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Frasi che contengono la parola mattoni

, che fu poi sostenuta con un muraglione in mattoni. Nonostante oggi siano molti a pensare che il taglio della Velia fu effettuato per rendere la strada rettilinea e quindi adatta alle parate militari e alle celebrazioni del regime fascista

(mattoni quadrati di due piedi di lato), che indirizzano le spinte sui pilastri della rotonda; altri archi di mattoni inclusi nel muro della rotonda, ma visibili dall'esterno a seguito della scomparsa dell'intonaco di rivestimento, reindirizzano le spinte verso i pilastri;

Divisori: nel novecento le murature portanti sono state velocemente sostituite nella pratica edilizia con le colonne in cemento armato, i laterizi hanno trovato allora una nuova ragione d'essere nelle pareti di tamponamento, rigorosamente forati, per garantire leggerezza e isolamento sia termico che acustico. Piuttosto che i tradizionali mattoni, si preferisce utilizzare elementi di dimensioni decisamente maggiori, chiamati

analizzando le mensole in peperino e i mattoni a punta di diamante che lo costituiscono. Con il riadattamento in luogo di culto cristiano inoltre, le quattro nicchie romane vennero convertite in cappelle; nel

. Realizzato e posizionato dietro la mensa dell'altare maggiore nella prima parte del XVII secolo, quando quest'ultimo si trovava ancora addossato al muro frontale della cappella, era collocato sopra uno zoccolo realizzato in mattoni

, stava svanendo; i mattoni erano gialli. L'aspetto nero era il prodotto di due secoli di inquinamento. Per preservare la tradizione visiva dei tempi recenti, i mattoni gialli e di recente puliti, vennero dipinti di nero per assomigliare nel modo migliore all'aspetto che avevano prima dei lavori.

con dei fortini in terra (di cui uno in pietra e due in mattoni), una specie di linea avanzata di avvistamento, a vantaggio della prima. Si trovavano a protezione della Dacia inferiore, lungo appunto la pianura della

in mattoni, la cui forma ricorda quella di una carena di nave rovesciata, in sostituzione della precedente copertura in legno. Per contrastare l'aumento di peso generato dalla nuova volta fu realizzata la facciata neoclassica su piazza Matteotti, le cui colonne hanno la funzione di

Con la ceramica si producono diversi oggetti, quali stoviglie, oggetti decorativi, materiali edili (mattoni, piastrelle e tegole), rivestimenti per muri e pavimenti di abitazioni. Specifiche ceramiche inoltre, trovano impiego nei rivestimenti ad alta resistenza al calore per il loro alto

Quando e se sia stata realizzata la costruzione della cattedrale di Mindaugas rimane un altro mistero: nuova linfa potrebbe essere generata da recenti ricerche archeologiche, decisive al fine di riportare alla luce i resti di un edificio in mattoni del XIII secolo sul sito dell'attuale

Le donne erano obbligate ai lavori domestici pesanti, alla cura della casa, generalmente bassa e con pochi arredi, costruita con mattoni crudi o pietre, senza intonaco e con il pavimento in terra battuta. Mangiavano cibi semplici e poco nutrienti. Lo stesso clero e i ricchi mangiavano carne e pesce solo la domenica e per le feste. L'

centrale, con sette lati, e quelle laterali, con tre lati, sono fortemente aggettanti. L'abside centrale sembra essere una ricostruzione bizantina tarda. Infatti essa, a differenza delle absidi laterali, non possiede i quattro ordini di cinque nicchie adornate da motivi ornamentali ricavati dalla disposizione dei mattoni.

la maggior parte delle abitazioni era costruito in legno e mattoni intonacati; solo le chiese ed i palazzi erano interamente realizzati in pietra, anche se spesso i tetti erano sostenuti da poderose

e chiude la corte del Cavallo Bianco a nord. Cotruista nello stesso dispositivo di mattoni e pietre dell'ala di fronte, essa non ha che un piano, punteggiato di lucernari a frontone curvilineo. Oggetto di restaurazioni e di restaurazioni successive fino al

del quale i primi tre anelli alla base della struttura furono eretti con calcestruzzo e rivestiti da mattoni e marmi, solo l'anello superiore rimase in legno; la struttura divenne sicura e antincendio, favorendo la costruzione di botteghe e negozi ai suoi lati. Sul colle Oppio fece erigere delle grandiose terme sui resti della

il proprio mausoleo, che si trova ancora oggi isolato nell'immediata vicinanza del centro di Ravenna. Innanzitutto si distingueva da tutte le altre architetture di Ravenna per il fatto di non essere costruito in mattoni, ma con blocchi di

. Vi si riscontra un'originale decorazione bicroma, tramite l'uso di mattoni bianchi e rossi, e per la prima volta in Italia la facciata appare decorata da sculture, in questo caso da bassorilievi finemente scolpiti e traforati con tralci ed animali ispirati forse alle stoffe

che offrivano ricovero ai viaggiatori. Le costruzioni dei selgiuchidi venivano generalmente edificate con mattoni, mentre le pareti interne ed esterne venivano decorate con materiali costituiti da un misto di marmo, terra, calcare e stucco. Negli edifici tipici del

) le quali consistevano in costruzioni di mattoni e pietra, queste non vennero applicate in quanto mal si addicevano al territorio giapponese, soggetto a numerosi terremoti nel corso della sua storia.

Murature ordinarie di pietrame e mattoni. I mattoni usati in questo caso possono essere impiegati per riempire gli spazi lasciati dalle pietre, per fare gli spigoli e gli angoli, e infine intervallati con la pietra.

l'ampio uso di elementi decorativi, come per esempio i motivi murari in mattoni realizzati di colore diverso, oltre a un parziale allontanamento dai canoni nella costruzione dei monasteri per quanto concerneva le eleganti torrette angolari e l'erezione di poderosi masti.

, ruotanti attorno al pianeta, da lui individuati. Questa scoperta sperimentale demoliva uno dei mattoni del modello tolemaico: l'assenza di moti periodici che non fossero quelli ruotanti attorno alla terra

e corsi in mattoni di laterizio: questa tecnica conferisce alla muratura un aspetto a fasce bicrome bianche e rosse tipiche del romanico veronese, riscontrabili anche in altre chiese come, ad esempio, in

La scrittura cuneiforme si trova prevalentemente su tavolette di argilla che venivano incise quando il materiale scrittorio (l'argilla) era umida e quindi molto malleabile; i segni erano poi fissati indelebilmente cuocendo al forno le tavolette come si fa con i mattoni. Tuttavia abbiamo anche numerosi esempi di iscrizioni statuarie e monumentali, realizzate direttamente su materiali duri, come ad esempio la pietra. Di particolare diffusione erano anche le iscrizioni incise sui

Si trova nella zona del cimitero, e risale al Quattrocento, costruita dalla famiglia teatina Anelli, poi passata ai Fieramosca nel Cinquecento. La torre ha pianta quadrangolare, realizzata in muratura e mattoni, con il coronamento superiore a merli.

dei mattoni delle ghiere degli archi. Una nota di prestigio era rappresentata dall'utilizzo del marmo, non solo per il rivestimento del podio, ma anche per alcune decorazioni come le erme ai lati dell'ingresso principale dell'

Monumento a San Tommaso: si trova nel porto, e ritrae la statua idealizzata del santo benedicente rivolto verso il mare aperto, poggiante sopra un grosso blocco trapezoidale isoscele, realizzato in mattoni.

Le strutture residenziali in legno a uno o due piani costruite su di un perimetro di mattoni o su fondamenta di pietre sono relativamente sicure in un terremoto, ma in molte strutture statunitensi costruite prima del

. Le condotte sopra il livello del terreno erano chiusi sopra con lastre. I primi acquedotti all'aperto erano costruiti a bugnato ma verso la fine del periodo repubblicano fu usato spesso, al suo posto, il calcestruzzo rivestito da mattoni. Il calcestruzzo che usavano per il condotto vero e proprio era normalmente impermeabile. Il volume di acqua dall'idrologia della captazione - pioggia, assorbimento e deflusso - dalla sezione del condotto, e la sua pendenza; la maggior parte era pieno per circa due terzi. La sezione trasversale della condotta era anche determinata da esigenze di manutenzione; gli addetti devono essere in grado di entrare e accedere a tutto il complesso, con il minimo disturbo per la sua struttura

, furono utilizzate losanghe, motivi circolari e rettangolari ottenuti con lo slittamento dei giunti o con l'uso di mattoni rossi alternati a mattoni color ocra, anche se alcune reintegrazioni ottocentesche hanno alterato e reso illeggibile il tessuto delle decorazioni.

) chiuso da un muro divisorio ed articolato da quattro pilastri. Questo spazio conteneva la statua di culto del dio Apollo. La struttura era formata da un basso zoccolo costituito da due filari di blocchi di calcare, su cui poggiavano i muri in mattoni crudi. L'area sacra di Punta Alice rimase fino al

; realizzato interamente in mattoni, a pianta trapezoidale con quattro torri circolari poste a suoi vertici, era stato pensato come fortificazione difensiva (funzione che poi non svolse rivelandosi insufficiente, con l'introduzione della polvere da sparo, a sostenere i colpi dell'artiglieria). Adibito a ricovero, un fulmine fece esplodere, nel

) e dal professor Mainstone. Questi e altri studiosi furono aiutati dalla scoperta, durante la rimozione delle tegole da uno dei settori della cupola per lavori di restauro, che i letti di posa dei mattoni non erano affatto orizzontali, ma seguivano una curva aperta verso l'alto, detta

In questo modo fu possibile tracciare gli angoli della cupola utilizzando piccole centine mobili, e allo stesso tempo (con la curva pseudo circolare a cui viene riferita una cordicella mobile fissata da un lato su questa e passante per il centro sulla verticale) offrire ai muratori un riferimento in ogni punto della costruzione per porre in opera i mattoni. Questo sarebbe, secondo Ricci, l'effettivo ruolo dei mattoni a

. Il cambiamento nella struttura del materiale dalla muratura al metallo permise a Bartholdi di modificare i suoi piani per l'assemblaggio della statua: egli pensava inizialmente di installare in posto il rivestimento non appena la struttura in mattoni fosse stata pronta, decise invece di far costruire la Statua in Francia, struttura e rivestimento, in un apposito cantiere, quindi smontarla per il trasporto negli Stati Uniti, e riassemblarla nel luogo definivo a Bedloe's Island (oggi

Si tratta di spezzoni di muro composti di una struttura abbastanza disomogenea, tra mattoni, massi squadrati di tufo, laterizio e frammenti di marmo mischiati insieme, a riprova dell'uso di materiali raccogliticci (spesso ruderi raccolti altrove) e di una manodopera tecnicamente limitata.

infatti il confine tecnico fra opera permanente ed opera campale si fa sfumato; il tipico forte dell'epoca era di fatto un enorme terrapieno poligonale costituente il fronte rivolto al nemico e che solo su un lato, quello posteriore, aveva dei bunker in muratura, a volte di mattoni e mura in pietrame, quali ricoveri a prova di bomba e spesso elevati di livello per ospitare postazioni in

che poggiano su trentotto colonne che, a loro volta, suddividono la cripta in tre navate centrali e quattro laterali. Le quattro navate a sinistra presentano un'asimmetria essendo presente una vela rinforzata in tempi successivi con archi di mattoni a tutto sesto. Su questa volta sono presenti affreschi di

. Le torri sostengono il tetto della stazione a forma semicircolare ricoperto in vetro e ferro. L'accesso dei treni avviene per mezzo di un ponte in mattoni sotto al quale si trovano alcuni resti di vestigia

, situati nel complesso dell'Ex Alfa ma purtroppo non visitabili ed in stato di abbandono. Nello stesso complesso altri edifici sono opera dello studio del Nervi, ma da segnalare sono quelli dallo stesso recuperati dai corpi sopravvissuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale che hanno una struttura in mattoni con pregevoli capriate lignee a sostegno dei tetti e che rappresentano un raro esempio di architettura industriale di inizio novecento.

. Era costituita di un lungo cilindro orizzontale, con un solo grande tubo di fumo. Il camino di scarico era costruito in mattoni, conteneva a scopo di recupero del calore tutta la caldaia che veniva avvolta dai fumi di scarico caldi; il tiraggio era assicurato dall'altezza del camino

, vennero costruite diverse industrie, soprattutto fornaci, specializzate nella fabbricazione di mattoni, ceramiche e laterizi. I migranti ampliarono il centro costruendo veri e propri nuovi quartieri come

poi sostituite da alberi (sono state scavate buche che contenevano alberi, alcune contenenti tuttora radici). La strada conduceva ad un piccolo santuario in mattoni di fango, che fu in seguito inglobato nel principale progetto del tempio.

, aree verdi private abbastanza estese ma poco agibili in quanto separate dal tessuto urbano da alti muri in mattoni o in pietra. Alcuni esempi di orti accessibili al pubblico sono il Giardino Cardella, il chiostro di

, commissionati dall'amministrazione comunale. L'insediamento rinvenuto presenta elementi pre-romani e strade in mattoni dotate di canalette per lo scolo delle acque piovane. La strada principale, che taglia obliquamente il borgo medievale, conduceva probabilmente dove oggi sorge la

(calcestruzzo romano rivestito da un paramento in mattoni), sfrutta tutti gli spazi disponibili, ricavati dal taglio delle pendici della collina, inserendo ambienti di varia forma ai differenti livelli del monumento. Tale articolazione permette di passare, con ampio respiro, dalla disposizione curvilinea dell'esedra alle spalle dei portici del

Altre versioni meno conosciute sono gli arrosti nei quali la carne viene cotta alla brace, in un pozzo scavato nella terra o in un forno di mattoni crudi: in questo caso i tagli di carne vengono cucinati molto lentamente, per una durata di almeno due ore a fuoco lento o moderato.

. Dal punto di vista architettonico si distinguono due fasi ben distinte: nella prima prevalgono le costruzioni in schisto per ambienti aperti, mentre nella seconda prevalgono spazi chiusi costruiti con mattoni crudi. Per quanto riguarda le sculture del santuario, nel periodo antico prevale la

, l'oratorio venne successivamente chiuso e poi convertito in sala a disposizione della parrocchia di Airole. Del luogo di culto vi si conserva ancora, se pur nascosto da una sottile parete di mattoni, l'altare maggiore che probabilmente fu rifatto nel corso del Settecento

, che il lavoro presso di esse era particolarmente duro, eseguito impastando il fango con la paglia, poi pigiandolo nei telai e infine cotto al sole. Normalmente il lavoro era eseguito da stranieri o schiavi ed era organizzato in squadre con responsabili e attendenti. Questo quadro mostra che quanto raccontato nel libro dell'Esodo a proposito della fabbricazione di mattoni da parte del popolo di

Il complesso gotico in mattoni della chiesa di Sant'Agostino pone la sua architettura in netto contrasto con un'altra chiesa storica del centro di Napoleon, la First Presbyterian Church, costruita con

in guerra contro la Chiesa. Alla partenza del conte Lucio, Ancona, come punizione per non aver combattuto gli invasori, fece distruggere il castello. I mattoni vennero utilizzati per rinforzare le mura di Ancona e del castello di Falconara. Oggi sono visibili pochi ruderi.

, sul lato orientale. Al centro di Shahryar Ark si trova il palazzo selgiuchide, costruito probabilmente da Sanjar. Le mura di mattoni di fango sopravvissute mostrano che il palazzo, relativamente piccolo, era composto da piccole stanze al pianterreno che circondavano una corte interna a cui si accedeva per mezzo di quattro

L'originale edificio centrale di mattoni rossi ospita gli uffici del Governatore, con il Senato che si riunisce nell'aula sormontata dalla cupola, che un tempo ospitava le sedute della Camera dei Rappresentanti. La Camera dei Rappresentanti si riunisce ora nell'ala est dell'addizione di Brigham. Appeso al soffitto della Camera dei Rappresentanti si trova la scultura del cosiddetto

fece al conte Simone Cofone di Acri e di Padia. Sull'edificio si trova un piccolo campanile costruito in mattoni e pavimento colorato e un bassorilievo che raffigura San Nicola che impugna una grande chiave sul portone d'ingresso.

La piazza, disposta su un terreno in pendio, era in parte sostenuta da sostruzioni: tre gallerie sotterranee disposte ad U e chiuse al pubblico. Una quarta galleria con elementi in mattoni appartiene probabilmente ad un rimaneggiamento di epoca tardoantica. A partire del

L'Alessi con questo progetto rompe nettamente con la tradizione edilizia lombarda: il palazzo interamente costruito in pietra si distacca dalla tecnica costruttiva convenzionale lombarda, che voleva la struttura in mattoni di

, il suo interno fu notevolmente trasformato in tale rivisitazione. L'esterno si presenta come la tipica casa medievale nolese: un basamento in grossi conci in pietra verde locale e con poche aperture e una parte superiore in mattoni con bifore e trifore. Fu sede dell'

) era la piazza del mercato, dove si affacciava il Municipio che era l'edificio simbolo del prestigio e della ricchezza locale. Nelle vicinanze si trovava poi spesso la cattedrale gotica. L'architettura era caratterizzata da un esterno con mattoni a vista, anche negli edifici privati, mentre l'interno presenta di solito un'intonacatura a calce

Le tombe tinite rappresentano l'evoluzione delle semplici fosse sepolcrali con tumulo di terra dell'epoca precedente. Le sepolture mostrano in superficie dei tumuli in mattoni crudi, a forma di parallelepipedi rastremati verso l'alto, con i fianchi movimentati da giochi di luce e ombre (realizzati modulando le

Probabilmente, infatti, l'edificio era originariamente costruito in mattoni crudi per le murature e legno per colonne e parte della trabeazione confermando la tradizionale ipotesi dell'origine lignea di tutto il linguaggio architettonico degli ordini greci, e del dorico in particolare, avanzata fin da Vitruvio e rappresentando comunque un'importante testimonianza della transizione dal tempio in legno a quello in pietra.

. Il pavimento, costruito con pianelle di pasta di mattoni, venne alzato di circa mezzo metro e nascose in parte i dipinti di alcuni Santi riportati alla luce successivamente. All'interno si mescolano gli antichi dipinti cinquecenteschi con quelli realizzati dopo l'ampliamento; trovano rappresentazione diversi Santi: san Lucio di Val Cavargna,

il quartiere era scarsamente popolato, con case sparse, alcune chiese e molti orti. C'erano anche diverse fornaci di mattoni, le quali usavano l'argilla abbondante sui colli Vaticano e Gianicolense. Un piccolo scalo fluviale, il

Altri fanno risalire il nome Monferrato ai numerosi castelli in mattoni fortificati che sono presenti in quella regione geografica. In questo caso il dono del territorio viene fatto risalire non al suo amore con la figlia di Ottone I, ma al valore dimostrato nella liberazione della

Il palazzo si presenta oggi in un duplice aspetto: verso il porticato della Ripa l'edificio duecentesco, in mattoni rossi a vista e basamento in pietra, e l'ala cinquecentesca protesa verso il porto, con l'intonaco dipinto.

. Si tratta di un edificio in mattoni a due piani, originariamente costruito con un tetto piano che aveva una balaustra sormontata da urne. Il suo piano terra ha un portico aperto a nove campate di archi ellittici, con angoli a pilastro. Anche il livello superiore presenta aperture ad arco, tutte articolate da

migliaia di persone assediarono la bottega dell'impresario delle pompe funebri, chiedendo di poter vedere il corpo; dopo aver iniziato a gettare mattoni, venne permesso alla calca di vedere il cadavere

Il muro esterno, caratterizzato con una certa frequenza da mancanza del rivestimento lapideo, che rende visibile il nucleo cementizio interno (gran parte dei mattoni fu prelevata durante il Medioevo per la costruzione del borgo di

, tornato indietro nel tempo, vede un uomo morire per il crollo di un cantiere, dal cumulo di mattoni spuntano le scarpe rosse del cadavere, chiaro riferimento alla morte della Strega dell'est nel film

L'abside verso est, denota fattezze paleocristiane. Costruita con vari materiali, che vanno da mattoni grezzi a piccoli cubi di pietra legati da strati di malta abbondante, presenta numerose imprecisioni nella struttura, tipiche di quell'epoca.

e solo terminata sotto Adjib a cui, peraltro, molto verosimilmente non apparteneva essendone titolare il funzionario Nebitka come risulterebbe da sigilli recanti tale nome impressi nei mattoni crudi.

in terra cruda. Se vi sono i ciottoli si formano grossi blocchi di terra pestata quasi asciutta dentro ad assate di legno. Invece il terreno privo di pietrisco e molto umido viene schiacciato in piccole forme di legno per fabbricare mattoni che vengono lasciati ad asciugare al sole e non cotti in fornace. Quando l'

, e tratta anche degli strumenti e delle attrezzature necessarie alla lavorazione della terra cruda, della paglia, del legno e di quanto necessario per una buona costruzione in terra. Tra le macchine utilizzate per la formazione dei mattoni crudi pressati, egli introduce una

Un muro costruito con mattoni crudi riesce giovevole alla salute degli abitanti dell'edificio, resiste ottimamente agli incendi e non subisce soverchio danno dai terremoti, ma non regge bene gl'impalcati, salvo che non abbia un adeguato spessore

Tra gli ambienti traianei del secondo piano spicca una vasta sala semicircolare dotata di impianto di riscaldamento (il pavimento era sopraelevato per mezzo di pilastrini in mattoni sopra un'intercapedine che permetteva il passaggio dell'aria calda) e di un canale lungo la parete curvilinea, che permette di riconoscervi una

. Vinceva colui che disarcionava gli avversari o chi, dopo cinque scontri, aveva totalizzato il maggior numero di punti in base alle parti colpite dell'avversario. Nelle due spallette della finestra vi sono delle incisioni sui mattoni in caratteri strani, forse cirillici, lasciati da soldati di guarnigione alla Rocca. Spicca nitido il nome Giulio Croce. Ai lati della finestra si possono osservare due bocche da fuoco, murate dall'esterno in data imprecisata e lasciate chiuse anche durante i restauri degli

un tempo prospera, incastonata in una squallida strada di case in un piatto paesaggio ormai malridotto, un piccolo centro storico ridotto alle dimensioni di un villaggio. La casa della scuola era un'abitazione disordinata con quella che sembrava essere una piccola ex cappella bianca, con finestre rotte e sporche e un pavimento di mattoni. La scuola delle ragazze era forse una ventina di bambini e ragazze in crescita in una piccola villetta in fondo alla strada. I candidati al ministero erano tre giovani di colore apparentemente appena fuori dai campi, e la scuola dei ragazzi contava una manciata di alunni, figli di contadini e di commercianti.

del secolo scorso ad oggi. Tali resti consistono in mattoni, tegole, coppi, pesi da telaio, parti di macine da cereali e parti di anfore rinvenuti in superficie durante le arature e conservati presso il locale

ecc.) e i minerali che costituiscono il pianeta rosso, aiutando a comprendere lo sviluppo morfologico cronologico del pianeta. Gli elementi chimici sono i mattoni dei minerali, i quali sono i mattoni delle

, Frank McNab, John Middleton, Fred Waite, Henry Brown, Billy the Kid e probabilmente Bob Widenmann, spararono allo sceriffo e ai suoi vice attraverso dei buchi improvvisati nel muro di mattoni dove erano nascosti. Bonney venne ferito da Matthews mentre cercava di recuperare il fucile sequestrato in precedenza da Brady. Lo sceriffo Brady e il vice

che inquadravano le arcate del primo ordine, con capitelli, basi e trabeazione realizzate con mattoni appositamente sagomati. La facciata presentava in origine due ordini di arcate, sormontati da un attico con finestre; al secondo ordine le lesene laterizie erano di

Le principali fonti sulla storia del regno del Champa sono i resti archeologici, in particolare le rovine di edifici costruiti in mattoni e le sculture in pietra, le iscrizioni su stele o superfici in pietra, in

e la tenuta agricola annessa, era preceduta all'ingresso da una massiccia torre e da una garitta seguita, lungo il viale d'accesso, da una bassa torre merlata che le davano un aspetto medievale. Ora, di tutto il complesso originale, restano solo la villa, suddivisa in appartamenti, e la torre in mattoni, recentemente restaurata.

e contrassegni di scontri bellici sono sparsi per tutto il cimitero; le sue mura di pietra, recinzioni e cancelli di ferro, sepolture, marcatori di settori e marciapiedi in mattoni vengono elencati quali strutture fecenti parte integrante del

, edificata tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, sorge su un promontorio, isolata dal resto del paese. Presenta una facciata a capanna tripartita con due ordini di lesene agli angoli. Sulla sinistra della chiesa sorge il campanile a pianta quadrata in mattoni a vista

. Il cambiamento nella struttura del materiale dalla muratura al metallo permise a Bartholdi di modificare i suoi piani per l'assemblaggio della statua: egli pensava inizialmente di installare in posto il rivestimento non appena la struttura in mattoni fosse stata pronta, decise invece di far costruire la statua in Francia, struttura e rivestimento, in un apposito cantiere, quindi smontarla per il trasporto negli Stati Uniti, e riassemblarla nel luogo definitivo a Bedloe's Island (oggi

. La chiesa era inizialmente dedicata a santa Chiara, da cui il nome della via omonima. La struttura presenta una facciata con piccolo rosone e archetti pensili e un piccolo campanile medievale in mattoni.

alla guelfa, non viene specificata alcuna forma (quadrata, rettangolare, circolare), struttura (legno, mattoni, metallo) o altri dettagli. Di fronte a tali lacune il disegnatore avrebbe potuto optare per la tradizionale corona civica, per la torre lignea situata a

Agli inizi dell'Ottocento, sul lato destro di corso Casale, la famiglia Rosa aveva impiantato una fornace per la fabbricazione dei mattoni, dalla quale si presume che derivi il nome dato alla borgata. Viene, infatti, citato in zona un gruppo di case denominato

ben conservati, colorati e di notevole fattura. Le statuette raffiguravano operai impiegati nelle varie fasi di costruzione, come per esempio fare mattoni, e donne impiegate in lavori di corte, come fare la

compariva nel fregio al secondo livello e nel loggiato al terzo. I punti soggetti a maggiore usura o carico e gli ornati erano realizzati in blocchi di tufo locale mentre la trabeazione al terzo livello era in terracotta e il resto della muratura era composta da mattoni di laterizio.

, ovvero a rientranze e sporgenze a imitazione della porta principale di un palazzo reale fiancheggiata da torri, riscontrabile specialmente nell'area mesopotamica, ha fatto ipotizzare che da tale area sia provenuta l'idea stessa di costruzione architettonica, dapprima in mattoni crudi, poi sostituita dalla pietra

ed erano collocati con intento consacratorio della struttura (tempio, edificio sacro, tomba) cui erano destinati. Di solito contenevano oggetti miniaturizzati usati per le costruzioni (mattoni zappe, picconi, pale) o di carattere cultuale (amuleti, incenso, kohl), o offerte di piccoli animali o prodotti solidi e liquidi.

La porta era ad un solo fornice, con un arco in pietra sormontato da una cortina in mattoni, ed era affiancata da due torri semicircolari, delle quali (secondo quanto sostiene J.A. Richmond) la occidentale era probabilmente originaria di epoca Aureliana, come quella orientale di

La continua influenza orientale si evidenzia in modo strano nel gusto per la decorazione esterna dei muri delle chiese costruite intorno al XII secolo, in cui mattoni scolpiti sono disposti in modo da formare fasce ornamentali chiaramente ispirate alla scrittura

. Caratteristica che, insieme alla costruzione in mattoni (e non in pietra come usuale a quell'epoca), rende questo campanile unico nell'architettura ligure di quel periodo e conferisce un fascino particolare sia alla chiesa che al contesto delle piazze prospicienti.

, in mattoni a vista, ha linee semplici. Quattro semicolonne suggeriscono la suddivisione interna in navate, mentre lungo le linee del displuvio corrono delle serie di archetti pensili. Un piccolo rosone centrale e due

sono un tipo di mattoni di terra utilizzati anche al giorno d'oggi per il risparmio di energia e sono un modo ambientalmente sicuro per isolare una casa. Questo tipo di abitazione tende a rimanere fresca in estate e tiepida in inverno.

si era invece sviluppata una fiorente produzione di laterizi realizzati completamente a mano, mattoni pieni, pianelle per la pavimentazione e tegole per la copertura tetti, che si giovava in parte delle locali cave di

Nell'Imperiale Nuova Genga lascia i mattoni a vista, sia per ottenere un'armonica integrazione con la villa preesistente (costruita secondo la tradizione locale), sia per evocare il materiale di tante costruzioni romane antiche. Il progetto rivela la conoscenza delle opere classiche e contemporanee: nell'integrazione di architettura e scenografia naturale del vasto giardino circostante (ampiamente rimaneggiato) si riconoscono echi dal

, che consiste in una struttura di ferro e mattoni. Sotto questa griglia vengono poste le braci per cuocere la carne. Come taglio viene principalmente utilizzato il reale, che in spagnolo si chiama appunto

Presenta una facciata sobria, in mattoni a vista, appena mossa. In passato sopra il portale era presente una lunetta, ora completamente scomparsa, al suo posto un'anonima imcorniciatura a tondino, al cui interno affrescati due angeli svolazzanti tra una scritta che ricorda i restauri del




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Agosto 2021

16:23:02