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Frasi che contengono la parola fortificazione

Ai piedi del Wadi Qumran esistono alcune antiche rovine che erano considerate resti di una fortificazione romana e che non erano state prese in considerazione dagli archeologi. Dopo la scoperta del Rotolo del Mar Morto di Isaia, avvenuta nel

Mentre Nicia avviava anche la fortificazione del Plemmirio (dove era presente un importante accampamento), i Siracusani ripresero la costruzione del contro-muro sull'Epipoli dando inizio ad ulteriori scontri:

, l'edificio nacque come fortificazione. Di questa originaria funzione sono testimonianza le torri quadrangolari visibili su corso Giacomo Matteotti. Il palazzo, dopo l'acquisizione di Albano da parte della Camera Apostolica nel

. Tali fortificazioni erano quasi certamente soltanto opere in legno e terra battuta, tuttavia segnarono l'inizio di quello che sarebbe stato una solida fortificazione nei secoli successivi, in posizione dominante sul lago

. Dopo averle posizionate per bene, ne aggiunse altre di eguale grandezza, coprendole di come se fosse il prolungamento naturale del terrapieno, in modo da potervi accedere facilmente in caso di loro difesa. Sulla parte esterna e lungo i due lati furono protette da graticci e plutei, mentre ogni quattro zattere vennero innalzate delle torri a due piani, per difendere meglio l'opera di fortificazione da eventuali assalti delle navi nemiche e dagli incendi.

e lo sbarco di divisioni marine su Iwo Jima, l'Impero giapponese fu definitivamente tagliato fuori dai rifornimenti di greggio, metalli e gomma provenienti dalle ricche Indie Orientali Olandesi: gli stati maggiori generali di esercito e marina concordarono nel ritenere Okinawa l'obiettivo della prossima offensiva nemica e intensificarono i lavori di fortificazione

ed erano diventate velocemente una delle colonie chiave dell'Impero spagnolo. Tuttavia tutti i successivi governi spagnoli si erano disinteressati della fortificazione dei punti chiave ed in particolare di

, essendo stato in origine una probabile fortificazione normanna, risalgono a questo periodo i primi nomi di baroni e duchi che ressero l'omonimo Comune feudale, comprendente i territori circostanti, nomi tutti legati alla dinastia dei

Un esempio di fortificazione tardo-imperiale. Si notino le torri sporgenti per permettere il fuoco d'infilata. L'altezza originaria di entrambe le mura e delle torri era chiaramente maggiore rispetto a oggi, e i merli non sono quelli originari, ma modificati nel corso del medioevo. La chiesa visibile all'interno delle mura fu costruita nel corso del XII secolo dai

, Certaldo fu considerato un distretto di produzione agricola, e pertanto destinato ad uno sfruttamento totale. Per tutto questo periodo non si ha nessun ampliamento del borgo, se non la costruzione del bastione circolare di Palazzo Pretorio e della fortificazione di Porta al Rivellino. Molto probabilmente nel tardo Medioevo e nel periodo rinascimentale, tra

, fortificazione che domina il borgo di Castiglione, il cui nucleo originario risale al X secolo, quando qui i pisani fecero costruire una semplice torre di avvistamento. La struttura fu ampliata nel XV secolo dagli aragonesi fino ad assumere l'aspetto di una vera e propria fortezza. Modificato sotto

fu esportata anche nei domini d'oltremare spagnoli e portoghesi. Le nuove fortezze richiedevano tempi molto lunghi per essere espugnate e grandi opere di contro-fortificazione per proteggere gli assedianti.

: una prima fortificazione fu costruita tra il IX e il X secolo a protezione del borgo, dove sorgeva l'area signorile che comprendeva anche una residenza dei vescovi di Roselle. Successivamente altre ristrutturazioni si verificarono tra il XII e il XV secolo. Lungo le mura si aprono due porte: la

ed erano diventate velocemente una delle colonie chiave dell'Impero spagnolo. Tuttavia tutti i successivi governi spagnoli si erano disisnteressati della fortificazione dei punti chiave ed in particolare di

Si sviluppa su tre piani. Presenta un basamento con un motivo a scarpa, simile a una fortificazione. Originariamente la facciata principale controllava il ponte sul torrente Isolone. Il piano nobile si raggiunge con una scala a due rampe che porta al vasto salone affrescato da Antonio Contestabile di

.In origine un villaggio di Brettii, poi successivamente divenne un campo militare, dell'Impero romano d'Oriente cinto da piccoli muri perimetrali, hanno dato origine alla costruzione della fortificazione voluta e migliorata da

Infatti, di fronte a questa mossa, Cesare non esita un attimo a precipitarsi sulla cittadella e dispiegare le sue legioni in accampamenti piazzati tutto intorno; si pone in posizione di assedio facendo costruire, attorno alla piazzaforte, un'enorme doppia fortificazione, per impedire agli assediati di uscire e approvvigionarsi, e, allo stesso momento, per proteggersi le spalle dall'attacco delle truppe galliche esterne.

; realizzato interamente in mattoni, a pianta trapezoidale con quattro torri circolari poste a suoi vertici, era stato pensato come fortificazione difensiva (funzione che poi non svolse rivelandosi insufficiente, con l'introduzione della polvere da sparo, a sostenere i colpi dell'artiglieria). Adibito a ricovero, un fulmine fece esplodere, nel

il torrione di nord-ovest venne modificato a bastione inglobando la precedente struttura a forma cilindrica. Anche le altre tre torri erano interessate al progetto di fortificazione ma questo non fu mai portato a termine. Nel

furono sviluppati in modo tale da consentire il lancio di missili da un punto qualunque all'interno di un territorio per colpire bersagli (anche civili) in un altro paese. Gli aeroplani e le portaerei divennero le principali armi di offesa e di difesa al punto da portare a uno sviluppo degli aeroporti come elementi di fortificazione e alla costruzione di ricoveri corazzati per gli aerei.

e i sistemi di fortificazione difensiva esistenti non sono molti soprattutto a causa dei disastrosi terremoti che hanno colpito la provincia distruggendo molte vestigia difensive del periodo greco-romano. Molte fortificazioni dell'epoca

, sia per evitare tiri d'infilata di un possibile nemico riuscito a penetrare al suo interno, sia per permettere ad un'onda d'urto e allo spostamento d'aria di un'eventuale esplosione d'infrangersi nelle pareti ad angolo retto, perdendo energia e quindi permettendo ai soldati all'interno di un altro segmento di sopravvivere. Altri sistemi di fortificazione come

; durante una discussione con il generale Hrabowski sulla fortificazione del castello di Budapest, temendo un'insurrezione, alcuni popolani, incitati da un oratore e armati di vanghe, forconi e rudimentali sciabole, presero d'assalto il palazzo di Lamberg, trucidando il governatore e mutilandone il corpo; la testa di Lamberg venne portata in trionfo per le vie di Budapest su una falce e il suo corpo venne gettato nel

medievali per essere della stessa altezza delle mura. Si trovava generalmente agli angoli della fortificazione e poteva avere diverse forme planimetriche (prima circolare, poi poligonale). Il suo scopo era proteggere le

come fortificazione, ne sono segni caratteristici una torre e delle mura di cinta sulla parte posteriore e sul lato est dell'originale opera fortificata, dove la struttura portante in pietra fa percepire le grandi proporzioni della costruzione. Venne in seguito trasformato in palazzo signorile dal duca

Cinta muraria, prima fortificazione eretta a Maniago contemporaneamente alla costruzione del castello in epoca medievale, per difendere il feudo. Inizialmente si sviluppavano solo intorno al castello e proteggevano il borgo posto di fronte a esso, successivamente furono ampliate con un secondo giro di mura che giungevano fino all'abitato maniaghese, che allora si sviluppava ai piedi del castello. Oggi alcuni tratti di questa fortificazione sono visibili lungo le vie del centro storico.

. Il ponte fu in un primo momento identificato con resti di piloni visibili nel fiume a valle di ponte Sisto, che appartengono invece probabilmente ad una fortificazione tarda del fiume. Un frammento dei

. L'opera di fortificazione fu attuata dalla corona spagnola anche sotto il regno del figlio di Carlo V, infatti la maggior parte delle torri di avvistamento in Spagna sono state costruite sotto il regno di

circondato da sei ordini di mura, l'oratorio, il pozzo, diversi saloni affrescati e un loggiato cinquecentesco. All'esterno della fortificazione si trovano alcune grotte, originariamente sede di una

generalmente posto a protezione di una cortina muraria di una fortificazione maggiore dalla quale si protende verso la campagna. Il nome gli viene dalla particolare forma biforcuta costituita da una breve cortina posta tra due semi-

Del ponte romano restano le tre arcate centrali. Il ponte era stato danneggiato dalle vicende belliche medioevali (vi era stata, inoltre, costruita sull'imboccatura settentrionale una fortificazione di forma triangolare nota come Tripizzone sulla base di una torre difensiva del

Generalmente le grandi opere di fortificazione erano formate da due ingressi principali, uno per materiali e munizioni e l'altro per gli uomini; da queste entrate si accedeva quindi a un complesso sistema di gallerie protette dalla roccia, dal quale si poteva accedere a caserme, ricoveri per la truppa, depositi di

e un ordine di trasferimento presso il neonato corpo dei pionieri, impegnato in lavori di fortificazione a Gradisca e sull'Isonzo. Le cose in Italia, infatti, si stavano mettendo piuttosto male, con la perdita di Mantova e lo sfondamento francese verso il

Un tratto di fortificazione messo in luce in vico Soprammuro a Forcella, datato alla fine del VI - inizi V secolo a.C., una testina votiva tardo-arcaica rinvenuta nell'area dell'antica acropoli a Sant'Aniello a Caponapoli, un frammento di coppa attica a figure nere nell'area di San Domenico Maggiore, frammenti di impasto, di bucchero, di una

Sorge sul colle omonimo (Colle Castello) a poca distanza dal centro abitato di Licodia Eubea. Sorto probabilmente su una preesistente fortificazione greca o araba, fu costruito grazie all'intervento di

fece requisire tutte le scorte alimentari. Al contempo fece radunare i Chamorro in campi di concentramento con razioni, cure mediche e condizioni igieniche del tutto inadeguate; i malati non ebbero cibo, in quanto non produttivi, e lo sfruttamento nei febbrili lavori di fortificazione fu incrementato: i morti furono centinaia.

, due giorni di eventi mirati alla riscoperta del territorio in tutti i suoi aspetti, con iniziative che coinvolgono il versante storico (visite guidate alla fortificazione e alle sue torri), i monti, il fiume e il borgo, con esposizioni, rievocazioni storiche, trekking e iniziative sportive anche fluviali, mostre e degustazioni di prodotti tipici della zona.

che pose fine ai cruenti e sconsiderati saccheggi ascolani evidenziati dal Vescovo aprutino Matteo I. Memore dell'invasione ascolana e consapevole dell'importanza strategica di avere in zona di confine una fortificazione efficiente

Successivamente, nell'anno del consolato di Graziano e di Equizio, l'Imperatore Valentiniano, dopo aver devastato alcuni cantoni degli Alemanni e aver edificato una fortificazione nei pressi di Basilea, chiamata dai locali

e a dare loro l'autorizzazione a costruirvi una fortificazione in cui si insediarono i mercanti pisani per poter meglio controllare e difendere i loro traffici. Il nuovo borgo fortificato, costruito tra il

Su terreni livellati le truppe che attaccano una fortezza riescono a proteggersi meglio avvicinandosi alle mura. Lo spalto ha una pendenza accuratamente calcolata in rapporto agli altri elementi verticali della fortificazione che impedisce di colpire gli elementi principali della fortificazione con un

La cronologia inizia con Virgilio De Catania, ritenuto l'artefice degli ultimi rimaneggiamenti apportati alla fortificazione della Contrada Torre, seguirono successivamente i De Sano, i De Marchisio, i

, sancisce la completa trasformazione del castello in palazzo. Originariamente la fortificazione cingeva l'intero centro abitato di Brignano, mentre il castello vero e proprio venne edificato nel corso del

Secondo la tradizione, la famiglia Rossi abitava nel Codacchio (antico quartiere) ovvero nella Torre Mobilia, fortificazione che faceva parte della cinta muraria. Solo dall'atto di morte si desume che Rossi nacque a Torremaggiore e che era figlio di Donato. Dal primo

, patrona della diocesi. Subito sotto la mezzaluna compare la rappresentazione di una merlatura o muro di fortificazione. Questo rappresenta l'originale Fort Vincennes che fu fondata come stazione commerciale, il che suggerisce che la diocesi derivi da questa fortezza e che la fede cattolica sia una possente fortezza. Le due onde nella parte inferiore dello scudo rappresentano le acque dei fiumi

Queste erano difese da batterie lungo la spiaggia oltre che da Fort Victoria, la principale fortificazione dell'area, dotata di cannoni pesanti. Dal momento che queste fortificazioni impedivano l'assalto all'area, gli inglesi erano determinati a prenderle.

quando fu rafforzata ed ampliata la precedente fortificazione eretta nel secolo precedente a difesa delle invasioni mongole. La cinta muraria ha uno sviluppo di quasi un chilometro e vede l'alternarsi delle torri che hanno il nome delle corporazioni cittadine che dovevano curarne la manutenzione. Secondo i documenti d'architettura militare dell'epoca, le torri dovevano costituire un sistema di fortificazione di difesa reciproca, e, allo stesso tempo, ogni torre doveva essere una

e l'Acragas, da cui originariamente l'insediamento prese il nome. Un crinale, che offriva un certo grado di fortificazione naturale, collega un colle a nord denominato Colle di Girgenti con un altro, denominato Rupe Atenea, a est. Secondo

alla VdQ; circa la questione di cui sopra, io sono sempre per l'accorpamento: se gli eventi bellici sono indissolubilmente legati alla fortificazione, io metterei tutto nella stessa pagina, a meno che ovviamente le dimensioni finali non siano eccessive. Meglio una voce completa che due parziali. --

Nel tardo medioevo la Valmalenco venne corredata da un sistema di opere di fortificazione, che consentivano una rapida segnalazione di passaggi di truppe nella valle fino a Sondrio; esse vennero erette nell'attuale territorio di Torre, Chiesa e Caspoggio. Il castello di Caspoggio, punto fondamentale nel sistema difensivo della valle, fu costruito dai Capitanei, pare verso la fine del

che identificava il castello e il territorio immediatamente limitrofo. Al contrario, il toponimo Gropparello indicava originariamente tutto l'intero territorio circostante alla fortificazione. Nonostante il toponimo Gropparello non fosse direttamente associato al castello esso, di origine

. Di tale fortificazione si vedono oggi solo resti costituiti da cumuli di pietre squadrate. Il paese ha mantenuto le caratteristiche di borgo medievale, anche se delle mura di cinta rimangono solo i sottostanti terrapieni in pietra, che mostrano la planimetria longitudinale dell'antico castello. Tra le rovine della sua chiesa medievale, intitolata a

il comune di Pelago acquista quello che resta dell'edificio appartenuto a Cattani da Diacceto. Dopo un consistente restauro che preserva il disegno del nucleo originale della fortificazione, la costruzione diventa la sede del Municipio.

- Si trova a sud del capoluogo, all'incrocio tra la regionale del Santo e via Anconetta. Il toponimo ricorda la presenza di una fortificazione medievale legata alla nobile famiglia Burri. Danneggiata durante la

a rampe contrapposte, appoggiato alla cortina comunale, portava al ballatoio e alla copertura, formata dal terrapieno a profilo di fortificazione, sul quale erano ordinate nove postazioni di artiglieria. In epoca absburgica, prima che fosse edificato il nuovo

la fondazione di un primo centro rurale e agricolo che, stando ad alcuni rinvenimenti dell'epoca, parrebbe identificabile nell'attuale zona del Pozzo dove qualche secolo dopo fu edificata una fortificazione. Lo stesso toponimo di Ortovero deriverebbe dal latino

Situato ai limiti nord-occidentali della Venafro romana, trae origine da una fortificazione megalitica trasformata successivamente nel mastio quadrato longobardo. Tale trasformazione avvenne quando il conte Paldefrido vi pose la sua sede X secolo. Nel XIV secolo, al mastio quadrato, furono aggiunte tre torri circolari e la braga merlata. Fu trasformato completamente nel XV secolo dai Pandone, signori di Venafro; era difeso su tre lati da un grande fossato alla cui realizzazione fu coinvolta l'intera popolazione. Il fossato non venne mai del tutto completato per via di una rivolta popolare che reclamava le cattive condizioni in cui era costretta a lavorare.

che rappresentano Casaloldo si vede al centro la fortificazione di forma quadrangolare, ma arrotondata agli angoli e con qualche edificio al suo interno, il fossato all'intorno, che derivava l'acqua dal torrente vicino, il

Esaurite le sue funzioni, la fortificazione fu gradualmente smantellata tra Settecento e Ottocento, con lo spianamento dei bordi dell'altura e l'interramento del fossato; fu lasciata al suo posto solo la torre d'ingresso, che rimane ancora oggi con l'aggiunta torretta con funzioni di

Pratiche di prospettiva, fortificazione, e d'artiglieria fatte per l'Accademia de Nobili eretta e protetta in Firenze dal Ser.mo Princ.pe Ferdinando di Toscana d'Antonio Ferri lettore in essa Accademia d'architettura civile e militare

L'attacco alle posizioni fortificate austriache fu sferrato dalle forze di riserva del generale Verdier; tre battaglioni di granatieri assaltarono alla baionetta il Monte Medolano, sostenuti dalla cavalleria del generale Beaumont; parteciparono ai combattimenti anche i cacciatori del colonnello Joubert. L'attacco ebbe successo e la fortificazione sull'altura venne conquistata dai francesi, costringendo le truppe superstiti austriache a ripiegare in disordine. A quel punto, mentre il feldmaresciallo von Wurmser cercava di radunare le ultime riserve per evitare la disfatta, il generale Bonaparte intervenne personalmente ordinando ai generali Massena e Augereau di riprendere con la massima energia gli attacchi frontali lungo tutto il fronte nemico che dava segni di cedimento

. Nel disegno si rappresenta un castello articolato in due corpi principali che potrebbe corrispondere, almeno parzialmente, con le strutture della fortezza musulmana sopra la quale appoggia. La primitiva fortificazione venne eretta dall'

ed erano diventate velocemente una delle colonie chiave dell'Impero spagnolo. Tuttavia tutti i successivi governi spagnoli si erano disisnteressati della fortificazione dei punti chiave ed in particolare di

fa riferimento ad un'antica fortificazione, i cui resti sono stati rintracciati sul territorio della frazione di Palazzolo. La figura del caldaio, ovvero della caldaia che sovrasta il castello, deriva dallo stemma della famiglia lombarda dei Calderari, che dal

L'ambiente sottostante a una cappella sconsacrata, detta di San Giuseppe, ha sollevato gli interrogativi degli archeologi: sono state rinvenute mura antiche, di incerta datazione, ma che possono far pensare a una fortificazione altomedioevale, si ipotizza una torre con quattro torrette angolari

, una posizione di importanza strategica che non poteva passare inosservata a nessuna popolazione del luogo. Sulla rocca infatti sono presenti i resti di una fortificazione preromana, e a tre chilometri da Arona, il

. La vasta necropoli rinvenuta nei pressi del monte Sant'Elia testimonia invece i resti di una fortificazione ellenistica (strutture abitative, fosse e tratti di un muro di fortificazione a semicerchio; sepolcreto di datazione VI secolo a.C. - I secolo a.C.

L'opera di fortificazione dell'alto scoglio fu portata a termine dai successivi tiranni reggini, spesso impegnati in scontri con i pirati che combattono avvalendosi del porto fortificato appositamente costruito a

Dopo Ottaviano non sembra che la fortificazione scillese abbia conosciuto nuovi rimaneggiamenti, sebbene la cittadina continui a detenere l'importante ruolo di centro marittimo locale, come testimonia

) in alternativa alla leva militare obbligatoria che i giovani tedeschi erano costretti a intraprendere. Altri striscioni chiedevano la fine dell'indottrinamento militare negli asili e nelle scuole del paese, la fine della fortificazione in stile militare al

La fortificazione si presenta a sezione quadrangolare, con base a scarpa e pareti rivestite in pietra munite di alcune feritoie; la parte alta comprende i resti del coronamento, di cui rimangono una serie di caditoie in

dei Vinciguerra, composto da un'agile torre che si eleva su una fortificazione bugnata. La sala gotica a pianta quadrata, ubicata all'estremo orientale del corpo di fabbrica, con agli angoli colonnine sorreggenti una

: essi dunque, dovendo amministrare i beni della curia, resero l'antica Novalis il centro del loro territorio, facendo erigere l'imponente castello all'interno di un'ingegnosa fortificazione basata sull'acqua, unica in tutto il

l'intera fortificazione viene venduta a privati per la cifra di duemila lire. Questi, desiderosi di riutilizzare la pietra della struttura per uso edilizio, demoliscono quasi per intero la fortificazione. Nel

Belisario si mise immediatamente all'opera e i lavori erano a buon punto, quando i Persiani lo avvertirono che se non avesse interrotto immediatamente l'opera di fortificazione lo avrebbero attaccato in modo da impedire questa fortificazione.

Di fronte al rifiuto di Belisario di interrompere i lavori di fortificazione, i Persiani decisero di interromperli attaccando l'esercito di Belisario in modo da scacciare gli operai e riuscendo a sconfiggerlo.

. Di questo borgo si hanno notizie sin dal IX secolo, fortificato dai Lucchesi per difendere il territorio dall'attacco pisano: difatti, sulla sponda opposta del fiume, sorge la corrispondente fortificazione pisana, la

Torre di Burri - Si trova a sud del capoluogo, all'incrocio tra la regionale del Santo e via Anconetta. Il toponimo ricorda la presenza di una fortificazione medievale legata alla nobile famiglia Burri. Danneggiata durante la

. Sul lato est della fortificazione sopravvive un discreto numero di torrette d'avvistamento e di presidio, talvolta abbandonate, oppure inglobate in residenze private e riadattate nell'uso. Le torri quadrangolari, come la Lamia di porta San Marco, fanno parte del

: il paese era sparso lungo il declivio collinare, vigilato da una fortificazione posta in alto che aveva soprattutto il compito di difendere l'accesso al ponte sul Polcevera ed era composto da tre terzieri controllati dai nobili

Cosenz pretese una dettagliata analisi topografica per permettere l'erezione di un moderno sistema di fortificazione (poi erette, a partire dall'inizio del XX secolo, sul modello ideato dal generale del Genio

Mentre Nicia avviava anche la fortificazione del Plemmirio (dove era presente un importante accampamento), i Siracusani ripresero la costruzione del contro-muro sull'Epipoli dando inizio a ulteriori scontri:

ed erano diventate velocemente una delle colonie chiave dell'Impero spagnolo. Tuttavia tutti i successivi governi spagnoli si erano disinteressati della fortificazione dei punti chiave e in particolare di

. La mancanza di truppe a disposizione fece cadere nel vuoto la richiesta di von Zangen, il quale dovette constatare che a giugno i lavori di fortificazione sulle montagne di Carrara e sulla fondamentale postazione di

per devozione in quanto la contrada grande (l'odierna via Roma dove si trovava l'oratorio) fu risparmiata dalla peste. L'oratorio era ricavato in una vecchia porta di fortificazione. Venne abbattuto nel

. Ha alte mura, marrone scuro, e merlate, che proteggono un piazzale interno. Al suo interno si possono ancora osservare i ruderi di alcune strutture precedenti, in particolare una chiesa portoghese e un'altra fortificazione omanita dell'inizio del

La fortificazione di Tordera, in gran parte scomparsa e ridotta a pochi ruderi, sorge sulla collina sovrastante Tordera superiore, in posizione dominante (tale da consentire il controllo delle zone sottostanti).

. Probabilmente costruita a sua volta su un luogo di culto preesistente, era inclusa nella fortificazione di un castello che svettava sul luogo di confluenza tra il torrente Doppia con il fiume Serio. Ricostruita nel

, il cui stemma campeggia tuttora sopra il portone d'ingresso. L'edificio sorge verosimilmente su una antica fortificazione di cui conserva la struttura a quadrilatero con cortile interno. L'ala settentrionale a tre piani costituiva l'ala signorile, rifatta nel sec XVII, con portico a tre arcate, scalone e sala monumentale

Davanti alla prospettiva di essere tagliato fuori e assediato, il maresciallo Davout diede avvio a degli importanti lavori di fortificazione della zona di Amburgo. Per assicurarsi il controllo del fiume Elba, i francesi ripristinarono le mura del sobborgo di

, negli ultimi anni di vita aveva deciso di dedicarsi all'abbellimento e ad una sorta di rifondazione del natio borgo: procedette quindi all'erezione sul colle che lo domina, sopra i resti di una precedente fortificazione, di una

Vista da est del castello dopo la sistemazione degli argini del fiume e del piazzale antistante la fortificazione. Sulla destra, il ramo secondario del fiume Olona, l'Olonella, che con il corso principale del fiume forma l'isola su cui sorge la fortificazione

di Milano si trovano alcuni quadri che raffiguravano i membri della famiglia Lampugnani e che forse un tempo si trovavano nel castello: se effettivamente si trovassero nella fortificazione legnanese, non si conosce la data del loro trasferimento

. Proprio durante il dominio dei Pio, il castello assunse l'attuale struttura: accanto alla fortificazione medievale, detta rocchetta, venne costruito il palazzo marchionale, dimora dei signori di Carpi, e la torre dell'orologio, sede pubblica del governo. La popolazione fu trasferita progressivamente all'esterno delle mura e la chiesa divenne cappella signorile

Frattanto gli uomini di Giovanni, che presidiavano l'Antonia, costruirono opere di fortificazione interna, nel caso in cui il muro esposto agli attacchi romani fosse stato abbattuto, e tentarono a loro volta di portare un attacco ai terrapieni romani, prima che fossero issati sopra gli

, anch'esso sarebbe sorto attorno a un monastero. Altri suppongono invece che il centro abitativo che diede origine ad Amaseno si sia formato intorno ad una fortificazione militare. In ogni modo, la prima attestazione scritta dell'esistenza di Amaseno risale al

; per le artiglierie pesanti: bersagli animati e bersagli resistenti (opere di fortificazione, materiale da guerra, batterie, parapetti di ferro, reticolati, difese accessorie eccetera); per le artiglieria da costa: navi corazzate, naviglio leggero silurante, navi trasporto; per le artiglierie contraerei: essenzialmente aeroplani. Secondo il modo che si offrono al tiro i bersagli possono essere in verticale ed orizzontale.

Grazie alle pareti verticali dell'acropoli non erano necessarie vere e proprie opere di fortificazione, se non in pochi e brevi tratti dove un intervento limitato era sufficiente a garantire la difesa.

L'unica struttura riconducibile a un'opera di fortificazione si trova nel lato meridionale su un piccolo terrazzo naturale, che controlla l'accesso sud, dove sono stati ritrovati alcuni blocchi di grandi dimensioni allineati lungo il margine.

e lungo una delle principali direttrici viarie dell'epoca. Testimoni di questo periodo sono le fortificazioni ed i castelli presenti sia a Scanzo che a Rosciate, di cui oggi non resta molto. Di grande importanza strategica fu soprattutto la fortificazione della Bastia, sul monte omonimo.




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

11:21:32