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Frasi che contengono la parola murarie

Un tempo nella cappella erano conservati, all'interno di cornici murarie in gesso collocate sui pilastri, quattro quadri settecenteschi che erano opera di Antonio Schieppati e di cui si sono perse le tracce

, con camere residenziali, pavimenti musivi originali e ambienti termali. Di particolare interesse anche la cisterna romana, le cave antiche, le strutture murarie sommerse, la torre di avvistamento del XV secolo e le varie costruzioni realizzate durante la

Prima della guerra a Valmontone erano presenti almeno tre porte murarie, ma una di esse, Porta Romana, in stile rinascimentale, fu completamente rasa al suolo e di lei rimane solo il toponimo della via. Le altre due sono Porta Napoletana e Porta Nuova: la prima era una massiccia porta medievale fortificata, con due solidi torrioni merlati sui lati, parzialmente visibili ancora oggi. L'altra fu eretta all'inizio della Via Nuova per volere di Camillo Pamphilj, in stile barocco, come porta per la strada che conduceva alla piazza sulla cima della collina, sul fianco di Palazzo Doria: di questa rimane solo parte della struttura e uno dei cardini.

strutture murarie, pavimenti lastricati e inghiottitoi naturali, ma anche reperti in ceramica e suppellettili vari. Tra questi, alcuni cocci di vasi decorati, risalenti ad un periodo compreso tra il

le inevitabili integrazioni future - senza predisposizioni - potrebbero esporre il conduttore ad un notevole disagio come ad esempio quello che proviamo oggi nei confronti delle - anche se piccole - opere murarie per l'installazione di un impianto di climatizzazione in un sito non predisposto, grossi buchi nel muro ed enormi canaline risolvono alcuni problemi, ma rimane spesso insoluto quello dello scarico della condensa.

su progetto dell'ingegnere Gualano. L'edificio, adibito a istituto scolastico, evidenzia nel prospetto principale le bugne e lesene a fascia orizzontale, nei piani superiori ricorre alle finestre con aggetti a timpani triangolari e cornici orizzontali, mentre nelle sezioni murarie esterne spicca l'apparato decorativo fiorentino.

, di cui oggi restano poche strutture murarie, fortemente danneggiate dal fatto che su di esse furono realizzate le strutture di sostegno degli Orti Farnesiani, strutture murarie che si presentano con scarse relazioni tra di loro e che solo in alcuni punti si conservano in alzato per alcuni metri

. Importanti palazzi, cinte murarie, abitazioni e tombe continuano a riaffiorare intanto in alcune zone riconosciute per la loro importanza archeologica, come ad esempio in zona Palasio nel quartiere di Giubiasco, a conferma di quanto la regione rappresentasse un importante crocevia commerciale, religioso e strategico del tardo medioevo

Il progetto riprendeva quello originario di Leone III, sfruttando (anche in questo caso come per le mura aureliane) strutture murarie preesistenti, come un muro risalente all'epoca della guerra gotica contro

. Agli angoli del poligono terrapienato, piccole casematte il cui tetto non superava il bordo del fossato difendevano l'interno di quest'ultimo dagli assalti nemici. Tolte queste possenti parti murarie, altre opere definite campali erano di fatto identiche. A

) dotate cinte murarie, anche di grandi dimensioni, a difesa di ampi spazi di territori. La fortezza principale era posizionata di solito su speroni di roccia o in posizione elevata. Questi forti servirono non solo come elementi di difesa, ma anche come residenza dei locali sovrani (

L'area racchiusa all'interno del fortilizio esterno bastionato costituisce il basamento su cui sorge il forte propriamente detto, realizzato sul preesistente Forte Sant'Ippolito , che si sviluppa con una caratteristica pianta stellata a sei punte, con spessissime e alte cortine murarie costituite da un possente basamento a scarpa delimitato superiormente da un marcapiano, sopra il quale poggia il parapetto, dotato di

. Gran parte degli edifici sono il frutto di interventi di restauro avvenuti in epoche successive, pur avendo mantenuto le strutture murarie in pietra. Tuttavia, la loro particolare disposizione evidenzia le originarie funzioni di

, che era stato deviato in precedenza. Qui erano stati piantati fiori e altre piante. In una delle camere per dormire, raggiungibile dall'atrio, fu trovato un sigillo di bronzo con il nome Decimus Octavius Quartio. Questo ci permette di identificare l'ultimo proprietario della domus. La stessa camera era stata usata come un laboratorio. Dietro l'atrio c'era un piccolo giardino, che era decorato con colonne. Gli spazi successivi sono dipinti con raffinate pitture murarie del

Istruzioni per la Progettazione, l'Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l'utilizzo di Compositi Fibrorinforzati.Materiali, strutture di c.a. e di c.a.p., strutture murarie

, della grande villa rustica di Marina di Lugugnana, ovvero delle sottofondazioni delle parti murarie, che accerta la presenza di insediamenti umani organizzati nella zona fin dall'inizio dell'era volgare. Il nome stesso dell'abitato di Lugugnana sembra derivare da

Per compensare la pressione interna offerta dal materiale di riempimento fortemente compresso, la struttura era consolidata al livello di ogni strato orizzontale con travi, che connettevano le due file murarie esterne per mezzo di incastro alla superficie superiore dei blocchi (per questo c'era il bisogno di grandi blocchi di pietra della stessa dimensione): per realizzare gli

Le aperture sulle pareti della navata centrale sono delle monofore, caratterizzate da semplice arco a strombatura; le decorazioni murarie sono lacunose nel prospetto sud-ovest, forse per il fatto che questa parte fu danneggiata dal

, un'area con resti di complesse costruzioni murarie, che sembra possano essere strutture portuali di epoca romana; di conseguenza, potrebbe trattarsi dell'antico porto collegato a Padova attraverso l'antico fiume

Pur nel suo evidente aspetto di fattoria fortificata ed imponente, il complesso si presenta in linee sobrie e semplici che ricordano sia l'origine rinascimentale della grangia, che le ristrutturazioni avvenute nel corso del XIX secolo per recuperarlo dallo stato di abbandono; le strutture murarie si presentano completamente rivestite in

. Al fondo di quest'ultima camera si apre uno stretto passaggio discendente, che forma un gomito , e che, verosimilmente, doveva essere stato previsto per ampliare la tomba. Dinanzi all'ingresso del passaggio discendente, alcune strutture murarie forse predisposte per creare una sorta di cappella- Scarse e illeggibili le rimanenze pittoriche oggi interpretabili solo grazie a foto d'epoca e ai disegni e acquarelli di

del III secolo d.C., usatissimo per la conservazione di derrate alimentari, fu rinvenuto casualmente in contrada Zaparone. Nella stessa zona, vicina all'attuale cimitero, sono venute alla luce consistenti strutture murarie e qualche tomba che hanno confermato la presenza sia degli scarsi resti di una villa imperiale che di abbondanti testimonianze dell'ex

), documentano fronteggiasse la Chiesa Madre, ad oggi non risultano essere rilevate tracce di ulteriori opere o strutture murarie che attestino la presenza di palazzetti nobiliari nelle adiacenze del monastero tantomeno altrove.

, il castello divenne poi la dimora dei feudatari locali. Progressivamente abbandonato a partire dal XV-XVI secolo, cadde rapidamente in rovina. Di esso rimangono soltanto alcune cortine murarie munite di finestroni e i resti di una torre in stile aragonese.

di avvistamento, fatta erigere dai Pisani che, all'epoca, controllavano questa zona e per questo era denominata inizialmente Torre Pisana. Nei due secoli successivi furono costruite le altre due torri, mentre le cortine murarie e i corpi di fabbrica tra esse compresi vennero edificati in epoca

. L'architettura romanico-barocca della Chiesa, pur non alterando le strutture murarie e il disegno originale dell'edificio sacro, si presta, con i suoi ampi spazi, ad essere uniformata allo spirito ed alle esigenze liturgiche della

Malgrado il valore storico, ingegneristico e architettonico del manufatto, molte sue parti versano comunque in stato di profondo degrado, tanto che alcune strutture risultano gravemente danneggiate a causa della folta vegetazione che si insinua tra le opere murarie; si registra infatti il crollo di gallerie e arcate monumentali, mentre alcuni elementi di pregio risultano completamente ricoperti dalla vegetazione cresciuta incontrollata.

di cinta, munite anch'esse di feritoie, che garantivano un ulteriore dispositivo di sicurezza alla struttura difensiva delimitandola sui tre lati rivolti verso terra. Tra le cortine murarie del fortilizio esterno e l'edificio turriforme si trova un edificio annesso, attualmente ad uso abitativo, che in passato era adibito anch'esso a funzioni militari. Il fortilizio protettivo esterno risale agli interventi di riqualificazione effettuati dagli

Nei primi anni dell Ottocento venne effettuato un intervento di restauro voluto dal parroco Adinolfi, con la ripavimentazione in maiolica, mentre le strutture murarie furono dipinte in azzurro e bianco (l'originale era in finto marmo). Un altro restauro fu fatto, secondo la testimonianza di

che sporge dalle antiche strutture murarie. Al centro della piazza si erge il Monumento ai Caduti di Corigliano, che ricorda gli eroi morti in guerra per la difesa della patria e sul quale campeggiano i versi di

Le parti fortificate della struttura, visibili dalla sottostante strada di accesso al paese, sono costituite da cortine murarie in pietra, con imponente basamento a scarpa parzialmente cordonato, che si articolano a forma poligonale, delimitando le tre punte che costituiscono il

ricavata dal riutilizzo dei resti dell'antica villa con muri in mattoni. Altre pitture murali sulla volta e alle pareti risalgono al XVII secolo. Attorno alle parti murarie alzate sono state trovate e portate alla luce le fondamenta di alcune parti dell'antica villa romana.

il raddoppio della popolazione, e le lentezze burocratiche che accompagnano i piani di ingrandimento, determinano una smisurata crescita in altezza su strutture murarie non adatte a sopportarne il peso.

Il palazzo dell'Ospedaletto si presenta con le originarie strutture murarie in pietra; sulle pareti esterne sono ben visibili elementi riconducibili ai Cavalieri del Tempio. Tra questi spiccano l'effige di




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

04:25:39