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Frasi che contengono la parola manfredi

. Manfredi, in particolare, era stato compagno di studi di Sacconi, e tra i due vi erano affetto e stima reciproci. La loro era un'amicizia solida, disinteressata e lealmente competitiva, avendo partecipato agli stessi concorsi, tra cui quello del Vittoriano

Da Vercellino discesero Giovanni, la cui linea si estinse con Ottone che fu uno degli uccisori di Giovanni Battista Visconti e Antonio nella cui discendenza sono degni di menzione: Guido marito di Leta Manfredi, governatore di Genova e Cremona sotto

, sarebbero almeno due i testamenti. La sua fine fu rapida e sorprese i contemporanei, tanto che alcuni cronisti anti-imperiali diedero adito alla voce, storicamente infondata, secondo cui l'imperatore era stato ucciso da Manfredi, il figlio illegittimo che in effetti gli successe in Sicilia. Una nota miniatura raffigura persino il

Ciao, ho notato che stai editando la pagina appena creata Manfredi Franco. Ho appena caricato le notizie sommarie da Treccani ma devo fare le modifiche con tempo, ho una vasta bibliografia, tesi di laura, articoli e libri su M.Franco che era mio nonno.

, figlia di Manfredi, e pertanto considerava Carlo un usurpatore del Regno che legittimamente sarebbe dovuto passare alla moglie; negli anni precedenti, inoltre, aveva offerto supporto ed asilo a molti esuli siciliani, uno dei quali,

Fidelitati tue precipiendo mandamus quatenus Philippo de Sancta Cruce milite etc. ad ipsius requisitionem de marmoribus Curie que penes te sunt in quantitate sufficienti pro faciendo fieri sepulcro quodam in Barulo, ubi corpus Balduini quondam imperatoris Constantinopolitani clare memorie recordatur debeas assignare. In simili forma scriptum est magistro Iurato Syponti novelli de assignandis eidem Philippo de marmoribus quondam Manfredi Malette dicti Comitis Camerarii existentibus in Syponto

, cosa che avrebbe consentito ai franco-angioini di impedire l'arrivo di rinforzi e rifornimenti per l'esercito imperiale. Manfredi peraltro aveva capito le intenzioni dell'avversario e rimase in una posizione fortificata presso il fiume

Quest'ultimo viene riportato al castello e racconta di aver trovato la spada compagna dell'elmo che prediceva un pericolo per sua figlia. Manfredi propone a Federico la mano di Matilda in cambio di quella di Isabella e il marchese, affascinato da Matilda, acconsente, per poi cambiare idea a causa dell'apparizione di uno scheletro. Nel salone viene vista di nuovo la mano di un

Caravaggio e i caravaggeschi: Orazio Gentileschi, Orazio Borgianni, Battistello, Carlo Saraceni, Bartolomeo Manfredi, Spadarino, Nicolas Tournier, Valentin de Boulogne, Gerrit van Honthorst, Artemisia Gentileschi, Giovanni Serodine, Dirk van Baburen, Cecco del Caravaggio

), il nipote di costui Giulio, Prospero Pittori e Giovanni da Norcia (servitori del conte Manfredi), ordirono una congiura allo scopo di assassinare il pontefice. Riunitisi in un palazzo nel rione di

Che l'iniziativa di fissare l'argento, in sostituzione dell'oro, per il campo dello stemma siciliano sia attribuibile a Manfredi o, invece, sia a lui precedente, appare plausibile, comunque, convenire che fu certo l'utilizzo di tale smalto, per le proprie insegne, da parte del sovrano siciliano. A tal proposito, infatti, l'araldista

Se nel periodo immediatamente successivo Siena, Manfredi e il ghibellinismo ebbero una forza senza precedenti, si ebbe nuovamente da parte dello Stato Vaticano l'ennesima decisione che avrebbe creato grandi turbamenti all'Italia: la richiesta d'intervento del

, non solo mantennero per un ventennio la predominanza della parte ghibellina, conquistarono per Manfredi Puglie e Sicilia, gli permisero di mantenersi sul trono usurpato, ma, vinti con lui a Benevento, tornarono alla riscossa con

Blasco Lanza VII Barone di Longi, da suo figlio secondogenito Manfredi e poi da suo nipote Blasco parte il ramo dei Baroni poi Principi di Trabia che daranno vita a d un altro ramo della famiglia Lanza;

In questa impresa fu aiutato da un compagno di cella, Salvatore Duras, e dalla sua ex compagna Laura Manfredi, che lo attese su un gommone. Per questa evasione si vide infliggere altri quattro anni di carcere.

Piazza Nenni (della Molinella): in origine antico cortile interno del Palazzo Manfredi, si accede a essa da via Pistocchi oppure dalla Piazza del Popolo attraversando il Voltone della Molinella, e al suo interno ha sede, oltre ad alcuni uffici comunali ed esercizi commerciali, il

(vicino a Loreto), il cui signore, Bonifacio d'Agliano, aveva sposato la vedova di Manfredo Lancia. L'amicizia con l'Imperatore, valse a Manfredi II Lancia (fratello di Bianca) la carica di Vicario generale dell'Impero d'Italia e poi capitano Imperiale di

Quest'ultimo viene riportato al castello e racconta di aver trovato la spada compagna dell'elmo che prediceva un pericolo per sua figlia. Manfredi propone a Federico la mano di Matilda in cambio di quella di Isabella e il marchese, affascinato da Matilda, acconsente, per poi venire dissuaso dall'apparizione di uno scheletro che si presenta come un eremita che Federico aveva incontrano anni prima. Nel salone viene vista di nuovo la mano di un

la rocca viene fortificata da Manfredi Malaspina, per adeguarla alle nuove esigenze difensive dovute all'entrata in uso dell'artiglieria. Fuori dai flussi della storia il fortilizio rimane alla famiglia Malaspina sino alla fine del

Testi di Anna M. Durante, Luigi Gambaro, Piero Donati, Alessandra Frondoni, Fabrizio Geltrudini, Giulio Predieri, Eliana M. Vecchi, Sergio Sfrecola, Paolo de Vingo, Lucia M. Bertino, Brian Howes, Roberto Ricci, Lucia Gervasini, Silvia Landi, d. Enzo Freggia, Paola Ribolla, Pia Spagiari, Rossana Piccioli, Enrico Giannichedda, Rita Lanza, Fabio Fabiani, Franco Mariano, Marco Angella, Dario Manfredi.

, Manfredi di Svevia, principe di Taranto e balio di Corrado II di Svevia, re di Gerusalemme e Sicilia, ordina al secreto Andrea di Riccardo e al giustiziere Scornavacca di Castagna, funzionari della Provincia Citra-Salso, di assegnare al suo consanguineo e familiare Enrico di Ventimiglia le terre, redditi e uomini delle due Petralie (

Le famiglie dei profughi furono identificate con i cognomi Arcuri, Astorino, Caligiuri, Cristiano, Fabiano, (Di) Fazio, Gentile, Grande, Greco, Gualtieri, Mancuso, Mascaro, Manfredi, Mauro, Pontieri, Rocca, Sacco, Scalise, Scarpino, Tallarico, Torcasso. I residenti (chiamati Marzi) riportavano i cognomi di Ananina, Capalbo, Chiarello, Drogo, Giodano, Lucente, Marasco, Molinaro, Pugliese, Rotundo, Spina, Vecchio

e, come riportati dal biografo Pietro Manfredi, erano quasi tutti concentrati nella difesa della religione cattolica e delle sue istituzioni (come riportato qui sotto), ma anche a difesa dei contadini meridionali e contrario alla

col Bambino e la Madonna della Luce. L'interno presenta tre altari in stile barocco, tutti provvisti di tele realizzate da don Giuseppe Andrea Manfredi, committente della chiesa stessa. L'altare centrale, dedicato alla Titolare, conserva un affresco del

Inizialmente il regista Scola aveva pensato a Nino Manfredi, per la parte dell'editore Di Salvio, e a Alberto Sordi, per la parte di Oreste Sabatini. Tuttavia, per altri impegni di lavoro di Manfredi, che gli impedivano di prendere la parte da protagonista, fu deciso alla fine di invertire i ruoli

, grande - e purtroppo poco acclamato - genio dell'animazione italiana, autore di tutte le trovate grafiche e cartoon del programma. Manfredi all'epoca era socio della casa di produzione Cineteam di Aldo Raparelli, che dalla

Ceppaloni, Cautano, Castelpoto, Campoli del Monte Taborno, Foglianise, Torrecuso, Paupisi, Tocco Caudio, Vitulano, Apollosa, Bonea, Montesarchio, Pannarano, Airola, Arpaia, Bucciano, Forchia, Moiano, Paolise, S. Nazzaro Calvi, Paduli, San Giorgio la Montagna, San Martino Sannita, S. Nicola Manfredi, Pago Veiano, Pescolamazza, Pietrelcina, Apice, Buonalbergo

Ceppaloni, Arpaise, Bonea, Campoli del Monte Taborno, Cautano, Castelpoto, Airola, Foglianise, Palpisi, Alpisi, Arpaia, Tocco Caudio, Torrecuso, Vitulano, Apollosa, Montesarchio, Pannarano, Bucciano, Forchia, Molano, San Giorgio la Montagna, Paolise, San Martino Sannita, S. Nazzaro Calvi, Paduli, San Nicola Manfredi, Apice, Fragneto l'Abbate, Fragneto Monforte, Pescolamazza, Pago Veiano, Pietrelcina, Buonalbergo

Manfredi sfugge a un'altra retata tedesca, mentre Francesco viene invece arrestato. Nel momento in cui viene caricato sul camion che lo porta via, Pina grida tutta la sua protesta cercando di raggiungerlo, ma cade sotto il fuoco dei

. Tra i suoi maestri Anton Giulio Bragaglia, Wanda Capodaglio, Tatiana Pavlova e Guido Salvini; suoi compagni d'accademia sono Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Bice Valori, Paolo Panelli, Luciano Salce, Vittorio Caprioli e Adolfo Celi. Nel saggio dell'Accademia, sua prima regia, dirige proprio Gassman. Nel

concede il feudo Burraiti, posto in Val di Agrigento presso il feudo Grancifuni, Fabaria e Misilini, a Simone da Polizzi, essendo morto, senza figli legittimi, Manfredi Calcia, figlio ed erede del milite Manfredi Calcia. Burraiti all'epoca era un castelletto-masseria disabitato (a parte il massaro e i famigli), nell'attuale territorio di




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Ultimo aggiornamento pagina:

31 Dicembre 2021

12:50:36