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Frasi che contengono la parola misericordia

(direzione spirituale, missioni, predicazione) e a varie opere di misericordia (assistenza degli infermi, dei carcerati): sono obbligati a un'ora al giorno di adorazione al Santissimo Sacramento (preghiera circolare continua) e a una penitenza straordinaria a turno.

, sormontato da una lunetta con la raffigurazione della Madonna della Misericordia, con il manto sorretto da due angeli. Ai lati del portale si aprono due nicchie, in origine ospitanti degli affreschi. L'interno, ad aula unica terminante, oltre l'arco trionfale, nell'

Le opere facenti parte del museo sono invece collocate negli ambienti dietro il presbiterio, dove sono i passetti che si succedono nella zona retroaltare e che mettono in comunicazione sacrestia e comunichino. Ancora, al primo piano della chiesa Nuova il museo continua negli ambienti che si succedono nei due corridoi a destra e a sinistra, in linea d'aria sopra le cappelle laterali della navata. Queste sale sono suddivise in base al tema narrativo derivante dall'oggetto delle opere che custodiscono: i temi vanno dalla Passione di Cristo, ai sacramenti, al martirio, alla vita consacrata (monachesimo, ordini mendicanti, chierici regolari) fino alle opere di misericordia. Altre sale ospitano invece oggetti preziosi, su cui si segnalano due sculture bronzee di

Santa Maria della Misericordia (sulla via Emilia). Fa parte del complesso architettonico costituito dall'ex ospedale e da palazzo Zacchia-Rondinini. La chiesa dell'ospedale fu costruita alla fine del

Chiuderemo dunque, come ben se deve, col racomandarghe de rivolgerse sempre a Dio Signor ed alla Madre sua santissima, onde i se degni dopo tanti flagelli, che meritamente per le nostre colpe i n'ha fatto provar, i vogia riguardarne con gli occhi della loro misericordia, e sollevarne almeno in qualche parte da tante angustie che ne opprime.

, la celebrazione di quest'anno comportava, tra l'altro, la restituzione delle terre agli antichi proprietari, la remissione dei debiti, la liberazione di schiavi e prigionieri, il riposo della terra, e la misericordia divina particolarmente manifesta.

iniziano i lavori, terminati l'anno successivo con la benedizione della statua della Madonna della Misericordia, donata dal Celesia. Nella parte alta della cappella sono dipinte le Storie di Ester davanti ad Assuero, di

). Queste istituzioni sono ancora presenti in tutta la regione. A Firenze l'appartenere alla Misericordia era considerato altamente onorevole e meritorio, e moltissime famiglie contavano almeno un confratello per ogni generazione

. La chiesa sorge sul luogo dove prima erano la chiesa di Santa Maria della Misericordia e l'oratorio dedicato alla beata Vergine del Carmine, abbattuti per le precarie condizioni statiche. L'edificio ospita un'edicola con una raffigurazione del

, e con il giuspatronato della vicinia. Le funzioni erano officiate da un parroco e un chierico coadiutore. Vi erano le scuole del Santissimo Sacramento che getiva l'altare maggiore, del santo Rosario, della Beata Vergine del Carmine e della Dottrina cristiana. Vi era anche il luogo pio della Misericordia di Bergamo.

e i portici del Palazzo INAIL. A nord del locale Paganica, oltre alla casa di Buccio di Ranallo e di Jacopo di Notar Nanni poste in questa zona, si trovano i grandi complessi monastici di San Basilio Magno, di Sant'Amico delle monache Agostiniane, di Sant'Agnese (oggi ex ospedale di San Salvatore), mentre nel locale San Silvestro si trovano le chiese di San Silvestro e della Misericordia.

. Sopravvivono anche le fasce dipinte dei pilastri laterali, con le raffigurazioni di sei santi e di due stemmi della Confraternita della Misericordia, probabilmente opera di uno sconosciuto allievo; cinque tavolette costituiscono la predella, attribuite al pittore camaldolese

per far posto a delle nuove strutture difensive. La sede della devozione del santo venne trasferita all'interno delle mura, nell'oratorio annesso all'Ospedale della Misericordia e degli Esposti fondato da

dedicata all'eucaristia, affiancata da due pale laterali: una raffigura Cristo della Misericordia, l'altra la Madonna con le scultura lignea della Vergine del Rosario; e quattro pale minori sono alloggiate nelle cappellette. La chiesa non appartiene ad alcun ordine religioso.

, ulteriori versetti vengono inseriti nella prima benedizione, nella seconda, penultima e ultima di tutte le Amidot. Queste righe aggiuntive invocano la misericordia di Dio e pregano per venir iscritti nel

Le parrocchie di questi paesi erano rispettivamente dedicate a: san Mamiliano Vescovo, La Madonna dei Poveri (disamparados), sant'Elena e san Costantino (santa Ligustina), La Misericordia, san Leonardo di Noblac

Chiesa della Madonna del Soccorso o della Misericordia, costruita nel XIV secolo dai padri Agostiniani, ha due titoli dedicati alla Madonna, ai quali corrispondono due opere d'arte contenute al suo interno: l'icona della Madonna della Misericordia e la statua della Madonna del Soccorso.

In via della Repubblica, appena oltre Porta Romana, si ricorda la ex chiesa dell'Ospedaletto o della Misericordia, detta anche di San Giovanni Decollato a causa del dipinto di tale soggetto eseguito dal pittore di

) e via Cardinale (oggi composta da via Cardinale, via Cesura, via Annunziata, via Cascina, via del Guasto, che attraversa l'area estrema da Porta Roiana fino a Santa Maria della Misericordia); i tre cardi sono invece via Roio, che sfocia in

. Le parrocchie di questi paesi erano rispettivamente dedicate a: san Mamiliano Vescovo, La Madonna dei Poveri (disamparados), sant'Elena e san Costantino (santa Ligustina), La Misericordia, san Leonardo di Noblat. I primi tre centri erano collocati sulla sponda sinistra (dando le spalle alla sorgente) del Rio di Oliena (

vi si trasferisce, edificando un complesso di maggiori dimensioni e dedicandolo, oltre al Santo, anche alla Madonna della Misericordia. In diverse occasioni i frati saranno costretti ad abbandonare la chiesa (come nel caso della soppressione degli ordini religiosi attuata dal

CONFISVS IN DEI MISERICORDIA SVB PROTECTIONE CAESARIS ET SACRI IMPERII SERENISSIMIQ VENETORVM DOMINII IN VISCERIBVS DILECTI POPVLI SVI ALOYSIUS GONZAGA MARCHIO HIC MORTVVS QVIESCERE VOLVIT VBI VIVVS NVNQ QVIEVIT

Giovanni Maria Tarantino, l'edificio fu sede della confraternita della Misericordia o dei Battenti, per via della rigida regola che obbligava i confratelli a sottoporsi a sanguinose flagellazioni e ad indossare il

, che aveva sede nella chiesa di San Giovanni, nei pressi della cattedrale, e che aveva anche l'amministrazione dell'adiacente ospedale per i poveri e i pellegrini; la confraternita della Misericordia, fondata nel

, che fu meta di numerosi pellegrinaggi di Giovanni Paolo II negli anni della sua giovinezza, e al Santuario della Divina Misericordia di Lagiewniki, consacrato da Giovanni Paolo II nel suo ultimo viaggio in patria nel

, ricavata all'interno dei ruderi dell'ex Oratorio della Madonna della Misericordia la Savona nel cuore del centro storico di Palermo, chiesa sconsacrata del XVII secolo, riportata alla luce dopo anni di abbandono attraverso interventi di recupero architettonico e restauro. La serata inaugurale dal titolo

Chiese di San Biagio, di San Salvatore, dei Santi Apostoli, di Santa Maria della Misericordia, della Vergine Immacolata, di San Salvatore, di Santa Caterina: erano tutte antiche chiese ubicate nel borgo di

I granduchi, quali protettori parteciparono frequentemente alle manifestazioni ed alla vita dell'associazione con numerose visite e donando denaro e arredi sacri per il culto. Ferdinando I per assicurare alla Misericordia livornese una sussistenza, dispose nel




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Ultimo aggiornamento pagina:

24 Dicembre 2021

13:55:52