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Frasi che contengono la parola giglio
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. Il capolinea delle due relazioni era situato in piazza del Giglio, di fronte all'omonimo teatro, mentre l'uscita dalle mura avveniva in corrispondenza rispettivamente di Porta Elisa e di Porta Vittorio Emanuele
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Si ritiene che le donne del tempo utilizzassero una serie di misure per evitare la gravidanza, come il coito interrotto e l'inserimento di radice di giglio e rue nella vagina e, in aggiunta, ricorressero talvolta all'
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la cintura oltre a sorreggere i pantaloncini serve anche ad appendere nei gancetti che si trovano a lato, degli oggetti (cappellone, coltellino, ecc). Sulla fibbia possiamo trovare l'emblema di un giglio; dato che le cinte sono tutte uguali, esse si possono incastrare una all'altra formando anche una buona corda o fascia, molto utile in casi di emergenza;
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vennero realizzate diverse varianti di questi stemmi con l'aggiunta di altri simboli (cane con la torcia, palma, giglio, corona), ma le due tipologie (stemma cappato e stemma crociato) rimasero ufficiosamente in uso fino al
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Commissariato di Grosseto: vicariati di Scansano, Massa di Maremma, Pitigliano, Orbetello, Arcidosso, Castiglione della Pescaia, Manciano: podesterie di Monticello, Roccastrada, Campagnatico, Gavorrano, Monterotondo, Sorano, San Giovanni d'Asso, Magliano, Montiano, Giglio Castello, Castel del Piano, Cinigiano, Santa Fiora, Roccalbegna, Montepescali, Capalbio.
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Di verde, al cavaliere miniato nel codice Regia Carmina di Convenevole da Prato, con il viso di carnagione, armato di tutto punto, di azzurro l'elmo cimato dal giglio d'oro, munito di spada d'argento guarnita d'oro, i fianchi ornati dalla sopravveste di rosso, seminata di gigli d'oro, tenente con la mano destra non visibile l'asta di rosso, con il ferro a punta di nero, posta in sbarra, munita del gagliardetto bifido, di rosso, seminato di gigli d'oro, con la mano sinistra non visibile lo scudo di Prato, il cavaliere cavalcante il cavallo d'argento, con gli zoccoli di nero, con gli arti anteriori sollevati, con la testa di fronte, interamente gualdrappato con grande gualdrappa di rosso, seminata di gigli d'oro, con il morso d'oro unito ad una catenella dello stesso; il tutto accompagnato da sette bisanti d'oro, quattro posti sotto il gagliardetto, due e due, tre posti in punta a destra, ordinati in fascia. Ornamenti esteriori da Provincia.
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Inquartato: al primo spaccato d'argento e di rosso al castello di pietra, aperto e finestrato di nero, merlato alla ghibellina, sormontato dall'aquila coronata, al volo abbassato, di nero, il tutto sulla partizione (di Tirano); al secondo di rosso alla croce d'argento (di Bormio); al terzo di rosso a due chiavi d'argento, decussate coll'ingegno in alto volto all'esterno, legate con catenella d'argento, e accantonate in alto dall'aquila coronata, di nero (di Chiavenna); al quarto di rosso alle due chiavi d'argento decussate, coll'ingegno in alto e con una spada pure d'argento, all'elsa d'oro, posta in palo, con la punta in alto, in mezzo al campo (di Morbegno); sul tutto partito d'azzurro e d'argento, alle due spade decussate, di argento, all'elsa d'oro, accompagnate da due rami di palma, di verde, decussati, il tutto sormontato da un giglio d'oro, sulla partizione (di Sondrio). Ornamenti esteriori da Provincia.
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Interzato con le insegne di Pistoia (scacchiera d'argento e rosso), San Miniato (leone d'argento in campo rosso), Rocca San Casciano (castello con tre torri in campo rosso), e su tutte al centro quella di Firenze con il giglio rosso in campo d'argento.
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e gran parte dei materiali di cui era composto l'edificio furono utilizzati per la ristrutturazione della chiesa della Madonna del Giglio di Castiglione della Pescaia. Se ne conservano oggi alcuni resti delle murature in pietra.
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, prima gli aragonesi e poi i senesi portarono avanti i lavori di costruzione delle nuove mura che andarono a delimitare completamente l'attuale borgo situato attorno al castello. Nelle mura del castello si conservano le tre porte d'accesso di Porta San Giovanni, Porta della Madonna del Giglio e Porta Castello; nella parte bassa, delle antiche mura pisane sopravvive l'antica porta settentrionale, chiamata comunemente la Portaccia, e due torri, una in via Colombo e l'altra poco distante nota come Torre Lilli, mentre sono visibili i resti di una terza torre in via delle Vacche.
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Chiesa dei Santi Andrea (Sant'Andrea di Corte) e Marco (poi fu aggiunto in ultimo il simulacro di San Giovanni Battista, a volte rappresentato con un giglio (Su Lillu) in mano, dell'omonimo eremo quando lo stesso aveva cessato di esistere) nel quartiere di Sa Porta a piazza Su Cucuru.
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. La piccola struttura risale all'epoca del chiostro, e venne fatta edificare dai cistercenti per le donne devote, che non erano ammesse alla chiesa principale se non due volte all'anno in celebrazioni speciali. Il patronato spettava alla famiglia Del Giglio, da cui il nome, ma la sua decorazione fu voluta da Nereo Neri che ne venne in possesso nel
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Partito:nel PRIMO, di nero, alla montagna d'argento, fondata in punta, sostenente la colonna dorica, dello stesso, essa colonna cimata dalla croce latina. d'oro: nel SECONDO, di rosso, alla croce d'argento, accantonata nel primo cantone dal giglio d'oro. Ornamenti esteriori da Comune
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Inquartato: il primo d'argento, alla porta urbana con arco a tutto sesto, sostenente la ghimberga cimata dal giglio, e unita a destra e a sinistra a due torri, merlate alla guelfa di quattro pezzi visibili, finestrate ciascuna di due di nero, il tutto di rosso, mattonato di nero, essa porta aperta del campo e accompagnata dall'orso di nero, collarinato d'argento, passante sotto l'arco; il secondo, d'azzurro, al serpente d'oro, posto in semicerchio, convesso verso la linea della troncatura, con la testa volta a destra, sostenente il guerriero, con il viso e le mani di carnagione, capelluto d'oro, armato di tutto punto d'argento, l'armatura guarnita d'oro, tenente con la mano destra la spada d'argento, guarnita d'oro, posta in palo, con la mano sinistra la coda del serpente; il terzo d'azzurro, alla testa di cervo d'oro, accompagnata da tre stelle dello stesso, male ordinate, la prima posta tra i palchi, le altre accanto alla bocca del cervo; il quarto d'oro, alla croce di Lorena trifogliata, con due palme uscenti dalla incrociatura della traversa inferiore, quella a destra in banda, quella a sinistra in sbarra, il tutto di verde. Ornamenti esteriori da Comune. Nastri portanti i colori dello Stato e della Regione.
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che nella parte di Nunzio interpreta sia Pino Cobianchi che fermato a un posto di blocco al casello per Montecatini diede per errore alla polizia la patente di Vallanzasca uccidendo l'appuntato della stradale Bruno Lucchesi che Michele Giglio nella sparatoria a Dalmine
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D'azurro alla nave armata d'argento con vele serrate, navigante su onde dello stesso uscente della punta, le tre alberi sormontate ciascuno da uno giglio d'oro, le onde caritate da uno crecente di nero
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A margine dell'abitato di Giglio Porto, leggermente al di sotto del livello del mare, si trovano i resti della villa romana dei Domizi Enobarbi: si tratta di una vasta area che comprende una vasca a mare usata per la piscicultura, delle mura perimetrali e dei criptoportici, resti di
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Le opere erano: Carmen, La figlia del reggimento, Lucia di Lammermoor, Lohengrin, Faust, La traviata, Il trovatore, Rigoletto, Cavalleria rusticana e Pagliacci, Marta, Fra Diavolo, Il giglio di Killarney, Maritana, The Bohemian Girl e Don Giovanni.
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Inquartato: nel primo, d'azzurro alla stella raggiata di otto d'oro; nel secondo, di rosso al palo di nero, caricato dell'elmo di Scanderbeg d'oro, posto in sbarra, attraversante (per la Campagna d'Albania); nel terzo, d'argento al giglio bottonato di rosso (di Firenze); nel quarto, d'azzurro, alla ruota d'argento, dentata di otto pezzi, caricata da tre spighe di frumento d'oro, poste a ventaglio (di Cordenons).
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Accartocciato: d'azzurro al parasole basilicale, di rosso e di bianco nascente da un giglio di oro, fiancheggiato da due chiavi con gli ingegni in alto, a destra di rosso in banda, a sinistra d'argento in sbarra; in capo tre api al naturale, mal disposte. Lo scudo fiancheggiato da due rami di alloro fruttati di rosso e decussati e timbrato da una corona nobiliare
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di Lucca mise in scena una serie di opere di Catalani, alcune delle quali rarissime nei cartelloni (La Falce, Dejanice ed Edmea). Nei medesimi anni l'Associazione Musicale Lucchese, in collaborazione con l'Orchestra Lirico Sinfonica dello stesso Teatro del Giglio, riprese la Messa in mi minore per soli, coro e orchestra. Tuttavia l'ostracismo alla Scala di
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Un giglio eucaristico: la beata Imelda Lambertini, vergine-novizia domenicana: compendio della vita, storia del culto e stato attuale delle sue reliquie, con devota novena per ottenere grazie a sua intercessione
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d'azzurro, alla ruota dentata d'argento ripiena di rosso, accostata ed ingranante due pignoni dentati pure d'argento, ciascuno sormontato da un giglio d'oro, alla lira dello stesso, cordata di nero, racchiusa nella ruota dentata e uscente dalla parte superiore della ruota dentata, alla campagna ondata d'argento caricata da un luccio d'azzurro
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Di verde, ai monti all'italiana di sei cime d'argento; al giglio d'oro, nel fianco destro; alla croce latina col piede inferiore in forma d'ancora d'oro, caricata da un cuore dello stesso, nel fianco sinistro; al capo d'azzurro, alle due colombe affrontate d'argento, imbeccate, membrate e illuminate di rosso, tenenti ciascuna nel becco un ramo di olivo di verde.
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Partito: nel primo d'azzurro, alla stella d'oro di otto raggi, accantonati da petali di giglio, d'argento, accompagnata in punta da una montagna d'argento di tre cime, movente dalla partizione; nel secondo, di rosso alle tre spighe di frumento, d'oro, poste a ventaglio, legate da un nastro d'argento e svolazzante.
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Di rosso, cappato d'argento all'Agnello Pasquale nimbato d'oro, portante una bandiera bicaudata del secondo, caricata da una croce del primo; la cappa destra al giglio d'azzurro; la cappa sinistra caricata da un ramo di palma al naturale posto in banda.
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, mentre la banda, al completo, stava organizzando il sequestro di un imprenditore bergamasco. Altri componenti della cosiddetta banda Vallanzasca sono stati Massimo Malinverni, Pino Cobianchi, Michele Giglio, Franco Careccia, Santino Stefanini, Andrea Villa, Salvatore Paglia, Osvaldo Monopoli, Enrico Merlo, Claudio Basanisi,
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partito: nel primo d'azzurro al leone d'argento al capo d'oro, caricato di un giglio di rosso accostato da due rocchi dello stesso (Bacio Terracina); nel secondo troncato di rosso alla gamba d'oro e d'argento a tre sbarre di verde, alla filiera spinata d'oro (Coscia)
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troncato: a) d'oro al grifo di rosso, linguato dello stesso ed armato d'oro, ritto e nascente dalla troncatura; b) di azzurro alla crocetta di oro scorciata e sormontata da un mezzo giglio dello stesso
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Di..., allo scaglione d'azzurro caricato di uno scaglione diminuito e contromerlato d'argento, accompagnato in capo da un crescente montante di... e in punta da un giglio di rosso accostato da due palle di...
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(d'azzurro, a tre torri d'argento murate di nero, posate su un monte di rosso movente dalla punta; al capo cucito partito pure d'azzurro, caricato di un giglio d'oro, e pure di rosso, caricato di una crocetta a chiave, vuota e pomettata di dodici pezzi pure d'oro)
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con: Milo Cotogno, Lupo Lucio, Balia Bea, Amina Lucente, Vermio Malgozzo, Strega Varana, Fata Lina, Gnomo Martino, Regina Odessa, Re Giglio, Cuoco Danilo, Orco Manno, Orchessa Orchidea e Gatta Sibilla.
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d'azzurro, a quattro catene d'oro, moventi dai quattro angoli dello scudo, legate nel cuore ad un anello dello stesso, accompagnate nel capo dallo scudetto d'oro, caricato dal giglio allargato e bottonato di rosso. Corona di marchese
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di rosso, al cavaliere d'argento, con l'elmo in testa, montato su un cavallo dello stesso, rivoltato, tenente un bastone d'argento cimato da un giglio d'oro; al capo d'azzurro caricato di tre gigli d'oro
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(Partito di due, troncato di uno: nel I, III e V d'azzurro al giglio d'oro; nel II e VI sbarrato di rosso e d'argento; nel IV bandato di rosso e d'argento. Alla campagna dello scudo d'argento, al monte di tre cime di verde. )
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d'azzurro, alla torre torricellata d'argento, aperta, finestrata e murata di nero, sormontata da un giglio d'oro e sostenuta a sinistra da un leone dello stesso, il tutto su una terrazza pure d'argento su un fiume ondato dello stesso movente dalla punta e caricato dalle lettere A, C, Q e S maiuscole di nero
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d'azzurro, alla sbarra di rosso, caricata di un giglio d'oro accostato da due moscature d'armellino d'argento, il tutto a piombo, accompagnata da due chiavi affrontate pure d'argento, un in capo e l'altra in punta, il tutto racchiuso in una filiera pure d'oro
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d'oro, alla fascia contra-scaccata di rosso e d'argento, sormontata da un capriolo d'azzurro, caricato da cinque bisanti del campo, rovesciato e appuntato alla fascia col capo di rosso, al giglio d'oro
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d'azzurro al destrocherio di carnagione vestito di rosso, tenente la coda di una cometa d'oro ondeggiante in palo, accostata da due stelle di sei raggi ed accompagnata in punta da un giglio, il tutto d'oro
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d'oro a due fasce d'azzurro, al capo di cielo caricato di un delfino natante al naturale in un mare fluttuoso d'argento; alla campagna troncata a) inquartato di rosso e di oro; b) d'argento al giglio d'oro
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di azzurro alla fascia del medesimo bordata di oro e caricata da un giglio e due galletti affrontati al medesimo, ed accompagnata nel capo da tre bande arcuate, e nella punta da una branca di leone movente dalla stessa, il tutto d'oro
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d'oro, allo scudetto d'azzurro caricato di un giglio del campo, sostenuto a destra da un porcospino di nero, collarinato, armato e illuminato di rosso, e a sinistra da un lupo pure di nero armato e illuminato pure di rosso
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(d'azzurro, alla croce di Sant'Andrea d'argento, caricata di un compasso aperto di nero, accantonata, a destra, da un giglio cucito di verde e, in punta, da una gemella ondata pure d'argento e da un chiodo, pure di verde, attraversante sulla gemella, a dodici stelle d'oro ordinate en orlo attraversante a sinistra sul decusse e sul compasso; al capo pure d'azzurro, attraversante sul decusse, caricato di una fascia d'argento accostata da due doppie burelle potenziata e contropotenziata d'oro)
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(d'azzurro, al monte d'oro posato su una campagna di verde, addestrato da un giglio pure d'oro e sinistrato da un sole dello stesso; al capo di rosso caricato di un bastone da pellegrino e da un pastorale rivoltato passati in decusse, il tutto pure d'oro)
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di azzurro alla banda di argento accostata in capo da una cometa d'oro posta nel senso della banda, e accompagnata in punta da un monte di tre cime all'italiana, sormontato da un giglio, il tutto d'oro
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D'argento, all'albero al naturale sostenente tre uccelli posati dello stesso, e nodrito su un monte di sei cime d'azzurro, caricato di un bisante d'argento, sovraccaricato di un giglio di rosso (oppure scudetto rotondo di Firenze)
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D'azzurro, al destrocherio di carnagione, armato d'argento, tenente in sbarra un mazzafrusto di quattro palle d'argento, addestrato da un giglio d'oro; il tutto accompagnato in capo da una stella a otto punte d'argento
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(d'argento, alla fascia di rosso caricata di due leopardi l'uno sull'altro, accostati da due fibbie, il tutto d'oro, accompagnata, in capo, da un giglio accostato da due stelle e, in punta, dal faro locale accostato da due moscature d'armellino, il tutto di nero, il faro finestrato del campo e illuminato d'oro)
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(d'azzurro, al castello merlato d'argento, fiancheggiato da due torri merlate dello stesso, accostate da due gigli d'oro; cimato da un delfino rivoltato e coricato d'argento, sormontato da un giglio d'oro, il giglio accostato da due crescenti d'argento)
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(d'azzurro, allo scaglione d'argento, caricato in cuore da una rosa di rosso, sormontato da un giglio d'oro, accompagnato in capo da due specchi d'argento bordati d'oro e in punta da una trangla pure di rosso, cimata da un campanile d'argento)
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(d'azzurro, alla fascia d'oro caricata di una torta di nero, accostata da due conchiglie di rosso, accompagnata, in capo a sinistra, da un giglio pure d'oro e, in punta, da un leone d'argento tenente una alabarda d'oro)
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d'azzurro, seminato di gigli d'oro, alla croce d'argento caricata da un pastorale da abate di rosso sovraccaricato in capo da uno scudetto d'azzurro al giglio d'oro, a due chiavi d'azzurro passate in decusse attraversanti sul tutto
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(ASCI) prevedeva due campi di formazione o Campi Scuola (detti Primo Tempo e Secondo Tempo). Dopo questi campi il capo doveva stilare una tesina su un argomento del metodo. Il capo che aveva completato l'iter nazionale di formazione riceveva come distintivo un fazzolettone verde ed un rettangolo di cuoio con sopra incisa l'isegna della Branca di competenza (la testa di lupo, il giglio dell'esploratore, la forcola del rover) da portare sulla tasca destra della camicia; il fazzolettone Gilwell ed i tizzoni venivano invece attribuiti solo ai capi che avevano completato l'iter di formazione in un corso internazionale riconosciuto idoneo dal Bureau Internazionale dello Scautismo (oggi
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la quercia ,il pioppo, il salice, l'olmo, il platano, il frassino, l'olivo, la palma, la timelea tricocca, la ximenia egiziana, il pino, il cipresso, il salice, il tasso, la tamerice, il lauro, il mirto,l'edera, la ninfea, il giglio, il giacinto, la rosa, la mandragora, il melo, il pero, il noce, il melograno, il mandorlo
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di rosso, a tre bisanti d'argento, ciascuno dentato di cinque pezzi a destra, caricati di un giglio a sinistra, di tre torte in palo e di una figura geroglifica, il tutto di nero; al capo cucito d'azzurro caricato di tre gigli d'oro
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Ultimo aggiornamento pagina:
12 Gennaio 2022
11:48:19