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Frasi che contengono la parola nerone

. Probabilmente a causa dei mancati effetti di tali sussidi, e sospettando che fossero finiti nelle borse di avidi potentati o per alzare nuove imposte per la ricostruzione di Roma, Nerone decide di effettuare un censimento della provincia per migliorare l'imposizione fiscale e riequilibrare le sorti della popolazione

con la descrizione della fine di questa celebre famiglia e l'approdo a Terracina di Cesario, il nuovo Cesare cristiano. La Passione di S. Cesario inizia, quindi, con il racconto di un matricidio (l'uccisione di Agrippina da parte del figlio Nerone) e termina con quello di un

Lorenzo e il fratello Giuliano non si erano neppure abituati all'idea di governare, che i vecchi nemici del padre Piero fecero sentire ancora la loro voce. Infatti, Diotisalvi Nerone e gli altri fuoriusciti, credendo di approfittare dell'inesperienza dei due giovani fratelli, complottarono con

; notizia, quest'ultima, confermata da Svetonio, che afferma che Lucano avrebbe sperato di trarre un vantaggio dal denunciare la madre nonostante questa fosse innocente, dal momento che Nerone stesso si era macchiato del matricidio di

(il nome di famiglia) dei primi due imperatori: Gaio Giulio Cesare Ottaviano (l'imperatore Augusto), adottato da Cesare e dunque membro della famiglia Giulia (gens Giulia) e Tiberio Claudio Nerone (l'imperatore Tiberio figlio di primo letto di Livia, moglie di Augusto), appartenente per nascita alla famiglia Claudia (gens Claudia). Gli imperatori della dinastia furono:

La folla, fermamente convintasi che sia Nerone, e non i cristiani, il responsabile dell'incendio di Roma, si rivolta. Nerone fugge a Palazzo, dove strangola Poppea, incolpandola di averlo mal consigliato.

Nel film, Marco viene arrestato, e dopo che Ursus ha ucciso il toro si libera e dice davanti a tutti, che Nerone ha incendiato Roma, nel libro invece non viene arrestato e assiste alle condanne insieme a Petronio, e va a trovare Licia in cella.

, la spietata repressione dei disordini della legione marittima reclutata da Nerone, il congedo delle milizie germaniche e della legione da lui portata dalla Spagna, lo resero assai impopolare e gli tolsero ogni difesa

. A Nerone sono anche attribuite frequentazioni di prostitute, tra cui Caelia Adriana, donna di cui fu perdutamente innamorato, e feste con grande dispendio di denaro pubblico, derivata dalla tassazione aumentata.

, favorita da Nerone, rimase in balia dell'aristocrazia fondiaria, dei ricchi finanzieri e dei militari, al punto che molti cittadini indigenti sperarono che Nerone non fosse morto e fosse fuggito lontano da Roma: nacquero delle leggende sul suo prossimo ritorno come difensore del popolo e dei poveri (ad esempio anche l'imperatore Otone fu acclamato come Nerone redivivo).

Le notizie sulla loro vita si perdono nel tempo e sono giunti a noi solo pochissimi documenti. Non si conosce con certezza il momento storico in cui vissero: secondo una tradizione avrebbero professato la loro fede durante l'impero di Nerone e sarebbero stati convertiti al Cristianesimo, assieme ai loro genitori, dal vescovo di Milano

. Giunti al palazzo imperiale, Franco e Ciccio sventano senza saperlo un attentato alla vita di Nerone da parte di suo fratello, per questo conquistano la fiducia dell'imperatore che li fa entrare nel suo servizio segreto, il SIFAR, guidato da

, mentre quella degli Azzurri restava ortodossa. Ebbero anche un'evoluzione negativa, e alcune frange si trasformarono in qualcosa di molto simile alle gang criminali di strada, rendendosi responsabili di furti ed omicidi. Nonostante avessero provocato spesso tumulti e sommosse sin dall'epoca di Nerone, le loro intemperanze andarono aumentando nel corso del V secolo e nel

ed i sacrifici che vi si tenevano, mentre pranzava. I sacerdoti furono molto indispettiti da questa cosa che giudicavano sconveniente, se non addirittura sacrilega. Essi fecero quindi erigere un alto muro sulla parte ovest del tempio che ne impediva la vista dal palazzo del re. Purtroppo il muro impediva la vista non solo al re, ma anche ai soldati romani incaricati di sorvegliare il tempio. Festo chiese quindi di abbattere il muro, ma i sacerdoti si appellarono a Nerone e inviarono a Roma una folta delegazione capeggiata dal

. Nerone, probabilmente per intercessione di sua moglie Poppea concesse loro di mantenere il muro, ma trattenne in ostaggio a Roma il sommo sacerdote Ismael ed Helcias il custode del tesoro sacro. Agrippa, al ritorno della delegazione a Gerusalemme, seccato per non aver risolto la questione a suo favore, colse l'occasione della forzata assenza di Ismaele per sostituirlo come sommo sacerdote con

Est in suburbano Tusculani agri colle, qui Corne appellatur, lucus antiqua religione Dianae sacratus a Latio, velut arte tonsili coma fagei nemoris. in hoc arborem eximiam aetate nostra amavit Passienus Crispus bis cos., orator, Agrippinae matrimonio et Nerone privigno clarior postea, osculari conplectique eam solitus, non modo cubare sub ea vinumque illi adfundere. vicina luco est ilex, et ipsa nobilis XXXIV pedum ambitu caudicis, decem arbores emittens singulas magnitudinis visendae silvamque sola faciens.

Dopo Pallade, anche Mercurio appare a Seneca predicendogli la prossima fine: e, infatti, sopraggiunge un liberto che gli ordina di suicidarsi, su comando dell'imperatore Nerone. Seneca si congeda dalla sua famiglia (

L'imputato, dopo aver consultato gli amici, decise di non partecipare al processo per evitare che Nerone si incrudelisse anche con la moglie, Arria, e la figlia e per non prestare orecchio alle ingiurie degli accusatori

: aristocratico e poeta romano. Partecipa al banchetto orgiastico nel palazzo di Nerone durante il quale, ubriaco, grida di essere un fauno. Unitosi con Nighidda la svergogna in pubblico per la sua relazione con un gladiatore. Cade vittima della congiura pisoniana

: giovane figlio di primo letto di Poppea. Per essersi addormentato durante una declamazione dell'imperatore viene ferito da una coppa lanciatagli contro da quest'ultimo. Moribondo viene strangolato da alcuni sicari di Nerone mentre la madre si trovava al templio di Vesta.

Per Claudio si celebrarono funerali splendidi ed a Seneca fu affidata la composizione della laudatio funebris. Tale orazione, dal tono solenne e quasi sacrale, fu pronunciata dal neoimperatore Nerone e fece molta presa sul pubblico.

Un'altra innovazione destinata ad avere una grande influenza sull'arte futura, fu che Nerone pose i mosaici, precedentemente riservati ai pavimenti, sui soffitti a volta. Ne sopravvivono soltanto dei frammenti, ma questa tecnica sarebbe stata imitata costantemente, per diventare un elemento fondamentale dell'arte cristiana: i mosaici che decorano innumerevoli chiese a

Il lato settentrionale era composto da una fila di stanze a volta, in cui scorrevano delle tubature d'acqua, che formavano un fronte piano; all'epoca di Nerone erano presenti delle fontane, tanto che dei resti di una di queste, composta da una prora di nave con testa di

Nel frattempo, Vitige, comandato ai Goti di armarsi, lasciando nelle trincee i soli cagionevoli, impose alle truppe di rimanere nel campo di Nerone, e custodissero con diligenza il ponte per non venire da quel fronte molestati dal nemico.

Al succedere di tali faccende nel campo di Nerone, un altro esercito ostrogoto, che si trovava vicino ai suoi steccati e protetto dagli scudi, respingeva coraggiosamente il nemico, infliggendogli enormi perdite sia per quanto riguarda gli uomini che per i cavalli.

Al termine del racconto, l'attenzione ritorna al presente narrativo, che vede Marius e Nerone chiusi all'interno della stessa cripta. Nerone, che ha ormai dedotto che Marius e Damocle sono la stessa persona, fugge lasciando il centurione in balia dei suoi pretoriani. Marius si getta alla caccia dell'imperatore, ma viene interrotto dall'apparizione di Aquilo, che si rivela essere il

I Muracci ovvero Mon de la casa. Su un picco appartenente al massiccio del monte Nerone, a strapiombo sul paese di Piobbico, sorgeva la primitiva dimora dei Brancaleoni, il castello di Mondellacasa, nome con il quale vennero sempre designati i signori di Piobbico. Nel corso del XIII e

il re Vologase fu indotto a stipulare un trattato con il quale ottenne per suo fratello Tiridate il trono di Tiridate I d'Armenia, che venne incoronato dallo stesso Nerone, dando luogo alla dinastia degli




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Ultimo aggiornamento pagina:

05 Gennaio 2022

05:30:41