base, il teatrino corrispondente, sculture di

a due piani, composte da tre nicchie con un collegamento tra loro, sui lati settentrionale e meridionale dell'ambone. Lo spazio intorno alle campate occidentali della cupola dovrebbe essere stato voltato

(con busti di angeli entro clipei e grandi figure di santi e profeti a piena figura dietro le colonnine), e i paramenti decorativi (magari affidati a maestranze di bottega) presenti nei sott'archi dei lunettoni, della vetrata, e dei costoloni, con motivi vegetali e geometrici. Inoltre alcuni gli attribuiscono le fasce decorative della volta, in particolare i mascheroni vicini agli innesti sui pilastri, e i resti delle due grandi figure entro nicchie (

che riprendono ampiamente l'intelaiatura della finestra. nelle loggette sono create una serie di nicchie dipinte, dietro ad una galleria di colonnine reali, talvolta con rapporti sfasati: una caratteristica usata prima solo nel

gli interni delle celle templari erano decorati da ordini sovrapposti di lesene, semicolonne o colonne staccate dalla parete, spesso sovrapposte a podi e frequentemente con fusti in marmi colorati. I colonnati inquadravano nicchie e piccole

), un trittico con i santi Cristoforo, Rocco e Sebastiano dipinti su legno (fine XV secolo) e sei nicchie che, oltre alle statue degli ultimi due santi citati, contengono altri manufatti raffiguranti san Pietro, sant'Isidoro, san Bernardino e san Carlo.

, ornato con le iniziali B.P. riferibili forse al conte Pietro o Paolo Bajardi; ai lati si trovano da due alte nicchie, mentre al primo piano si apre il loggiato retto da sottili colonne coronate da capitelli

tardo rinascimentale e conserva al suo interno un altare dedicato alla Madonna, nelle cui nicchie sono posizionate le figure plastiche della Vergine con il Bambino, al centro, dell'Eterno Padre, in alto, e dei Santi

, che si trova in un piccolo locale porticato ricavato proprio sotto la balconata principale della chiesa. Sappiamo che questo piccolo oratorio era stato costruito insieme alla scalinata, ma era ornato da nicchie con statue di santi in marmo. Una parte fu forse portata via dopo l'arrivo dei francesi, nel

, con la presenza di altri tre personaggi, probabilmente i figli; nella formella destra, otto discepoli ascoltano il maestro in cattedra. Nelle nicchie di sinistra e di destra compaiono rispettivamente

Dai rilievi si evince che i fattori di esposizione e pendenza giocano un ruolo fondamentale nella definizione delle nicchie ecologiche delle associazioni vegetali in ambito calanchivo, risultando discriminanti anche per la diffusione della serie di vegetazione all'interno del calanco. Il secondo studio prende, invece, in esame la vegetazione delle biancane della

In caso di lesione delle vie aeree, le cellule Clara iniziano a proliferare in nicchie di cellule staminali. Successivamente migrano per ricostituire le cellule epiteliali differenziate che erano state lese e perse.

ha invece proposto l'ipotesi (supportata da alcune prove piuttosto convincenti) che si tratti invece di animali evolutisi a partire da una specie di cebide di dimensioni medie, che con l'evoluzione ha sviluppato una taglia via via minore per sfruttare nicchie lasciate vuote e diminuire la competizione per il cibo

, su progetto dell'ingegner Mauro Albrizio, venne costruito sul fianco settentrionale della chiesa di San Lorenzo il Calvario, una teoria di cinque nicchie monumentali impostate secondo un linguaggio architettonico di ispirazione gotica e contenenti alcuni mosaici raffiguranti la passione di Cristo.

I corridoi conducono dalla rotonda alla camera di sepoltura sul retro del memoriale. Lungo le pareti del corridoio sono presenti, all'interno di nicchie, otto statue di scultori di spicco raffiguranti varie fasi della vita di Lincoln. Quattro tavole di bronzo sui muri sono incise con il

marmoreo, con un motivo di esagoni alternati a triangoli. Al suo interno vi erano otto nicchie, una per lato, dalla forma rettangolare alternata a quella semicircolare. Le pareti disponevano di un altro zoccolo di marmo grigio, sormontato da tarsie marmoree e mosaici.

che sovrasta il portale d'ingresso affiancato da due leoni in atteggiamento feroce. Al periodo cinquecentesco risalgono le statue dell'Angelo nunziante e della Madonna Annunziata, poste nelle nicchie, e i motivi ad

, occupando diverse nicchie ecologiche: vi furono forme acquatiche e terrestri, anche se sembra che la maggior parte dei seymouriamorfi fosse acquatica allo stadio larvale e giovanile. Gli ultimi seymouriamorfi noti (

unica o duplice, coperta da volta a botte con soprastante massa coprente di terra nel caso delle struttura a prova di bomba. Le cosiddette volte boeme (emisferiche), senza massa coprente di terra, furono invece messe in opera nelle polveriere per il tempo di pace, a struttura costruttiva ordinaria. Le pareti laterali, all'interno, si articolano spesso in nicchie archeggiate, i cui

In origine il Battistero aveva pianta quadrata all'esterno, ma era ottagonale all'interno. Una ristruttura di epoca medioevale ha eliminato tre delle quattro grandi nicchie poste sugli angoli. Le sei colonne tronche sono quanto resta di un ambulacro dal quale si elevavano i pilastri che sorreggevano l'antica cupola, crollata nel

La parete di fondo delle esedre era decorata da un duplice ordine di semicolonne, in marmo cipollino quelle inferiori e in marmo giallo antico quelle superiori, che anche in questo caso inquadravano nicchie con statue, delle quali sono stati rinvenuti vari frammenti. La nicchia centrale, di dimensioni maggiori, era inquadrata da un'

Una commissione di consulta per l'eccellenza estetica, istituita dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e nominata dal Dipartimento nazionale di protezione civile, ha dato incarico ad artisti contemporanei di fama nazionale ed internazionale per la esecuzione degli affreschi sulla cupola, dei bozzetti per la realizzazione delle tele ad olio destinate agli altari del transetto e delle sculture da collocare nelle nicchie delle navate laterali. Ventisei artisti di chiara fama hanno concorso alle nuove decorazioni. Obbligatori, per partecipare al concorso per la decorazione del catino absidale, alcuni elementi da tenere in considerazione, relativi al contesto sacro e messi a punto a suo tempo da Monsignor Carlo Chenis: la presenza centrale del Cristo Pantocratore, dei quattro

identificabile per la presenza della torre tra gli elementi iconografici). Le due nicchie laterali, di dimensioni ridotte al pari delle statue, sono sormontate da altrettanti bassorilievi: si identifica una

Il Marforio fu sistemato nel cortile con un contorno di statue antiche; due nicchie rettangolari incorniciate in travertino accolsero, dopo vari rimaneggiamenti, le due statue di Satiri che recano sulla testa un cesto di frutta. Le due sculture vennero rinvenute a Roma nei pressi del

Il Foro della Pace consisteva in una grande piazza quadrata sistemata a giardino, con portici su tre lati (laterali, decorati anche da nicchie, e posteriore), mentre il lato frontale era decorato da colonne in

Il progetto prevedeva infatti un corpo con tre navate, affiancate da nicchie semicircolari, nell'asse longitudinale, innestato su un corpo centrale triabsidato, con transetto a tre navate, e dominato da una grande

A volte, alcuni intercalari si diffondono prepotentemente al di fuori dei loro ambiti ristretti o delle loro nicchie (gergali, dialettali, o generazionali) per effetto del potere di arbitraggio sulle

, edificio dalle linee semplici ed eleganti con iscrizioni in latino. Si trova su via Antici, ha un aspetto tardo settecentesco, diviso da cornice marcapiano in due livelli: il primo scandito da un ordine di quadrotte in conci di pietra bianca, e dal portale di ingresso architravato, il secondo da ordine regolare di finestre rettangolari. Di fronte questo palazzo si trovano le scuderie fatte erigere dal cardinale Tommaso Antici, che mostrano una facciata concava neoclassica, in mattone a vista, con un grande portale centrale che occupa lo spazio d'altezza sino in cima, dove culmina a timpano triangolare, fasciato dagli stipiti a bugna, e con ai lati due nicchie, mentre i pilastri estremi sono inquadrati da paraste a capitelli ionici e da oculi con busti. Palazzo Antici custodisce un importante archivio che proviene dalla famiglia romana dei Principi Mattei.

: ha un pianta irregolare, resti di affreschi in quarto stile ed un piccolo giardino, nel quale, lungo un muro, si apre una nicchia, all'interno della quale fu ritrovata una statuetta in marmo di Venere, mentre in altre nicchie vicine furono rinvenuti diversi

Nella navata in grandi nicchie - aperte nei muri laterali e fino al limitare del presbiterio sono collocati altri quattro grandi gruppi lignei, per complessive quattordici statue di dimensioni naturali, settecenteschi, di pregevole fattura, raffiguranti altrettanti episodi dell'

in marmo bianco. Il portone centrale presenta un timpano triangolare intero, ai lati due nicchie vuote e riquadri con cornici sopra e sotto le medesime, le entrate laterali sono sormontate da timpani ad arco intero e finestre rettangolari. Al secondo ordine grande nicchia centrale con timpano ad arco, finestre laterali con timpani triangolari interi. La facciata si chiude con un grande

. La lavorazione delle sculture per la cappella genovese e quella fiorentina venne realizzata praticamente in parallelo, con la variazione dei materiali e dei soggetti rappresentati (in bronzo per la cappella Grimaldi e in marmo per la cappella Salviati); i marmi collocati nelle nicchie della Cappella Salviati vennero scolpiti da

, e termina con Porta Leoni. I palazzi principali sono quello dell'INAIL con i portici in stile razionalista, e il Palazzo degli Uffici Amministrativi, edificato in era fascista, mentre atri palazzi storici sono la scuola elementare De Amicis e il convento di San Bernardino. Dal sagrato della basilica scende la monumentale scalinata con nicchie laterali che conduce a via Fortebraccio.

Si presenta di forma quadrangolare, racchiusa verticalmente da pesanti lesene in pietra e suddivisa orizzontalmente in due campi da una cornice marcapiano, anch'essa in pietra. Due aperture archeggiate, alternate da tre finestre ogivali, dividono lo spazio della facciata e immettono nel palazzo; al piano superiore, in asse con i portali sottostanti, sono presenti invece due finestre rettangolari alternate da tre nicchie arcuate.

. Le cappelle si alternano tra le quattro maggiori (all'ingresso, al fronte dell'aula e alle due laterali) e le quattro minori (quelle angolari), dove sopra quest'ultime si aprono delle nicchie entro cui sono dei balconcini ai quali si accede tramite gli ambienti del primo piano del palazzo, mentre sopra l'arco d'ingresso in chiesa si apre un'altra nicchia che consentiva ai governatori di poter ammirare la tela del Caravaggio all'altare maggiore, stando nella sala del coretto, sita sempre al primo piano dell'edificio.

; al centro dove ancora si trova il pozzo fra quattro sedili ricoperti di maioliche, sorgeva un padiglione sorretto da colonne, oltre a due fontane ornamentali con giochi d'acqua. In origine esisteva anche un ninfeo, nel piccolo ambiente che si apre sulla destra, coperto a volta, con due piccole nicchie laterali in origine rivestite in conchiglie.

: ogni singolo pezzo di legno rappresenta uno dei conci in pietra originari, e sono scomponibili e numerati. Nella stessa area si trovano le stampe antiche raffiguranti lo stesso arco e i calchi delle iscrizioni che si trovano sotto le quattro nicchie dell'arco e recanti i nomi di tre personaggi della

, due forni di cui uno realizzato con pietre a secco, una grande cisterna a forma di campana ed una strada carraia che presenta dei solchi molto profondi a testimonianza dell'alta frequentazione del sito sin da tempi remoti. Sulla facciata della torre vi sono due piccole nicchie affrescate poste ai lati della porta d'ingresso, a sinistra

iniziano i lavori di ampliamento e ristrutturazione della struttura che prevedevano la realizzazione della sagrestia, il rifacimento dell'altare e l'apertura di due nicchie laterali per ospitare le statue della Vergine e di

, vescovo di Savona, le cui reliquie sono conservate all'interno del tempio. L'altare maggiore, invece, si presenta in un ricco sfondo seicentesco di stucchi dorati, che incorniciano la statua della Beata Vergine con le tavolette dei Misteri del S.Rosario. Nella chiesa sono presenti diverse nicchie, che contengono alcune statue in stucco e in legno: del primo tipo spiccano quelle di S. Caterina da Siena e di S. Pio V, che fu priore in questa chiesa. Altri affreschi interni risalgono al

. Altre opere di interesse sono di Giovanni Antonio da Lucoli, ossia la terracotta policroma della Madonna delle Grazie (XVI secolo), di Michele Clerici il gruppo in stucco della Famiglia Santa di Sant'Anna (XVIII secolo), posto nelle nicchie del presbiterio.

Delle nicchie che si aprono sull'ampia facciata, soltanto due conservano ancora le statue provenienti dal trionfo della cattedrale romanica: le altre furono invece collocate sul muraglione della stessa chiesa. All'interno dell'unica

Internamente il cilindro inferiore ha una forma ottagonale. Nei vertici sono poste delle nicchie, alternativamente rettangolari e semicircolari, una delle nicchie rettangolare costituiva l'ingresso. In corrispondenza delle

Cornelia De Monti, moglie di Giovan Battista, fece costruire la monumentale chiesa. In stile barocco, presenta una facciata divisa in due ordini caratterizzata dalla presenza di nicchie e statue, fra cui quella di

, su cui si apre un unico portale di ingresso, fiancheggiato da quattro statue collocate in nicchie dei Santi: Pietro, Stefano, Paolo e Lorenzo. All'interno del tempio sono custodite tele di Bernardo Cavallino (

era lungo e a forma di pala. Questa variazione di forma e dimensioni del becco suggeriscono che i caenagnathidi si sono evoluti per sfruttare una serie di nicchie ecologiche. I caenagnathidi persistettero fino alla fine del periodo Cretaceo, come dimostra la presenza di almeno due specie nel Cretaceo superiore della

riprende sia il ciclo mariano dell'antica facciata arnolfiana che quello del campanile con il tema del Cristianesimo come motore del mondo. Nelle nicchie dei contrafforti si trovano, da sinistra, le statue del cardinale Valeriani, del vescovo

. Le colonne risultano intervallate nell'ordine inferiore da nicchie vuote e da cartigli e nell'ordine superiore da una grande finestra. Lo spazio centrale dell'ordine inferiore accoglie il portale, sormontato dalla statua lapidea di santa Irene, opera di

per diversi milioni di anni, forse grazie alle diverse nicchie ecologiche occupate dai due, come suggerito dalla differente anatomia della colonna vertebrale delle due specie. Nelle fasi successive,

. Dal palcoscenico del teatro di Solomeo, largo dodici metri, si apprezza maggiormente l'armoniosa visuale della platea che termina con otto pannelli dove, in altrettante nicchie, sono collocati i busti di poeti e filosofi: sopra si estende la galleria protetta da una balaustra lignea.

, cercando di rispettare i progetti originali. Tuttavia, la mancanza di denaro non permise il completamento della maggior parte delle nicchie e di alcune decorazioni, che sono rimaste allo stato grezzo.

terminanti con capitelli finemente scolpiti, che racchiudono quattro nicchie conchigliate nei catini. Nell'ordine superiore altre quattro lesene prive di capitelli racchiudono due nicchie vuote e il finestrone centrale decorato con una ricca cornice.

. Nell'ordine inferiore, accanto al portale d'ingresso, si aprono due nicchie vuote mentre nell'ordine superiore due finte finestre affiancano il finestrone rettangolare. All'interno, sui muri dell'unica navata, sono posizionate le tele riguardanti il ciclo della vita della Madonna raffiguranti la

ha con il capo rivolto leggermente verso sinistra, i piedi sono fissati alla croce da un unico chiodo e sul costato e al petto si aprono due grosse ferite. Nelle pareti laterali della cappella si aprono due nicchie in cui sono poste due statue lignee, entrambe del

Trovare medicine e trappole per zombi all'interno di nicchie nelle pareti. Il mosaico precedentemente assemblato permette di distinguere gli oggetti validi da quelli nocivi; per ogni oggetto appare una griglia di simboli all'interno della quale dev'essere individuabile il mosaico. Dalle nicche escono anche ragni che bisogna evitare. Una delle nicchie contiene un minigioco da risolvere per abilitare l'accesso al prossimo livello: si devono ruotare delle tessere, mutando una fila intera alla volta, fino a farle diventare tutte con lo stesso simbolo.




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Ultimo aggiornamento pagina:

02 Dicembre 2021

18:34:36