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Frasi che contengono la parola fonetici
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. Mai effettivamente parlato da alcuna popolazione, era la lingua standard della poesia epica e si basava sullo ionico, mescolato a significativi apporti eolici, con la sopravvivenza di corposi relitti fonetici, morfologici e lessicali del dialetto miceneo.
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, e quindi dei contatti tra i due Paesi, si assistette tuttavia ad un graduale affrancamento dalle influenze cinesi e all'introduzione di forme letterarie vernacolari, grazie soprattutto alla nascita dei caratteri fonetici
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. La nozione di sostrato ci aiuta a spiegare quei fenomeni (soprattutto fonetici ma anche, in misura minore, morfosintattici e lessicali), che non possono ricondursi ai caratteri strutturali del latino. Per questo ci si riferisce alle lingue di sostrato considerandole propriamente come la piattaforma del ceppo neolatino. A titolo di esempio possiamo citare il mutamento di /f/ in /h/ nella regione iberica, attribuito al sostrato preindoeuropeo da alcuni studiosi, a quello celtico da altri; erroneamente sono state attribuite al sostrato etrusco la cosiddetta
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. Un crogiolo di elementi lombardi e piemontesi si ritrovano in mezzo a una serie di caratteristiche fonetiche e sintattiche incompatibili con entrambe le lingue. Alcuni legami fonetici tra questo dialetto non codificato si possono ritrovare nel
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; (occlusive palatoalveolari) nelle lingue figlie. Una divisione in lingue centum e satem ha senso solo con una visione della lingua madre con il completo inventario di dorsali. Cambiamenti fonetici successivi in uno specifico ramo delle lingue indoeuropee che sono
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di Buenos Aires e Montevideo, sono ormai considerati arcaicismi in castigliano, oppure hanno mutato il loro significato rispetto alla voce italiana che li ha originati. Simile influenza, ma meno accentuata e limitata ad alcuni aspetti fonetici, viene registrata anche nel
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, che compie raffronti sistematici tra i sistemi fonetici/fonologici di varie lingue, per scoprirne i rapporti di somiglianza e/o di differenziazione, o le leggi di trasformazione fonetica (ad es. se indaga sulle differenze e somiglianze tra indoeuropeo e semitico, oppure sulle lingue indoeuropee storiche per ricostruire il sistema fonetico/fonologico del proto-indoeuropeo o del proto-germanico).
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Esistono numerose varianti locali che presentano mutamenti fonetici nella costruzione sintattica della frase, a volte anche netti, con inflessioni dovute al contatto con altri dialetti: si definiscono tali come
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), determinata a partire non dalla presenza di determinati elementi fonetici concretamente attestati nelle lingue reali, ma dall'effetto causato dal processo di scomparsa di elementi non attestati direttamente in alcuna lingua indoeuropea nota all'epoca
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, ma non supportava i simboli fonetici di Merriam-Webster. Quindi, per consentire l'accesso computerizzato alla pronuncia senza dover rielaborare tutti i dizionari con la notazione AFI, i servizi online di Merriam-Webster specificano la fonetica usando un insieme meno specifico di caratteri
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Anche se i due dialetti principali dell'armeno, l'orientale e l'occidentale, usano lo stesso alfabeto, in seguito ai mutamenti fonetici subiti dall'armeno occidentale alcune lettere vengono pronunciate in modo differente.
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Non diceva nulla della scoperta di Champollion sui cartigli di Ramesse e Thutmose, sebbene suggerisse senza elaborazione che segni fonetici avrebbero potuto essere usati nel lontano passato dell'Egitto. Champollion potrebbe essere stato diffidente nell'annunciare i risultati prematuramente.
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una complessa serie di mutamenti fonetici (rotazione consonantica e semplificazione vocalica nel germanico, riadattamenti parziali del consonantismo in celtico e italico, semplificazione prosodica, con la scomparsa del vecchio
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di elementi fonetici, lessicali e toponominici tra albanese e illirico. La conoscenza dell'antico illirico resta tuttavia ampiamente lacunosa e frammentaria, pertanto la questione resta oggetto di dibattito da parte dell'
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Alcuni studi di Hubert La Marle includono una presentazione della morfologia della lingua, evitando la completa identificazione dei valori fonetici tra la Lineare A e la B, ed inoltre evitano la comparazione tra la Lineare A ed i geroglifici cretesi.
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E. G. Pulleybank ha costruito un quadro ragionevolmente completo delle strutture fonologiche e morfologiche del cinese antico. I valori fonetici ricostruiti per le finali dell'antico cinese si basano sul complesso di distinzioni mediante i gruppi di rima dello
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Ci sono ampie sezioni che trattano dei fenomeni fonetici, copia-incollate dalla voce principale. La sezione sulla sintassi contiene ampie parti che non dovrebbero stare in questa voce (ad es. l'uso delle preposizioni).
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usano una derivazione dai geroglifici fonetici egiziani per scrivere una lingua semitica. Gli autori di queste due iscrizioni hanno usato i segni egizi dando loro come valore il primo suono, nella loro lingua semitica, della parola designata dal geroglifico egiziano. Quindi, il pittogramma che rappresenta una casa, che si dice
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, Semiti) arruolati nell'esercito avrebbero notato e trascritto i trenta geroglifici, usati come segni fonetici, per trascrivere i loro nomi. I soldati venivano spesso inviati in spedizioni nel deserto, utilizzando le strade, il che spiegherebbe la presenza di iscrizioni simili nello stesso momento anche a
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Una commissione linguistica fu responsabile dell'adattamento dell'alfabeto latino per soddisfare i requisiti fonetici della lingua turca. La scrittura latina risultante venne progettata per riflettere i suoni effettivi del turco parlato, piuttosto che trascrivere semplicemente la vecchia scrittura ottomana in una nuova forma.
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Ultimo aggiornamento pagina:
22 Dicembre 2021
14:37:34