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Frasi che contengono la parola gentilizia

(Palazzolo Acreide: considerato un gioiello del barocco palazzolese, presenta linee strutturali e semplici con il portale ad arco di bugnato liscio e sporgente con lo stemma di una famiglia gentilizia. Vi sono quattro balconi sostenuti da mensole scolpite raffiguranti mascheroni e sembianze di animali. Caratteristiche sono le inferriate ricurve.

esistente sullo stemma della prima. Un'altra interpretazione fa risalire lo stemma all'arma gentilizia della Famiglia Borghesi: un drago giallo in campo verde. Un'ulteriore interpretazione associa l'emblema a quello della Famiglia Benincasa, la famiglia di

venne concessa la sacrestia quale cappella gentilizia di famiglia e luogo di sepoltura: venne eretta la nona abside, di forma pentagonale, venne terminato l'altare maggiore, poi decorato dalla pala con la celeberrima

Il Castello: non si hanno molte notizie di questa struttura, che si trova nel cuore del centro storico, al confine con il borgo di Lama Vecchia, quasi franato del tutto. Il castello sorge su un'altura, cerniera tra la vecchia Lama e quella nuova sviluppatasi nel XVII secolo, attorno l'attuale piazza Umberto I, con la parrocchia di San Nicola e San Clemente. Oggi del castello rimangono ruderi dell'impianto irregolare, compreso tra via Castello e via Forno vecchio, pare che prima della distruzione degli alleati mediante bombardamento, il castello fosse una residenza gentilizia, rimaneva solo una torre di guardia ancora oggi conservata, mentre attorno si trovano i ruderi delle mura.

era visibile un sistema interregionale basato sul rapporto fra un territorio meridionale, caratterizzato da agricoltura irrigua, peso demografico, potere spersonalizzato e centralizzato nel polo templare-palatino, consumo di birra e olio di palma da un lato e un territorio periferico, ricco di metalli e pietre dure (assenti nella Bassa Mesopotamia) e caratterizzato da un potere personale, di marca gentilizia e maggiormente pluralista, e dove si consumano vino e olio d'olivo (come in Siria) dall'altro.

, seguendo i canoni delle torri gentilizie. All'epoca la torre gentilizia urbana era intesa come una trasposizione del castello entro la cerchia delle mura civiche: conciliava funzioni di stoccaggio e di difesa a beneficio delle consorterie che ne promuovevano la costruzione, ma era soprattutto uno strumento di imposizione visiva.

(poi Sartori-Corsi) altro cenno della architettura veneziana. Risale al secolo XVII, a tre piani e coronamento a timpano, completata un tempo da due barchesse e dalla cappella gentilizia. Al centro del paese, venne affiancata nel

che vi possedevano, sulla sinistra del Secca, una bellissima villa del XVII secolo, con una cappella gentilizia e l'annesso cimitero di famiglia. Nella villa, oggi in rovina, negli anni venti del Novecento visse lo scrittore italo-inglese

(che concesse alla cappella interna del palazzo il titolo di cappella gentilizia), la contessa Laura Picedi e il marchese Giacomo Gropallo, quest'ultimo promotore della bonifica privata della zona paludosa tra

(XVIII secolo). Cappella gentilizia di Ca' Rosetta edificata successivamente alla villa e commissionata dai Rosetta per poter presenziare alle funzioni religiose. Presente al suo interno una Madonna col Bambino, dipinto firmato Jacopo Contiero, mentre un furto l'ha privata di un

Cappella di Sant'Elena, situata a Montegiovi e addossata alla porta d'accesso al borgo, costituiva la cappella gentilizia dell'antico castello oramai scomparso, ma si presenta oggi particolarmente modificata.

Villa Garbinati, a Lupiola. In origine un convento del Quattrocento, l'edificio fu in seguito ampliato. Al centro di un grande parco vi sono la Villa, la cappella gentilizia e la barchessa cinquecentesca

greca), derivate in genere dalle strutture assembleari della costituzione gentilizia ma riadattate alla nuova organizzazione sociale con l'esclusione dei non cittadini, ossia stranieri, schiavi ecc. Religioni di carattere nuovo, generalmente

Salita a Cesino, Genova (Cesino). Oggi trasformata in condominio residenziale. Con cappella gentilizia e due chalet lignei decorati con ancore, a ricordare il legame della famiglia Millo, armatori presso il porto di Genova, e il mare. Della famiglia si ricorda il Quartiere Millo nel

In un'altra valle di Sant'Agostino troviamo Valle dei Calvi, oggi luogo in forte degrado, che comprende una villa settecentesca (Villa Calvi) caratterizzata da un ampio loggiato ad architravi oggi deturpato da uno sciagurato rimaneggiamento; la cappella gentilizia, poco distante, intitolata alla Sacra Famiglia, versa in una situazione disperata.

Salita a Cesino, Genova (Cesino). Con cappella gentilizia e due chalet lignei decorati con ancore, a ricordare il legame della famiglia Millo, armatori presso il porto di Genova, e il mare. Della famiglia si ricorda il

Su via della Lastra si affaccia la cappella gentilizia, con campaniletto a vela, ormai sconsacrata; l'affresco oggi collocato nel salone venne staccato da qui nel periodo della seconda guerra mondiale e raffigura una

, sopra l'antico castello del XIII secolo, di cui resta una torre angolare a pianta irregolare. Si tratta di un edificio a pianta quadrata, a residenza gentilizia tardo rinascimentale, e torrette angolari ottagonali, addossato ad una preesistente; per la sua realizzazione vennero demolite parte delle mura che circondavano la torre. Durante la

, presenta una facciata a due piani con loggiato centrale a timpano, il tutto arricchito da eleganti cornici e balaustre. Ai lati, le due barchesse concave, con quella di sinistra terminante con la cappella gentilizia che contiene dipinti di

Pieve di Santa Maria al Monte: l'aspetto attuale si deve a restauri cinquecenteschi; nell'interno si notano la cappella gentilizia dei marchesi, con molte loro tombe nella cripta e gli stalli da cui la famiglia del reggente assisteva alle funzioni, e nell'altare maggiore la statua lignea della Madonna (XIV sec.) protettrice del territorio.

Nel centro dell'abitato, in piazza S. Pietro, sorge il monumentale Palazzo Crivelli-Villani, con fastoso portale barocco, cortile colonnato, scalone, che rivela la sua origine gentilizia nonostante impropri interventi edilizi subiti nel corso del tempo. Del periodo medioevale si conservavano quattro torri (oggi ne rimane una sola in vicolo Crivelli, detta

: la chiesa, il cui prospetto esterno appare stilisticamente eclettico ottocentesco, fu edificata nel XVIII secolo come cappella privata gentilizia. L'odierno titolo parrocchiale vi fu, infatti, trasferito solamente nel

. Fu edificata presumibilmente nel XVI secolo con il titolo di Santa Maria su una leggera altura rispetto all'odierna via Madonna dei Cieli. A partire dal tardo ottocento fu utilizzata come cappella gentilizia e nel periodo fra il

Villa Ca' Morelli, Bembo, sec. XVII, in via Ca' Morelli, composta da corpo padronale a pianta quadrata e due barchesse staccate laterali. Alla barchessa di sinistra si attesta una cappella gentilizia con all'interno stucchi ed un affresco della Beata Vergine Assunta (sec. XVIII).

La villa, a pianta rettangolare, si sviluppa su tre piani con una attico centrale che si eleva per un altro piano. Ai fianchi dell'edificio sono addossati due corpi, di cui quello a destra, contiene la cappella gentilizia, dedicata alla




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Ultimo aggiornamento pagina:

05 Gennaio 2022

14:52:47