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Frasi che contengono la parola levatoio

I lavori di restauro, considerate le precarie condizioni e la carente matrice storica, hanno portato all'abbattimento di quest'ultimo arco e, grazie alla scoperta del punto di appoggio dell'antico ponte levatoio costruito sul finire del XVI secolo

Porta di San Giovanni o Castellana, posizionata nei pressi dell'attuale piazza Matteotti, adiacente a questa porta vi era un profondo fossato, chiamato fosso rivellino, attraversabile tramite un ponte levatoio;

La torre di Cala Galera si presenta a sezione circolare, poggiante su un imponente basamento a scarpa cordonato, con il portale d'ingresso situato al piano rialzato preceduto da una rampa di scale che originariamente culminava con un ponte levatoio che garantiva una maggiore sicurezza nel controllo degli accessi. Le pareti, originariamente rivestite in pietra, risultano intonacate a seguito degli interventi di restauro della fine del

Si presenta come un grande terrapieno rettangolare, con una caserma su tre piani sul lato di ponente, con l'ingresso principale, accessibile attraverso il ponte levatoio, situato all'ultimo piano. Presso il

Il Monastero era circondato da fossato e ponte levatoio di cui si scorgono ancora i resti, dalla piazza della chiesa, sulla facciata della torre, che era l'ingresso alla parte fortificata ed al ricetto.

e strutturato su tre livelli coperti posti l'uno sopra l'altro: in quello inferiore circolavano i carri, le merci e le salmerie, in quello intermedio gli uomini a cavallo e in quello superiore i pedoni. Il ponte era merlato e il suo accesso era regolato un ponte levatoio su ciascuna riva.

Dalla corte del ridotto, attraverso portali e ponti levatoi, si passava alle due corti laterali, direttamente accessibili anche dall'esterno attraverso gli altri due portali, con ponte levatoio, inseriti nel fronte di gola. Dalle corti laterali si accedeva alle corti degli orecchioni, ulteriormente separate dal muro di sicurezza a

Invece, il caporale Guiard ed il soldato Perreau, spaventati che il popolo intransigente stesse per usare i cannoni, aprirono da soli la porta ed abbassarono il grande ponte levatoio, consegnando la fortezza.

mediante un efficace sistema difensivo, per resistere alle feroci scorrerie degli Ungari (che avevano fama di mangiare, ancora palpitante, il cuore dei nemici uccisi). Fu scavato un grande fossato, riempito d'acqua risorgiva e affiancato da un terrapieno, su cui correva la strada pubblica; fu edificata una cinta muraria con i torrioni di avvistamento; fu approntato un ponte levatoio, per mettere in comunicazione il borgo fortificato con la

, di recente ristrutturato. A fianco della piazza sorge la Casa Torre, resti di un fortino che un tempo costituiva l'accesso principale dell'antico borgo. Il torrione era infatti parte di un antico sistema murario oggi scomparso, circondato da un torrente e provvisto di un ponte levatoio attraverso il quale si accedeva al suo interno.

vi erano ben sette torri di difesa, come rappresentato nel sigillo di Tommaso de' Savioli, ultimo abate residenziale. Ora ne rimane una sola, che funge anche da ingresso al complesso; in origine era dotata di un ponte levatoio. La torre fu restaurata dagli abati commendatari

Novaledo si distingue per la presenza sul suo territorio dei ruderi di quella che viene definita Tor Quadra, che coincide con un antico ponte levatoio, sbarrante un punto della strada attraverso il quale il passaggio era obbligatorio. Le ultime tendenze storiografiche la identificano con la cosiddetta Clusa Xichi.

; l'accesso era a est, tramite un ponte levatoio; verso ovest, invece, era difeso da un pendio scosceso. L'edificio fu probabilmente distrutto nel XVI secolo e parte dei suoi ruderi fu utilizzata per costruire l'attuale

. L'evidenza storica dell'utilizzo della struttura come carcere deriva dal rinvenimento di aree adibite a cortili per i reclusi ed esplicite iscrizioni sui muri ad opera dei patrioti rinchiusi nelle celle. Il castello, del quale sono evidenti gli incassi del ponte levatoio e il fossato di protezione, ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli, dall'VIII in poi, periodo nel quale si fa risalire la prima edificazione.

, posto in corrispondenza dell'ingresso, dove si notano le catene del ponte levatoio. Nel cortile interno sono presenti le fondamenta di un'antica torre isolata, ultimo baluardo difensivo della struttura

che veniva oltrepassato da un ponte levatoio. Durante il Settecento fu modificata dall'architetto Lotario Tomba inserendo elementi tipici del gusto dell'epoca che alterarono un po' l'aspetto dell'edificio

. Circondato da un ampio fossato e da tre ordini di mura fortificate, collegate con un ponte levatoio, il castello aveva sia funzione difensiva che di rappresentanza. Nel corso dei secoli fu notevolmente danneggiato, a causa delle innumerevoli guerre contro la

. Presenta una cornice in pietra a bugne sovrastata da uno stemma; ai lati della porta sono ancora visibili le aperture verticali per le catene del ponte levatoio. Superata la porta al di fuori del centro storico si va verso il fiume Lente che scorre proprio al di sotto del borgo medioevale di Sorano e che rappresenta un percorso di altissima valenza naturalistica, ambientale, storico-culturale ed archeologica.

, era originariamente costituito da due parti distinte: la parte a nord, con torre quadrata e ponte levatoio a difesa e la parte a sud, verso il lago, come residenza castellata. Fu per molti secoli conteso per la sua posizione strategica di confine.

Una serie di migliorie furono inoltre approntate alle difese del castello: il fossato precedente fu notevolmente ampliato, tanto da renderne impossibile l'attraversamento con un ponte levatoio; fu costruito quindi un pontone intermedio circolare con un potente

Il Monastero era circondato da fossato e ponte levatoio di cui si scorgono ancora resti dalla piazza della chiesa (Piazza San Tommaso) sulla facciata della torre, che era l'ingresso alla parte fortificata ed al ricetto.

Si accede al monastero tramite un palazzo medievale in mattoni rossi, raggiunto percorrendo un ponte levatoio e sovrastato da una massiccia torre quadrangolare dotata di barbacani e merlature. La costruzione di questo edificio, adibito a porta d'ingresso fortificata del monastero, fu iniziata nel

, il ponte levatoio fu sostituito con uno in muratura chiuso da un portale di foggia cinquecentesca sormontato dall'emblema nobiliare: due leoni addossati e coricati che sostengono sul dorso una torre merlata. Al di sopra dello stemma troneggia la statua della

. Il castello ha pianta quadrata con due torri di controllo all'accesso dal ponte levatoio, la torre nord-est ha un fregio di donna, forse Rita Cantelmo, madre di Giacomo Caldora, e lungo le mura ci sono varie feritoie per i cannoni.

D'argento al torrione quadrato, coperto di rosso, murato di nero, visto di spigolo, col ponte levatoio abbassato e munito di catene e di travi di sostegno, di nero, accompagnato in capo dall'ascia di azzurro, posta in fascia, col taglio convesso rivolto verso il basso, manicata di nero.

Troncato, nel primo, di azzurro, alla costellazione dell'Orsa Maggiore formata da sette stelle di otto raggi, d'oro; alla pianura di verde, cimata alla sinistra dal monte, dello stesso; nel secondo, di argento, al torrione di rosso, mattonato di nero, uscente dal fianco destro, merlato alla ghibellina di quattro, finestrato di due in palo, di nero, fondato sulla pianura di verde, fondato sullo specchio d'acqua, posto in banda, di azzurro, pianura e specchio cimati dal ponte levatoio abbassato, di nero, unito al torrione, esso ponte munito della catena, di nero, posta in banda, fissata alla parete del torrione, il tutto accompagnato dal grifone, posto a sinistra, volante in banda, di rosso. ornamenti esteriori da Comune

Oltre al ponte levatoio, in corrispondenza dell'ingresso principale era un tempo presente un'inferriata che poteva essere abbassata per impedire l'ingresso degli aggressori, assalitori che potevano essere subissati dai colpi inferti dai soldati appostati nei piani superiori del torrione

Mentre venivano sferrati contemporaneamente attacchi ad altri punti della cerchia difensiva maggiormente presidiati per distrarre i difensori, venne abbassato il ponte levatoio e liberato l'accesso dal

di epoca medievale a base quadrata, provvista di ponte levatoio e di fossato perimetrale, l'elegante e sobrio Palazzo Baronale di gusto rinascimentale, che domina ancora la valle degli ulivi a Sud, accompagnando agevolmente lo sguardo fino al mare, oltre i tetti di

, era costituito da una cinta di mura poste a quadrilatero e ad ogni angolo si trovava una torre cilindrica con l'entrata custodita da un ponte levatoio. Il castello era circondato da un fossato ed era integrato nella cinta muraria che cingeva il paese. All'interno del castello i Gonzaga costruirono un palazzo destinato a residenza del loro

e nel corso dei secoli ha subito numerosi rifacimenti e adattamenti al suo utilizzo di residenza e cascina. Ad oggi rimane il mastio principale, un corpo di fabbrica a sud di questo e l'accesso principale a nord, dove sono ancora visibili le fenditure per il funzionamento di un ponte levatoio, a dimostrazione che, un tempo, doveva essere presente una fossa di difesa attorno all'edificio.

Altri importanti interventi interessarono la zona a Sud-Est che venne dotata di contrafforti nell'area perimetrale, al fine di dotarla di due grandi giardini all'italiana, ed una nuova cappella dedicata all'Angelo Custode ed a San Celestino Martire. Quest'ultima, ricavata da uno spazio tra il ponte levatoio ed il portone, venne costruita tra il

Particolarmente imponente il mastio del castello in mattoni di cotto, con un basamento alto due metri in pietra e un coronamento formato da una struttura pensile merlata, con caditoie su archeggiature che scaricano il proprio peso su una triplice mensola digradante in pietra. A questo elemento ultimo di difesa si poteva accedere dal cammino di ronda tramite un piccolo ponte levatoio: dal piano raggiunto si poteva quindi scendere tramite botole alle prigioni, oppure tramite scale salire ai piani soprastanti.




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Ultimo aggiornamento pagina:

02 Gennaio 2022

15:21:14