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Frasi che contengono la parola giustiniano

. Colpito dalla sua bellezza, Giustiniano dapprima la tenne come amante, pur elevandola al grado di patrizia. Da questo momento iniziava la carriera di Teodora. In questo periodo la coppia era oltremodo legata alla fazione dell'Ippodromo degli

Teodora proteggeva i Monofisiti, li nascondeva all'occorrenza, bloccava i procedimenti giudiziari a loro carico. La sua azione accontentava qui i ceti che si potrebbero assimilare ad una classe borghese all'interno dell'Impero, mentre il marito accontentava quelli aristocratici. La loro divenne in pratica una politica bifronte svolta dai due vertici al potere, capace di bilanciare le due forze sociali vitali dell'impero. Giustiniano ne ricavava il beneficio di non farsi catturare da alcuno dei ceti in lizza, potendoli dominare entrambi, e in un paese stanco di violenze e lotte sociali, terrorizzato dalle pressioni di barbari e

Tuttavia i successi di Belisario suscitarono l'invidia dei sottufficiali, che diffusero la voce, giunta anche alla corte di Giustiniano, che il condottiero aspirasse al trono d'Africa; Giustiniano, nell'ordinargli di spedire a Costantinopoli i proventi della conquista e i prigionieri di guerra, tra cui spiccava il re vandalo Gelimero, lo pose di fronte a una scelta: o ritornare immediatamente a Costantinopoli o rimanere in Africa.

Ad influenzare negativamente la guerra contribuirono anche gli scarsi rifornimenti di uomini e mezzi. Era infatti ancora in corso la guerra contro la Persia e Giustiniano non poteva sguarnire il fronte orientale di truppe per inviarle in Italia; inoltre vanno considerati anche gli effetti devastanti della peste, che ridussero considerevolmente le risorse a disposizione dell'Impero.

Originariamente, sotto il regno di Giustiniano, le decorazioni interne consistevano in disegni astratti su lastre di marmo poste sulle pareti e sulle volte con mosaici curvilinei. Di questi, si possono ancora vedere gli

), che si occupavano di imporre le tassazioni necessarie al mantenimento della corte imperiale con la magnificenza voluta da Giustiniano I e che venivano inoltre attribuite ai capricci dell'imperatrice

Tuttavia queste leggi non riuscirono a eliminare la corruzione; fonti coeve parlano infatti di compravendita delle cariche e di altri casi di corruzione, spesso per opera dei ministri di Giustiniano (ad esempio il prefetto del pretorio

- fonte non completamente attendibile in quanto un libello diffamatorio contro Giustiniano - a ordire l'assassinio di Amalasunta sarebbe stata addirittura Teodora, che, nel timore che Giustiniano potesse subire il fascino e l'influenza di Amalasunta e di essere dunque messa in ombra, intendeva impedire che fosse liberata ed esiliata a Costantinopoli e per tale motivo avrebbe istigato Teodato a farla uccidere.

Belisario era in disaccordo con Giustiniano sul che fare dei territori riconquistati: Giustiniano avrebbe voluto lasciare che gli Ostrogoti governassero uno Stato a nord del Po, mentre Belisario avrebbe preferito fare dell'intera Italia un territorio imperiale romano-bizantino.

Inoltre anche le frontiere balcaniche erano messe a rischio dalle popolazioni di Slavi che, nonostante la robustezza delle fortezze imperiali, sulle quali Giustiniano aveva investito molti soldi, invadevano quasi ogni anno i Balcani massacrando e saccheggiando le province bizantine senza incontrare quasi alcuna resistenza.

. All'inizio era dell'opinione che la questione rivolgeva attorno a parole di poca importanza. Per gradi comunque, Giustiniano venne a comprendere che la formula in questione non solo appariva ortodossa, ma poteva anche servire come misura conciliatoria nei confronti dei monofisiti, e fece un vano tentativo per usarla nella conferenza religiosa con i seguaci di

Vari storici moderni hanno criticato Giustiniano per aver attuato una politica offensivista sconsiderata, espandendo a dismisura l'Impero pur non avendo le risorse disponibili per mantenere le nuove conquiste e lasciando sguarnite le vecchie frontiere permettendo ai Barbari e ai Persiani di devastarle.

Dante rappresenta Giustiniano come guidato dalla Provvidenza Divina nella riforma del diritto e nelle conquiste militari in Occidente, sostenendo che furono possibili solo in seguito all'intervento di

per ordine di Giustiniano, descritto come un sovrano ingrato reo di aver acriticamente dato credito alle accuse infondate di tradimento messe in giro dai funzionari imperiali, invidiosi per i grandi successi conseguiti dal generale.

La guerra gotica aveva tuttavia devastato l'Italia. Dopo la guerra Roma era parzialmente in rovina con solo un acquedotto ancora in funzione e il senato romano in irreversibile declino. Giustiniano nella

di Procopio, Teodora, nel timore che Giustiniano potesse subire il fascino e l'influenza di Amalasunta e di essere dunque messa in ombra, intendeva impedire che fosse liberata ed esiliata a Costantinopoli e per tale motivo avrebbe istigato Teodato a farla uccidere.

, mentre Belisario, tornato a Costantinopoli, fu accolto freddamente da Giustiniano che non volle decretargli il trionfo (come, invece, era avvenuto in occasione del ritorno vittorioso dalla guerra vandalica) e non permise che il tesoro di

Inoltre la politica di Giustiniano e dei suoi successori fu quella di affidare le principali cariche civili e militari dei territori italici a funzionari di provenienza greco-orientale, in contrasto con la politica degli Ostrogoti, che avevano invece concesso ai membri dell'aristocrazia italica e del senato romano di detenere importanti cariche civili, come quella di prefetto del pretorio.

, chiesa della Santa Sapienza, ricostruita in seguito a un incendio nelle forme monumentali date dalla maestosa cupola che irradia di una luce quasi ultraterrena il vastissimo spazio dell'aula a base centrale della basilica. Altre opere dell'epoca di Giustiniano sono la

Tre anni dopo, la sua fama era giunta fino a Costantinopoli, dove l'Imperatore Giustiniano II, ammirati i componimenti che Giovanniccio gli aveva dedicato, intendeva conoscerlo di persona e, a tal fine, chiese che fosse inviato a Costantinopoli: giunto a Costantinopoli, Giovannicio si fece talmente apprezzare che nel giro di pochi giorni divenne uno dei

in cui un moderno archeologo viaggia involontariamente nel tempo fino a trovarsi nel regno ostrogoto, aiutando a stabilizzare la situazione in seguito alla morte di Teodorico, evitando la vittoria di Giustiniano.

Giustiniano e dei suoi successori avevano interessi al di fuori della provincia di Giudea, ed aveva truppe insufficienti a far rispettare le succitate regole. Come risultato, il V secolo fu un periodo in cui una serie di nuove sinagoghe vennero costruite, molte delle quali con splendidi pavimenti a mosaico. Gli ebrei adottarono le ricche forme d'arte della cultura bizantina. I mosaici ebraici del periodo ritraggono persone, animali,

, e si opposero ad Atanagildo, che tentava inutilmente di contenere la loro espansione verso il cuore dalla penisola iberica, recuperando solo alcune zone dell'interno. I Bizantini ebbero l'appoggio della popolazione locale (sembra che considerassero il governo di Giustiniano l'unico governo legale), che era stata vessata dai Visigoti

Belisario, arrivato Areta con i suoi Arabi, decise quindi di invadere la Persia, ma ad essa si opposero i duci della Fenicia Libanense, Recitanco e Teoctisto, timorosi che se avessero lasciato sguarnite di truppe la loro provincia Alamundaro ne avrebbe approfittato per saccheggiarla e Giustiniano se la sarebbe presa con loro. Belisario tuttavia fece loro notare che in quel momento in Arabia era in corso la tregua sacra, durante la quale gli Arabi non potevano fare guerre, quindi non dovevano temere un attacco di Alamundaro.

(che sopravvive come base per molte cronache successive) forniscono molti ulteriori dettagli. Entrambi gli storici ebbero toni aspri nei confronti di Giustiniano e Teodora: a fianco della sua opera principale, Procopio scrisse anche una

Tuttavia queste leggi non riuscirono a eliminare la corruzione; fonti contemporanee parlano infatti di compravendita delle cariche e di altri casi di corruzione, spesso per opera dei ministri di Giustiniano (ad esempio il prefetto del pretorio

Il libro I descrive gli edifici fatti costruire da Giustiniano e Teodora nella capitale come la Chiesa di S. Sofia, le altre chiese, il palazzo, le cisterne, il convento dove vennero recluse le prostitute costrette da Giustiniano e Teodora a far penitenza per i loro passati peccati ecc.

Quando le armate di Giustiniano riuscirono nell'impresa di riconquistare gran parte dell'Occidente (Italia, Africa, Spagna meridionale e isole del mediterraneo), l'Imperatore decise di ripristinare la

, suddivisa in due macro volumi. Nel primo abbiamo: Acquaviva, Ajaldo (poi Corbano), d'Alagno (Alagna), Altemorisco, Barberino (Barberini), Brancaccio, Capano, Capuano, Carduino, Cavaniglia, Celano, Centelles, Cossa (Coscia), Diaz Carlone, Filingero (Filangieri), Galluccio, Giustiniano (Giustiniani). L'altra raccolta annovera: Gonzaga, Grisone,

in ogni caso, contrariamente a quanto lascia intendere Dante, anche successivamente Giustiniano prese decisioni controverse in politica religiosa, che lo portarono allo scontro con il Papato (nel corso del quale fece deportare

- fonte non completamente attendibile in quanto un libello diffamatorio contro Giustiniano - Teodora, determinata a impedire l'eventuale liberazione ed esilio a Costantinopoli di Amalasunta nel timore che Giustiniano ne potesse subire il fascino e l'influenza e di essere dunque messa in ombra, avrebbe ordinato all'ambasciatore bizantino Pietro di istigare Teodato a farla strangolare (Procopio,

). Uno dei grandi passaggi nella storia dell'architettura occidentale si ebbe quando gli architetti di Giustiniano inventarono un tipo di transizione dolce dalla pianta quadrata di una chiesa alla cupola circolare per mezzo di

Narsete corruppe gli Azzurri con del denaro facendo inoltre notare loro che l'Imperatore Giustiniano li aveva sempre protetti, mentre Ipazio, l'usurpatore che intendevano innalzare al trono, avrebbe favorito i Verdi; forse per il denaro, forse per l'abile mossa diplomatica, gli Azzurri abbandonarono i Verdi e ritornarono fedeli a Giustiniano.

, e si opposero ad Atanagildo, che tentava inutilmente di contenere la loro espansione verso il cuore dalla penisola iberica, recuperando solo alcune zone dell'interno. I Bizantini ebbero l'appoggio della popolazione locale (sembra che consideravano il governo di Giustiniano l'unico governo legale), che era

che in pratica proibiva ai membri della classe senatoria di sposare una donna di classe sociale inferiore, comprese le attrici di teatro, che all'epoca erano considerate scandalose. Questo editto permise a Giustiniano di sposare

Giustiniano avrebbe dovuto versare cento aurei, in cambio della conservazione delle mura di Dara, e in compenso delle spese fatte dai Persiani per mantenere una guarnigione a difesa delle Porte Caspie;

; Giovanni di Efeso critica le divisioni tra i generali romani, che impedirono loro di operare all'unisono in un piano di operazioni comune contro il nemico, e soprattutto la decisione da parte del generale Giustiniano di non inseguire l'esercito nemico in fuga, permettendogli di recuperare coraggio e di dare alle fiamme Melitene.

Costantino aveva avuto un figlio dalla moglie Anastasia: Giustiniano. Per il suo nome, egli avrebbe imitato la politica estera di Giustiniano I, cercando di riconquistare i territori persi e intraprendono rischiosissime azione per via delle poche risorse che l'impero disponeva

Belisario era in disaccordo con Giustiniano sul che fare dei territori riconquistati: Giustiniano avrebbe voluto lasciare che gli Ostrogoti governassero uno Stato a nord del Po, mentre Belisario avrebbe preferito fare dell'intera Italia un territorio imperiale.

) da poco promulgata da Giustiniano, conferiva al papa quelle funzioni civili di amministratore delle finanze e della giustizia anche laica che, in mancanza di un potere centrale visibile, gli consentirono di limitare le sofferenze della popolazione. La lungimiranza di Pelagio in questo ruolo di amministratore laico, oltre che di guida spirituale, gli fece intraprendere la costruzione di una nuova chiesa (quella che poi sarebbe diventata la

Le persecuzioni degli eretici promosse sotto il regno di Giustino e continuate con il nipote Giustiniano. Le vessazioni ai danni degli ariani contribuirono a rendere i rapporti con gli Ostrogoti d'Italia tanto tesi che sfoceranno in una




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Ultimo aggiornamento pagina:

30 Novembre 2021

17:39:09