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Frasi che contengono la parola latini

legale. Altri privilegi erano legati alle sopraddette facilitazioni nell'ottenimento per merito della cittadinanza romana. Inoltre i latini che, per qualsiasi motivo si trovassero a Roma nel giorno in cui si fossero riuniti i comizi, potevano esercitare il diritto di voto (

di latino stava genericamente ad individuare una condizione di cittadinanza privilegiata, ma non quanto quella romana (ancora era inibito l'accesso alle cariche pubbliche): erano quindi latini anche gli abitanti delle colonie create da Roma (

Nella religione etrusca la morte e il destino ultimo dell'anima rivestivano un'importanza fondamentale. Allo stesso modo dei Latini e dei Greci, gli Etruschi credevano nell'esistenza di un oltretomba destinato a contenere gli spiriti dei trapassati, immaginato non come uno spazio immateriale ma come un mondo reale e complesso. La presenza di pozzi sacri nei quali erano gettate o versate offerte solide e liquide per gli dei dell'oltretomba e le analoghe notizie contenute nelle fonti antiche relative al

) ma anche nel trasporto e nel rifornimento degli eserciti impegnati a combattere nei Balcani, e il Mar di Marmara, con lo scopo di impedire ai Latini di condurre operazioni navali e minacciare Costantinopoli.

. Varie lettere di Gerberto testimoniano la sua ricerca di codici e la richiesta di copie o traduzioni di libri scientifici e non (specie latini) a vari monasteri d'Europa: su questo aspetto, che ha portato alcuni studiosi a paragonare Gerberto a

e despotato d'Epiro. Il despota Michele e il figlio Giovanni Ducas ritenevano erroneamente che, appena si fossero scontrati coi bizantini, i latini sarebbero fuggiti in modo che l'esercito del despotato potesse essere massacrato.

. Altre classificazioni sono basate sull'origine geografica: oltre telenovelas e soap-opera, associate rispettivamente ai paesi latini e agli Stati Uniti anche se poi esportate in diversi altri paesi, tra le produzioni orientali si possono distinguere ad esempio il

Per circa un secolo a seguire gli eredi di Baldovino II continuarono comunque ad usare il titolo di Imperatore di Costantinopoli e vennero formalmente considerati dai sovrani occidentali come i legittimi sovrani dei restanti Stati Latini dell'

. I gemelli Romulus (Romolo) e Remus (Remo) saranno il frutto della relazione tra il dio e Rhea Silvia, figlia di Numitor (Numitore), questi discendente dell'eroe troiano Aeneas (Enea) e re dei Latini.

di latino stava genericamente a individuare una condizione di cittadinanza privilegiata, ma non quanto quella romana (ancora era inibito l'accesso alle cariche pubbliche): erano quindi latini anche gli abitanti delle colonie create da Roma (

La paleografia latina non si occupa esclusivamente della storia della scrittura in lingua latina, ma di qualsiasi codice linguistico trascritto in caratteri latini (ad esempio volgare toscano, anglosassone o trascrizioni dal greco).

, diretta dal prof. Francesco Tateo. Nella relazione analizza passi significativi, estratti dai maggiori prosatori latini, autori di trattati sull'agricoltura e sull'amministrazione di un'azienda agricola, da

in inglese (sebbene la maggior parte delle riviste censite siano pubblicate interamente in lingua inglese) oltre che di liste di referenze negli articoli in caratteri latini e riportate secondo le convenzioni editoriali internazionali;

, peraltro di difficile verifica. Potrebbe anche esserci stata una confusione dovuta all'abbreviazione Luc., impiegata indifferentemente nei codici latini per indicare i nomi di Lucillius, Lucullus e Lucretius.

La stessa disposizione dei posti a sedere in assise lasciavano intravedere un clima di unione: il Papa non sedeva al centro, ma era semplicemente il primo della fila dei latini. Tra i vari punti discussi, vi furono quelli riguardanti il

, appartenevano al gruppo di popolazioni di lingua indoeuropea, stanziatesi in Italia a seguito di migrazioni via terra, lungo la dorsale appenninica, seguendo un percorso da nord a sud, successive a quella dei Latini

, che miravano a prendere il posto della spodestata dinastia dei Tarquini o, secondo un'altra teoria, prestare loro aiuto. Il provvidenziale intervento degli alleati latini permise a Roma di conservare gli ordinamenti repubblicani, che si era da poco dati, per altri cinque secoli, e nel contempo infranse, e per sempre, le mire espansionistiche etrusche nel

Il forte sentimento di appartenenza ad una stessa stirpe, unitamente alla consapevolezza di poter essere travolti e sterminati dai popoli limitrofi, spinsero tuttavia i Latini a trovare le forze per liberare la propria terra dagli invasori. Nel

fu poi in grado di produrre tante copie quante ne abbisognavano. La collezione includeva, oltre ad una raccolta completa di scritti cristiani, quasi tutti i maggiori scrittori pagani latini e, dei greci,

Il forte sentimento di appartenenza a una stessa stirpe, unitamente alla consapevolezza di poter essere travolti e sterminati dai popoli limitrofi, spinsero tuttavia i Latini a trovare le forze per liberare la propria terra dagli invasori. Nel

Le differenze con i riti latini sono notevoli nella forma, ma rappresentano solo sfumature diverse della celebrazione dei misteri eucaristici. Generalmente si ritiene che il rito bizantino ponga maggiormente in risalto l'aspetto della liturgia come

. L'esistenza di tali vocaboli latini a scapito dei termini germanici suggerirebbe la preesistenza di tale istituzione, anche se in forma diversa, e solo successivamente germanizzata con l'insediarsi dei Bavari.

in inglese. Per assicurare la diffusione dei materiali tradotti i monaci e i sacerdoti lavorarono scrivendo nel dialetto di Alfredo. Alfredo stesso sembra che abbia tradotto libri latini in inglese, come la

Al contrario dei pronomi soggetto dell'italiano che derivano direttamente dai pronomi soggetto latini, quelli del piacentino derivano dai pronomi oggetto del dativo latino. Per questo i pronomi oggetto del piacentino assomigliano ai pronomi oggetto dell'italiano (fatto che in tempi di minor scolarizzazione e diffusione dell'italiano creava problemi e confusione):

per ordine di Taticius. Gli storici Latini imputano questa defezione alla vigliaccheria di Alessio; Anna dice che essa invece fu dovuta a uno stratagemma dell'odiatissimo Boemondo, che voleva fondare ad Antiochia un

, si sarebbero stanziate in Italia, a seguito di migrazioni via terra, lungo la dorsale appenninica, seguendo un percorso da nord a sud, comunque in un'epoca successiva a quella della migrazione dei Latini in Italia.

In generale i semi iberici (spagnoli e portoghesi) e italiani condividono gli stessi tipi di simboli (bastoni, spade, denari e coppe) e sono collettivamente detti semi latini. Si differenziano principalmente tra loro in come sono rappresentati e disposti i simboli delle carte di bastoni e di spade. Nei semi spagnoli e portoghesi le spade sono dritte, mentre nei semi italiani le spade sono ricurve e disposte in modo da incrociarsi. I bastoni dei semi spagnoli e portoghesi sono nodosi randelli, quelli dei semi italiani sono sottili e dritti. Inoltre mentre nei semi italiani e portoghesi spade e bastoni sono disposti in modo da intrecciarsi, in quelli spagnoli non si intrecciano

), concluse, sulla base di studi incentrati soprattutto sui toponimi e sui fitonomi sardi pre-latini, che il protosardo doveva essere una lingua mediterranea preindoeuropea, affine alle lingue iberiche e berbere ed altre di matrice incerta

e come ausilio per la comprensione dei testi latini (le glosse): la letteratura tedesca nasce nella Germania centromeridionale in ragione del processo di parificazione ortografica e lessicale cui i conventi, anche assai distanti, tesero nella loro opera di traduzione, copiatura e conservazione dei

I trattati rappresentano una vasta opera erudita sacra e profana, insieme di dettami etici di origine biblica ma anche di autori latini, il tutto pervaso di spirito francescano. Sono stati volgarizzati nel

Bibliothecae apostolicae vaticanae codicum manuscriptorum catalogus in tres partes distributus in quarum prima orientales in altera graeci in tertia latini italici aliorumque europaeorum idiomatum codices Stephanus Evodius Assemanus archiepiscopus apamensis et Joseph Simonius Assemanus

Le espressioni palatine costituiscono una rarissima eccezione, unico caso presente in Sicilia d'arte islamica permeata dal gusto e dalle concezioni nordiche: tra le rosette in legno pitture con le raffigurazioni dello stesso sovrano committente o eminenti dignitari o rappresentanti in vesti orientali, spesso seduti a gambe incrociate nell'atto di suonare chitarre e altri strumenti. Quasi a conciliare la loro musica astratta e silenziosa con i cori dei canti bizantini e latini.

Nelle sue opere, Cipriano si rivolgeva ad un pubblico cristiano; il suo fervore aveva libero gioco, il suo stile era semplice, anche se impetuoso e a volte poetico, per non dire fiorito. Pur senza essere classico, il suo stile era corretto per la sua epoca e il ritmo con cui cadenzava le frasi era rigoroso e comune a tutte le sue opere migliori. Nel complesso, la bellezza del suo stile raramente fu eguagliata dai padri latini e fu sorpassata solo dall'energia e dallo spirito di

nei documenti) era figlio di Buonaccorso e nipote di Latino Latini, appartenente ad una nobile famiglia toscana. La datazione approssimativa della nascita all'inizio degli anni Venti si desume dal fatto che nel

anzi in alcuni casi si deve, ad esempio un nome in caratteri non latini ad esempio in giapponese, per scriverlo in modo leggibile dai parlanti italiani dobbiamo per forza scriverlo in modo differente dall'originale

), comunque, molti di loro non si considerano afro-venezuelani, ma come latini o ispanici o semplicemente venezuelani. Gli afro-venezuelani si sono distinti anche nelle arti, specialmente nella musica, per esempio:

, i nostri antenati latini producessero vini che li appassionarono moltissimo. Le terre dell'agro bononiense erano coltivate dai veterani di tante campagne militari in tutto il mondo allora conosciuto, per cui la bevanda bacchica era palesemente bevuta, gustata ed apprezzata.

era quindi determinante. Nello specifico il latino prevedeva sei casi: il nominativo (soggetto), il genitivo (complemento di specificazione), l'accusativo(complemento oggetto), il dativo (complemento di termine) il vocativo (indicante la persona o la cosa a cui ci si rivolge) e l'ablativo (complemento d'agente, origine, mezzo, modo, luogo). I sostantivi latini, pertanto, si dividevano in cinque declinazioni, ciascuna con forma singolare e plurale con specifiche desinenze a seconda dei casi.

Al contrario dei pronomi soggetto dell'italiano che derivano direttamente dai pronomi soggetto latini, quelli del bobbiese derivano dai pronomi oggetto del dativo latino. Per questo i pronomi oggetto del bobbiese assomigliano ai pronomi oggetto dell'italiano (fatto che in tempi di minor scolarizzazione e diffusione dell'italiano creava problemi e confusione):

Laride e Timbro sono due giovani latini, gemelli, talmente identici da venire scambiati l'un con l'altro da tutti, persino dal loro padre Dauco. Entrambi sono tra gli italici che muovono guerra ai troiani di

medievali contenenti testi latini e greci), l'espansione degli studi ha portato all'elaborazione di branche relative allo studio di testi manoscritti appartenenti a qualsiasi sistema scrittorio di qualsiasi ambito cronologico: non esiste, dunque, una sola paleografia, ma tante paleografie quanti sono gli

. Lo scontro campale si svolse nei pressi di Satrico e fu favorevole ai Romani, nonostante la forte resistenza dei Latini, che dai Romani avevano adottato le tecniche di battaglia. Mentre i Volsci si ritirarono ad

su due file di blocchi intagliati di calcare. Purtroppo le sei righe di caratteri latini sono ormai quasi illeggibili. Da Porta Walter scende una stradina che porta alla vallata Santa Domenica e alla strada per Modica.

Piuttosto che aggrapparsi ai suoi possedimenti in Asia Minore, Michele decise di espandere l'impero, ottenendo solo successi a breve termine. Per evitare un altro saccheggio della capitale da parte dei latini, costrinse la Chiesa ortodossa a sottomettersi a Roma, ancora una volta una soluzione temporanea per la quale i contadini odiavano Michele e Costantinopoli.

, infatti, anche Crono (o Saturno, per i latini) voleva uccidere i suoi figli. Un oracolo gli aveva predetto che uno dei suoi neonati, una volta cresciuto lo avrebbe prima o poi spodestato. Per impedire questo, essendo anch'essi dei immortali e non potendo semplicemente ucciderli, appena nati li ingoiava. Di questo cruento atto, celebre rimane il famoso dipinto di

Indice d'ittiologia siciliana; ossia, catalogo metodico dei nomi latini, italiani, e siciliani dei pesci, che si rinvengono in Sicilia disposti secondo un metodo naturale e seguito da un'appendice che contiene la descrizione de alcuni nuovi pesci siciliani

affliggeva l'isola di Malta. Originariamente ai quattro lati del monumento si leggevano quattro distici latini, opera del sacerdote Francesco Saverio Puglisi. Le gradinate in pietra lavica sono conseguenza del livellamento definitivo della piazza, avvenuto nel

Scriptores rei rusticae veteres Latini Cato, Varro, Columella, Palladius; quibus nunc accedit Vegetius de mulo-medicina et Gargilii Martialis fragmentum; adiectae notae et lexicon rei rusticae curante I.M. Gesnero

; altre fonti sostengono invece, riguardo a questi ultimi, la provenienza dal Latium, per cui essi furono strettamente imparentati con i Latini, se non costituissero addirittura con essi un unico popolo; partiti dal Latium, avrebbero percorso la costa tirrenica per poi sciamare in Sicilia. Anche i

) Cipriano si rivolgeva ad un pubblico cristiano; il suo fervore aveva libero gioco, il suo stile era semplice, anche se impetuoso e a volte poetico, per non dire fiorito. Pur senza essere classico, il suo stile era corretto per la sua epoca e il ritmo con cui cadenzava le frasi era rigoroso e comune a tutte le sue opere migliori. Nel complesso, la bellezza del suo stile raramente fu eguagliata dai padri latini e fu sorpassata solo dall'energia e dallo spirito di

tramite foedus potevano essere concessi alcuni diritti a popoli esterni vicini: i Latini. Si consentivano: lo ius migranti, diritto di potersi trasferire a Roma, lo ius suffragi, diritto di voto, lo ius commercium, diritto di poter compiere atti transitivi, il

si schierassero contro Roma e incoraggiassero i Latini a continuare la guerra. Sotto l'apparenza dei preparativi per la guerra contro i Sanniti, Latini e Campani stavano invece preparando un'offensiva contro Roma. Era accaduto, infatti, che la notizia dell'ambasceria sannita, avesse indotto i Latini a sentirsi pronti a chiedere pari diritti ai Romani.

, per dissuadere i Latini dal dichiarare guerra ai Sanniti a cui i Romani erano vincolati da un trattato. Nel suo discorso al Senato, Annio si fece interprete delle richieste della Lega latina per le quali ricevette un totale rifiuto da parte del console

mentre Tito Livio presenta diverse versioni sul loro possibile intervento. Gli storici moderni tendono oggi a credere che i Sanniti abbiano giocato un ruolo altrettanto importante dei Romani nella sconfitta schiacciante sui Latini e sui loro alleati.

), dove i Romani sconfissero i Sanniti ma furono costretti a ritirarsi dalla guerra senza poter sfruttare il successo fino in fondo, a causa della rivolta di molti degli alleati latini nel conflitto noto come

, io direi di modificare il titolo della voce in Nadi Alsikat Alhadid Walmarfa (vedi tu come renderlo meglio in caratteri latini, forse ho messo delle maiuscole che non sono giuste). Ci riferiamo all'arabo direttamente

). Ne abbiamo un testo arabo contenente sessantacinque capitoli, che descrivono altrettanti apparecchi. I primi ventuno capitoli sono trasmessi anche da manoscritti latini e sembrano meno corrotti dei successivi. Essi descrivono soprattutto apparati sperimentali dimostrativi utili a illustrare vari fenomeni, tra i quali quelli relativi al principio del

Con lo sviluppo degli scambi internazionali e la crescente motorizzazione del paese, cartelli con indicazioni traslitterate anche in caratteri latini iniziano inoltre a comparire anche sugli itinerari principali delle maggiori metropoli cinesi (

: Trasforma tutti i glifi in modo che vengano scritti all'interno di un quadrato a larghezza fissa, simile a un carattere a spaziatura fissa, consentendo l'allineamento, ad esempio, di caratteri latini con glifi delle lingue asiatiche (come cinese, giapponese, coreano).

), non sembrano avere trovato favore al sud. Gli esempi che possediamo del dramma occitano sono pochi al confronto; ma le ricerche negli archivi locali, specialmente nei vecchi libri contabili, hanno portato alla luce un considerevole numero di brani riguardanti la recitazione, a spese pubbliche, di rappresentazioni religiose, chiamate, in documenti latini,

Il nome Stenico ha origini antiche che precedono la conquista romana delle zone alpine. Gli scrittori greci e latini narrano del popolo degli Stoni che abitavano il territorio corrispondente alle attuali

. Due furono i candidati in competizione: il giovane Maximos Mazloum, sostenuto dalla maggior parte della Chiesa melchita, e Ignazio Sarrouf, ormai settantenne, appoggiato dai missionari latini e da Aloisio Gandolfi, delegato apostolico della

Nella sua fase di studioso di classici greci e latini, si distinse durante un dibattito sostenuto pubblicamente con diversi studiosi del tempo fra cui lo Spedalieri, un altro corleonese Gaetano Berlingheri e il monrealese Saverio Guardi sulla grazia. Le loro tesi furono respinte dal revisore di

Bibliothecae Apostolicae Vaticanae codicum manuscriptorum catalogus in tres partes distributus: in quarum prima Orientales, in altera Graeci in tertia Latini Italici aliorumque Europaeorum idiomatum codices

all'apparire dei Latini, dopo aver parlamentato con Enea, gli propose un'alleanza, per la quale i Troiani sarebbero stati alleati dei Latini nella guerra contro i Rutuli, in cambio delle terre necessarie per fondare una propria colonia.

, la gotica venne soppiantata, grazie alla riscoperta dei codici latini e greci, da una scrittura che pretendeva di rifarsi direttamente alla scrittura romana antica ma che non era nient'altro che una ripresa della scrittura carolina del IX/

Storia della letteratura italiana del cavaliere abate Girolamo Tiraboschi compendiata in lingua francese da Antonio Landi ... ed ora tradotta in lingua italiana dal p. G.A.M. ... con annotazioni sopra tutti gl'italiani traduttori de' classici autori latini ec. ec.,

ha ricevuto recensioni generalmente favorevoli da parte dei critici musicali, che hanno elogiato la fusione tra ritmi latini e urbani, il suo carattere accattivante e la sua pittura testuale. Ha vinto il

Come evidente, gran parte delle informazioni riguardo ai tempi di stesura sono conoscibili solo tenendo conto di molte opere contemporanee, dalla data di pubblicazione delle quali possiamo sapere a posteriori quando alcune parti del poema possono essere state composte. L'insieme delle fonti dichiara una preferenza per gli autori greci (letti in traduzione) rispetto ai latini, e rimanda, nel modo di strutturare la narrazione per salti episodici, a

, ma subisce un duro saccheggio proprio dalle forze Cristiane. Questo episodio colpisce duramente l'opinione orientale, che decide di voltare le spalle ai latini, preferendo quasi l'avanzata islamica, ma saggiando la non molta differenza dei nuovi invasori, che compiono un eccidio terribile. Anche i bizantini, con la conquista di Costantinopoli da parte di

, l'autore non risparmia nulla nel libro sul modo quasi incomprensibile di scrivere SMS coi cellulari, di coniugare verbi sia all'indicativo che al congiuntivo, di formulare frasi di senso compiuto e di comprendere il significato di semplici termini latini o massime d'autore.

). E furono proprio le prime colonie, unitamente ai municipi di origine ibera celtibera che si andarono sviluppando sul modello di quelle con l'apporto anche dei veterani latini ed italici, che la romanizzazione della regione ricevette un ulteriore e decisivo impulso. La spina dorsale del mondo romano, il nucleo organizzatore dei vasti spazi d'

Osservazioni del signor abate Giambattista Passeri da Pesaro, uno degli uditori e consiglieri della legazione di Urbino, sopra l'avorio fossile e sopra alcuni monumenti greci e latini conservati in Venezia nel museo dell'eccellentissima patrizia famiglia Nani

Verso deinde in Italiam pectore Alpium Latini iuris Euganeae gentes, quarum oppida XXXIIII enumerat Cato. ex iis Trumplini, venalis cum agris suis populus, dein Camunni conpluresque similes finitimis adtributi municipis

La sintassi latina. Esercizi di retroversione desunti dai classici latini con note dichiarative e con richiamo alle grammatiche dei professori Schultz, Tincani, Zenoni. Segue un prospetto della coordinazione e subordinazione

in base alla quale, nei papiri, l'inizio della colonna di scrittura tende a spostarsi a sinistra mano a mano che lo scriba va a capo) e di trasmissione manoscritta di testi greci e latini nel medioevo, oltre a lasciare una cospicua mole di recensioni bibliografiche e appunti inediti. L'allievo Wolfgang Buchwald raccolse le

Sui consulti e sulle lettere di Antonio Cocchi ed altre scritture postume con sei consulti altri latini, altri francesi inediti dello stesso: lettera del professor Chiappa al Marchese Gian Giacomo Trivulzio

Le parole contestate sono generalmente assenti dai manoscritti greci. Di fatto esse appaiono nel testo di quattro manoscritti medioevali tardivi. Sembrano avere avuto origine come note marginali aggiunte a certi manoscritti latini durante il

In tutto il territorio reggino, ed anche ad Anoia, avvenne un mescolamento di razze e di lingue. La popolazione era formata da greci, latini, saraceni, longobardi, normanni. La lingua scritta era il greco, ed anche la lingua parlata era ricca di questi vocaboli.

sul fiume Volturno: lo rappresentava sdraiato come ad un banchetto con in testa una corona di canne palustri intrecciate. Il poeta immagina che il dio-fiume si lamenti con voce roca del peso delle arcate del ponte, rimpiangendo il lieve peso delle zattere che solcavano le sue acque. Anche altri poeti latini cantarono il dio-fiume Volturno:

. Il provvedimento, oltre a colpire il fronte interno, alimentando l'opposizione al partito aristocratico, rese improvvisamente la Repubblica e i suoi mercanti vulnerabili in tutti i territori latini, dove esplosero reazioni violente contro il commercio e i beni di

, dove, cantando l'amore prima per Anzia, poi per Filliroe, si manifesta la sua fusione dei classici latini con l'ispirazione petrarchesca. Scrisse anche epigrammi, sermoni, egloghe e un poema epico intitolato

Gli Insetti dannosi all'agricoltura ed i moderni metodi e mezzi di lotta - corredato dagli indici dei nomi latini ed italiani dei gruppi e delle specie e da un indice delle piante e dei loro prodotti con l'elenco dei relativi parassiti

Il giorno dopo, durante la celebrazione della Pasqua cattolica, i cavalleggeri cumani attaccarono gli accampamenti dei cavalieri latini con frecce, urla assordanti e clangori d'acciaio. I cavalieri seguirono allora il piano dell'imperatore e si misero in formazione, ma il Conte

al Monastero di San Pietro apparteneva un gruppo di classici greci e latini acquistati dall'umanista perugino Francesco Maturanzio durante il suo soggiorno in Grecia, lasciato per testamento alla biblioteca del Monastero

invase il territorio Pontino e a Roma si venne a sapere che i Latini avevano inviato dei guerrieri per assisterli. I Latini affermarono di non aver aiutato gli Anziati, ma non avevano proibito ai singoli di compiere volontariamente tale servizio.

, quello di un seminario in cui i futuri sacerdoti, fino ad allora costretti a frequentare i seminari latini, potessero essere istruiti negli usi del culto bizantino e nelle patrie tradizioni linguistiche e culturali

con gli ordinari di Terra Santa e alla concattedrale dei Latini di Gerusalemme prima di pranzare assieme agli ordinari di Terra Santa e agli Abati nel Patriarcato dei Latini di Gerusalemme. Nel pomeriggio ha celebrato una messa nella

La cautela di Roma era doppiamente motivata. Da una parte non si voleva la divisione del patriarcato antiocheno, e solo le persecuzioni di Silvestro convinsero la Santa Sede a confermare l'elezione di Cirillo. Inoltre questi, come suo zio Euthymios, era favorevole ad una certa latinizzazione dei riti e dei costumi greco-melchiti, sostenuto dai missionari latini, soprattutto i

, popolo d'origine campana, stipularono un trattato di pace con i Romani. Tale trattato rientrerebbe nell'ottica antisiracusana. Infatti i Sanniti, avversari dei Campani, temevano l'alleanza esistente tra i mercenari gallici, il tiranno di Siracusa e il popolo della loro regione. Per cui stipularono alleanza con Roma, in vista di un nuovo intreccio tra Latini, Galli e Siracusani, ai danni dei territori sanniti.

. Tutti quanti si imbarcano sulle navi di questi ultimi. Quando Enea fa ritorno nel Lazio, trova la cittadella troiana assediata dagli italici: una volta giunto a terra, decide di affrontare dapprima i guerrieri latini, i nemici meno organizzati, e comincia a farne strage. Armato di spada uccide di duello in duello

Ho capito. Beh, siccome i pallini sono inseriti tra caratteri latini (invece che tra i normali kanji, come segnalato nella sezione punteggiatura), penso che l'esempio possa andare bene. Per quanto riguarda la formula, lo so che sarebbe un lavoraccio, ma non posso fare a meno di scegliere l'opzione migliore.--

Circa l'origine del nome occorre forse risalire alle origini celtiche degli antichi abitanti, mentre appaiono improbabili i riferimenti a fantasiosi nomi di proprietari latini; il varesotto e il comasco erano e sono un territorio fortemente celtizzato, nel quale fino alla cristianizzazione i Romani rinunciarono a insediare colonie latine, pertanto la religione, gli usi e la parlata rimasero quelli tradizionali degli insubri.

. I giudici di Gallura, locali capi di Stato, allora si posero il problema di riassegnare queste terre ad ordini monastici latini. Pertanto la franca cistercense di Jirifai fu costituita con atti di cessione statuali emanati successivamente dai giudici stessi. Nel

, ebbe da Francesco I il titolo di luogotenente generale del regno e pose Parigi in stato d'allerta. Du Bellay fu un tipico prelato rinascimentale e fu apprezzato per i suoi tre libri di poesie latine e i suoi magnifici discorsi latini. Per un certo periodo ebbe come segretario

, ritenne si dovessero tradurre facendo in modo che di ogni logogramma si esprimessero anche i pittogrammi in essi contenuti (nel radicale o nella parte fonetica), anche se il carattere era puramente fonetico o elemento unicamente grammaticale. Questo modo di procedere potrebbe essere paragonato a una traduzione da una lingua in caratteri latini in cui a ogni lettera dell'alfabeto fosse dato il suo originario valore semantico e pittografico (ad esempio: la testa di bue per la lettera A).

prese tempo, per vagliare soprattutto le critiche e le proteste contro i missionari latini. Questo non fece altro che inasprire la polemica e convinse il patriarca ad incoraggiare gli oppositori nelle loro richieste. Per questo motivo, nella primavera del

In primo luogo, l'organismo statale era stato irrimediabilmente minato a causa degli sforzi eccessivi cui Michele VIII aveva sottoposto l'impero: i lunghi anni di guerra contro i Latini, i Veneziani, il Regno di Sicilia ed i Turchi avevano gravemente compromesso il tesoro imperiale, sostanzialmente vuoto, e costretto l'imperatore ad aumentare notevolmente i gravami fiscali nei confronti dei suoi sudditi, fatto che, a sua volta, aveva avuto ripercussioni negative sull'economia bizantina

Cornuti seniores, Brachiati seniores, Petulantes seniores, Celtae seniores, Heruli seniores, Batavi seniores, Mattiaci seniores, Mattiaci iuniores, Ascarii seniores, Ascarii iuniores, Iovii seniores, Cornuti iuniores, Sagittarii Nervii, Leones seniores, Leones iuniores, Exculcatores seniores, Sagittarii Tungri, Exculcatores iuniores, Tubantes, Salii, Grati, Felices seniores, Felices iuniores, Gratianenses seniores, Invicti seniores, Augustei, Iovii iuniores, Victores iuniores, Batavi iuniores, Bructeri, Ampsiuarii, Gratianenses iuniores, Valentianenses iuniores, Raeti, Sequani, Sagittarii venatores, Latini, Sabini, Brachiati iuniores, Honoriani Atecotti seniores, Honoriani Marcomanni seniores, Honoriani Marcomanni iuniores, Honoriani Atecotti iuniores, Brisigavi seniores, Brisigavi iuniores, Honoriani Mauri seniores, Honoriani Mauri iuniores, Celtae iuniores, Invicti iuniores Britanniciani, Exculcatores iuniores Britanniciani, Felices Valentinianenses, Mattiaci iuniores Gallicani, Salii Gallicani, Sagittarii Nervii Gallicani, Iovii iuniores Gallicani, Seguntienses, Galli victores, Honoriani victores iuniores, Honoriani ascarii seniores, Felices iuniores Gallicani, Atecotti iuniores Gallicani, Tungri, Honoriani Gallicani, Mauri tonantes seniores, Mauri tonantes iuniores;

). Questi due insediamenti nati per scopi militari videro il passaggio di truppe sino al primo periodo imperiale, divenendo in un secondo tempo due nuclei abitativi, civili, nel quale i coloni greci e latini, insediati da Cesare al termine delle sue campagne militari in

, in cui sostiene dapprima la semplificazione, poi l'abolizione totale dell'alfabeto cirillico, e l'epurazione della lingua dagli elementi non latini che si sarebbero dovuti sostituire con parole italiane.

Trovo che sarebbe sensato discutere quale sia una convenzione accettata per i nomi: da quel che avevo capito io dovrebbe essere quella di utilizzare i nomi in italiano quando esistano e non quelli originali: questo in particolar modo per i nomi latini (dappertutto abbiamo Gaio Giulio Cesare e non




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05 Gennaio 2022

05:36:08