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Frasi che contengono la parola idrovolanti

Questo tipo di idrovolanti prevede due galleggianti di uguale dimensione montati parallelamente sotto la fusoliera, analogamente a quanto avviene per le ruote di un carrello fisso; questa configurazione era tipica degli ultimi sviluppi degli idrovolanti da competizione e degli

Negli anni trenta sugli aerei terrestri iniziarono a diffondersi i primi esempi di carrello retrattile; sugli idrovolanti, viste le dimensioni dei galleggianti, questi sistemi non poterono essere implementati se non per i piccoli stabilizzatori subalari. In molti idrovolanti con galleggianti stabilizzatori, quale lo

In questo tipo di aeromobili convivono sia un carrello retrattile che scarponi per il galleggiamento o uno scafo centrale galleggiante, ma la classificazione rigorosa dei velivoli assegna a queste macchine una categorizzazione diversa rispetto agli aeroplani e agli idrovolanti.

per idrovolanti, ovvero uno specchio d'acqua dotato a riva di infrastrutture per gli idrovolanti. Tipicamente per mettere in acqua i velivoli erano disponibili gru e scivoli, dalla riva fino in acqua. In questo periodo raggiunsero una certa diffusione: infatti gli aeroporti, anche quelli ereditati dalla

Lo sviluppo degli idrovolanti da trasporto si affianca a quello dei grandi idrovolanti da pattugliamento plurimotori della seconda guerra mondiale e a quelli trasporto passeggeri del decennio precedente. Con il termine del conflitto i velivoli che avevano operato come ricognitori e bombardieri vennero destinati principalmente a compiti di trasporto. Analoga destinazione trovarono i velivoli concepiti ex novo per questi scopi durante il conflitto. Ad esempio il

Sebbene oggi gli idrovolanti da trasporto civile abbiano perso molta della importanza che avevano tra le due guerre mondiali, il loro uso resta abbastanza diffuso nelle aree costiere e lacustri dell'America del nord (l'

non fu la prima portaerei. Venne originariamente progettata come nave mercantile, ma durante la costruzione venne convertita per essere trasformata in una nave appoggio idrovolanti (cosa ben diversa da una portaerei). Varata nel

Sono gli stessi anni in cui si assistette ad un fiorire di compagnie aeree per il trasporto della posta e di passeggeri, inizialmente su aerei da pochi posti e per distanze brevi, fino ai primi voli transoceanici. Dai timidi tentativi degli idrovolanti postali tedeschi, che coprivano le tratte Germania Sud-America, utilizzando i transatlantici come

. Infatti nell'aviazione della Marina imperiale i compiti di esplorazione non venivano svolti da velivoli a bordo delle portaerei, che erano caccia, bombardieri e siluranti, ma dagli idrovolanti a bordo degli incrociatori. La classe Tone era uno sviluppo della precedente

Fondamentali per il successo della Pan Am sono state le competenze dei suoi equipaggi, che venivano rigorosamente addestrati ai voli a lungo raggio, all'attracco degli idrovolanti, alla navigazione marittima, all'uso della radio, a riparare gli aerei e a conoscere le correnti marine.

la decifrazione dei messaggi segreti giapponesi fu di notevole aiuto agli Stati Uniti e permise all'ammiraglio Nimitz di organizzare un efficace schermo difensivo-offensivo, cogliendo di sorpresa il nemico, ignaro (anche per la mancata ricognizione degli idrovolanti) della posizione della flotta americana

). Alcuni piloti erano addestrati al volo su idrovolanti, altri erano senza alcuna esperienza di operazioni di combattimento su caccia. Un solo Gladiator fu abbattuto, ma i restanti riuscirono ad abbattere diversi aerei italiani

e della costa italiana, in coordinazione con gli idrovolanti di stanza a Brindisi e Valona che effettuavano svariate missioni esplorative e di caccia ai sommergibili, che talvolta si portavano sin sulla costa dalmata e bombardavano le basi di Durazzo e

e parecchio naviglio minore in costruzione caddero in mano dei tedeschi. Anche molti aerei della Regia Aeronautica, soprattutto trasporti ed idrovolanti dotati di maggiore autonomia, raggiunsero le zone controllate dagli Alleati e vennero poi presi in carico dalla neocostituita

sulle strutture presenti nell'atollo di Eten e sulla base di idrovolanti sull'isola di Weno. Decine di velivoli giapponesi vennero danneggiati o distrutti rendendo impossibile qualsiasi tentativo di reazione da parte giapponese contro i raid aerei. Ondate successive di attacchi congiunti di aerosiluranti e bombardieri danneggiarono in modo permanente le piste di atterraggio e gli hangar degli aeroporti nipponici

Dopo la sua cattura, le forze alleate trasformarono Los Negros in un'importante base aerea e navale che venne usata fino alla fine della guerra. Le infrastrutture costruite dagl'alleati includevano oltre ad una base navale nella baia di Seeadler, una base per idrovolanti vicino alla Punta di Lombrum

, ma il resto della base aerea era dotato ancora di strutture abbastanza primitive. Sull'isola di Wake erano dislocati la caserma dei marine, i magazzini e le principali strutture della base navale, Peale ospitava una rampa e zone di parcheggio per idrovolanti oltre a un ospedale, mentre su Wilkes erano collocati solo alcuni depositi di carburante; un canale dragato nel braccio di mare che separava Wilkes da Wake consentiva l'accesso all'interno della laguna

Il Brasile fu uno dei paesi che impiegarono il Catalina nel corso della seconda guerra mondiale. Uno degli episodi che vide tra i protagonisti gli idrovolanti delle forze armate brasiliane fu l'affondamento dell'

, mentre la sezione idrovolanti in seno alla marina fu schierata lungo la costa adriatica, ma l'aviazione navale era numericamente inconsistente, con sette velivoli di base a Venezia dei quali solo tre efficienti, e altri quattro a

, appena varata, venne incorporata nella Regia Marina per fornire supporto logistico agli idrovolanti in dotazione alle navi da battaglia ed agli incrociatori, con compiti di nave officina per l'assistenza e la riparazione degli aerei e nel contempo per trasportarli presso le squadre navali cui fornire supporto. I lavori di trasformazione, effettuati presso il

Le navi appoggio idrovolanti continuarono ad essere usate anche dopo la seconda guerra mondiale, sebbene di solito come navi di supporto che operavano con gli idrovolanti da porti piuttosto che in mare aperto. Questi aerei erano generalmente utilizzati per missioni di pattugliamento a lungo raggio. L'uso di navi appoggio permetteva di inviare rapidamente gli aerei in nuove basi, dato che loro installazioni di supporto erano mobili, in maniera simile alle navi appoggio per

a rompere il contatto con l'acqua in fase di decollo e quindi si creava un effetto di risucchio; di conseguenza gli idrovolanti degli incrociatori di Wright ritardarono il loro decollo dal porto di Tulagi, quindi non ebbero parte nella battaglia.

; quest'ultima era un'azienda sviluppatasi nei primi anni del XX secolo come costruttore navale, ma concentratasi nella realizzazione di idrovolanti nel corso della guerra. Le fonti non concordano nell'indicare la natura della collaborazione tra le due aziende che rappresenterebbe una sorta di

. Oltre che a bordo di qualche nave da battaglia ricostruita, questi velivoli vennero impiegati anche da basi esistenti nel Baltico e nel mar Nero. Quasi contemporaneamente i progettisti locali svilupparono alcuni modelli di idrovolanti; non ebbe gran successo il

: i cacciabombardieri e gli aerosiluranti imbarcati decollati dalle portaerei costringevano le enormi corazzate ad un'umiliante navigazione passiva sotto l'incessante bombardamento dei piccoli e maneggevoli aerei, potendo opporre solo un insufficiente fuoco di contraerea, mentre la portaerei che aveva lanciato gli aerei poteva trovarsi anche a qualche centinaia di chilometri al di fuori del raggio dei cannoni della corazzata. Nel ruolo di pattugliamento delle coste e scorta ai convogli navali, gli idrovolanti dotati di siluri affiancavano spesso le corvette e fregate.

L'Mb.IV, originariamente concepito per motorizzare idrovolanti e velivoli di grandi dimensioni, era stato progettato per l'uso ad alta quota. A questo scopo era fornito con tre diverse tarature del carburatore, ciascuno con taratura ottimizzata per prestazioni a diverse altitudini.




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Ultimo aggiornamento pagina:

10 Gennaio 2022

19:02:23