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Frasi che contengono la parola gettarono

La battaglia fu estremamente combattuta fin dall'inizio; i legionari delle due parti si gettarono all'attacco con grande slancio dopo aver lanciato le grida di guerra e lo scontro fu caratterizzato soprattutto da aspri e cruenti combattimenti a distanza ravvicinata. Entrambi gli schieramenti rinunciarono alla fase preparatoria a distanza con lanci di frecce e giavellotti e si impegnarono subito in sanguinosi corpo a corpo; i gladi furono sguainati e i legionari veterani iniziarono il massacro reciproco all'arma bianca

aveva lasciato alla Francia il controllo delle sue colonie, ma le restrizioni militari e le obbligazioni che l'Inghilterra seppe creare con gli stati clienti, effettivamente gettarono le basi per il futuro dell'intera India nelle mani degli inglesi. La vittoria britannica sulla Francia nella Guerra dei Sette anni fece della Gran Bretagna la principale potenza coloniale del mondo.

, completamente armato, l'ebbe oltrepassato, gli altri lo seguirono e si gettarono all'attacco. Gli inglesi si diedero alla fuga e alcuni, come il comandante della guarnigione, William Glasdale, caddero nella Loira e annegarono. Le Tourelles erano state prese

Quando all'alba i Romani si gettarono all'attacco finale, gettando passerelle per avanzare dal terrapieno, rimasero stupiti della mancanza di resistenza. Una volta scavalcate le mura trovarono la fortezza desolata e gli edifici in fiamme, senza capire cosa fosse realmente accaduto. Alla fine le due donne uscirono dal nascondiglio e raccontarono ai Romani tutti i particolari dell'accaduto. I Romani, rimasti increduli dinanzi a tanta forza d'animo, quando videro quella immane distesa dei cadaveri, non provarono esultanza per aver annientato il nemico, ma l'ammirazione per il nobile gesto.

, armati di ramaglie e di sassi, penetrarono nei loro alloggi, si gettarono con forza su di loro, li presero e li gettarono nelle mani dei soldati spagnoli, i quali li legarono e li portarono via con loro, mettendoli in prigioni sotterranee, alcuni a

. Questo gesto diede ai suoi una tale fiducia e una tale forza che i Romani si gettarono con grande impeto nella battaglia, mentre i nemici, confusi, cominciarono ad arretrare sotto la foga dell'armata romana, rincuorata dal sacrificio del proprio comandante. La vittoria, alla fine, arrise ai Romani.

). Per impedire ai pesci di divorarne il corpo, inoltre, essi gettarono loro del cibo e tentarono di allontanarli spaventandoli con il suono dei tamburi e con il rumore dei remi sbattuti in acqua. Da questi eventi sarebbe quindi nata la tradizione della festa, che prevede la corsa delle barche drago, accompagnate da gong e tamburi, in ricordo della tragica sorte di Qu Yuan. Durante la festa, inoltre, si consumano involtini di riso chiamati

Le ondate seguenti dovettero procedere a piedi per la mancanza di altri anfibi, e gli ufficiali dettero ordine alle truppe che si disperdessero; i giapponesi, avvistatili, diressero il tiro dei cannoni e delle mitragliatrici sulla laguna, provocando un'altra strage tra le file statunitensi, i cui sopravvissuti si gettarono dietro la barricata assieme ai commilitoni, subendo anche qui nuove perdite. Pattuglie mandate in avanscoperta per localizzare le fortificazioni nemiche e iniziare ad avanzare furono falciate e annientate. Mentre i marine cercavano di organizzarsi e collegarsi tra loro piccoli gruppi di soldati nipponici, strisciando tra le carcasse dei veicoli e i corpi dei morti, attaccarono alle spalle gli americani; altri si appostavano per poi prendere a fucilate gli infermieri o i soldati che assistevano i compagni feriti.

. Questo gesto diede ai suoi una tale fiducia e un tale vigore che i Romani si gettarono con grande impeto nella battaglia, mentre i nemici, confusi, cominciarono ad arretrare sotto la foga dell'armata romana, rincuorata dal sacrificio del proprio comandante. La

Senza alcun preavviso i carabinieri improvvisamente aprirono il fuoco sulla folla. I contadini inermi si gettarono a terra, cercando di evitare i colpi. Contemporaneamente, dal lato opposto della piazza, altri colpi d'arma da fuoco venivano esplosi da alcuni esponenti del

e di fianco a palazzo Marino, all'epoca sede del Ministero delle Finanze. Dopo avere saccheggiato il palazzo e dopo averlo scovato in un armadio, i rivoltosi denudarono il Prina e lo gettarono dalla finestra. Un commerciante di vini della Corsia del Giardino (l'attuale

ordinarono di costruire un mulino ad olio presso le fondamenta del muro della chiesa presso l'altare maggiore: nello scavo, gli operai rinvennero una tavola di marmo, la fecero in pezzi e la gettarono sulla strada.

, i quali, appena entrati, le gettarono, primo fra tutti il loro comandante, non solo i monili d'oro ma anche i loro pesanti scudi, uccidendola per il peso ed il numero degli oggetti che l'avevano ricoperta.

. Ma questo gesto, che i Romani consideravano rituale, diede ai suoi una tale fiducia ed un tale vigore che essi si gettarono tutti assieme nella battaglia ottenendo la vittoria e fu ripetuto dal figlio omonimo nella

colpirono lo scafo danneggiandosi e divenendo inservibili. Nel frattempo a bordo si era creato il panico e molti passeggeri caddero o si gettarono in mare, annegando. Sul lato di sinistra la situazione era migliore e Maresco fece il possibile per calare diverse lance, ma alcune di esse rivelarono il loro pessimo stato, essendo dotate di funi marce e deteriorate dal tempo oppure imbarcando acqua dalle commessure, tanto che fu necessario per i passeggeri

, centinaia di immigrati continuarono ad arrivare giornalmente a Brody. Questi arrivi gettarono nel marasma i correligionari austriaci e tedeschi: l'agiata classe media ebraica dell'Europa centrale e occidentale fece istintivo ricorso all'

Quando all'alba i Romani si gettarono all'attacco finale, gettando passerelle per avanzare dal terrapieno, rimasero stupiti della mancanza di resistenza. Una volta scavalcate le mura trovarono la fortezza desolata e gli edifici in fiamme, senza capire cosa fosse realmente accaduto. Alla fine levarono alto un grido per vedere se si faceva vivo qualcuno. Il grido venne udito dalle due donne, che uscirono dal nascondiglio e raccontarono ai Romani tutti i particolari dell'accaduto. I Romani, rimasti increduli dinanzi a tanta forza d'animo, cercarono di domare l'incendio e, una volta entrati nella reggia, quando videro quella immane distesa dei cadaveri, non provarono esultanza per aver annientato il nemico, ma ammirazione per quello che all'epoca era visto come un nobile gesto.

, sulla collina di Roichat. Lotario e Pipino attaccarono ed ebbero la meglio sino a che non si gettarono nella mischia Guerin coi suoi Provenzali. Mentre Pipino continuava ad avere il sopravvento su Carlo, Lotario cedette di fronte a Ludovico ed i Provenzali. Quando




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Ultimo aggiornamento pagina:

29 Dicembre 2021

10:57:28