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Frasi che contengono la parola mosaici

i cui colori erano vivaci e luminosi, dove il bianco era il colore dominante. L'oro, le pietre preziose, i marmi e i mosaici attribuivano all'edificio una ricchezza di decorazioni accecante. Erano quindi rappresentati sulle pareti e sui soffitti a volta, paesaggi, animali, trofei e scene mitologiche.

Inizialmente la cupola sarebbe dovuta essere decorata da mosaici dorati, per riflettere al massimo la luce proveniente dalle finestre del tamburo, come suggerito dal Brunelleschi. La sua morte mise da parte questo costoso progetto e si provvide semplicemente a intonacare in bianco l'interno

, finanziando l'esecuzione dei mosaici dell'arco trionfale. La chiesa era stata iniziata da Teodosio I e completata da suo figlio Onorio, e un'iscrizione dichiarava la pia Galla felice per il rinnovato splendore della chiesa del padre:

con la sua luce smorzata prepara il visitatore all'atmosfera soffusa dell'interno dorato, come l'Antico Testamento rappresentato dai mosaici delle cupole che preparano al Vangelo raffigurato in basilica. I soggetti principali sono la

Le navate laterali avevano anticamente delle gallerie con pavimenti lignei che le coprivano, secondo i modelli tipicamente orientali, che vennero ridotte a strettissimi passaggi balaustrati per permettere di ammirare i mosaici delle

Tutte le strutture rinvenute negli ultimi trenta anni, sebbene immerse tra gli agglomerati edilizi moderni, sono state sottoposte a consolidamento e restauro: i mosaici, in particolare, sono stati collocati su specifici supporti, posizionati

I numerosi mosaici, rinvenuti casualmente nell'abitato di Larino, coprono un arco di tempo di almeno cinque secoli, dal II secolo a.C. al III secolo d.C. e testimoniano la ricchezza delle decorazioni che abbellivano le

Sant'Apollinare Nuovo porta i segni tangibili di quest'operazione: la fascia sopra gli archi che dividono le navate era corredata da un ciclo di mosaici con temi legati alla religione ariana. Su iniziativa del vescovo

, assistito dal fratello Giuseppe Fossati, ingegnere. I due fratelli consolidarono la cupola e le volte, raddrizzarono le colonne e rinnovarono la decorazione degli esterni e degli interni dell'edificio. I mosaici bizantini superstiti vennero scoperti e ricoperti con uno strato d'intonaco, ed i vecchi lampadari vennero sostituiti da nuovi, del tipo a goccia. Alle colonne vennero appesi otto giganteschi medaglioni circolari, opera del calligrafo

Originariamente, sotto il regno di Giustiniano, le decorazioni interne consistevano in disegni astratti su lastre di marmo poste sulle pareti e sulle volte con mosaici curvilinei. Di questi, si possono ancora vedere gli

, con interventi sia esterni che interni non solo di pura edilizia ma soprattutto di arricchimento e miglioramento artistico (statue, mosaici, ecc.), con abbondante utilizzo di materiali pregiati. E poi la

sull'Eufrate. I temi di questi mosaici sono legati ad episodi storici famosi, alla mitologia classica, a scene di teatro o di vita quotidiana. Di periodo tardo imperiale sono anche i mosaici dell'area alto-adriatica:

, ornata da mosaici. Il vuoto centrale e l'insieme dei gesti riesce a far convergere l'occhio dello spettatore sulla figura del pontefice, per quanto piccola rispetto al primo piano. Tale schema venne ampiamente ripreso dai classicisti seicenteschi

, ma in seguito fu progressivamente abbandonata e durante il medioevo ridotta a terreno agricolo, salvo essere utilizzata come cava di materiali edili di pregio (marmi, mosaici, decorazioni) per le case di Tivoli, e come riserva di pietra da cui estrarre

In questi mosaici, che rappresentano l'ultimo stadio dell'arte ravennate, si vede come il simbolo ha ormai preso il sopravvento sulla rappresentazione naturalistica nel trattamento del tema del evangelico della

sempre a Spoleto, caratterizzati da una ripartizione in riquadri della facciata, in uno nitido schema geometrico. A San Pietro i riquadri vennero anche decorati da preziosi rilievi marmorei con scene sacre e allegoriche. In alcune chiese, come nel duomo di Spoleto troviamo mosaici di influenza romana

, attualmente custodito presso il museo archeologico e d'arte della Maremma di Grosseto. La villa era una struttura lussuosa, con mosaici ed affreschi decorativi ed una serie di ambienti annessi che ospitavano le terme.

I mosaici che rivestono l'interno del Duomo presentano caratteristiche stilistiche e decorative nuove rispetto al passato nonostante le evidenti similitudini - sia a livello stilistico che iconografico - con le decorazioni musive della Cappella Palatina. Obiettivo di

con candelabri, cornici geometriche e scene bibliche e della storia antica sullo sfondo di finti mosaici dorati, completate poi nel Seicento da scene di battaglia nelle lunette. L'effetto antichizzante dell'insieme si inserisce nel clima di erudizione antiquaria delle cerchie dei Della Rovere e dei

, del futurista Ettore Cozzani, che viene rappresentato all'interno dei bacini di carenaggio dell'Arsenale Militare e nella torre delle poste ricoperta dai mosaici futuristi di Prampolini e Fillia. L'idea viene poi sviluppata con lo spettacolo multimediale

, ha permesso la registrazione e la conservazione di gran parte della antica Londra, mentre venivano fatti i moderni ampliamenti. Maggiori reperti di Londinium, tra cui mosaici, frammenti di muro, e vecchi edifici, sono stati alloggiati al British Museum e al Museo Guildhall

; localmente indicava il quartiere nel quale sorgeva la chiesa. L'edificio era decorato al suo interno da mosaici parietali e pavimentali, tra cui spiccava quello posto nel catino absidale, dove campeggiano le tre figure solenni degli arcangeli Michele e Gabriele con al centro un Cristo imberbe che regge una lunga croce e un

. Sant'Apollinare Nuovo porta i segni tangibili di quest'operazione: la fascia sopra gli archi che dividono le navate era corredata da un ciclo di mosaici con temi legati alla religione ariana. Su iniziativa del vescovo

Giustiniano e dei suoi successori avevano interessi al di fuori della provincia di Giudea, ed aveva truppe insufficienti a far rispettare le succitate regole. Come risultato, il V secolo fu un periodo in cui una serie di nuove sinagoghe vennero costruite, molte delle quali con splendidi pavimenti a mosaico. Gli ebrei adottarono le ricche forme d'arte della cultura bizantina. I mosaici ebraici del periodo ritraggono persone, animali,

. Si possono leggerne i risultati in opere profane come i mosaici pavimentali del grande cortile porticato del Palazzo Imperiale, dove scene bucoliche, giochi di bambini, scene di caccia e di combattimento tra animali mostruosi presentano una viva resa naturalistica, affinata dallo sfondo bianco circondato da elaborate cornici a

, elevato rispetto al piano di calpestio, fronteggia il santuario altrettanto sopraelevalto. Pavimenti, scale, spalliera e braccioli presentano una ricca decorazione con intarsi in marmo e mosaici ove predomina lo stile

, un tablino e un peristilio con al centro una piscina circondata da colonne, oltre a diciannove stanze; tra le principali decorazioni superstiti, resti di zoccolatura alle pareti in giallo e mosaici pavimentali, in alcuni casi disposti a disegno

Accessibile attraverso un corridoio inclinato ricoperto di mosaici bicromi originali, essa si apre con un ampio cortile sostenuto da pilastri quadrati. L'atrio si trova invece sulla parte opposta, dove si aveva l'accesso in origine, e attorno a cui si affacciano una serie di stanzette (

, sono mosaici raffiguranti la sequenza dei segni dello zodiaco a guidare i passi di chi entra, dal portale all'altare. La sequenza comincia con l'Aquario (simbolo del battesimo necessario per accedere alla mensa eucaristica) e termina col Capricorno, mese di nascita di Cristo.

. Tre vani iniziali, ambienti di servizio in funzione della cucina, e altri due in fondo, a servizio del vicino appartamento padronale, hanno pavimenti a mosaico con motivi geometrici. Gli schemi decorativi presenti si ritrovano nel repertorio dei mosaici nordafricani: le ipotesi sono che i motivi adottati nella villa siano stati elaborati a

L'edificio era decorato al suo interno da mosaici parietali e pavimentali, tra cui spiccava quello posto nel catino absidale, dove campeggiano le tre figure solenni degli arcangeli Michele e Gabriele con al centro un Cristo imberbe stante, col

, organizzata su due piani, di cui si conserva solo quello inferiore, decorata con affreschi e mosaici. Questa villa, appartenente ad un esponente del patriziato senatorio o equestre, fu attiva per tutta l'

Tra le tante opere d'arte che nei secoli abbellirono la basilica, in parte andati perduti, in parte ancora conservate in Vaticano o riutilizzati nella nuova basilica o in altre chiese. Mosaici la adornavano internamente ed esternamente. Un mosaico raffigurante la

I figli Alvise e Vincenzo, nell'ultimo decennio del Quattrocento e nel primo del Cinquecento, furono assunti e stipendiati continuativamente come mosaicisti della basilica di San Marco. Essi hanno reintegrato nello stile antico alcuni mosaici danneggiati dal tempo e hanno anche tradotto in mosaici moderni alcune opere pittoriche ideate dal padre o da Cima da Conegliano (

Tra il II e il III secolo anche i cristiani incominciarono a utilizzare l'aureola solo per esprimere deferenza. L'aureola era una sottile linea che circondava la testa oppure la testa e il busto, oppure ancora tutta la figura. Questo uso laico dell'aureola compare ancora nei mosaici della

Nella fabbrica sono introdotti elementi decorativi di grande rilievo, quali ventisei colonne di granito, mosaici policromi, una profusione di marmi mischi, le decorazioni del soffitto, gli splendidi portali, il rivestimento marmoreo a fasce bicrome della facciata, una selva di altari e altarini addossati alle colonne e alle superfici parietali. Mense, steli, cappelle, tombe e sepolcri furono numericamente ridimensionati a partire dalla realizzazione dell'imponente complesso dell'apostolato, il cui autore,

. Lo studioso ha infatti riscontrato che l'artista che ha realizzato i mosaici fiorentini e pisani citati dal Vasari sarebbero da assegnare, sulla base dei documenti, a un mosaicista che corrispondeva al nome di

, che aveva venduto i mosaici, fu arrestato in Germania nel corso di un'incursione della polizia e fu trovato in possesso di una collezione contenente mosaici, affreschi e icone datati dai secoli VI,

di ridotte dimensioni; i palazzi limitrofi, inoltre, sono stati tramutati in opere d'arte grazie all'intervento degli artisti Ernesto Tatafiore, Gianni Pisani, Mimmo Rotella, Mimmo Paladino e Renato Barisani. Questi ultimi hanno infatti prodotto numerosi mosaici in vetricolor come

), con pregevoli mosaici; di una vasta necropoli con tombe a grotticelle in contrada Monte (X-VIII secolo a.C.). In contrada San Cosimo sono stati rinvenuti reperti risalenti al XXII/XX secolo a.C. e due necropoli una del

Le terme romane (risalenti al II secolo d.C.) site in via Terracina, e raramente visitabili, presentano resti di mosaici a tessere bianche e nere raffiguranti soggetti mitologici e di rivestimenti in marmo. Sono ben visibili anche le strutture dell'impianto termale e dei pavimenti rialzati (

) con pitture e mosaici in parte ancora visibili (fra cui una Venere che avanza su una conchiglia con agli angoli la personificazione delle quattro stagioni). All'interno sono state rinvenute molte ceramiche provenienti sia da altre regioni

In gran parte delle rappresentazioni antiche l'iconografia lo rappresenta in uno stadio avanzato della vita, tanto da avere i capelli sul grigio/bianco e con attributi non particolarmente rilevanti: la corona e/o la palma del martirio (come nei mosaici della Basilica a lui dedicata o in quella di

, su progetto dell'ingegner Mauro Albrizio, venne costruito sul fianco settentrionale della chiesa di San Lorenzo il Calvario, una teoria di cinque nicchie monumentali impostate secondo un linguaggio architettonico di ispirazione gotica e contenenti alcuni mosaici raffiguranti la passione di Cristo.

dotata di una pompa d'aria, raggiunge i relitti e asporta marmi, smalti, mosaici, frammenti di colonne metalliche, laterizi, chiodi. Il legname recuperato viene poi utilizzato per realizzare souvenir. Il maltempo interrompe i lavori, il materiale recuperato viene depredato e il Fusconi abbandona l'impresa. Pubblica i risultati del suo lavoro in un volume dal curioso titolo

tra occidente e oriente (criterio ii), la presenza di mosaici caratterizzati da una miscela di stili propri della tradizione greco-romana e dell'iconografia cristiana (criterio iii) e in quanto costituiscono un compendio di arte e architettura religiosa e funeraria emblematica del

marmoreo, con un motivo di esagoni alternati a triangoli. Al suo interno vi erano otto nicchie, una per lato, dalla forma rettangolare alternata a quella semicircolare. Le pareti disponevano di un altro zoccolo di marmo grigio, sormontato da tarsie marmoree e mosaici.

sul soffitto interno e di quattro sculture di Elia Aiolfi collocate sul perimetro, la cappella Foppa, con mosaici e vetrata dello stesso Longaretti, e la tomba Bianchi, caratterizzata dalla presenza di un Cristo in croce realizzato dal Ciminaghi.

completamente marmoreo nella parte inferiore e ricco di mosaici di in quella superiore. L'opera musiva dell'atrio rappresenta il Cristo guerriero con la croce sulla spalla nell'atto di schiacciare le belve dell'eresia, nella volta a vela spiccano le immagini dei quattro

troviamo la Chiesetta dedicata alla Madonna di Caravaggio (a cui i sampellegrinesi sono devoti), la Chiesa Parrocchiale (risalente al Settecento), la Casa di Cura Quarenghi (clinica privata), il Tempio della Vittoria, dedicato ai Caduti (con mosaici di

, l'intero complesso, totalmente logoro, fu abbattuto. Resistette solo l'area della chiesa che, rimaneggiata e rimodernizzata, domina ancora oggi piazza Amendola e piazzale D'Amora. Nell'attuale struttura, di rilievo sono i tre mosaici dorati, tra i quali spicca quello imponente raffigurante la

: negli ambienti della casa si notano ancora resti della decorazione parietale, anche se i principali reperti, rappresentati da mosaici sono stati staccati e conservati al museo archeologico napoletano, come ad esempio la raffigurazione di

ed un largo peristilio; si conservano inoltre numerosi reperti di tipo decorativo, come mosaici pavimentali nella zona dell'ingresso ed affreschi, la maggior parte in quarto stile, tra cui alcuni di tipo

Come il settore A, anche il settore B, si sviluppa lungo l'asse direzionali est-ovest. In questo settore si possono vedere l'abside di un grande vano con pavimento marmoreo, e altri vani con pavimento a mosaico. Alcuni mosaici hanno uno stile collegabile a quello del settore A, quindi risalenti all'inizio del IV secolo. In seguito, alla fine del

Nell'arte romana, veniva spesso raffigurato in affreschi e mosaici, generalmente posti anche all'ingresso di ville ed abitazioni patrizie. Il suo enorme membro era infatti considerato un amuleto contro invidia e malocchio. Inoltre, il

La chiesa presenta una facciata molto sobria con un portone d'accesso preceduto da protiro con colonne di granito. L'interno si presenta a navata unica. Alle pareti laterali, tra le finestre, vi sono dei mosaici opera del Cavalier d'Arpino, con

era stata portata un'icona della Vergine ritenuta miracolosa, che la cattedrale era originariamente decorata con affreschi e mosaici e che sovrastava il paesaggio circostante come un blocco monolitico sorto dalla natura stessa.

per l'attacco degli invasori arabo-musulmani, ha portato all'adattamento delle architetture persiane ad uso religioso islamico, in Iran. Le arti, come la calligrafia, i lavori con gli stucchi, gli specchi e i mosaici, divennero strettamente legali all'architettura delle moschee in Persia (Iran), specialmente con i tetti a cupola rotonda, la cui origine risale all'

del nome azteco. Mitla possiede mosaici raffinati, disegni geometrici che ricoprono tombe, pannelli, stucchi, e anche interi muri. I mosaici sono fatti con piccole pietre incastonate assieme senza l'uso di malta.

Un'altra innovazione destinata ad avere una grande influenza sull'arte futura, fu che Nerone pose i mosaici, precedentemente riservati ai pavimenti, sui soffitti a volta. Ne sopravvivono soltanto dei frammenti, ma questa tecnica sarebbe stata imitata costantemente, per diventare un elemento fondamentale dell'arte cristiana: i mosaici che decorano innumerevoli chiese a

La mostra ospita inoltre alcuni mosaici originali, databili in un arco temporale che va dal I al XIII secolo: essi testimoniano l'eccellente patrimonio musivo di Ravenna e del suo territorio. Si segnalano, in particolare, alcuni brani di mosaici provenienti dal sito archeologico della

. Il palazzo fu ampiamente ristrutturato con l'obiettivo di riportarlo al suo antico splendore: con un teatro, un bagno di lusso, una caffetteria, un ristorante e un club. Per la ristrutturazione del bagno furono utilizzati mosaici, tessere di marmo e dipinti originali, i quali erano stati conservati in un deposito a

) ed altri oggetti. Particolarmente pregevoli erano i pezzi di epoca classica, tra cui bronzi, epigrafi, medaglie in oro ed argento, monete, bassorilievi, mosaici, piccoli manufatti in bronzo, avorio, vetro, cristallo, ma soprattutto le

Il terreno circostante viene sistemato con un giardino terrazzato e furono addossati al pendio altri piccoli edifici, in stile misto italiano e francese. Fu realizzata anche una grotta, decorata con mosaici, conchiglie, coralli e maioliche, disegnata da Francesco Primaticcio

e delle isole Spalmadori. Nel villaggio di Ulacca sono stati ritrovati i resti delle residenze estive romane con mosaici che ornavano il fondo di piscine. Resti di architettura romana sono stati rinvenuti anche nella valle Ocoria

La decorazione si completa con i Santi guerrieri e i Santi vescovi, entro medaglioni, nei sottarchi, e con i mosaici delle absidi: in quella centrale era rappresentata la Vergine assistita dagli arcangeli Gabriele e Michele, che ancora si vedono nella fascia corrispondente del bema; nelle absidiole laterali, in una

. Tale scelta fu determinante, infatti le tecniche tradizionali disponibili erano complessi mosaici realizzati con milioni di singole piastrelle, o dipingendo direttamente le decorazioni sulle pareti (proprio il palazzo di

Curatissimi sono i dettagli, dal manto con ricami dorati dell'apostolo al centro, ai mosaici cosmateschi che ornano il coronamento della stanza, sul cui tetto stanno due uccelli: sono statue, come dimostra la loro presenza, in posizione identica, nella scena precedente dell'

; sulla loro datazione si erano formulate diverse ipotesi. Indagini condotte sul materiale impiegato per realizzare i mosaici e il sottostante strato di isolamento portano oggi a datare il complesso musivo agli inizi del

Inizialmente la cupola sarebbe dovuta essere decorata da mosaici dorati, per riflettere al massimo la luce proveniente dalle finestre del tamburo, come suggerito dal Brunelleschi. La sua morte mise da parte questo costoso progetto e si provvide semplicemente a intonacare in bianco l'interno. Il Granduca

si dedica alle committenze pubbliche ed esegue opere di scultura di grandi dimensioni e di Grande e Piccola Decorazione. Sono di questo periodo i grandi interventi di sculture, di mosaici, di vetrate, di ceramica in spazi e edifici pubblici e privati.




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Ultimo aggiornamento pagina:

05 Gennaio 2022

21:24:42