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Frasi che contengono la parola francescano

Complesso monumentale di San Francesco. Comprende diversi edifici adibiti ad uso civile (Istituto Istruzione Superiore Atestino): il convento francescano (XVII secolo, ma fondato nel XIII secolo), la ex chiesa di San Francesco (rinnovata nel XVIII secolo), l'oratorio dello Spirito Santo (XVII secolo) e l'oratorio della Confraternita dei Battuti (XV-XVIII secolo)

La tradizione popolare locale attribuisce l'introduzione del limone ai frati dell'ordine francescano che nel XIII secolo risiedevano in un monastero presente ancora oggi (anche se con una diversa destinazione d'uso) a

. Tale impresa fu possibile per una lettura delle strutture ecclesiali come mezzo di trasmissione per il messaggio francescano, soprattutto attraverso le decorazioni figurative che dovevano creare delle vere e proprie

il castello inferiore o ex convento di San Francesco: sorgente su una rupe fu l'originario castello dei Signori di Barge (sec. XI), ma venne trasformato in convento francescano nel secolo XV. Nel corso dell'Ottocento, fu trasformato in residenza privata; destinazione che attualmente permane.

In generale lo stile di queste scene mostra, rispetto agli affreschi assisiati, una maggiore eleganza gotica, data dall'assottigliamento delle figure, in rapporto diretto con le ultime tre storie del ciclo francescano e punto di partenza per artisti giotteschi come il

, la pala d'altare, i rilievi sui sarcofagi e i piccoli monocromi attorno alle tombe, e riguarda la venuta di Cristo e la sua profezia in ambito pagano. Il tema francescano ovviamente era legato al nome del committente, mentre quello della venuta di Cristo, pur essendo connesso ad alcuni eventi della vita del Sassetti, si collegava strettamente al clima culturale dell'

Dopo la riunificazione dell'ordine, il ministro generale volle che il nuovo abito fosse diverso da tutti quelli esistenti fino a quel momento, ma che fosse immediatamente riconoscibile come saio francescano: le

, sacerdote eremitano; beato Ruggero Cadwallador, sacerdote e martire; beati Francesco di Santa Maria, sacerdote francescano, e quattordici compagni, martiri; san Davide Lewis, sacerdote gesuita e martire; beato

, cappuccino; beato Tommaso Bullaker, sacerdote francescano e martire; beato Giuseppe Gonzales Huguet, sacerdote e martire; beato Pacifico Salcedo Puchades, cappuccino; beato Romano Sitko, sacerdote e martire.

I trattati rappresentano una vasta opera erudita sacra e profana, insieme di dettami etici di origine biblica ma anche di autori latini, il tutto pervaso di spirito francescano. Sono stati volgarizzati nel

Convento francescano di San Donato, attiguo all'odierno Santuario di San Salvatore, con chiostro del sec. XVII affrescato con grottesche tardo-rinascimentali e lunette istoriate con episodi della vita del Santo ed alcuni suoi miracoli.

Un altro forte scontro si ebbe con l'ordine francescano, molto influente nella diocesi tranese dell'epoca: Davanzati fece aprire un'inchiesta contro padre Maulano, cui furono rivolte accuse di comportamento ereticale nella confessione dei peccati

, frate francescano cappuccino, meglio conosciuto come Padre Candido. L'amministrazione comunale ha infatti deciso di concedere la cittadinanza al frate per l'impegno con cui i frati francescani cappuccini hanno portato nel mondo la parola di

nell'ex convento agostiniano delle Tolentine, traslocato in piazza San Leone nei primi decenni del Settecento, e definitivamente trasferito nei locali dell'ex convento francescano di Santa Chiara nel

, frate francescano di Assisi, in collaborazione con il vescovo Giuseppe Placido Nicolini diede protezione a migliaia di ebrei, rifugiandoli nei conventi dei frati Minori di Assisi e finanche nelle case di Deruta.

, frate francescano, un'immagine del Crocifisso, che venne posta all'altare maggiore. Un'opera di valore artistico, con caratteristiche molto importanti: i lineamenti del corpo, in una dolorosa ma composta armonia, riescono in maniera formidabile ad esternare i dolori del

. Gli interni dei campi di prigionia furono alloggiati nell'antico Convento Francescano della Madonna dei Lumi, in un'abitazione privata del palazzo Migliorati in pieno centro storico e nell'Ospizio cittadino. Nell'archivio comunale di Civitella del Tronto sono presenti due elenchi, uno per gli internati politici, l'altro per quelli civili. Nel primo furono inclusi centoventi persone, la maggior parte dei quali di religione ebraica e alcuni classificati come '

. Nell'iscrizione si cita la donazione del terreno del santuario all'ordine francescano da parte della famiglia Masina del Monte e la consacrazione della chiesa da parte di Filippo Archinti, vescovo di

Oggi i frati minori conventuali vestono un abito nero - nei paesi in cui hanno subito le soppressioni - con cappuccio e mozzetta-scapolare; mentre nelle terre di missione stanno cominciando a recuperare l'antico colore dell'abito francescano: grigio cinerino. Continuano a custodire, tra l'altro, la

, nella cappella dedicata a san Nicola che aveva fatto edificare; il desiderio del Longhi era d'essere sepolto nella basilica di Pontida, cosa che non fu possibile. Quando la chiesa del monastero francescano fu demolita, la salma venne traslata nella cappella di famiglia nella

e alcune voci dissero che si trattava di veleno. Il corpo, imbalsamato e rivestito di un saio francescano, fu portato a Roma e fu sepolto nella tomba dello zio cardinale, nella cappella dei santi Lorenzo e Giorgio nella

sul versante occidentale rivolta in direzione dell'Appia, porta Santa Sofia sotto il convento francescano e porta Fontanelle, l'unica ancora esistente, nel medesimo versante, sulle strade che collegano l'abitato alla

, quando avvenne la consacrazione delle chiesa da parte del Principe Vescovo di Bressanone e la consegna ufficiale all'ordine. La struttura fu progettata dal frate francescano Vitus Rastpichler proveniente dall'

con l'edificazione documentata della sagrestia, i lavori di questo primo complesso, frutto di interventi ad opera di maestranze appartenenti all'ordine francescano, sembrano terminati. Resti di questo primo insediamento sono forse rintracciabili nella sala capitolare dell'attiguo convento. Interessanti anche alcune tavole quattrocentesche nell'odierno coro, verosimilmente destinate alla primitiva chiesa: la

in corso Umberto I, un terzo (Salita San Francesco) si sviluppa dall'antica porta urbica fino a toccare anche le rovine del complesso francescano sottostanti la torre angioina, un quarto infine parte dalla

Francesco Della Marca, ad Avignone come lector nello Studium generale dell'Ordine, sottoscrive una protesta redatta da Michele contro l'operato del papa. Ludovico il Bavaro giunge in Italia, prende la corona imperiale e, dichiarato deposto il Papa, nomina antipapa il francescano Pietro da Corbara, con il nome di

hanno utilizzato la teoria del francescano italiano per affinare i propri concetti di virtus derelicta, confermando che Francesco della Marca ha giocato un ruolo chiave nell'evoluzione della filosofia sulla fisica

Palatucci e la contessa polacca della Croce Rossa. La storia inedita delle missioni segrete a beneficio dei profughi polacchi svolte dalla contessa Maria Tarnowska Potocka con l'aiuto del Questore di Fiume, del francescano P. Dydek e di don Giancarlo Centioni della St. Raphaels-Verein

calzolaio e muratore, e di Serafina Rizo, la sua formazione iniziale fu economicamente possibile grazie all'aiuto di un suo ricco parente, don Giuseppe Orlandi, quindi impartita sia da un erudito locale, Mario Bocchieri, che dai frati del Convento francescano di Ragusa (che aveva, tra l'altro, rapporti con l'

. Con la costruzione del complesso francescano, il campanile venne sopraelevato, e sono chiarissimi i segni dell'influenza gotica nelle varie arcate ogivali. Nel Settecento l'ultima parte del campanile venne completata, con la costruzione della cupola con la lanterna decorata da piastrelle in maiolica policroma.

Le prime suore seguivano la regola del terz'ordine francescano e aprirono a Pietradefusi una scuola, un educandato e un laboratorio: il sodalizio fu approvato come istituto religioso di diritto diocesano da

), i materani, con l'aiuto di Giannantonio Orsini, principe di Taranto e conte di Matera, tentarono di separarsi da Acerenza, costringendo l'arcivescovo ad allontanarsi dalla sua sede, nominando vescovo un certo Marsio, frate francescano;

Degna di nota a Crevenna, la chiesa di santa Maria degli Angioli, unico resto dell'ex convento francescano, con il grande affresco della Crocifissione risalente al Cinquecento. Sull'area dell'ex convento

, dove esercitava provvisoriamente la funzione di lettore nel convento francescano, era presente in quell'assemblea. Egli sostenne gli accusatori e divenne l'anima della campagna contro l'Inquisizione. Secondo lui, le vittime degli inquisitori erano innocenti, le eventuali confessioni erano state estorte sotto tortura e solo la brama di ricchezze del vescovo Castanet, desideroso di impossessarsi dei beni dei condannati, era stata la causa determinante dei processi e delle condanne.

Il complesso progetto iconografico venne sicuramente elaborato con la collaborazione, oltre che del committente, dei consiglieri e teologi della corte papale, tra cui forse il cardinale e teologo francescano

vi istituirono il Centro culturale ed editoriale internazionale dei Francescani, specializzato nelle pubblicazioni sulla storia dell'Ordine, detto anche Collegio Francescano Internazionale di San Bonaventura. I frati si trasferirono poi a

, ospite della corte ferrarese dove era attivo il Tura. A sinistra si vedono due piccole figure di committenti inginocchiati: un notabile e una frate francescano, nella stessa posizione della ricezione delle stimmate di

, organizzato dal parroco don Pasquale Di Cello con la collaborazione dei volontari che si adoperano alla realizzazione dello stesso. Donne, uomini, bambini, anziani e giovani. Tutti impegnati ad interpretare i personaggi tipici del Presepe francescano riproponendo anche gli antichi mestieri e i piatti tipici che

in quanto non esistono altri casi noti di raffigurazioni di un labirinto con un Cristo al centro. L'opera, databile tra il XIII ed il XIV secolo, ha suscitato notevole interesse, anche in riferimento ad altri segni presenti nella complessa architettura del convento francescano, quali le

Polissena sarebbe invece stata soffocata con un asciugamano; sarebbe poi stato poi fatto assassinare anche un frate francescano reo di non aver rivelato il segreto confessionale rivelatogli da Polissena

Mi vergogno un pochino a chiedere aiuto per questo paragrafo: pur essendo francescano, non so come esporre in termini enciclopedici questa parte (non so bene come esprimermi, e rischio di diventare poco neutrale).

sul versante occidentale rivolta in direzione dell'Appia, porta S. Sofia sotto il convento francescano e porta Fontanelle, l'unica ancora esistente, nel medesimo versante, sulle strade che collegano l'abitato alla valle del




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

12:13:47