CENTROHD - Huge Dictionaries

HOME >> G >> GE >> GEN

Frasi che contengono la parola genovesi

Malgrado i loro sforzi, gli imperatori niceni non furono in grado di contrastare con successo l'egemonia veneziana sui mari, e furono conseguentemente costretti a rivolgersi ai Genovesi per ottenere assistenza.

Il levante cittadino, antica sede di villeggiatura delle famiglie patrizie genovesi e oggi zona residenziale di pregio, ha conservato quasi intatta la sua costa, ricca di insenature, sulle quali si affacciano intatti borghi marinari come

i genovesi lo occuparono, saccheggiarono il quartiere veneziano e affondarono le navi in porto. La Serenissima, alleatasi con Pisa per i comuni interessi siro-palestinesi, rispose distruggendo il monastero. La fuga dei genovesi e del signore di

Torri Riario e Corsi. Situate davanti alla Torre del Brandale, furono anch'esse mozzate dai genovesi ma resistettero ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, che demolirono invece gli edifici intorno.

, ha comunque importanti punti di contatto con entrambi. Particolare per la sua cantilena, e per una propria fonologia, che risente dell'influenza toscana ed emiliana. Numerose sono le varianti fonetiche, essenzialmente riconducibili alle zone geografiche distinte del territorio: il dialetto risente fortemente delle influenze genovesi sulla riviera e nella parte alta della

La quale pagava la Repubblica di Genova per poter battere la bandiera bianca con croce rossa di S. Giorgio sulle proprie navi, a protezione dai pirati che non osavano aggredire le navi genovesi. Secondo un articolo apparso sul

promossa dall'Olivares per risolvere i problemi di Filippo IV con i banchieri genovesi (che negli ultimi anni si erano dimostrati poco cooperativi con il fallimentare regno di Spagna, non sentendosi sicuri nei prestiti e negli investimenti nei confronti di una potenza ormai palesemente in decadenza), dichiarando quindi la bancarotta di stato.

In settembre le popolazioni europee iniziarono a temere che Tamerlano non volesse distruggere solo l'impero ottomano ma anche loro. Per questo motivo le navi genovesi e veneziane, traghettarono i resti dell'armata ottomana al sicuro in

rileva la gestione finanziaria del quotidiano e alla fine dell'anno affianca il nuovo direttore, Lino Carrara. Naldi riceve l'appoggio di un gruppo di industriali dello zucchero genovesi, formato da Erasmo Piaggio (armatore con molti interessi nel settore saccarifero)

aveva compiuto un assalto al Municipio di Bologna, all'inizio dell'anno gli zuccherieri emiliani e genovesi proprietari del giornale sostituiscono l'amministratore (il banchiere Achille Gherardi) e il direttore (Mario Missiroli, successore di Carrara) per consegnare la direzione del giornale a

con i genovesi che si conclusero positivamente con la firma di trattati che garantirono un periodo ventennale di pace tra le due potenze marinare. La pacificazione non fu peraltro generalizzata in quanto nel

a pietra, mentre i francesi avevano una poco disciplinata cavalleria di origine feudale e qualche reparto mercenario (come i balestrieri genovesi). Le prime battaglie videro tutte la vittoria degli inglesi (

La preoccupazione maggiore fu di formare uno specifico ceto di marinai locali, quando la maggior parte di essi erano stranieri (francesi, corsi, napoletani, britannici, danesi, genovesi, greci), stabilitisi a Livorno nel corso del

, arricchiti dai rispettivi possedimenti americani) divenne il teatro commerciale preferito dai banchieri d'investimento genovesi, che svilupparono un sistema finanziario e bancario all'avanguardia nel mondo occidentale.

Le galere ponentine (spagnole, francesi, sabaude, genovesi, toscane, pontificie e maltesi) erano armate a netta maggioranza da forzati (criminali comuni) e schiavi musulmani. Allo stesso modo quelle dei

Patrizi Genovesi e Veneziani, equiparati a principi reali ereditari, in quanto ogni patrizio era un sovrano presuntivo, per il fatto che ogni patrizio poteva essere eletto Doge, il quale aveva rango reale

, alcuni ritrovamenti nell'entroterra siracusano e nella grotta Niscemi nel palermitano. In questa le pareti presentano incisioni rupestri zoomorfe. Al cosiddetto epigravettiano evoluto, la grotta di Cala dei Genovesi a Levanzo e il riparo di San Corrado nell'entroterra siracusano. All'epigravettiano finale, la grotta di San Teodoro Acquedolci, la grotta Corruggi (presso Pachino), la

, allo scopo di chiedere cibo per i poveri e buoni per ottenere derrate alimentari, tornando a Genova con l'automobile colma di beni e la promessa, da parte di Gullo, di far arrivare regolarmente provviste ai genovesi.

. Il Duomo di Pola fu ingrandito nel X secolo. Dopo la distruzione avvenuta nel XVI secolo per opera dei genovesi, la cattedrale fu subito ricostruita mantenendo le porzioni architettoniche romaniche e bizantine sopravvissute, tra cui resti di mura, alcune colonne originali e una finestra che si trova lungo la

. La bufera non permise ne ai genovesi ne ai veneziani di posizionarsi correttamente e in questa situazione caotica le navi veneziane e aragonesi superarono quelle genovesi, il comandante aragonese Santapau allora decise di andare incontro ai genovesi e iniziare lo scontro senza il consenso del Pisani che viste le condizioni sfavorevoli avrebbe preferito aspettare un miglioramento delle stesse. La situazione rese lo scontro estremamente caotico le navi si divisero in parecchi gruppi che si assalirono in numerosi duelli isolati per tutta la notte nonostante la tempesta continuasse

ucciso nell'assalto, M. M. ed E. P., genovesi, riconosciuti dalle numerose foto, si consegneranno spontaneamente, e infine, L. F., di Pavia, estraneo al gruppo dei genovesi, fu identificato durante le indagini dalla Digos di Pavia e, nel

ristrutturando il convento, semidistrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Numerose le opere d'arte provenienti da chiese genovesi demolite per ragioni urbanistiche o distrutte da eventi bellici. Del patrimonio artistico del museo fa parte il

Pisa fu conquistata da Firenze, perdendo definitivamente la propria autonomia politica. Agli inizi del secolo la contesa era dunque ridotta a un duello fra Genovesi e Veneziani. Resistevano intanto allo strapotere veneziano in adriatico le due repubbliche marinare

per i Savoia, a Treviso per l'Austria e a Trieste, che rimane indipendente. Deve inoltre rinunciare a soccorrere Cipro ancora in guerra. Genovesi e Veneziani si impegnano a non navigare per due anni a Tana e a ricomporre le dispute tra Giovanni Paleologo e Andronico. I Carraresi sono costretti a rientrare nei loro confini, ma continuano a tenere l'assedio a Treviso.

e soprattutto nella parte centro-settentrionale di questa, dove le popolazioni locali ebbero modo di conoscere questo prodotto proprio tramite i commerci che i mercanti pisani e genovesi intessevano con la Sicilia e il

con potere di nomina di professori e maestri. Viene costituita una Deputazione agli Studi, composta di patrizi genovesi, e vengono ricostituite tutte le cattedre, sia quelle relative all'insegnamento superiore (sacri canoni, giurisprudenza civile, filosofia, fisica, teologia, logica e metafisica), sia all'insegnamento inferiore (classi di retorica, di lettura, di scrittura). Da notare che l'insegnamento della

si trova nell'omonima piazzetta, adiacente a piazza Corvetto e via Roma. Oggi quasi completamente soffocata dallo sviluppo urbanistico del quartiere, e per questo poco conosciuta anche da molti genovesi

. Numerose famiglie genovesi e veneziane, ma anche pisane e fiorentine e di altre parti della penisola, si stabilirono in tali centri, in epoche differenti, soprattutto per commerciare con l'Impero bizantino e l'oriente. Le due repubbliche marinare mantennero il possesso di tali colonie sino alla conquista ottomana, che avvenne in momenti diversi, ma che fu sostanzialmente generalizzata. Le veneziane Syra e Naxos furono conquistate dai turchi nel

. I genovesi erano un popolo di mercanti, e loro fonte di ricchezza era anche il ruolo di banchieri per conto di altri Stati. Ad ogni modo, i genovesi vennero divisi dai loro possedimenti ad opera di

, capitale del Regno di Gerusalemme, sfociata in aperta battaglia, con la distruzione del quartiere veneto e delle navi alla fonda nel porto da parte dei Genovesi. Venezia, dunque, strinse alleanza con Pisa,

La vittoria premiava i genovesi ben oltre le loro aspettative: oltre al ricco bottino rinvenuto, vi erano importanti prigionieri di cui chiederne il riscatto, tra i quali lo stesso Alfonso, coi suoi fratelli

: tra gli oggetti riportati in patria vi furono le parti della catena che, con scopo difensivo, chiudeva il porto toscano, spezzata dai genovesi, e che, suddivise, vennero esposte in alcune porte delle mura, in diverse chiese e ville nobiliari. Le catene rimasero a Genova fino all'avvicinarsi dell'

. Vale tuttavia ricordare che, in quella particolare occasione, i genovesi soffrirono per alcuni errori e decisioni sbagliate assunti dalla fazione francese: infatti i comandanti francesi mandarono subito i balestrieri ad attaccare le linee avversarie, anche se erano sfiniti dalla lunga marcia sia di quel giorno che dei giorni precedenti per spostarsi dalla costa meridionale della Francia fino a Crecy -

, se i genovesi avessero avuto gli archi e gli inglesi le balestre il risultato della battaglia sarebbe cambiato di poco, vista la solida posizione tenuta dagli inglesi che vinsero i francesi non solo in forza del

In occasione della festa di Sant'Agata, la prima domenica di febbraio nel quartiere si tiene una grande fiera di merci varie, molto frequentata dai genovesi. Se oggi vi partecipano soprattutto banchi ambulanti di prodotti alimentari, biancheria e oggetti per la casa, un tempo la fiera era anche un grande mercato agricolo e zootecnico. Le origini di questo periodico mercato all'aperto risalgono a tempi lontani, quando la zona era un punto di incontro di mercanti appena fuori delle mura cittadine.

per cercare di riportare la calma ma questi colse l'occasione per unirsi alle truppe pisane che lo stavano aspettando e farsi proclamare doge. I genovesi riuscirono in breve tempo ad ottenere il controllo su tutta la costa da

(ultimo baluardo dei genovesi) e al medievale castello di Rezzo e al borgo stesso da parte del Reggimento Savoia e tre compagnie di soldati svizzeri. Gli abitanti rezzaschi tentarono una disperata e fiera resistenza asserragliandosi dentro al maniero del XII secolo, ma fu un tentativo inutile in quanto ben presto le forze del

, tuttavia chiuso da una grossa catena. Secondo le cronache, fu il genovese Noceto Ciarli (o Chiarli) ad aver avuto l'idea di accendere un fuoco sotto di esse, in modo da poter indebolire il metallo e da rompere facilmente gli anelli che chiudevano il porto. L'astuta mossa dei genovesi permise loro di entrare nel

, dunque, le navi veneziane piombarono su Acri, forzarono il porto, spezzandone la catena che ne proteggeva l'accesso, e distruggendo tutte le navi genovesi presenti, in breve seguite dal quartiere genovese, che fu preda del fuoco. Cadde infine anche il

Fondamentale fu anche la conoscenza, da parte francese, del fondale, delle coste, delle spiagge e delle difese costiere (numero, portata e cadenza di fuoco), fattori che permisero alla flotta di disporsi nel miglior modo per offendere e non essere offesa, al riparo dalle batterie genovesi

Nel passato vi sorgevano numerose residenze di villeggiatura di famiglie patrizie genovesi. Villa Chiappara era la residenza estiva dell'alto clero genovese, e disponeva di una cappella privata, ma aperta ai fedeli, intitolata alla

ed ovunque per il mondo. E in passato, come ho appreso dalle parole e dalle informazioni di alcuni mercanti e di altri genovesi degni di fede e come ho letto negli annali delle loro gesta, questi genovesi con potenti flotte seppero prendere

il suo stile, rimasto sino ad allora legato abbastanza rigidamente ai suoi studi accademici, si evolse timidamente verso una maggiore resa psicologica ed emotiva dei soggetti rappresentati nelle sue opere. La sua produzione fu essenzialmente funeraria e venne ricercato dalle famiglie benestanti genovesi che gli commissionarono numerosi monumenti funebri presso il

. Il governatore dell'isola, fedele al deposto imperatore, si rifiutava di consegnare l'isola, con grande irritazione dei Genovesi, che indussero l'imperatore Andronico ad atti ostili contro i Veneziani, imprigionando il

) chiudono sul fondo le due navate facendo da corona all'altare maggiore. Gli altari laterali sono intitolati a note famiglie genovesi dell'epoca (specificatamente quelle dei de Fornari e dei Casoni), alla colonia dei

Spesso i contratti con i balestrieri genovesi erano molto specifici, ed avevano clausole, come il combattere in determinate condizioni climatiche, o per un certo lasso di tempo. Si malignava che la proverbiale avarizia dei

Nonostante questa sconfitta (che dipese in ogni caso dai gravissimi errori tattici francesi), i balestrieri genovesi rimasero utilizzati come mercenari fino a circa due secoli dopo l'introduzione della

Pisa fu conquistata da Firenze, perdendo definitivamente la propria autonomia politica. Agli inizi del secolo la contesa era dunque ridotta a un duello fra genovesi e veneziani. Resistevano intanto allo strapotere veneziano in adriatico le due repubbliche marinare

come finanzieri spagnoli. I banchieri genovesi fornirono all'ingombrante sistema asburgico un credito fluido e un reddito regolare e affidabile. In cambio, le spedizioni meno affidabili di argento americano furono rapidamente trasferite da Siviglia a Genova, per fornire capitali per ulteriori imprese.

, con annesso ospitale a servizio dei viaggiatori. Nel tempo, dietro la palazzata di riva sorsero palazzi di villa di famiglie patrizie genovesi ed infine, nel primo Novecento, lussuosi villini in stile

, la corona di Aragona era protesa verso un'audace espansione politica e mercantile su tutta l'area mediterranea, in netta concorrenza con le marinerie pisane, genovesi e veneziane alle quali contendeva il predominio sui ricchi mercati orientali. Grazie ad una rotta d'altura chiamata

Secondo i PM genovesi, e secondo la disciplinare sportiva, questo sarebbe stato un sotterfugio per perdere la partita pertanto anche l'estremo difensore ceco fu inserito per questo dalla pubblica accusa nel registro degli indagati insieme ai suoi compagni di squadra

Ristorante Albergo Da Gianni - Confraternita dei Grass, unisce alla tradizione piacentina quella genovese: pansotti al sugo di noci, le lasagne verdi genovesi, cima alla genovese, coniglio alla ligure, faraona disossata, fiori di zucca in pastella

Alcuni di questi murales toccano tematiche sociali e di importanti fatti di cronaca contemporanea, come i due murales realizzati dagli artisti genovesi Enzo Dente e Nicola Soriani per commemorare le vittime del ponte

, la corona di Aragona era protesa verso un'audace espansione politica e mercantile su tutta l'area mediterranea, in netta concorrenza con le marinerie pisane, genovesi e veneziane alle quali contendeva il predominio sui ricchi mercati orientali. Grazie ad una rotta d'altura (

realizzata anticamente per confezionare le divise dei balestrieri genovesi che in epoca medievale erano l'unico corpo scelto organizzato d'Europa o per la copertura delle galee. Il tessuto blu, molto resistente ed economico veniva utilizzato come grembiule o sorta di

per cercare di riportare la calma ma egli colse l'occasione per unirsi alle truppe pisane che lo stavano aspettando e farsi proclamare doge. I genovesi riuscirono in breve tempo a ottenere il controllo su tutta la costa da

Riprese quindi il viaggio e raggiunse Negroponte, dove si trattenne alcuni mesi disponendo la propria flotta a difesa dell'isola. Ciononostante, gli sbarchi dei soldati bizantini, trasportati dalle imbarcazioni genovesi, si interruppero solo l'anno successivo grazie ai moniti del pontefice ai liguri. Nell'autunno del

la conferma del territorio diocesano con l'elenco ufficiale delle pievi e la menzione di alcune cappelle, oggetto di contestazioni giuridiche: si stabilisce il territorio della diocesi frenando tendenze secessionistiche di cappelle periferiche e mire espansionistiche genovesi. Spacciando come pieve la

in cui era divisi i possedimenti genovesi comprendeva i territori rimanenti della pieve di Marinasco (compresa la sede plebana), di Cornia, di Pignone, la parte a sud del Vara di quella di Sant'Andrea di Castello, di Vezzano, San Venerio, Arcola, Ameglia e

al capitolo della cattedrale la tenuta di Marinella e due anni dopo fu severamente ripreso da papa Alessandro III per il sostegno a Federico Barbarossa e per aver cercato di sottrarre Portofino ai Genovesi. L'anno seguente ricevette la sottomissione da parte di

prevedevano la regolamentazione della spartizione degli utili tra i soci di un'impresa, ma furono i mercanti ed i banchieri pisani, veneziani, genovesi e fiorentini a far nascere il moderno concetto di compagnia, ovvero un'organizzazione in cui i

Inizia in quest'epoca la costruzione, il varo e l'ormeggio di grandi transatlantici diretti verso le Americhe, attraverso i quali molti genovesi emigrarono, specialmente in Sud America e nella fattispecie in

, supportata dai pontifici e dai genovesi. Qualche mese prima, infatti, i ferraresi, su pressione del Moro, avevano impedito l'attraversamento delle loro terre da parte dell'esercito veneziano che si stava recando in soccorso dei Rossi. Questo miglioramento nei rapporti tra milanesi e ferraresi era dovuto al fidanzamento tra il Moro e

Dopo anni di guerra caratterizzati da una ferocia senza pari e segnati da massacri, saccheggi, incendi di messi e di interi villaggi, i genovesi, facendo leva sull'odio mai sopito dei parenti di Vannina, riuscirono ad assoldare tra essi dei sicari che, nel

Se poi si vuole negare che alcuni personaggi descritti nelle canzoni di Faber non siano stati ispirati dalla frequentazione dei bassifondi genovesi, chiedo un poco di tempo, necessario a trovare una caterva di fonti a riguardo. --

Numerose sono ancora oggi le ville storiche presenti in questo quartiere, che fu una delle zone preferite dagli aristocratici genovesi; molte di esse, ristrutturate, in parte sono suddivise in appartamenti, altre ospitano istituti scolastici e sedi universitarie, cliniche e

, che nell'ambito dell'Istituto Vittorino da Feltre raccoglie un gruppo di musicisti genovesi per creare un'orchestra giovanile diffondendo la musica strumentale attraverso l'organizzazione di spettacoli.

Dopo il martirio le spoglie di Antonio Neirotti furono riscattate da mercanti genovesi. Dopo la preparazione e il lavaggio della salma, si sarebbero accorti che emanava un gradevole profumo e la riportarono a Genova. Per interessamento di

e soprattutto nella parte centro-settentrionale di questa, dove le popolazioni locali ebbero modo di conoscere questo prodotto proprio tramite i commerci che i mercanti genovesi intessevano con la Sicilia e il

Un'altra conseguenza dei cambiamenti dello statuto fu la trasformazione del rango anche di tutti i patrizi genovesi. Datosi che ogni patrizio avrebbe potuto venir eletto doge, quindi ogni patrizio era un potenziale successore d'un re, i patrizi genovesi assursero al medesimo rango di un

nell'ambito della guerra tra Genova e Venezia il duca Giovanni I Sanudo venne catturato ed imprigionato a Genova ed in seguito rilasciato dietro il pagamento di un riscatto e la firma di un trattato di concessioni alle flotte Genovesi nel

, che assieme ai suoi governatori genovesi tra cui i componenti dei clan dei Vignolo de'Vignoli , i Moresco ed i Giustiniani, fortificarono le isole rendendo Rodi inespugnabile ai turchi, che tentarono numerose volte la sua conquista, riuscendoci nel

della provincia torinese, non diede il consenso a ospitare la gara e il consiglio direttivo del Bologna si oppose alla presa di posizione federale, presentando un ordine del giorno con cui lamentava presunte istigazioni compiute dai genovesi in occasione del misfatto di Porta Nuova.

; per i lombardi fu la prima volta tra i cadetti, dopo ottanta anni in massima serie. I pronostici della vigilia per la promozione vertevano sui succitati biancocelesti e rossoneri, con le due genovesi, il

mentre era in corso la discussione sui termini del loro compenso, presumibilmente su istigazione dei mercanti genovesi, che cospiravano per mantenere la loro posizione d'influenza e di potere e nel contempo estromettere i Catalani dal giro. Questo tradimento ebbe come conseguenza una serie di devastazioni fatte dagli

Membro della Consulta Ligure, l'associazione si propone di promuovere e preservare le tradizioni e la storia genovesi e liguri. Il dialogo costante con le istituzioni pubbliche e la promozione di iniziative di carattere culturale hanno fatto dell'associazione uno dei punti di riferimento per la cultura locale. Fra le varie manifestazioni pubbliche risalta particolarmente

Gli scritti del De Laguna avevano un carattere semi-ufficiale. Quello sul sale era alla base della decisione del Magistrato Ordinario di Milano di rigettare le proteste genovesi a difesi del proprio

I genovesi intanto proseguirono nell'armamento di nuove imbarcazioni; come usualmente non avveniva, in questo contesto fu la popolazione ligure ad essere addestrata al combattimento, rinunciando in gran parte all'assunzione di mercenari specializzati, molto costosi

Contemporaneamente i genovesi stabilirono di respingere le richieste di rilascio dei prigionieri dietro pagamento di riscatto, con l'obiettivo di togliere per il maggior tempo possibile a Pisa forza armata

. Ugololino della Gherardesca fu posto in cattiva luce dal nipote-rivale, esortato a spogliarsi delle cariche dalle famiglie aristocratiche in attesa del ritorno degli uomini ancora agli arresti nelle carceri genovesi

) dimora di numerose famiglie aristocratiche genovesi con i loro sontuosi palazzi cinque-seicenteschi. E lo stesso Pietro Durazzo, assieme al fratello Agostino e al figlio Giacomo, fu il committente di un

, il naturalista Francesco Cetti scriveva che spesso sull'isola erano presenti i corsari. Dopo l'arrivo dei coloni genovesi, alla fine del Settecento, la popolazione dell'isola crebbe fino ad un massimo di una sessantina di abitanti, in gran parte grazie all'arrivo di pescatori

La flotta viene sconfitta dai Bizantini, alleatisi frattanto con Pisani e Genovesi: scoppia la rivolta, sobillata da Ziani e Malipiero (ex ambasciatori a Bisanzio e Avogadori di San Marco), e Vitale II Michiel viene assassinato da Marco Casolo nella chiesa di San Zaccaria. La chiesa di San Geminiano viene spostata al limitare della nuova piazza San Marco, ampliata per far posto a nuovi edifici monumentali.

Poco tempo prima della sua elezione un decreto del Senato aveva limitato le spese per l'elezione e l'incoronazione dogale, dato lo scemare delle ricchezza genovesi. Lo storico Accinelli riferisce che era stato ridotto il tempo per l'incoronazione e il pasto, dai precedenti talora anche di alcuni mesi, ad otto giorni e sempre per il pasto si era ordinato vi partecipassero solo il Sergente Generale della Repubblica e i Senatori a loro arbitrio. All'incoronazione Pier Francesco Grimaldi si attenne a tali. Il discorso sacro fu pronunciato in San Lorenzo dal gesuita e cardinale arcivescovo padre Gerolamo Durazzo. il discorso pubblico dal Magnifico Federico Peyrana nel Gran Salone del

Dopo la sconfitta, Giovanni Cantacuzeno si era recato per ordine dell'imperatore da Umar, emiro di Aydin, per offrire un'alleanza contro i genovesi, nemici di entrambi, che fu felicemente accettata. Nel




Tutti i dati sono automaticamente, anche se accuratamente raccolti da fonti di pubblico accesso. Le frasi vengono selezionate automaticamente e non sono destinate ad esprimere le nostre opinioni. Il contenuto e le opinioni espresse sono esclusivamente a nome degli autori delle frasi.




CentroHD

info@centrohd.com

Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

09:23:47