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Frasi che contengono la parola giudei

Convertito durante il primo viaggio di Paolo, fu scelto da Paolo come compagno di viaggio all'inizio del suo secondo viaggio e fu fatto circoncidere per rispetto dei giudei e dei giudeo-cristiani di quelle zone (cfr. At

, neanche i Romani erano in grado di distinguere tra cristiani ed ebrei e ritennero il cristianesimo soltanto una setta estremista e litigiosa dei Giudei. Lo prova indirettamente l'espulsione dei Giudei da

. Il tutto ad opera di truppe che non si potevano tecnicamente definire all'altezza di quelle romane. Il che dimostra la fortissima motivazione dei combattenti Giudei e, in particolare degli Zeloti. La rivolta si protrasse fino alla distruzione di

con la moglie e la figlia, Zosimo con la moglie dello stesso re Tigrane, Aristobulo re dei Giudei, una sorella e cinque figli di Mitridate, alcune donne Scite, oltre ad ostaggi dati dal popolo degli Iberi, degli Albani e dal re di Commagene; c'erano anche moltissimi trofei, in numero pari a tutte le battaglie in cui Pompeo era risultato vittorioso (compresi i suoi

, le sottometteva e vi collocava una guarnigione, per poi far ritorno a Cesarea con un gran numero di Giudei venuti a patti. C'era poi tra i Giudei una grande confusione: non appena questi ottenevano tregua dai Romani, si battevano tra di loro, chi a favore della pace e chi della guerra.

fosse bravo sia nell'ubbidire sia nel comandare, rimase indignato per come Vitellio si era impossessato del potere a Roma. Afflitto da tanti e tali pensieri sul da farsi, non riusciva a pensare alla guerra che stava conducendo contro i Giudei.

I Giudei si trovarono costretti a compiere un'azione valorosa, nella speranza di aprirsi un varco tra le forze romane, ma vennero da ogni parte accerchiati. Tentarono, allora, di opporre una strenua resistenza, ma alla fine dei Romani morirono solo dodici uomini, e pochi furono i feriti, mentre tra i Giudei perirono tutti, in numero di non meno di tremila, compreso il loro capo, Giuda figlio di Ari.

I Romani non sarebbero riusciti a condurre a termine questo assedio, se Pompeo non avesse innalzato il terrapieno approfittando del sabato, giorno in cui i Giudei per rito religioso non solo si astengono dal lavoro, ma anche dall'attaccar battaglia dall'alto delle mura.

L'evangelista Luca fa apparire il cristianesimo come prosecuzione legittima del giudaismo (religione ammessa dai romani). Riporta i nomi dei giudei osservanti della legge (Zaccaria, Elisabetta, Simeone, Giuseppe d'Arimatea) e anche il centurione romano Cornelio chiamato

Il film fu vietato ai minori di quattordici anni. Ci furono resoconti di atti di violenza contro gli ebrei da parte degli spettatori dopo la visione del film; in particolare, gli adolescenti sembrarono essere molto ricettivi nell'assimilare l'odio istigato dal film, e si resero responsabili di numerose aggressioni a danni di giudei.

: per De Felice quello con Chabod fu un incontro decisivo: prese a frequentare assiduamente le lezioni ed i seminari tenuti dallo storico liberale e, nell'ambito di uno di questi, scrisse un saggio sui giudei nella

Gli omicidi dei giudei non cessarono in quei giorni e interessarono anche coloro che si erano spostati dalla Lituania per trovare rifugio. Alla guida di veicoli e autobus di colore blu, gli uomini del Commando si recarono in diversi insediamenti della

, i superstiti giudei di Antiochia furono incolpati ingiustamente di aver dato alle fiamme la piazza quadrata, il palazzo del governatore, l'archivio e le basiliche. Essi corsero il pericolo di essere sterminati dagli Antiocheni, anche a causa di un precedente episodio del

. Il tutto per opera di truppe che non si potevano tecnicamente definire all'altezza di quelle romane. Il che dimostra la fortissima motivazione dei combattenti Giudei e, in particolare degli Zeloti. La rivolta si protrasse fino alla distruzione di

Le storie di concepimenti verginali di donne da parte di esseri divini sono presenti in diverse religioni e mitologie ma non nell'ebraismo; vari autori ritengono poco plausibile che i giudei monoteisti del I secolo d.C. possano essere stati aperti all'influsso di storie pagane

), i giudei esuli e gli altri popoli sottomessi conobbero una politica di tolleranza religioso-culturale molto elevata da parte dei funzionari persiani, che garantiva autonomia e rispetto per i popoli sconfitti. Con l'

Le fonti antiche che parlano di lui sono poche. Oltre che dai quattro vangeli (composti verosimilmente verso la fine del I secolo), le vicende di Ponzio Pilato ci sono note anche dai resoconti di due autori giudei del tempo:

Nessun autore antico o medioevale ha mai riferito o riconosciuto l'esistenza di un dialetto giudaico della lingua greca, e gli stessi giudei non ebbero mai un termine proprio per indicare una lingua o etnia ebraica di lingua greca

quando Paolo vi si trovava un'altra volta, di ritorno dal suo terzo viaggio missionario. Il profeta predisse allora, mimandola con gesti simbolici, la prossima prigionia dell'Apostolo che sarebbe stato consegnato dai Giudei nelle mani dei Romani (

Il testo non dice affatto che i Magi siano arrivati a Gerusalemme seguendo la stella, ma soltanto che la vista della stella li indusse a cercare notizie alla corte di Erode sulla nascita di un re dei Giudei;

I Giudei, non contenti delle perdite subite, senza neppure attendere di curare le ferite di questo primo scontro, raccolte nuove e maggiori forze, addirittura con maggior furia, tornarono ad attaccare Ascalona, ma anche questa volta furono pesantemente sconfitti.

; per De Felice quello con Chabod fu un incontro decisivo: prese a frequentare assiduamente le lezioni ed i seminari tenuti dallo storico liberale e, nell'ambito di uno di questi, scrisse un saggio sui giudei nella

Giunti improvvisamente sui Romani, li respinsero lontani dalle mura con molti atti di eroismo. Ma i Romani menavano fendenti al pari dei Giudei. I primi erano mossi dalla vergogna di una sconfitta, i secondi per la disperazione di essere massacrati. Dopo aver combattuto l'intera giornata, a sera, tra i Romani risultarono tredici morti e moltissimi i feriti, tra i Giudei diciassette caddero e seicento vennero feriti.

Frattanto i Giudei dall'alto delle mura scagliavano grosse pietre ed ogni sorta di proiettili sui Romani, generando sconforto per il frastuono e l'ostacolo continuo che provocavano tra questi ultimi che, senza sosta continuavano a lavorare al terrapieno.

Giunto il mattino, all'ora del cambio della guardia, dopo che moltissimi erano stati i morti nella notte, come pure numerosi erano stati i feriti, la parte di mura che era stata ripetutamente battuta tutta la notte, cedette all'ariete romano. Ma i Giudei, che non erano dati per vinti, ostruirono la breccia con i loro corpi e con le armi, continuando a resistere prima che i Romani potessero sistemare dei ponti mobili per la scalata risolutiva.

I Giudei, credendo che i Romani si stessero ritirando e vedendo che l'uomo da essi posto sulle mura lanciava segni agitando la sua veste, si lanciarono fuori con un tale impeto, che sembravano un branco di belve feroci. Infatti, i Romani che tentarono di contrapporsi a questa moltitudine di assatanati pronti a morire, non riuscirono a sostenerne l'urto, rompendo lo schieramento e dandosi alla fuga su per il monte. A mezza costa rimase invece fermo Tito con pochi altri della scorta, i quali, per quanto lo pregassero insistentemente di ritirarsi e non esporsi al pericolo, considerando che era il comandante in capo, non furono in grado di ottenere ascolto.

I Romani, impegnati nei lavori, cercavano riparo dietro a graticci stesi sopra le palizzate e respingevano gli assalti giudei anche grazie alla loro artiglieria. Tutte le legioni ne avevano un certo numero in dotazione, ma soprattutto la

I Romani allora decisero di colorare i proiettili di nero, in modo che fosse maggiormente difficile riuscire a scorgerli da lontano. Questo espediente permise loro di fare molte vittime tra i Giudei con un sol colpo. Ma questi ultimi, pur subendo continue perdite, non permisero ai Romani d'innalzare liberamente i loro terrapieni, continuando con le loro azioni di disturbo di giorno, ma anche di notte.

, attorno all'ora nona della notte (tra le due e le tre) scalarono l'Antonia passando sulle macerie e, uccise nel sonno le sentinelle, s'impadronirono delle mura. Il trombettiere diede, quindi, fiato alla tromba per avvisare i compagni. Al sentire gli squilli, buona parte delle sentinelle dei Giudei che ancora dormivano, una volta balzate in piedi, per il gran terrore di essere state attaccate in forze dei Romani, si diedero alla fuga, senza aver compreso che si trattava di soli venti uomini.

. Il resto lo abbatterono i Giudei dopo aver fatto strage dei Romani che vi erano montati sopra. Il giorno dopo anche i Romani incendiarono tutto il portico settentrionale fino ai confini orientali, a picco sullo strapiombo della

Il grande tempio all'interno del perimetro interno. Si vede frontalmente il portone sul lato orientale da cui fecero una sortita i Giudei e quattro porte laterali (del lato settentrionali), alcune delle quali vennero date alle fiamme dai Romani

Per quel giorno la stanchezza e lo sgomento bloccarono gli assalti dei Giudei. Il giorno seguente, ripreso coraggio, attorno all'ora seconda fecero una sortita dalla porta orientale contro i legionari schierati a guardia del piazzale esterno. I Romani sostennero il primo assalto, serrando le file e formando con gli scudi un muro, ma era chiaro che non avrebbero resistito a lungo a causa del gran numero degli assalitori. Allora Tito

(luglio), le fiamme vennero causate dagli stessi Giudei. Ritiratosi Tito, i ribelli dopo una breve pausa tornarono a scagliarsi contro i romani, facendo infuriare uno scontro fra i difensori del santuario e i Romani che erano intenti a spegnere il fuoco nel piazzale interno. Questi, messi in fuga i Giudei, li inseguirono fino al

I Romani li affrontarono e li sbaragliarono grazie al loro numero ed all'ardore che li animava, mentre i Giudei erano ormai demoralizzati e stanchi. Quando nelle mura fu aperta una breccia e alcune torri crollarono sotto i colpi degli

con la moglie e la figlia, Zosimo con la moglie dello stesso re Tigrane, Aristobulo re dei Giudei, una sorella e cinque figli di Mitridate, alcune donne Scite, oltre ad ostaggi dati dal popolo degli Iberi, degli Albani e dal re di Commagene; c'erano anche moltissimi trofei, in numero pari a tutte le battaglie in cui Pompeo era risultato vittorio (compresi i suoi




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Ultimo aggiornamento pagina:

29 Dicembre 2021

03:28:15