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Frasi che contengono la parola kesselring

Kesselring ritenne di poter controllare la situazione a Cassino, dove gli Alleati stavano subendo pesanti perdite, e contemporaneamente di poter contrattaccare in massa ad Anzio e respingere in mare le truppe alleate che erano ferme nell'angusta testa di ponte; anche Hitler era alla ricerca di una grande vittoria ad Anzio con la pianificazione di una massiccia controffensiva che infliggesse una netta sconfitta agli anglo-americani e dimostrasse l'intatta potenza della Wehrmacht

. Kesselring decise di abbandonare la linea Gustav, sperando di poter sbarrare la via di Roma e organizzare un nuovo schieramento facendo ripiegare le armate di Mackensen e Vietinghoff su una nuova posizione tra i Colli Albani e i

, ma i tedeschi riuscirono ugualmente a guadagnare tempo e poterono anche effettuare vasti e sanguinosi rastrellamenti nelle retrovie con gravi perdite per le forze partigiane. Kesselring decise di evitare combattimenti prolungati a Firenze

ma le armate tedesche, ora comandate da von Vietinghoff dopo il ferimento in un incidente stradale di Kesselring, ripiegarono con ordine e riuscirono a fermarle, grazie anche al terreno inondato dalle forti piogge

. L'operazione Shingle poggiava sull'assioma che i tedeschi avrebbero sguarnito la Gustav per fronteggiare gli sbarchi anfibi, ma gli Alleati non avevano previsto che Kesselring potesse disporre di divisioni fresche schierate in riserva a sud di Roma

. Il feldmaresciallo Kesselring era invece preoccupato dallo scarso controllo globale esercitato da Rommel durante i combattimenti, come aveva potuto verificare di persona nel corso di uno scontro nei pressi di

. Il feldmaresciallo Kesselring venne informato di tenersi pronto al cambio di campo e di preparare il ripiegamento delle sue forze dalla Sicilia, dalla Sardegna e dall'Italia meridionale; inoltre vennero diramate le direttive per i nuovi progetti operativi e predisposti i trasferimenti di forze necessari

, messa a punto ad agosto con l'intento di disarmare le forze italiane e occupare le roccaforti principali. L'avvistamento della flotta al largo di Salerno fu poi, in un certo senso, un vantaggio per Kesselring, il quale, se non altro non avrebbe dovuto combattere contro gli Alleati vicino a Roma proprio mentre stava assoggettando la capitale

A favorire i tedeschi fu il fatto che lo sbarco principale degli Alleati avvenne esattamente dove Kesselring aveva previsto, nel golfo di Salerno, dove i tedeschi erano disposti in una buonissima posizione. Pur non essendo numericamente sufficienti per ricacciare in mare le truppe alleate, le forze tedesche riuscirono a contenerle e a impedire che lo sbarco si traducesse in una minaccia immediata, mentre le minacce rappresentate in Calabria e a Taranto erano secondarie, infatti le truppe in Calabria avanzavano molto lentamente, mentre quelle sbarcate a Taranto erano talmente inadeguate e prive di mezzi di trasporto, che la minaccia si riduceva non rappresentando un problema urgente

. In questo modo i tedeschi non avrebbero potuto distaccare forze da Roma e non sarebbe stato possibile far affluire rinforzi attraverso la Pianura padana. Sia Westphal che Kesselring ritennero che gli Alleati avessero pagato un duro scotto strategico per il loro desiderio di assicurarsi la sicurezza tattica con la forza aerea; secondo i tedeschi questo fu un eccesso di cautela se si tiene conto di quanto fossero esigue le forze tedesche in Italia, e l'abitudine dell'alto comando Alleato di compiere ogni sua azione solo subordinatamente alla copertura aerea, aveva semplificato il lavoro dei difensori

): i reparti del gruppo d'armate C tedesco del generale Kesselring contrattaccarono i reparti americani sbarcati a Salerno, tenendoli inchiodati abbastanza a lungo da permettere un'ordinata ritirata verso nord

La manovra ideata dal comando tedesco (in accordo, almeno inizialmente, tra Kesselring, von Arnim e Rommel) prevedeva un attacco su due direttrici: una massa principale, al comando del vice di von Arnim (generale

, mantenendo la stretta relazione tra i due comandi. La missione di Kesselring era di ottenere la supremazia aerea, se possibile il dominio dei cieli e, nei limiti del possibile, proteggere le operazioni a terra.

a un imperfetto coordinamento tra le truppe a terra e l'aviazione, ma fu maggiormente impressionato dai risultati ottenuti nell'attacco a Tobruk, per il quale Kesselring aveva richiesto un numero addizionale di velivoli dalla Grecia e da Creta.

Kesselring considerava Rommel un grande generale che conduceva egregiamente le truppe nella guerra di movimento, ma lo riteneva troppo bizzarro e incostante per gli alti livelli di comando. Secondo Kesselring, il crollo nervoso di Rommel e il successivo ricovero in ospedale per depressione alla fine della

di Rommel nel Nord Italia, dove lo stesso Rommel avrebbe assunto il pieno comando. Kesselring fu contrariato. Questo avrebbe comportato l'esporre il Sud della Germania ai bombardieri operanti dall'Italia e il rischio che gli Alleati irrompessero nella valle del

e altri due comandanti affermarono che la difesa del triangolo non avrebbe potuto esserci, se non a costo di gravi perdite o della completa distruzione del loro comando. Ciononostante, Kesselring insistette che le posizioni andassero mantenute.

Per quanto riguardava la prima imputazione l'accusa sostenne che l'ordine dato al generale Mackensen di fucilare dieci italiani per ogni tedesco morto nel corso dell'attentato era stato impartito da Kesselring, in seguito nel corso della notte era arrivato da

, il quale conferma appieno il giudizio storico formulato nella pubblicazione della von Lingen. Kesselring mantenne sempre una buona reputazione tra i militari americani e britannici, dai quali era anche soprannominato

ritennero che la grande flotta individuata a Gibilterra fosse diretta a rifornire Malta o ad effettuare uno sbarco in Sicilia o a Tripoli; nonostante i dubbi del feldmaresciallo Kesselring quindi le forze dell'Asse organizzarono piani di intervento aereo attraverso lo

. I generali italiani fecero forti pressioni sul comandante tedesco, affermando che la linea di Marsa Brega avrebbe dovuto essere difesa ad ogni costo; lo stesso feldmaresciallo Kesselring ritenne che il feldmaresciallo Rommel fosse troppo pessimista e poco combattivo

, mentre tre giorni dopo arrivarono gli uomini del SD di Friedenthal. A pranzo con Kesselring emerse subito il problema del caso Italia: con Mussolini prigioniero, il re e Badoglio potevano contrattare la pace mentre contemporaneamente davano a intendere ai tedeschi, per guadagnare tempo, di voler continuare a combattere al loro fianco.

che obbligavano gli Alleati a combattere in due settori, gli statunitensi a ovest e i britannici a est delle montagne. Le loro azioni non potevano integrarsi a vicenda e pertanto i tedeschi potevano affrontare gli attacchi su un lato e poi trasferire le truppe sull'altro. Kesselring aveva inoltre tenuto molte forze di riserva a nord, per gran parte riunite nella

che ancora non era entrata in azione. Infine, mentre gli Alleati dovevano accontentarsi delle strette strade di montagna, i tedeschi potevano usufruire della ben superiore rete stradale che passava per Roma. Le riserve e le migliori linee di comunicazione permettevano a Kesselring e von Vietinghoff di trasferire le loro truppe rapidamente dove richiesto.

. In questo modo i tedeschi non avrebbero potuto distaccare forze da Roma e non sarebbe stato possibile far affluire rinforzi attraverso la Pianura padana. Sia Westphal sia Kesselring ritennero che gli Alleati avessero pagato un duro scotto strategico per il loro desiderio di assicurarsi la sicurezza tattica con la forza aerea; secondo i tedeschi questo fu un eccesso di cautela se si tiene conto di quanto fossero esigue le forze tedesche in Italia, e l'abitudine dell'alto comando Alleato di compiere ogni sua azione solo subordinatamente alla copertura aerea, aveva semplificato il lavoro dei difensori

L'esercito tedesco in Italia sotto il comando del tenace ed esperto feldmaresciallo Kesselring, era riuscito a fermare l'avanzata degli Alleati lungo la linea Gustav che, imperniata sulla posizione di

Nonostante la sconfitta, il feldmaresciallo Kesselring non perse il controllo della situazione e le truppe tedesche continuarono a combattere in ritirata cedendo gradualmente terreno mentre risalivano lungo l'




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Ultimo aggiornamento pagina:

28 Novembre 2021

05:24:54