CENTROHD - Huge Dictionaries

HOME >> F >> FI >> FIO

Frasi che contengono la parola fioravanti

, Patrizio Trochei, Alessandro Pucci, Dario Pedretti, Livio Lai, Gabriele De Francisci e Paolo Pizzonia arrivano con le auto nei pressi della radio. In tre (Fioravanti, Pucci e Pedretti) assaltano poi gli studi durante la registrazione della trasmissione femminista

, una pattuglia dei carabinieri ferma per un controllo l'autovettura su cui viaggiavano Valerio e Cristiano Fioravanti, Francesca Mambro e Giorgio Vale. Alla richiesta di documenti e per evitare di essere scoperti, i quattro rispondono spianando le armi e disarmando i militari prima di fuggire.

, Valerio Fioravanti, il fratello Cristiano, Francesca Mambro, Gigi Cavallini, Giorgio Vale e Gabriele De Francisci sono a Padova e cercano di ripescare quel borsone di armi precedentemente affidate a Trincanato. Provvisto di muta da sub, Cristiano si immerge nella fredda acqua del canale ma, nel bel mezzo dell'operazione di recupero, vengono colti sul fatto da due carabinieri:

, la Mambro, Valerio Fioravanti e Gigi Cavallini assaltano i locali del distretto militare di via Cesarotti, a Padova portando via quattro mitragliatrici, cinque fucili automatici, pistole e proiettili. Sul muro della caserma, prima di andarsene, la Mambro firma la rapina con la sigla BR per depistare le indagini.

Franco Cazzola, Giuseppe Mantovano, Giovanni Batista Panatta, Piero Piccini, Maria Serana Mazzi, Anna Maria Visser Travagli, Alessandra Chiappini, Jadranka Bentini, Anna Maria Fioravanti Baraldi, Elena Corradini, Giovanna Degli Esposti, Gioia Meconcelli, Luciano Chiappini, Adriana Cavicchi,

Condannati per banda armata: Gilberto Cavallini, Massimiliano Fachini, Valerio Fioravanti, Egidio Giuliani, Francesca Mambro, Sergio Picciafuoco, Roberto Rinani e Paolo Signorelli. Assolti: Marcello Iannilli, Giovanni Melioli e Roberto Raho.

, ammise di avere fatto parte del gruppo uscito dalla sezione del Movimento Sociale insieme ad Alessandro Alibrandi e che entrambi erano armati, attribuendo tuttavia ad Alibrandi il colpo mortale in quanto la sua arma si sarebbe inceppata impedendogli di sparare; le sue affermazioni furono successivamente confutate dalle testimonianze rese dai compagni di Walter Rossi, i quali sostennero tutti che tale colpo fu invece esploso da Fioravanti

con l'incriminazione di tre compagni di Rossi per falsa testimonianza e il non luogo a procedere, per non aver commesso il fatto, nei confronti di Cristiano Fioravanti, che ora vive libero, sotto altro nome, protetto dallo Stato

Fioravanti, Mambro e Ciavardini, anche dopo la condanna in Cassazione e la fine della pena, hanno sempre negato di essere coinvolti nella strage: i tre hanno sempre affermato di trovarsi effettivamente insieme quel giorno, ma a Padova, non a Bologna. Fioravanti ha invece indicato come possibile mandante della strage il leader

della zona. I fratelli Fioravanti, assieme ad un paio di altri neofascisti, a volto scoperto, scendono dall'auto e fanno fuoco su un capannello radunato intorno ad una panchina, uccidendo Roberto Scialabba, freddato da distanza ravvicinata con due colpi alla testa da

la Mambro, Valerio Fioravanti e Gigi Cavallini assaltano i locali del distretto militare di via Cesarotti, a Padova portando via quattro mitragliatrici, cinque fucili automatici, pistole e proiettili. Sul muro della caserma, prima di andarsene, la Mambro firma la rapina con la sigla BR per depistare le indagini.

; in questa ricostruzione si conferma peraltro la circostanza della soffiata di Fioravanti; l'avvocato Naso conclude questa ricostruzione affermando che l'operazione fu architettata dagli agenti della

, Cavallini, Fioravanti e la Mambro assaltano i locali del distretto militare di via Cesarotti, e si portano via quattro mitragliatrici, cinque fucili automatici, pistole e proiettili. Prima di darsi alla fuga, sul muro della caserma la Mambro firma la rapina con la sigla BR per depistare le indagini.

, Cavallini, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Giorgio Vale, Pasquale Belsito, Stefano Soderini e Andrea Vian svaligiano la gioielleria Giraldo a Treviso portandosi via un bottino di tre miliardi. Alla rapina partecipa anche il veneto Fiorenzo Trincanato, un malavitoso

Nell'ipotesi accusatoria di Falcone e della Procura della Repubblica Fioravanti, di cui risultava accertata la presenza a Palermo nei giorni del delitto, avrebbe goduto dell'appoggio di esponenti dell'estrema destra palermitana quali

e Alessandro Alibrandi quali possibili assassini del ragazzo. Interrogato nell'aprile di quello stesso anno, Fioravanti ammise che entrambi fecero parte del gruppo di militanti fascisti da cui partirono gli spari in direzione del gruppo di militanti di sinistra, attribuendo tuttavia ad Alibrandi il colpo mortale, in quanto la sua arma, a suo dire, si sarebbe inceppata, impedendogli di sparare.

Altro personaggio con cui Alibrandi e Fioravanti strinsero un legame di reciproca collaborazione fu Massimo Sparti un pregiudicato, ladro e scassinatore romano di simpatie neonaziste ed esperto in falsi e rapine (e che poi fu il principale accusatore di

di vettura ibrida sportiva. Il progetto era principalmente indirizzato verso l'ecologia, basato su degli innovativi pneumatici sensibili brevettati dall'azienda stessa in Europa, Stati Uniti e Giappone. A tal successo innovativo, la Fioravanti venne invitata a partecipare al premio




Tutti i dati sono automaticamente, anche se accuratamente raccolti da fonti di pubblico accesso. Le frasi vengono selezionate automaticamente e non sono destinate ad esprimere le nostre opinioni. Il contenuto e le opinioni espresse sono esclusivamente a nome degli autori delle frasi.




CentroHD

info@centrohd.com

Ultimo aggiornamento pagina:

20 Novembre 2021

04:47:36