CENTROHD - Huge Dictionaries

HOME >> M >> MA >> MAR

Frasi che contengono la parola marmoreo

e quella ligure e successivamente punto di riferimento per le rotte dell'alto Tirreno. Vestigia della presenza romana sono state trovate negli scavi attorno alla chiesa dell'Assunta, con il reperimento di un busto marmoreo di una

. Egli entrava nel suo studio da una porticina in via Battisti, sopra alla quale, per iniziativa degli artisti fiorentini, venne posto un ricordo marmoreo, sormontato da una nicchia con la testa del pittore modellata in bronzo dallo scultore

; non hanno una funzione di sostegno, solo di tamponamento. Pareti e pilastri sono completamente rivestiti, nel registro inferiore, con lastre di marmi policromi. Il pavimento ha un rivestimento marmoreo disegnato con moduli geometrici e figure di animali mediante le tecniche dell'

che sorreggono un frontone decorato. L'acqua sgorga in due piccole vasche alla base delle lesene e, da una testa di leone, in una piscina centrale a livello stradale. Nella nicchia originariamente era posto un gruppo marmoreo, definitivamente perduto, raffigurante un prigioniero, insieme con

Gli edifici abbaziali presentano decorazioni scultoree ed a rilievo marmoreo (chiavi di volta, capitelli, cornici) dei secoli XII-XIV in particolare nel chiostro, nella chiesa e nella sala capitolare.

Nel luogo dell'agguato, presso un muretto di cinta, l'anno dopo fu posta una piccola lapide, protetta da vetro, a ricordo degli uomini della scorta. Un nuovo monumento marmoreo, dedicato alle vittime e tuttavia vandalizzato

, con all'interno un piedistallo marmoreo dove era posta o una statua dell'imperatore o quelle del dio a cui era dedicata la struttura, e una latrina, la quale aveva inizialmente anche un accesso esterno, poi murato, per essere utilizzata anche da coloro che assistevano agli spettacoli nell'Anfiteatro, nella quale restano blocchi di pietra lavica, usata come base su cui poggiava il ripiano con i fori; sia la latrina che la piscina risultano essere collegati ad una fognatura

La zona fu frequentata dall'uomo fin dalla preistoria, come testimoniano i ritrovamenti avvenuti nei ripari sottoroccia a monte dell'orrido. Al periodo romano risale il frammento di un fregio marmoreo forse appartenente ad un tempio ed alcune epigrafi rinvenute nel corso degli scavi della chiesa antica di

La copertura del porticato interno quattrocentesco con una cupola in metallo e vetro ha permesso il recupero e l'utilizzo di una vasta area per stanze interne e locali ad uso espositivo ove spiccano un gruppo marmoreo di

di spoglio (come gran parte dei marmi del rivestimento), con capitelli dorati che reggono l'architrave. Le pareti, tripartite da colonne e raccordate agli angoli da doppi pilastri scanalati in marmo, presentano un rivestimento marmoreo a due colori alternati in fasce e altre forme,

. La statua, in marmo bianchissimo, poggia su un globo blu in lapislazzuli, attraversato in diagonale da una fascia dorata e circondato da un gruppo marmoreo di cherubini. I cherubini e il globo poggiano su un piedistallo in marmo grigio, ornato da foglie stilizzate e da due grandi volute laterali in marmo bianco. Ai lati del piedistallo si trovano due angeli grandi e due cherubini, anche questi in marmo bianco come i precedenti. Il tutto poggia infine su un basamento in marmi policromi, che sovrasta l'altare. Sia il globo che il piedistallo risalgono al XVIII secolo e fanno parte di un progetto di

, mentre i lavori di costruzione della basilica e del convento erano in corso, i resti di Domenico furono collocati in una cassa di cipresso, a sua volta racchiuso in un semplice sarcofago marmoreo, e collocati dietro l'

ambientata su una terrazza, che ha al centro la Madonna col Bambino seduta su di un grande trono marmoreo, circondata da due angeli che abbracciano due vasi posti sui braccioli e contenenti altrettanti

Nella fabbrica sono introdotti elementi decorativi di grande rilievo, quali ventisei colonne di granito, mosaici policromi, una profusione di marmi mischi, le decorazioni del soffitto, gli splendidi portali, il rivestimento marmoreo a fasce bicrome della facciata, una selva di altari e altarini addossati alle colonne e alle superfici parietali. Mense, steli, cappelle, tombe e sepolcri furono numericamente ridimensionati a partire dalla realizzazione dell'imponente complesso dell'apostolato, il cui autore,

prevedevano la realizzazione di una sepoltura recante sul coperchio del sepolcro la figura giacente del committente in abiti pontificali. L'arco marmoreo incassato a muro recava decorazioni rappresentanti l'

. La sua salma venne tumulata con solenne pompa in Santa Maria del Popolo a Roma, mentre ad Amelia i nipoti Pietro, Paolo e Monsignor Angelo gli eressero un busto marmoreo ed una lapide nella Chiesa di San Michele Arcangelo

, comprato dal padre Scipione in Cremona, durante il rifacimento fu conferita alla struttura quattrocentesca un aspetto barocco che l'edificio, seppur mutilo del portale marmoreo, ancor oggi mantiene.

In questo dipinto la vendetta sta per compiersi: Maria sta per calare la lettera nella bocca del leone marmoreo (adibito alla raccolta delle denunce anonime). Nel foglio che Maria stringe nella mano destra si legge l'intestazione

. Venne costruita in tre fasi distinguibili da alcuni elementi sia architettonici che testamentari. All'interno si trovano sculture marmoree del XIV e XV secolo, raffiguranti il patrono di Sarzana, sant'Andrea, ed i santi Pietro e Paolo, una fonte battesimale decagonale con basamento marmoreo di Giovanni Morelli da

, floreali e geometriche, ma soprattutto un magnifico pavimento marmoreo realizzato con oltre quindici tipi diversi di pietra. Una copertura e passarelle sopraelevate consentono il percorso di visita. Adagiato ai piedi della collina si trova il poderoso

. Negli ampliamenti successivi si evidenziano elementi architettonici e decorativi di suggestiva bellezza che vanno dal romanico al gotico. Con la realizzazione delle due cappelle laterali e del coro si completa la costruzione della chiesa. Al suo interno si distinguono un pulpito marmoreo di scuola comacina del XIII secolo, la statua lignea di origine medioevale, raffigurante San Cristoforo, pregevoli

Da Ruga Giuffa, attraverso una piccola calle (Ramo Grimani), si accede al palazzo attraverso un portale marmoreo che introduce il visitatore nell'ampio cortile creatosi a seguito di un'imponente ristrutturazione conclusasi negli anni Sessanta del

marmoreo, con un motivo di esagoni alternati a triangoli. Al suo interno vi erano otto nicchie, una per lato, dalla forma rettangolare alternata a quella semicircolare. Le pareti disponevano di un altro zoccolo di marmo grigio, sormontato da tarsie marmoree e mosaici.

La navata sinistra si apre con la cappella del Crocefisso, che presenta un altare marmoreo seicentesco dalla sobria struttura classica, con al centro l'austera pala di Camillo Procaccini, che concentra l'attenzione sulle tragiche figure che occupano interamente la scena, senza alcuna aggiunta di particolari fuorvianti, in piena osservanza ai dettami del

completamente marmoreo nella parte inferiore e ricco di mosaici di in quella superiore. L'opera musiva dell'atrio rappresenta il Cristo guerriero con la croce sulla spalla nell'atto di schiacciare le belve dell'eresia, nella volta a vela spiccano le immagini dei quattro

I Teramani, gli Istoniesi, e i Bucani, al benemerito Marco Flavio, figlio di Quinto, Quatuorviro a giudicare le liti edili, Curatore delle strade Valerio-Claudia e Traiano-Frentana, il funerale, il sepolcro marmoreo e la maceria decretarono

marmoreo di Terentia Capitolina fronteggia una selezione tipologica di stele funerarie. Il braccio est presenta una piccola sezione finalizzata ad illustrare modi e usi scrittorii documentati nelle epigrafi adriesi, seguita dalla parte relativa alle iscrizioni che documentano le istituzioni ed i culti dell'antico municipio di

con leone che ghermisce un teschio. Sui pilastri laterali siedono due pingui putti, al centro il medaglione con l'altorilievo marmoreo raffigurante l'ieratico gentiluomo. In alto lo stemma coronato della

. Dopo di allora sono iniziati lunghi di lavori di consolidamento alla cattedrale che presentava problemi strutturali, come del resto aveva fatto fin dall'inizio della costruzione. In particolare, i pilastri della cupola erano soggetti a forte stato flessionale, con fratture che avevano interessato anche la superficie del rivestimento marmoreo, mentre il tamburo della calotta presentava vistose crepe.

. Egli entrava nel suo studio da una porticina in via Battisti, sulla quale, per iniziativa degli artisti fiorentini, venne posto un ricordo marmoreo, sormontato da una nicchia con la testa del pittore modellata in bronzo dallo scultore

Come il settore A, anche il settore B, si sviluppa lungo l'asse direzionali est-ovest. In questo settore si possono vedere l'abside di un grande vano con pavimento marmoreo, e altri vani con pavimento a mosaico. Alcuni mosaici hanno uno stile collegabile a quello del settore A, quindi risalenti all'inizio del IV secolo. In seguito, alla fine del

(sita accanto alla Villa Mazzini a Messina), dove i nipoti Francesco e Silvestro Maurolico fecero erigere un artistico sarcofago marmoreo, corredandolo del mezzobusto dello zio scienziato e dello stemma mauroliciano con il lupo e la stella

. Architettura delimitata da colonne scanalate sormontate da architrave. Sugli elementi aggettanti puttini che reggono delle palme. Costituisce stele intermedia un disco marmoreo sorretto da puttini, sormontato da piccolo timpano e conchiglia apicale. L'edicola custodisce il dipinto raffigurante la

, furono trasportati nella chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro, dove fu eretto un monumento funebre formato da un sarcofago marmoreo, sopraelevato su colonne, sul quale era scolpita l'effige del re. Nel XVI secolo, tuttavia, a causa delle prescrizioni adottate con il

De marmoreo sarcophago Eugubino arcana Bacchi mysteria exprimente in vestibulo monasterii splendidissimae Cngregationis Olivetanorum adservato epistola Joh. Baptistae Passerii ... ad ... Domn. M. Antonium Chioccium

Oltre che nella consistenza quasi tattile del velo marmoreo, il virtuosismo di Canova si manifesta anche nelle fluenti capigliature delle tre Grazie, che presentano tutte un'elaborata acconciatura raccolta in nodi sulla nuca e in ciocche minutamente arricciolate,

L'affresco si trova sopra l'arco nella parete di fondo della cappella, la prima a destra. Lo sfondo scuro descrive sinteticamente l'impaginazione spaziale di una stanza aperta come a sfondare illusionisticamente la parete. Al centro un putto, con una gamba poggiata su un ipotetico blocco marmoreo sulla

Nel Settecento fu parzialmente ristrutturato anche il convento, con l'aggiunta dello splendido portale marmoreo all'ingresso; nell'Ottocento, con il riutilizzo della struttura come Casa Comunale, al primo piano fu realizzata la Sala Consiliare, affrescata con paesaggi santagatesi e con un dipinto del

Dirigendosi sull'altro lato si lascia a sinistra il monumento al vescovo Corsani, promotore del restauro ottocentesco del Duomo, e si giunge davanti alla cappella dei Canonici, antica sagrestia trecentesca affrescata alla fine del secolo o all'inizio del successivo, che accoglie il dossale marmoreo di

dell'acropoli di Atene) in competizione con il frontone marmoreo raffigurante la Gigantomachia commissionato dai Pisistratidi, di cui a occidente ripetono il tema ma soprattutto l'organizzazione spaziale, con Zeus e Atena al centro e rivolti contro i giganti in direzione degli angoli. Il frontone orientale presentava invece la prima epifania di un dio su di un frontone templare: Apollo in posizione frontale ritto sul proprio carro (al quale seguiranno

Accanto sopravvivono di epoca medievale il dispensario e il refettorio dei conversi, che nel XV secolo fu suddiviso in quattro stanze, ognuna coperta da una volta a botte lunettata; in adiacenza si trova uno scalone cinquecentesco a doppia forbice in stile rinascimentale, accessibile attraverso un colonnato marmoreo d'

. Venne costruita in tre fasi distinguibili da alcuni elementi sia architettonici sia testamentari. All'interno si trovano sculture marmoree del XIV e XV secolo, raffiguranti il patrono di Sarzana, sant'Andrea, e i santi Pietro e Paolo, una fonte battesimale decagonale con basamento marmoreo di Giovanni Morelli da

le sue ceneri furono trasportate nella suddetta chiesa e collocate nella parete sinistra del presbiterio, con un apposito mausoleo marmoreo corredato da un'iscrizione che, oltre alla data della traslazione, ne ricorda le gesta onorevoli:

Internamente, la chiesa ospita un altare marmoreo del XVIII secolo e alcuni affreschi databili all'epoca di costruzione dell'edificio, oltre a una serie di oggetti frutto delle donazioni da parte dei numerosi germasinesi emigrati a

che divide denaro ai poveri e quello di San Francesco di Paola che opera il miracolo della resurrezione. Sempre a sinistra, ma sull'altare, si trova un piccolo ciborio angelico in marmo di scuola gaginiana e, di rimpetto, il mezzo busto marmoreo del SS. Salvatore con una mano sul mondo e l'altra benedicente. Quest'ultimo, scolpito da

Scultura che probabilmente ornava la parte superiore di un piedistallo marmoreo contenente l'urna cineraria di Marco Valerio Messalla Corvino, rinvenuta nella villa di quest'ultimo ed ora conservata nel

, in passato patrono di Masullas. Nella prima cappella a sinistra si trova un bel fonte battesimale marmoreo e un crocifisso gotico del sec. XVII, di scuola sarda. L'ultima cappella a sinistra , in stile gotico, conserva una scultura lignea di

, che sorgeva nella navata centrale della chiesa, davanti all'altare maggiore; i resoconti storici lo descrivono come un complesso marmoreo rotondo, con diversi stemmi scolpiti delle famiglie Sforza Bentivoglio (il ramo caravaggino degli Sforza era stato infatti iniziato da Giampaolo Sforza, figlio di




Tutti i dati sono automaticamente, anche se accuratamente raccolti da fonti di pubblico accesso. Le frasi vengono selezionate automaticamente e non sono destinate ad esprimere le nostre opinioni. Il contenuto e le opinioni espresse sono esclusivamente a nome degli autori delle frasi.




CentroHD

info@centrohd.com

Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

03:04:14