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Frasi che contengono la parola facciate

, composti da un elemento di testata e un elemento di giunzione. I pluviali possono essere realizzati con tubazione di lamiera zincata, acciaio inox e rame ma anche in materiali plastici. Possono anche essere installati all'esterno delle facciate o all'interno delle pareti perimetrali.

e ingrandito nel corso dei secoli con la costruzione di nuovi corpi di fabbrica, il palazzo presenta una pianta irregolare che copre un'estensione complessiva di circa trentacinquemila metri quadrati e uno stile eterogeneo tra le diverse facciate.

Le facciate mostrano paraste e tamponamenti a bugnato liscio al primo piano, mentre i piani superiori restano decorati con le sole paraste; le finestre sono incorniciate con timpano a motivi geometrici e si alternano a balconate in pietra con pilastrini al primo piano e in ferro battuto decorato al secondo piano. All'interno lo scalone d'onore si articola in quattro rampe ad andamento ottagonale con gradini in marmo. Alcune delle sale conservano affreschi ai soffitti con temi decorativi e figurativi in stile

Il primo progetto, noto tramite le fonti, prevedeva una colossale struttura architettonica isolata nello spazio, con una quarantina di statue, dimensionate in scala superiore al naturale, su tutte e quattro le facciate dell'architettura

della stazione era costituito da un grosso edificio a due livelli a cinque luci nel senso della lunghezza e tre luci sulle facciate laterali. Adiacente ad esso sul lato ovest insisteva il fabbricato ad una elevazione dei servizi e degli uffici, tra cui quello del Dirigente unico. Procedendo nella stessa direzione si raggiungeva la

visto nella sua evoluzione dal XIII al XVI secolo. Presenta tre spettacolari facciate, la principale e quelle dei transetti sud e nord, veri merletti di pietra; e tre bellissime torri, una sulla crociera, che con la sua

Le quattro facciate, uguali come dimensioni, sono risolte in maniera diversa nei motivi architettonici e nei rapporti tra pieni e vuoti, pur mantenendo una loro coerenza per i materiali utilizzati e per i ritmi strutturali.

Sia le chiese che i palazzi spesso esibiscono facciate dalla geometria complessa, concave o convesse. Tale caratteristica coinvolge a volte anche ville o palazzi che esibiscono scale esterne ricavate nei recessi creati dalle curve (

. Quest'ultimo stile si evidenzia nelle finiture e nelle decorazioni delle facciate che richiamano le architetture gotica, barocca, rinascimentale ed esotica. Costruito per ospitare la sede provinciale della

L'ingresso dei visitatori avviene oggi dalla Porta del Frumento, che deve il suo nome al fatto che in passato nei suoi pressi si trovava l'Ufficio delle Biade, che si apre al centro della trecentesca ala sud di fronte al bacino di San Marco. Percorrendo il corridoio di ingresso si raggiunge il cortile, completamente cinto da portici sormontati da logge, riproponenti lo schema esterno dell'edificio. Le facciate sul cortile furono realizzate durante il dogato di

conserva nelle sue stanze e lungo le sue facciate un imponente numero di opere d'arte, risalenti a varie epoche storiche, commissionate dai singoli dogi per tramandare la propria memoria o nel contesto di generali ristrutturazioni del complesso. L'apparato decorativo aveva principalmente funzioni celebrative nei confronti della storia della

si affermarono le tombe a edicola, le cui facciate riprendevano le forme del tempio tuscanico. Nel processo di regolarizzazione e uniformazione dei sepolcri rientrano anche gli interni che si ridussero nel V secolo a.C. ad una sola camera sepolcrale; i pochi esemplari che si distinguevano in senso monumentale furono ripresi tipologicamente dai grandi sepolcri del IV secolo a.C.

- infine ci vedrei bene un paragrafo di descrizione del palazzo, dove inserite la parte finale dell'attuale paragrafo Abbattimento e traslazione e aggiungere almeno qualcosa sulle dimensioni, sulle vie su cui affaccia e sulla forma delle facciate --

, ricostruito dalle fondamenta, mantenendo solo le facciate e uniformando le coperture a falde. In luogo delle due precedenti corti, si apre oggi tra il fianco del fabbricato piermariniano e il fianco stradale un unico spazio, su cui si affacciano gli ambienti della sovrintendenza e della direzione artistica.

, venute poi meno le esigenze difensive, i castelli e i palazzi urbani si arricchirono di opere d'arte per divenire comode residenze signorili, che con lo splendore delle facciate, spesso affacciate sulle piazze, offrivano un'immagine della potenza della famiglia

Sulle pareti del campanile si possono ammirare gli stemmi delle dominazioni succedutesi in Benevento, posti in tempi recenti, come le tavole marmoree delle facciate sud ed est, rievocanti l'estensione del

Allora la zona era ricca di negozi e locande che per un periodo occuparono anche la parte anteriore dei porticati, rendendoli una specie di galleria. Nonostante le modifiche che hanno subito i palazzi, su alcune delle facciate, immediatamente sopra gli archi del porticato, sono visibili le tracce dell'antico acquedotto cittadino.

per il secondo piano, non sempre in asse tra loro. Da questa regola si discostano le facciate orientale ed occidentale (quelle in cui sono posti i due portali) che non presentano la monofora, e la facciata settentrionale, che presenta una

I lavori di ripulitura e consolidamento hanno interessato in una prima fase le due facciate laterali del prospetto della fontana, per poi concentrarsi su statue, scogliera della fontana e sulla nuova impermeabilizzazione della vasca, avviando una lunga opera di pulizia del calcare, microsabbiatura, stuccatura, reintegrazione pittorica, consolidamento dei cavalli alati, risistemazione dei

La decorazione delle facciate a graticcio varia molto, sia a seconda della zona di costruzione sia a seconda del tempo a disposizione per terminare la costruzione. In genere hanno valore fortemente decorativo la disposizione degli elementi inclinati, l'inserimento di ulteriori elementi inclinati senza alcuna valenza

, quando vennero eretti nella stessa area il palazzo del Comune e dell'Arringo, venne totalmente rimaneggiato in epoca barocca con le due nuove facciate realizzate da vari esponenti della dinastia dei Giosafatti, caratterizzate da due ordini di finestre. La facciata su piazza Arringo ha nel corpo centrale un portico di cinque alte arcate e con il doppio ordine di finestre inquadrate da figure femminili e maschili.

, si tratta di un tipico esempio di architettura granitica gallurese, caratterizzato da un interno ricco di affreschi e rappresentazioni marmoree, contornate esternamente da facciate completamente in granito a vista.

sopra le porte delle case per preservarsi dalla peste, che da qualche secolo imperversava in tutta Italia. Il suo invito fu ampiamente accolto a Camaiore, tanto che ancora ai nostri giorni, su quasi tutte le facciate delle case del centro storico di Camaiore, si trova raffigurato questo stemma.

a due piani sulle facciate nord e sud meritano una menzione speciale. Mentre le finestre dell'abbaino superiore illuminano la mansarda, quelle inferiori, a livello del sottotetto, sono inserite nel punto di camminamento del parapetto per illuminare le stanze dell'abitazione. Il percorso del parapetto, intervallato da

Sono soltanto tre le canzoni scritte dalla band, il resto sono brani di altri artisti riarrangiati: il disco ripropone i brani suonati dal gruppo nei concerti, seppur entro le logiche limitazioni delle facciate del disco, non a caso nell'edizione originale i brani vennero tagliati per rientrare nella durata standard dei

Trattandosi di un album pubblicato originariamente su vinile e suddiviso in quattro parti (facciate), credo sarebbe opportuno riportare tale suddivisione e non solo quella delle successive ristampe su CD, suddivise in due sole facciate. --

I brani delle altre facciate hanno testi generalmente meno ermetici e, dal punto di vista musicale, sono meno lontani dalla forma classica della canzone melodica. Particolarmente conosciuti, all'epoca, furono

Apparecchi fissabili a muro, fissabili alle pareti o alle facciate delle case, dei condomini e di altri edifici. Questi vengono impiegati nell'illuminazione pubblica di strade oppure per l'illuminazione di uno spazio esterno pubblico o privato.

, vienne applicato per la prima volta a Verona nel disegno neomedievale della caserma di Castel San Pietro. Nelle sue facciate, con paramento di laterizio a vista e ghiere d'arco policrome, si riconoscono i caratteri del medioevo centroeuropeo e gli elementi della tradizione figurativa veronese. Consapevoli della speciale posizione nel paesaggio urbano, secondo le prescrizioni di

Si tratta di un'operazione di puro abbellimento delle facciate, tanto che le aggiunte rimanevano indipendenti rispetto al nucleo in laterizio della porta e delle mura. Anche tali lavori si devono, come testimoniato da un'iscrizione incisa sul fornice superstite che riporta il nome di uno degli amministratori romani,

Per renderla armonica con gli edifici circostanti le facciate furono rivestite interamente con dello scisto. All'interno, la galleria presenta dei rigonfiamenti in larghezza dovuti alla presenza delle torri della cinta.

. L'edificio, pur presentando forme ascrivibili all'architettura rurale ottocentesca abruzzese, si riallaccia stilisticamente, in una delle facciate, al neogotico tipico degli edifici pubblici di area lombarda

della quale realizza il campanile, il tamburo, la cupola e la lanterna. Il suo intervento consistette nel portare a compimento le strutture inferiori completando le facciate laterali e nel sovrapporvi una cupola.

Entrambe le facciate principali, est e ovest, sono dominate da enormi quadranti. Il primo quadrante dell'orologio di Zytglogge era probabilmente situato sul basamento, ma fu spostato fino al centro durante la riconfigurazione del

; esse possono dividersi in due categorie distinte, ovvero: nella prima appartengono le chiese che sono ancora vicine al tardo barocco, conservando ancora un'impronta tipica di quest'ultimo periodo, mentre nella seconda tipologia appartengono le chiese caratterizzate da interni e/o da facciate severe, che preludono al

dalle facciate, riportando alla luce gli antichi muri in pietra. Vengono inoltre rialzate la torre Lappoli e la torre Cofani e ripristinate molte delle strutture medioevali preesistenti. Viene rifatto il pavimento della piazza e aggiunto un pozzo tuttora presente sul lato basso della piazza

interno assieme alle facciate laterali degli edifici contigui e alla facciata propriamente detta del palazzo stesso. La facciata che si affaccia su Corso Carducci presenta il portale d'ingresso centrale chiuso in alto da un

. Il nucleo iniziale di origine settecentesca, modificato e rialzato nel tempo, assunse l'aspetto attuale agli inizi del Novecento con il rifacimento delle facciate in stile eclettico. Un tempo nota come Villa Acquarone o Palazzo Acquarone

laterali o navate minori illuminate da finestroni, vengono spesso sfruttate per favorire l'ingresso e l'uscita dei fedeli dall'edificio: ecco allora apparire, anche in corrispondenza del transetto, maestose facciate, spesso ricche di richiami ornamentali e architettonici alla facciata principale, e

su tre dei quattro angoli. Gli elementi arcaici sono presenti con delle sporgenze sui bastioni. Le facciate occidentale e settentrionale conservano strutture originali nonostante le pesanti integrazioni e sostituzioni effettuate nel

di pietra da taglio fortemente aggettante, allineata al piano dei contrafforti. I magazzini minori, a un solo piano, sono del tutto simili a quelli appena descritti per quanto concerne i caratteri compositivi delle facciate.

fiorentina, rappresenta uno stile nuovo rispetto agli schemi che i fiorentini erano abituati a vedere nelle facciate delle chiese di Firenze, infatti rispecchia un gusto tipicamente romano, a partire dalla scalinata. Essa fu abbellita da sculture in marmo bianco, che risaltano sullo sfondo color avana opaco. Venne messa in opera a partire dal

(in combinazione eclittica con elementi neogotici). Sorgeva in splendido isolamento al centro di una piazza. La pianta era a croce greca su cui poggiava l'alta cupola, con quattro facciate. Nella facciata principale il timpano centrale era sostenuto da due torri laterali sul modello dalla

L'abitato di Tesero ha mantenuto in gran parte la sua struttura medievale, quindi il suo centro mostra case con molte strutture in legno come ballatoi disposti anche in due o tre ordini, crocefissi sulle facciate, tetti a due spioventi con coperture in scandole, androni che nascondono ancora vecchi attrezzi e cataste di legna.

Tutte le facciate sono rivestite in laterizio, con marcapiani e cornici in cemento dipinto nel colore giallo. Il prospetto principale, rigorosamente simmetrico, si suddivide in vari corpi, di cui quello centrale, leggermente aggettante rispetto a quelli laterali, interamente rivestito in granigliato di cemento dipinto ed arricchito da decori classici, tra cui le doppie

- Sede principale del Comune, il palazzo, che risale alla fine del XII secolo, quando vennero eretti nella stessa area il palazzo del Comune e dell'Arringo, venne totalmente rimaneggiato in epoca barocca con le due nuove facciate realizzate da vari esponenti della dinastia dei Giosafatti, caratterizzate da due ordini di finestre. La facciata su piazza Arringo ha nel corpo centrale un portico di cinque alte arcate e con il doppio ordine di finestre inquadrate da figure femminili e maschili.

. L'ampio sito presenta decine di monumenti in piedi e ancora sepolti che coprono un'area di diversi ettari. Questi includono tombe scavate nella roccia con ornamenti architettonici, facciate e iscrizioni

e distrussero cinque altari scolpiti e riccamente decorati, la cattedra, numerose statue e il soffitto in legno dipinto. La torre, le facciate esterne e l'orologio escono appena da un decennio di ristrutturazione. Il tetto e parzialmente il primo piano dell'edificio conventuale sono andati distrutti.

lungo la via Moncenisio. Per la strutturazione dei volumi e per l'ornato delle facciate costituisce un significativo esempio di architettura civile settecentesca con evidenti richiami di tipo classico nell'impostazione delle facciate. Sulla facciata principale gli ornati della falsa

In seguito il palazzo prese il nome attuale dalla nuova famiglia proprietaria dello stesso, mentre ad Alianelli venne dedicata la via che costeggia un lato dell'edificio, oltre a un'epigrafe posta su una delle facciate della struttura.

, in attesa di trovare una soluzione definitiva per l'area non edificata, un'impalcatura ricoperta da un gigantesco telo riproduce tutt'e quattro le facciate dell'accademia, dando un'idea di quel che era il suo ruolo urbanistico per il centro di Berlino. Nel

tra cui la ristrutturazione di tetti e facciate di case tradizionali affacciate sulla Riviera, il ridisegno delle piazze cittadine e la costruzione degli impianti di approvvigionamento idrico e di trattamento.

La ristrutturazione sarebbe durata quattro anni, e avrebbe previsto la costruzione di quattordici volte per ciascuna delle due facciate, la sostituzione delle pietre rovinate e la posa di una nuova travatura, la riparazione dei muri danneggiati dal fuoco, la collocazione di catene per sostenere la parete verso il ponte della Paglia e il rimpiazzo dei capitelli crepati.

furono abbattuti alcuni ambienti annessi all'Appartamento dogale, da poco costruiti, col fine di rendere uguale l'altezza di tutte le facciate prospicienti il cortile centrale: in essi era stato rinchiuso

L'ottagono presenta una pavimentazione di marmo bianco con venature grigiastre. Le facciate degli edifici prospicienti l'ambiente centrale presentano diverse pregevoli decorazioni quali nicchie in forma di conchiglia e teste di leone. I quattro accessi alla galleria sono ornati da colonnati.

. Questo labaro aveva due facciate: su una era riportata l'immagine di sant'Erasmo con un ammalato sdraiato su un letto, mentre sull'altra era raffigurato in posizione centrale l'emblema dell'ospedale (che venne creato per l'occasione) circondato dagli stemmi dei comuni che formavano il circolo ospedaliero

di quattro piani posto sull'angolo nord-ovest del complesso, le cui facciate interne sono state inglobate dagli edifici costruiti all'interno della corte. Rimangono originali i prospetti che affacciano sull'esterno, verso le vigne, lati ovest e in parte nord. Il

Maia e Santos delinearono anche la forma delle facciate che si sarebbero affacciate sulle strade, concepite secondo uno schema gerarchico in cui i dettagli e le dimensioni erano delineati dall'importanza della strada. Questi erano in uno

dei lavoratori che utilizzano spazi e strumenti di lavoro comuni con turni diversi: di giorno lavorava l'azienda che si occupava degli interni, mentre fino alla mezzanotte lavorava quella che si occupava delle facciate.

che termina a punta. La base dell'edificio segue una pianta regolare rettangolare e le facciate, sia quelle frontali che quelle laterali, risultano abbastanza spoglie di decorazioni: sono presenti soltanto piccoli

...anche se un po' in ritardo, per l'ultimo suggerimento. Nei momenti liberi, cerco di completare la sezione che ho creato sul codice della strada e di ampliare gli argomenti connessi. Sto inoltre sistemando (almeno ci provo) le schede sugli alberi che ho trovato in Wikipedia e vorrei prepararne delle altre. Questi sono fra i pochi argomenti su cui posso dire qualcosa (mi rendo conto che siete tutti molto bravi, curiosi, spesso accurati, e sinceramente non so come facciate). Intanto grazie,

Il complesso della stazione costituisce il fondale della piazza antistante, chiusa ai lati da una cortina omogenea di fabbricati di abitazione che ripetono nel trattamento delle facciate l'alternanza intonaco beige-spechiature in




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Ultimo aggiornamento pagina:

12 Gennaio 2022

02:00:49