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Frasi che contengono la parola muro

italiano. Tuttavia, le tecniche del buon costruire (l'arte del costruire) sono dettate principalmente dal buon senso di seguire le regole, semplici ma ferree, tramandate dai mastri operai ai loro apprendisti. L'arte di innalzare un semplice muro richiede la conoscenza dell'arte dell'impastare una buona

sub Claudio Iuliano praefecto quinis et vicenis pluribusve stipendiis emeritis dimissis honesta missione quorum nomina subscripta sunt civitatem Romanam qui eorum non haberent et conubium cum uxoribus quas tunc habuissent cum est civitas iis data aut cum iis quas postea duxissent dumtaxat singulis singulas praeterea praestiterunt filiis decurionum et centurionum quos ordinati susceperunt cives Romani essent ante diem VIII Kalendas Februarias Marco Nummio Albino et Lucio Fulvio Aemiliano consulibus alae Herculanae ex equite Marco Antonio Marci filio Valenti Apamia descriptum et recognitum ex tabula aerea quae fixa est Romae in muro post templum divi Augusti ad Minervam Luci Pulli Marcionis Cai Publici Luperci Marci Iuni Pii Tiberi Claudi Iuliani Tiberi Claudi Cassandri Luci Pulli Benigni Tiberi Iuli Dativi

(mattoni quadrati di due piedi di lato), che indirizzano le spinte sui pilastri della rotonda; altri archi di mattoni inclusi nel muro della rotonda, ma visibili dall'esterno a seguito della scomparsa dell'intonaco di rivestimento, reindirizzano le spinte verso i pilastri;

. Honecker aveva predetto nel gennaio dello stesso anno che l'esistenza del muro sarebbe stata assicurata per altri cent'anni. Era invece l'inizio della fine. Il nuovo governo di Krenz decise di concedere ai cittadini dell'Est permessi per viaggiare nella Germania dell'Ovest.

Mentre Nicia avviava anche la fortificazione del Plemmirio (dove era presente un importante accampamento), i Siracusani ripresero la costruzione del contro-muro sull'Epipoli dando inizio ad ulteriori scontri:

. Piazza dell'Anfiteatro (la cui forma ricalca in parte l'ovale di un anfiteatro) prende il nome da un muro con gradoni scoperto presso una cantina del luogo che si ritiene sia il basamento dell'antico anfiteatro romano dove si svolgevano gli spettacoli pagani. Altri frammenti dell'anfiteatro romano possono essere visitati in un'area interna del Palazzo della Cassa di Risparmio in via Galilei.

, dove salivano i banditori o gli oratori per parlare alla folla. Non sempre era possibile commentare ad alta voce i bandi o il comportamento degli amministratori: interveniva quindi la Lodoiga attraverso biglietti e fogli incollati anonimamente sul pilone adiacente o sul muro interno.

. Lungo il muro perimetrale destro si trova un portico con colonne che formano archi a sesto acuto di tipo senese, probabilmente risalente al vecchio tribunale esistente prima della costruzione della chiesa ed utilizzato per apporre al suo interno atti giudiziari: le colonne sono state restaurate per volere del Chierici con l'inserimento di cilindri metallici, sostituiti poi con altri in

Una sera, durante un colloquio con il suo capo, Bob nota una rapina in corso, ma il capo gli impedisce di intervenire minacciando di licenziarlo; Bob, preso dalla rabbia, afferra l'uomo e lo ferisce gravemente scaraventandolo contro un muro, e per tale motivo viene effettivamente licenziato. Tornato a casa, Bob trova nella sua valigetta un misterioso

di Ra nel tempio del Sole di Sahura, supervisore dei campi; moglie Semertmin, profetessa di hathor e Neith a nord del gran muro; tomba usurpata nella tarda V o VI dinastia da Hemtra (donna), supervisore delle cantatrici e delle donne dell'harem reale;

, supervisore delle piramidi di Neferirkhara e Niuserra, e del tempio del sole di Sahura, Neferirkhara, Raneferef e Niuserra; moglie Neferhetpes, profetessa di Neith a nord del muro e di Hathor, Signora del sicomoro;

: VI dinastia (periodo di Neferirkhara); titolare Neferirtnef, giudice e supervisore degli scribi, profeta di Sahura, profeta di Ra nel tempio del Sole di Userkhaf e Neferirkhara; moglie Wethesetkhaus, profetessa di Hathor Signora del Sicomoro e Neith muro del nord;

Con la fine della Guerra Fredda, e con la caduta del muro di Berlino, il continente ha visto affacciarsi il neoliberismo, un insieme di proposte politico-economiche con l'accento sulla libera circolazione dei capitali e la

. Realizzato e posizionato dietro la mensa dell'altare maggiore nella prima parte del XVII secolo, quando quest'ultimo si trovava ancora addossato al muro frontale della cappella, era collocato sopra uno zoccolo realizzato in mattoni

. Durante i lavori di ristrutturazione dell'inizio del XX secolo questa piccola cappella venne eliminata per ricostituire la simmetria della basilica, e il fonte battesimale venne collocato all'interno di una nicchia ricavata nel muro per poi essere definitivamente spostato all'interno della cappella del Sacro Cuore

risale la chiusura dei grandi finestroni sul muro laterale che, come ben si vede tutt'oggi nel lato sud, furono tamponati tramite una rozza muratura fino all'imposta dell'arco, lasciando quindi aperte delle lunette che svolgevano la funzione di far filtrare la luce nei matronei e successivamente anch'esse murate.

La corona murale del Comune, sopra lo scudo, formata da un cerchio aperto da quattro pusterle di cui tre visibili con due cordonate a muro sui margini, sostenente una cinta aperta a sedici porte di cui nove visibili, ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine: il tutto d'argento e murato di nero.

). Infine, a Castrignano del Capo, Alliste, Racale, Taviano, Ugento, Ruffano, Francavilla Fontana, Melendugno, Trepuzzi, Casarano, Muro, S. Vito dei Normanni, Lizzano, Manduria, Presicce, Acquarica del Capo, Gagliano, Galugnano, Melissano, Palmariggi, Vernole, S. Cesario, Surano, Nociglia l'assimilazione si ha con entrambi i gruppi -ND- e -MB- (

. I tedeschi riuscirono dopo strenui sforzi a superare il muro di cinta nel settore di Porta Santo Spirito; i capitani Nicola Seidenstuecker e Michele Hartmann raggiunsero con i loro lanzichenecchi gli spalti, conquistarono i cannoni e costrinsero alla fuga i difensori

In questa scena un giornalaio di un incrocio di New York pontifica sulla guerra imminente mentre un ragazzo legge un cruento fumetto sui pirati. Sullo sfondo un volontario del servizio civile affigge il cartello di un rifugio antiatomico su di un muro.

I secoli successivi videro l'ulteriore trasformazione dell'edificio che a mano a mano andava perdendo i caratteri del maniero per configurarsi come elegante dimora signorile, adatta al prestigio dei potenti feudatari. L'ingresso attuale si apre lungo il muro di cinta posto su piazza Conciliazione, costruito nel

disponevano di due latrine a muro analoghe a quelle del primo piano. La stanza al di sopra della cucina nell'angolo nord ovest presenta come la sottostante una porticina a strapiombo sull'esterno, forse usata come uscita di servizio o forse per le segnalazioni

, da pitture sul muro e da pannelli di legno nella parte bassa dei muri. Le pitture costituivano una serie di sette grandi scene di caccia (caccia al lupo, al cinghiale, al cervo, alla volpe, al falco, etc), alternate con dei decori d'architettura finti composti da nicchie nelle quali prendevano posto dei vasi, decorati da gigli, sormontati da teste di cervi, circondanti da colonne corinzie. I decori di questa galleria li conosciamo grazie ad un disegno di

Il punto comune di queste opere era il suo rialzo di forma circolare, che costituiva il primo ostacolo difensivo. Poteva essere costruito in diversi modi: come un semplice rialzo di terra, come un rialzo di terra e legno, o come un muro. Solitamente i bastioni fortificati avevano esternamente un fossato o una trincea; a volte era ulteriormente difeso con una

Si intende un palleggio effettuato a una mano che sorprende l'avversario, passando sopra o lateralmente al muro. Rappresenta una delle varianti ai colpi forti d'attacco nel caso di giocatori esperti, dove si cerca di sorprendere la difesa piazzata per ricevere un pallone potente, mentre costituisce la principale arma d'attacco nel mini-volley.

, secondo alcune ipotesi collocati nella loro posizione attuale dopo la demolizione del muro di recinzione del coro ligneo all'interno della cattedrale, ove le sculture si sarebbero trovate in origine.

. I lavori rimasero fermi per decenni, tuttavia Lido fu colpita da numerose mareggiate causate dalla deviazione delle correnti dovute agli stessi lavori. Il vecchio lungomare fu distrutto dalla forza del mare e, a protezione dell'abitato, fu innalzato un muro di cemento armato sulla spiaggia. L'opera caratterizza da allora il waterfront cittadino.

del santo, un tempietto pagano, o secondo altri una sinagoga, luogo di culto della religione ebraica, oggi rappresentata da un muro di una casa in piazza dei miracoli; da allora l'evento si ripete ogni anno.

La Porta Alberti, in direzione nord-ovest, da cui si dirama Costa degli Alberti, risale al XIV secolo, quando fu completato l'inurbamento dei semifontesi e il colle fu saturato. La porta, con arco gotico, si affacciava anche sull'antica via delle mura, adesso chiusa da un muro.

Oltre al fossato o muro con funzione anticarro, che solitamente veniva realizzato nel fondovalle per sbarrare la via ai carri dell'invasore, vi erano dei piani tattici per il posizionamento di blocchi stradali e ferroviari e dei piani di fuoco con zone da battere, da adottare in caso di attacco. Spesso le sedi stradali e ferroviarie erano sbarrate all'occorrenza con cavi o con

, durante lavori di ristrutturazione, sono oggi sotterrate sotto la Scuola delle Belle Arti di Le Mans, a sud-ovest del muro di cinta. Numerose sale di esposizione sotterranee consentono la riscoperta del monumento nelle migliori condizioni. Di

, presso la via Antica Romana di Quarto. Fu la prima parrocchiale di Quarto, costruita in epoca romanica. Della originaria costruzione rimane il muro perimetrale del XII secolo, con pietre in grossi conci lasciate a vista.

fa riferimento al suo amore per la sulmontina Corinna. Inserita in un piccolo spiazzo con pavimentazione in selciato, la fontana presenta una struttura semplice, costituita da muro rettangolare in pietra squadrata a cornice. L'acqua sgorga dalle cannule di due rosoncini laterali, oltre che da una fenditura molto larga, al centro.

e a diverse altre istituzioni, circoli, scuole, persino persone; nella stessa Acropoli si narra esistesse una sua casa, presumibilmente nell'attuale via Cicera, adiacente al cosiddetto Muro Cicero, probabilmente appartenuta alla nobile ed estinta famiglia arpinate dei De Bellis fino al diciottesimo secolo, e ora ridotta a rudere, nonostante la famosa scrittrice e viaggiatrice

Ne consegue che i monasteri dovevano avere libri e una regola che ne parla dimostra come fossero tenuti in alta considerazione. C'era una nicchia speciale nel muro per archiviarli e uno dei monaci responsabili del monastero aveva l'incarico di prendersene cura: doveva renderne conto, registrarli e rinchiuderli a chiave nella nicchia di notte.

le inevitabili integrazioni future - senza predisposizioni - potrebbero esporre il conduttore ad un notevole disagio come ad esempio quello che proviamo oggi nei confronti delle - anche se piccole - opere murarie per l'installazione di un impianto di climatizzazione in un sito non predisposto, grossi buchi nel muro ed enormi canaline risolvono alcuni problemi, ma rimane spesso insoluto quello dello scarico della condensa.

Convinti che Emily sia nascosta nei sotterranei, gli agenti e Poe la cercano ma non trovano la donna ma il cadavere di un marinaio scomparso e precedentemente sospettato di essere il killer: il corpo era nascosto dietro un muro dei sotterranei, come la moglie dell'assassino ne

Guglielmo sembra aver colto l'occasione per elaborare una nuova strategia, forse ispirata agli eventi della mattinata: cercare di creare brecce nelle linee nemiche incitando i soldati inglesi a inseguire i normanni che avrebbero finto di fuggire. Se i normanni avessero potuto inviare la loro cavalleria contro il muro di scudi e quindi attirare gli inglesi in ulteriori inseguimenti, avrebbero potuto formarsi dei vuoti nella linea anglosassone.

Per collocare la grande Ruota della Fortuna fu necessario praticare un vasto squarcio nel muro, il quale venne successivamente ricostruito con il paramento esterno a regolari conci di tufo nella zona compresa fra le due grandi lesene e le due cornici orizzontali. All'interno, invece, il nuovo paramento di tufo si limita solo al muro rinnovato, lasciando ai fianchi i vecchi corsi alternati di tufo e di cotto.

Sul medesimo muro si apre una porta che permette l'accesso, scendendo alcuni gradini, al cosiddetto sacello di San Benedetto, sopra la quale vi un una lunetta affrescata alla fine del XIV secolo con una

Il secondo intervento risale al III secolo inoltrato, quando venne eretto un muro che univa i fronti dei templi (almeno sicuramente dei templi A e B) in modo da ricavare delle stanze di servizio tra tempio e tempio. Probabilmente qui ebbero sede gli uffici dai quali dipendevano gli acquedotti e la distribuzione del grano, unificati all'epoca di

; entrambi si sono sempre professati innocenti. Nella prima sentenza si specifica che Scattone avrebbe esploso un colpo per errore, maneggiando una pistola per motivi ignoti, forse per provare l'arma sparando contro un muro

Dopo qualche altro salto in cui gira a destra e torna indietro, l'individuo si blocca, quindi guarda lentamente alla sua sinistra. Guarda in basso ed in direzione del suo sguardo appaiono sullo schermo immagini geometriche di quadrati con varie sezioni triangolari, mentre i fotogrammi sembrano frammentarsi brevemente. Per il resto del video, la figura ammantata rimane ferma con le spalle al muro, con la videocamera che si muove e con occasionali effetti video che raddoppiano l'immagine.

A sud della Villa sono ancora visibili delle rovine precedenti all'epoca della sua costruzione: potrebbe addirittura trattarsi dei resti di un muro perimetrale del castello, demolito per usare il materiale nelle successive costruzioni, la

Il primo piano ospitava un presidio di ventiquattro uomini ed un ufficiale ed era diviso in diverse stanze arredate con delle panche, un tavolo, pagliericci per dormire e le rastrelliere per le armi. Alcune feritoie garantivano l'illuminazione e l'aerazione dell'ambiente, mentre per cucinare e riscaldarsi venivano utilizzati uno o due caminetti ricavati nel muro perimetrale

, il quale prende atto sia delle lesene di abbellimento sia della nuova cappella e ordina di sfondare il muro nord della chiesa, fino a quel tempo rimasto intatto, per la creazione di tre nuove cappelle speculari

: fra i ricordi di Seyran, allora bambino, sono la vista della sua vicina di casa, Susan, svenuta sotto le macerie, sul cui seno immaturo spiccava un neo. Il muro che divideva le case del sarto Barkhudar, padre di Susan e del vasaio Hayrapet, padre di Seyran, crolla, ma le loro famiglie rimangono illese, per cui i due, facendo un voto sulla

uniche in Italia che si possono distinguere nella base dell'unico campanile a noi giunto e nel muro perimetrale alla base dello stesso, dove si distinguono, perfettamente conservate, le caratteristiche

sono formati da due campate di forma rettangolare, mentre l'incrocio viene deformato dalla cupola della torre. Arrivati alla quarta campata si notano i pilastri rettangolari, collegati a un muro che sostiene il

, hanno ulteriormente definito l'insediamento, soprattutto in rapporto al notevolissimo muro difensivo che raggiunge anche i tre metri di altezza, in alcuni punti fa rilevare anche un camminamento interno e ha pochi riscontri in altre aree archeologiche del Mediterraneo. La sua

Il muro di fondo opposto all'ingresso e il muro di fondo dell'abside erano rivestiti in marmo e decorati da ordini di lesene e semicolonne e la pavimentazione era in marmi colorati, con giallo antico, pavonazzetto e

di Lucio Dalla, tributo dell'artista trevigiano Mario Martinelli. L'opera, installata sul muro accanto al balcone della sua abitazione a Bologna, lo rappresenta come un graffito plastico, mentre suona il sax, circondato dal volo dei gabbiani delle Isole Tremiti

o su muro) e nel mondo bizantino ebbero (e tuttora hanno nel mondo ortodosso) un alto e complesso significato religioso, cui, fino alla caduta dell'Impero si associava anche un significato civile: alcune icone assursero a

, ha permesso la registrazione e la conservazione di gran parte della antica Londra, mentre venivano fatti i moderni ampliamenti. Maggiori reperti di Londinium, tra cui mosaici, frammenti di muro, e vecchi edifici, sono stati alloggiati al British Museum e al Museo Guildhall

) chiuso da un muro divisorio ed articolato da quattro pilastri. Questo spazio conteneva la statua di culto del dio Apollo. La struttura era formata da un basso zoccolo costituito da due filari di blocchi di calcare, su cui poggiavano i muri in mattoni crudi. L'area sacra di Punta Alice rimase fino al

(Nunzio Giardini, Vincenzo Riccio, Francesco Todaro, Giacomo Muro, Nicola Buono, Stefano Foti, Bartolomeo Stagnaro, Ignazio Catanzaro, Giuseppe Zuccone e Giuseppe Garazzino) per fornire scorta alla spedizione in

Oggi la fontana riceve le acque dell'acquedotto cittadino, ma, anticamente, attingeva l'acqua da una grande cisterna posta sotto il muro alle sue spalle; la cisterna riceveva le acque dall'acquedotto proveniente da

, una delle cinque torri che univano la cortina muraria, quella dedicata a Sant'Angelo, insieme alle torri Mater Dei, Monacella e Vasto del muro civico, furono demolite per fare posto all'attuale canale navigabile e al

, la Mambro, Valerio Fioravanti e Gigi Cavallini assaltano i locali del distretto militare di via Cesarotti, a Padova portando via quattro mitragliatrici, cinque fucili automatici, pistole e proiettili. Sul muro della caserma, prima di andarsene, la Mambro firma la rapina con la sigla BR per depistare le indagini.

Il principe di Taranto decise di diradare la boscaglia per trovare la causa di quel prodigio, e subito dopo fu scoperto un muro diroccato (secondo altri una grotta basiliana) dove era appoggiata un'icona bizantina raffigurante la

Un alto muro circonda il giardino, intervallato all'interno da edicole seicentesche, la cui sagoma spunta anche sul profilo esterno. Numerosi sono i viali e vialetti interni, che portano al boschetto di

, unica parte superstite di una chiesa anteriore, l'architetto dovette risolvere l'arduo problema rappresentato dal muro piatto del presbiterio: una parete cieca gli impediva infatti di costruire l'abside, di concludere l'edificio con una struttura che conferisse all'

di patronato della famiglia De Angelis, sopra l'altare raffigurante il Transito di San Giuseppe del XVII secolo. Durante il restauro della tela, sul muro retrostante il quadro sono state trovate tracce di affresco.

dove erano stati accolti favorevolmente dalla popolazione locale. Anche in seguito a questa iniziale accoglienza, e sapendo che l'amministrazione piemontese non era pronta a una strenua difesa, i francesi pensavano di trattare una resa di Cagliari senza dover combattere. A questo scopo, appena in vista di Cagliari i francesi inviarono una delegazione a riva per trattare le condizioni di resa, ma questa delegazione venne respinta immediatamente. I francesi allora bombardarono Cagliari dal mare (alcune delle palle di cannone francesi sono ancora visibili sul muro di Palazzo Boyl nel quartiere di Castello a

delle semicolonne che ornano il muro di fondo all'interno presentano la medesima inclinazione della rampa. Al centro la rampa aveva una sorta di terrazza aperta che permetteva la visione del soprastante sistema di scale per le terrazze superiori. Al di sotto della terrazza due archi ciechi sovrapposti la sorreggono, creando un'ulteriore decorazione dell'asse centrale. Una piccola

. Una volta giunto alle abitazioni allacciate alla rete in fibra, il segnale passava attraverso un cavo coassiale fino alla presa a muro dell'antenna dalla quale, mediante un cavo compatibile anche per la ricezione dei programmi terrestri, giungeva al decoder con lo standard

Il progetto riprendeva quello originario di Leone III, sfruttando (anche in questo caso come per le mura aureliane) strutture murarie preesistenti, come un muro risalente all'epoca della guerra gotica contro

. Sono immediatamente visibili le arcate lungo quasi tutto il muro, e le strette feritoie sotto la merlatura, che danno luce al camminamento interno. Poco oltre una torretta, in corrispondenza di via del Mascherino, si trova un'altra coppia di fornici aperti per motivi di traffico da Pio IV (ancora uno stemma) e dal Comune di Roma in occasione dell'

Si tratta di spezzoni di muro composti di una struttura abbastanza disomogenea, tra mattoni, massi squadrati di tufo, laterizio e frammenti di marmo mischiati insieme, a riprova dell'uso di materiali raccogliticci (spesso ruderi raccolti altrove) e di una manodopera tecnicamente limitata.

Anche qui la prima e seconda cappella vedono l'abbattimento del muro divisorio che le separava in origine, seppur rimane superstite il pilastro originario che scandisce i due ambienti e che genera due accessi indipendenti alla sala.

Nella piazza antistante la cattedrale sono riemerse delle tombe di V-VI secolo d.C. molte delle quali con epigrafi. Al di sotto erano presenti i resti di un muro forse di difesa del V-IV secolo a.C. relativo probabilmente ad un

Gli scavi condotti a monte Cugno hanno riportato alla luce un muro di cinta con delle abitazioni e una necropoli. Tra i materiali dei corredi funeari si trovano diverse anfore con alto collo, spalla pronunciata e ricca decorazione sia plastica che incisa, di una tipologia attestata esclusivamente nel

Una volta giunto alle abitazioni allacciate alla rete in fibra, il segnale passava attraverso un cavo coassiale fino alla presa a muro dell'antenna dalla quale, mediante un cavo compatibile anche per la ricezione dei programmi terrestri, giungeva al decoder con lo standard

Le Riduzioni erano organizzate secondo un ordine geometrico perfetto realizzato, con poche variazioni, in tutti i villaggi. Ognuna di esse si sviluppava intorno a una piazza quadrata al cui centro c'era una grande croce e un'immagine del santo patrono. Dall'altro lato si trovava la chiesa, con delle case per le vedove e gli orfani e la scuola, gli alloggi dei missionari e le officine; dietro la chiesa c'erano l'orto e il cimitero. Sul lato opposto vi erano le abitazioni degli indigeni, e nei lati restanti il Consiglio della Missione, una portineria, un ospizio, delle cappelle, un orologio solare e il carcere. Il villaggio era protetto da trincee e da un muro per proteggersi dagli attacchi degli altri indigeni e le incursioni degli schiavisti cosiddetti

Da qui il muro seguiva la linea di via Marmorata, ma a mezza costa del colle, sfiorando la chiesa di S. Anselmo e piazza dei Cavalieri di Malta e svoltando, sempre a mezza costa, su un percorso parallelo al Lungotevere Aventino fino al clivo di Rocca Savella, salendo verso via di S. Sabina: nei sotterranei della chiesa omonima e nel giardino adiacente sono stati ritrovati altri spezzoni del muro. Da queste parti doveva aprirsi sia la

Il giorno seguente la sua scomparsa (sabato) avrebbe dovuto partecipare alla festa di compleanno del padre Giustino, ma non si presenta. Preoccupati, il padre ed il fratello Andrea si recano a casa di Emanuele riscontrando la sua assenza, notando in cucina la preparazione della pasta cotta ed una scatola di cibo per il cane un rottweiler di nome Ciad. Il giorno successivo il padre Giustino Piazza, noto avvocato, accompagnato dal fratello Andrea presenteranno denunzia di scomparsa innanzi la squadra mobile di Palermo. Nonostante le sollecitazioni del padre, da quel momento amici e referenti di Emanuele Piazza alzano un muro di silenzio sui loro rapporti, arrivando persino a negare che lavorasse per il Sisde, sin quando il Procuratore della Repubblica Aggiunto

Era riuscito a far decadere la candidatura Augustenburg, ponendo condizioni draconiane per il mantenimento dei ducati (nel far questo scontrandosi con l'Austria) e infine aveva messo con le spalle al muro gli asburgici: costoro, impegnati in una occupazione

perse la vita a seguito di un violento impatto contro il muro della variante Casio. Giudicato troppo pericoloso per le due ruote, da allora fu soppiantato nel calendario dei centauri dalla pista concorrente di

immediatamente dopo l'annuncio, un gruppo di studenti fece breccia tra i cordoni della polizia e dell'esercito, scalarono il muro e la scarpata intorno al Palazzo Menelik, e abbracciarono il maggiore Menghistu come l'eroe della riforma.

Dalla peschiera le acque del Fiora defluiscono in una vasca posta all'esterno del muro di cinta, sormontata da due delfini con il tridente, utilizzata un tempo come abbeveratoio e poi come lavatoio pubblico.

, che ivi risiedono, per le funzioni religiose dell'asilo parrocchiale con sede nell'ex oratorio. Internamente la struttura si presenta quadrangolare, di forme semplici, con il tabernacolo incastonato direttamente nel muro ed un semplice altare ligneo.

degli Enti Militari, d'oro, murata di nero, formata dal cerchio, rosso all'interno, con due cordonate a muro sui margini e sostenente cinque torri visibili, riunite da quattro cortine di muro visibili, le torri di foggia quadrangolare, merlate di dodici alla guelfa, quattro merli per lato, chiuse e finestrate di uno di nero, le cortine di muro finestrate ognuna di uno e merlate di tre.

si trova in un parco di circa trentamila metri quadrati di forma rettangolare allungata, circondato da un muro di cinta alto circa tre metri e largo cinquanta centimetri, affacciato su Strada del castello di Mirafiori, al confine tra il comune di

, fu qui realizzata una colonia marina per i figli del popolo, con un grande edificio sul mare, ormai abbattuto, di cui si conserva solo la sagoma del muro perimetrale, riempita con una distesa di ciottoli che ospita da qualche tempo una scuola di windsurf. Prima della costruzione della grande litoranea, della sistemazione del lungomare e della realizzazione della nuova via Napoli, a Fesca ci si arrivava con la

, mentre la spinta disponibile era assai limitata dalla tecnologia dell'epoca. Da qui la definizione di muro del suono, dovuta al fatto che il disegno aerodinamico dei velivoli dell'epoca fosse inadatto al volo supersonico.

. Dopo i primi lavori di restauro, si era prevista una ricostruzione identica all'edificio distrutto, riadoperando le pietre originali (architetto Louis Barbier), mentre successivamente si decise di seguire il principio di lasciare visibile lo stato di rovina, facendone un memoriale contro la guerra (architetto Yves Marie Froidevaux). La facciata fu dunque ricostruita come un anonimo muro in pietra, leggermente rientrante rispetto all'originale, con tre portali in bronzo istoriati. Contemporaneamente fu restaurato l'interno. Resti delle parti distrutte sono visibili in un piccolo museo visitabile all'interno. Alcune delle vetrate, risalenti al

venne estratto un pavimento musivo, lungo via Santa Maria Maggiore sono visibili tracce di antiche fondazioni, che corrispondono all'anfiteatro di Piazza Rossetti, in via Tagliamento affiorano resti di un muro in

, ovvero l'uomo-censura, grande boss, diviso fra sigaro, Ballantine's e corse dei cavalli. A fare i provini c'era la fila, decideva lui a insindacabile giudizio. In un angolo addossato al muro, malmesso e di schiena al pubblico, c'era un pianoforte che veniva usato solo in caso di

da un autore sconosciuto. La fontana ha un bacino semicircolare addossato al muro, eccezionale per dimensioni e decorazioni rispetto alle fontane della stessa tipologia a Belluno. Lo spostamento dal luogo di origine avvenuto nel

Fuori dalla stanza dell'Oracolo, sulla destra, si trova un'ampia sala circolare, riccamente decorata con motivi geometrici. Sul muro a destra si trova il disegno di una mano umana scolpita nella roccia (

tedesca. Solo la torre, le guglie, il muro esterno, l'effigie in bronzo e la tomba del primo vescovo, Huyshe Yeatman-Biggs, sopravvissero. Le rovine di questa cattedrale sono sconsacrate e sono elencate di Primo grado.

si trova con le spalle al muro. Malato e senza soldi, Paul Verlaine trova rifugio in prigione. Ha trent'anni. Alcolizzato, il suo temperamento impulsivo lo spinge agli eccessi e in un momento di collera e d'ebbrezza, spara due colpi di pistola sul suo giovane amico,

ed in questo ambiente fu ritrovato un sigillo che riportava il nome di Fufidius Successus, il quale era anche ripetuto su alcuni graffiti sul muro; la maggior parte delle decorazioni pittoriche sono in

. I leoni sono rappresentati solo per la loro parte anteriore, la parte posteriore delle due sculture infatti era infatti incorporata nel muro in modo tale che i leoni sembravano balzare fuori da esso

. Il suo compenso consisteva in un semplice sacco di grano che diventava poi, grazie a un accordo con il fornaio, una pagnotta che Filippo Neri condiva con un po' di olive e tanto digiuno. La stanza in cui viveva era piccolissima e aveva come unici mobili un letto, un tavolino e una corda appesa al muro che fungeva da armadio. Nello stesso tempo egli seguiva corsi di

: corona turrita, formata da un cerchio d'oro aperto da otto pusterle (cinque visibili) con due cordonate a muro sui margini, sostenente otto torri (cinque visibili), riunite da cortine di muro, il tutto d'oro e murato di nero.

: formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili), con due cordonate a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine, il tutto d'argento e murato di nero.

, e da un muro di cinta con delle torri semicircolari (doveva essere poi costruito un altro muro di cinta per sicurezza, ma l'opera non si fece): tale muro fu costruito, nella parte superiore, sopra il cosiddetto marcapiano, con pietre irregolari di arenaria ricavato dalle cave di

, da cinque vie. Per le esercitazioni veniva predisposto un'apposita area libera. Come difesa per le tende veniva costruito un muro fortificato e, al di fuori dell'accampamento, dei posti di osservazione,

, rimane un corpo di fabbrica in precarie condizioni rimaneggiato a fini agricoli, mentre del vicino torrione non rimane nulla. Nel muro, poco sotto la linea del tetto si trova un busto rappresentante, forse, un membro della casata Arcelli

decise un profondo rinnovamento del complesso edilizio e in particolare della vetusta costruzione che lamentava uno stato di degrado, soprattutto alle strutture di copertura ed al muro laterale posto a nord che si era inclinato. Consultato

(O), a sud. I treni su queste tratte non effettuavano servizio passeggeri per cittadini della Germania Est e le fermate effettuate in Germania Est erano quasi solo per le guardie di frontiera della Germania dell'Est al momento entrata e in uscita del paese. Fino alla costruzione del muro di Berlino, i treni internazionali potevano effettuare soste all'interno della Germania dell'Est per i viaggiatori che avevano un visto per entrare o lasciare la Germania dell'Est. Per viaggiare in treno da Berlino Ovest alla Cecoslovacchia, Polonia o Danimarca e Svezia (con il traghetto) era necessario un visto per entrare a Berlino Est e in Germania Est per consentire il trasferimento su un treno internazionale che trasportava anche i passeggeri nazionali. Un collegamento ferroviario tra Berlino Ovest e Oebisfelde (E) /




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18 Marzo 2021

04:52:31