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Frasi che contengono la parola fascisti

ed ebbe inizialmente un carattere sommario e brutale: i militari e i fascisti della capitale procedettero ad esecuzioni in massa, distruzione di abitazioni, rastrellamenti di presunti oppositori; alcune migliaia di etiopici furono raccolti in campi improvvisati

contro i nazisti ed i fascisti, molto aspro in quanto zona di confine strategica per i tedeschi; basti pensare che parte del suo territorio fece parte di una delle prime Repubbliche partigiane sorte nel periodo, la

. Durante il Ventennio centinaia sono stati i cittadini arrestati e condannati al carcere o al confino, o addirittura assassinati dai fascisti (Salvatore Buttaroni, Germano Previtali). Gravissimi furono inoltre i danni subiti dalla cittadina durante la

Subito dopo lo sbarco degli inglesi venne creato a Priolo Gargallo un campo di concentramento per tutti quei militari o ribelli considerati fascisti. Di questo episodio, quasi del tutto dimenticato, l'associazione Lamba Doria sta cercando di recuperare delle testimonianze storiche.

Nei giorni immediatamente successivi all'armistizio, con l'eclissi del potere dello Stato regio, iniziarono a delinearsi i due schieramenti della guerra civile, i partigiani e i fascisti, entrambi convinti di rappresentare legittimamente l'Italia. Molti di coloro che imbracciarono le armi si trovarono, colti di sorpresa dall'armistizio, da una parte o dall'altra quasi casualmente e dovettero compiere la propria scelta di campo sulla base delle circostanze

, che fu ucciso dagli ammutinati. Cinque giorni dopo veniva ucciso da un ignoto il maresciallo ordinario Pierino Vascelli, che, sebbene non si fosse unito agli ammutinati, non aveva nascosto i propri sentimenti fascisti

Il conflitto civile combattuto tra fascisti e partigiani raramente coinvolse in scontri diretti le forze armate di RSI e Regno del Sud. I due Stati italiani in linea di massima evitarono perfino di schierare i propri reparti al fronte davanti a reparti dell'altro

Situazione speculare quella venutasi a creare con i soprusi e le rapine commesse da tedeschi e fascisti, che spesso risultavano incontrollabili nonostante ogni sforzo e stigmatizzazione da parte del potere centrale

(notiziari e relazioni delle questure, dei comandi GNR e del Ministero degli Interni) e i resoconti (diari di guerra, memoriali) sono viziate da un punto di vista politico, che tende a confondere indiscriminatamente partigiani, briganti, militi fascisti e grassatori

I rapporti di polizia siciliani fanno notare come a cavalcare o a scatenare le rivolte siano gruppi di ex fascisti o di nostalgici e contemporaneamente di separatisti e gruppi inneggianti a Stalin, cfr.

Persino gli atti di violenza commessi dai fascisti nei primissimi mesi della loro controffensiva possono considerarsi con una certa indulgenza. Dato che polizia e magistratura erano impotenti nella difesa dei privati cittadini contro la forza preponderante dei sindacati e del loro arbitrio, era ben giustificato che tali cittadini cercassero di difendersi per mezzo di metodi illegali.

di fascisti, futuristi, sindacalisti rivoluzionari, interventisti, fiumani, reduci ed arditi, e il suo pacifismo di principio lo portava a polemizzare con tutti i movimenti politici degli ex combattenti

di aver consapevolmente favorito lo squadrismo, lasciandogli campo libero, allo scopo di indebolire il Partito socialista, ridurne la rappresentanza parlamentare, favorire la scissione tra massimalisti e riformisti, per poi cooptare nel governo questi ultimi; una volta che fosse riuscita tale manovra, l'intenzione di Giolitti sarebbe stata poi quella di riprendere in mano la situazione dell'ordine pubblico e risospingere nuovamente i fascisti ai margini del quadro politico

Ritenuto nascondiglio dei partigiani, durante l'ultimo conflitto mondiale fu oggetto della ferocia e cieca rappresaglia di Fascisti e dei Tedeschi che trucidarono sessantaquattro suoi cittadini, in maggioranza anziani, donne e bambini, distrussero l'intero centro abitato, causando un gran numero di feriti -

Mussolini intanto restava a Milano, dove veniva costantemente informato sulla situazione romana; i dettagli dal Viminale gli venivano da Vincenzo Riccio che, tramite Salandra li faceva arrivare ai notabili fascisti tra i quali si era aggiunto

delle terre ai contadini, entra anche lui a far parte delle camicie nere. I due amici si trovano assieme ai loro camerati per far fallire lo sciopero degli spazzini milanesi spazzando le strade al loro posto. Tra i netturbini e i fascisti nasce uno scontro con l'intervento dei carabinieri a cavallo, uno dei quali viene colpito per errore con una ramazzata da Rocchetti. Tutti e due condannati e messi in galera, verranno liberati dagli

Fra questi non vi furono solo fascisti o collaborazionisti, ma anche combattenti non comunisti della Guerra di Liberazione italiana o anche stessi comunisti che si opponevano all'annessione di Trieste alla Jugoslavia, che vennero deportati in massa in vari campi di prigionia, quali il

, in occasione della festa della Repubblica un viaggio alla ricerca delle radici della nostra democrazia, tra le montagne della Carnia dove nacque l'esperienza di una Repubblica libera, in una vasta area da cui erano stati cacciati nazisti e fascisti.

che, trasportato in una carrozzina per bambini da Carla Capponi, sarebbe stato fatto esplodere tra i fascisti all'uscita dal teatro. L'azione fu poi cancellata quando giunse la notizia che il generale tedesco

, il patriottismo socialista sovietico e il nazionalismo russo si unirono, ritraendo la guerra non soltanto come una lotta tra comunisti e fascisti ma soprattutto come una lotta per la sopravvivenza nazionale.

, film liberamente ispirato a un fatto di cronaca nera che ha coinvolto i frequentatori della piazza. Si trattava dell'uccisione, da parte di una squadra di fascisti di San Babila, di uno studente di sinistra,

Francesco e Salvatore Chionna, che si difesero sparando e uccidendo i comunisti Cosimo Carrieri e Cosimo Pesce. Dopo aver appiccato fuoco alla casa, la folla costrinse i due uomini ad uscire dalla propria abitazione e ad essere esposti alla sparatoria. Il giorno seguente i corpi dei due fascisti furono appesi in Piazza

. Il territorio diveniva teatro di sanguinosi scontri, tra alleati e partigiani da una parte, e nazi-fascisti dall'altra, con devastazioni e perdite umane anche tra i civili, sino alla definitiva liberazione avvenuta il

. I disordini durante la prima rappresentazione furono significativamente dovuti alla presenza fra il pubblico di attivisti di destra e di sinistra; i neo-fascisti tentarono di disturbare la rappresentazione mediante il lancio di bombette puzzolenti, ma non riuscirono ad impedire l'esito trionfale della serata

Un'ondata di scioperi investe l'Italia del nord, in particolare Torino, sotto la direzione anche di militanti anti-fascisti. La crisi economica dovuta alla guerra che si trascina da anni ha messo in crisi il sistema produttivo nazionale. Dure le reazioni verbali di Hitler alla notizia degli scioperi.

fra militanti socialisti e fascisti presso il castello Estense), adducendo a motivazione che ormai gli agrari, i cattolici ed i liberali avevano snaturato il movimento, trasformandolo in un'organizzazione reazionaria finalizzata a mantenere la situazione di fatto, andando contro le richieste dei braccianti e dei proletari.

A questo punto iniziarono le trattative della resa, con i fascisti disposti a concedere il passaggio dei poteri ed i tedeschi pronti a trattare per la ritirata. In questa situazione ebbe notevole importanza il ruolo di mediatore del cardinale

L'evento fu sospeso dopo solo due giorni dal rettore Luigi Mangiagalli a causa di agitatori politici fascisti e cattolici. Il congresso fu poi chiuso d'imperio dal questore: da un lato incise l'opposizione di P.

. In questo periodo Kalergi mantiene stretti contatti con la resistenza europea ai regimi fascisti, gettando le basi per la ricostruzione futura del progetto. A guerra finita fu infatti ripreso e sostenuto da un certo numero di politici fra cui

, ma anche nell'entroterra carsico triestino, non solo di elementi fascisti, ma anche di coloro che potenzialmente avrebbero potuto contrastare la politica filocomunista e/o i disegni egemonici sulla

, essendo i fascisti e i loro fiancheggiatori in gran parte italiani (sia pure non in numero superiore rispetto ad altre regioni italiane), e opponendosi essenzialmente gli italiani all'annessione alla Jugoslavia, soprattutto a livello locale fu frequentemente sostenuta l'equiparazione degli italiani ai fascisti

, che rivelava i trascorsi fascisti dello studioso, che non era soltanto un uomo del regime, ma un giovane intellettuale con forti simpatie per il nazionalsocialismo anticapitalista e uno dei pochi a partecipare all'avventura del

, che comprendeva liberali di destra, popolari e fascisti) e una coalizione socialista. La principale variante a questo schema era una corsa tripolare col partito cattolico pronto a correre da solo dove si sentiva abbastanza forte da fare a meno dei blocchi borghesi. Il

(i fascisti avrebbero agito come sicari, mentre il duce si sarebbe assunto solo la colpa morale), mentre Canali si dichiara invece convinto della tesi sulla colpevolezza diretta di Mussolini come mandante.

il fratello Vincenzo, socialista, venne aggredito a morte dai fascisti per aver rifiutato di tributare loro rispetto durante una manifestazione che inneggiava al regime. Questo episodio aveva esacerbato la distanza dal fascismo da parte di Ficarra.

. Il Duce era riuscito a convincere gli interlocutori internazionali a un incontro con francesi, inglesi e tedeschi, senza il coinvolgimento dello stato cecoslovacco (poco stimato tanto dai nazisti quanto dai fascisti). Hitler, in principio contrariato, in quanto il piano di una guerra lampo si basava sulla sorpresa, dovette cambiare idea anche per la pressione cui lo sottoponevano Mussolini e

, querelato da un giudice dell'Alto commissariato per la punizione dei delitti fascisti in merito ad alcuni apprezzamenti contenuti in un suo libro. La sollevazione del segreto si rendeva necessaria ai fini dell'accertamento della consistenza delle affermazioni dello Zangrandi.

. Secondo la memorialistica partigiana un numero imprecisato di fascisti arrivarono a bordo di cinque corriere e a questi si erano poi uniti un centinaio di volontari provenienti da Sanremo delle Brigate giovanili

erano entrambi armati e di aver entrambi fatto parte del gruppo di militanti fascisti che, provenienti dalla sezione dell'MSI, si riversarono su Viale Medaglie d'Oro e da cui partirono gli spari in direzione del gruppo di militanti di sinistra, attribuendo tuttavia ad Alibrandi il colpo mortale in quanto la sua arma, a suo dire, si sarebbe inceppata impedendogli di sparare.

Nelle intenzioni dei tedeschi l'eccidio doveva far crollare nella popolazione il sostegno alla resistenza, ma il numero dei morti e la particolare efferatezza delle esecuzioni, oltre all'inganno nel far costituire i giovani che stavano fuggendo dalla chiamata alle armi, ebbero l'effetto opposto, aumentando l'odio della popolazione locale nei confronti dei fascisti repubblicani e delle truppe tedesche. Un gruppo di partigiani della

le azioni brigatiste ricevettero l'ammirazione da parte di strati della popolazione, in particolar modo da alcuni di quei gruppi sociali politicamente attivi dalla fine degli anni sessanta, mentre le loro azioni terroristiche erano condannate come opere di fascisti provocatori dalla stampa di sinistra

Vi furono gruppi sociali e religiosi che, seppur non antifascisti militanti in generale, erano considerati in Italia intrinsecamente nemici dai fascisti o avevano regole di vita del tutto incompatibili col fascismo e quindi, per quest'ultimo, si trovarono oggettivamente nella stessa (o peggiore) posizione degli antifascisti, come gli

Colpito da otto pallottole, don Borea fu finito con un colpo alla nuca. Dopo l'assassinio i fascisti, insoddisfatti, si portarono alla canonica di Obolo con l'intenzione di eliminare anche lo zio don Riccardo Scala e i fratelli di don Borea, Carlo e Camillo, entrambi partigiani, senza trovarli.

Bentivegna riporta che i tedeschi e i fascisti promisero ingenti ricompense a chi avesse contribuito alla cattura dei gappisti, a cui diedero efficacemente la caccia arrestando molti di loro, indebolendone in tal modo l'organizzazione clandestina.

Calate le tenebre, i fascisti si riversarono nell'abitazione di un fattorino delle tramvie, simpatizzante comunista, e lo uccisero davanti alla moglie e alla figlia, mentre in nottata fu la volta di un manovale comunista, torturato e poi abbandonato in strada, e del segretario della sezione torinese del Sindacato Metalmeccanici

. I partiti post-fascisti dunque, in seguito alla loro completa evoluzione, si sono sostanzialmente collocati nell'alveo della destra conservatrice europea e mondiale. Erede della tradizione post-fascista italiana fu

il comune di Imola, ora in mano ai fascisti, annulla la concessione di affitto sfrattando l'officina. Il colpo fu durissimo. Venne in aiuto la Cooperativa Ceramica di Imola che propose alla SACMI la sua vecchia sede di viale Crispi. Qui la SACMI rimase fino al

A questo punto iniziarono le trattative della resa, con i fascisti disposti a concedere il passaggio dei poteri e i tedeschi pronti a trattare per la ritirata. In questa situazione ebbe notevole importanza il ruolo di mediatore del cardinale

. Nelle battaglie politiche e sociali si ricorse alla violenza, che fu esercitata in particolare dai fascisti contro i socialisti e le loro istituzioni (molti Persicetani per i loro sentimenti antifascisti dovettero lasciare il paese o subirono il carcere o il confino).

, invece, hanno smentito in parte questa ricostruzione. La famiglia di Moretti era di estrazione piccolo-borghese e non proletaria: il padre era mediatore nel commercio del bestiame, la madre insegnante di musica. Flamigni non ritiene di cogliere nelle tradizioni familiari legami con il comunismo e al contrario considera molto forti le influenze cattoliche conservatrici; due zii sarebbero stati fascisti

) racconta di come la pistola fu gettata ai piedi dell'incolpevole Zamboni, che divenne vittima del linciaggio dei fascisti. Una variante di questa ipotesi vuole Anteo Zamboni come l'esecutore effettivo del fatto, dietro istigazione di mandanti che avrebbero anche ordinato il suo linciaggio, al fine di mettere a tacere per sempre chi avrebbe potuto smascherarli

. Come in Italia, il PFA era l'unico partito ammesso e l'iscrizione era obbligatoria per i dipendenti pubblici. L'organizzazione ricalcava fedelmente quella del corrispettivo italiano, con fasci locali, federazioni di fasci a livello provinciale, gruppi fascisti universitari, Opera

Oltre a questi fattori positivi i nazi-fascisti dispongono di un servizio di informazioni, di cui noi abbiamo dovuto fare una dolorosa esperienza, con distaccamenti attaccati e disorganizzati nelle basi di arroccamento, riportando la perdita di numerosi

Certo, gli eccessi dei fascisti furono molti e molto dolorosi; e noi possiamo accettare per vera anche la fosca amplificazione che delle spedizioni punitive fu fatta dai capi del partito socialista ufficiale

si erano nel frattempo alleate con gli agrari, dato anche l'alto numero di adesioni, erano avvantaggiate nel favorire i propri tesserati. Infatti, fortemente indebolite le altre organizzazioni sindacali, solo i sindacati fascisti erano in grado di garantire la pace sociale

. Il primo marzo i fascisti, senza che la forza pubblica nonostante sia presente intervenga, entrano nella sede della Camera del Lavoro di Firenze devastandola, poi si dirigono verso la sede della FIOM in piazza Mentana e fanno altrettanto

Il paese occupato venne diviso in tre zone (tedesca, italiana e bulgara) e ad Atene venne stabilito un regime fantoccio, composto da membri conservatori, nazionalisti e fascisti. Vennero nominati tre primi ministri nelle persone di

Tutto inizia con un intervento dei carabinieri, comandati dal giovane tenente Vinci Giovan Battista Nicodemi, nei confronti di un'automobile e due camion con a bordo dei fascisti che avevano appena ucciso senza motivo alcune persone a Tendola di

Va considerato anche che un certo numero di campi concentramento italiani furono retti o ebbero la partecipazione di carabinieri. Particolare importanza ha il periodo in cui i campi di concentramento italiani furono allestiti. Di certo, otto campi di concentramento fascisti e/o nazifascisti furono retti da carabinieri

e, mentre all'interno della sala la cerimonia procedeva regolarmente, si ebbero i primi scontri. I fascisti, provenienti dalle vie Rizzoli ed Archiginnasio, tentarono di forzare il cordone predisposto dalla Guardia Regia intorno a Piazza Nettuno ed a Piazza Maggiore sparando i primi colpi di

- Si riunisce nello studio di Giuseppe Spataro il Comitato nazionale delle correnti antifasciste che chiede la sostituzione del governo Badoglio accusandolo di non aver contrastato adeguatamente i fascisti e di aver permesso alle truppe tedesche l'occupazione di Roma. Mettono da parte per il momento ogni progetto di azione insurrezionale per evitare la reazione tedesca.

Alcuni studiosi ed analisti affermano che esista un sistema economico identificabile nel fascismo distinto da quelli propugnati da altre ideologie, comprendente caratteristiche essenziali condivise dagli Stati fascisti.

Dopo aver radunato gli abitanti del villaggio e lasciato da parte donne e anziani, i nazifascisti imprigionarono nella caserma dei Carabinieri una sessantina di uomini, sospettati di essere partigiani grazie alla delazione di una spia. Nelle ore successive i prigionieri furono condotti a piccoli gruppi fuori Forno, presso la chiesa di Sant'Anna, e qui, lungo il greto del Frigido, vennero giustiziati dai fascisti a raffiche di mitra

, a guerra finita, fu chiamato in giudizio dalla Commissione per l'applicazione di sanzioni a carico dei fascisti politicamente pericolosi. La relazione finale - in cui si riportano le deposizioni giurate, fra le altre, del padre

e Alessandro Alibrandi quali possibili assassini del ragazzo. Interrogato nell'aprile di quello stesso anno, Fioravanti ammise che entrambi fecero parte del gruppo di militanti fascisti da cui partirono gli spari in direzione del gruppo di militanti di sinistra, attribuendo tuttavia ad Alibrandi il colpo mortale, in quanto la sua arma, a suo dire, si sarebbe inceppata, impedendogli di sparare.

(compagna di Corbari), ferita ad una gamba, preferi suicidarsi davanti ai fascisti. Corbari cadendo perse conoscenza e fu catturato insieme a Casadei, accorso per aiutarlo. Corbari e Casadei furono impiccati a

. La Brigata si difese strenuamente dopo scontri con l'uso di armi pesanti da parte dei nazi-fascisti, ma fu obbligata a ripiegare a causa del numero superiore messo in campo dagli avversari e dalla presenza di cannoni. Tramite un gran volume di fuoco con armi leggere, bombe a mano ed un ripiegamento strutturato, parte di

repubblicani e di sinistra, aveva stipulato un accordo con gli agrari per la concessione esclusiva del trasporto di grano. All'inizio di luglio i lavoratori fascisti ravennati, che fino ad allora avevano partecipato alla Nuova Camera del Lavoro repubblicana, fuoriuscirono e crearono un loro nucleo di barrocciai guidati da Giovanni Balestrazzi. Promossero poi un'intesa separata con l'Associazione Agraria

. Intercettate da una delatrice, le lettere, scambiate a mano, erano finite nelle mani dei fascisti. Le due amiche, richiuse in carcere, dovettero anche subire le ingiurie di un articolista, sul giornale

Il tema venne sfruttato direttamente dai fascisti ai tempi in cui avvennero i massacri, e poi per decenni da tutti i gruppi postfascisti o neofascisti, al fine di mantenere vivo uno degli argomenti classici della propaganda antislava e anticomunista del tempo di guerra

La competizione con i fratelli maggiori, il rigetto dei valori fascisti (probabilmente ancora molto ancorati nel piccolo nucleo famigliare)- tutti aspetti che concorrono a sviluppare nell'animo sensibile e riservato del giovane i primordi di quella desolazione e di quel laconico, inappagabile desiderio di rivalsa che ne domineranno il percorso poetico

, segretario del fascio fiorentino, per ostacolare la lista di Tullio, scrivendo a De Martino che avrebbe lasciato che i fascisti agissero liberamente contro gli esponenti della lista qualora essa non avesse accettato al proprio interno esponenti fascisti della lista capeggiata da

, come pure, nell'immediato secondo dopoguerra, confluirono nelle formazioni legionarie anche criminali di guerra nazi-fascisti che si erano dati alla fuga. I dirigenti della Legione non si curavano infatti del passato degli aspiranti legionari. Emblematico a questo proposito fu il caso del celebre gerarca fascista

di Siracusa, informandolo che durante i giorni del voto molti siracusani erano stati sopraffatti dalla violenza all'interno dei seggi: l'elettore spesso si ritrovava privato della segretezza del voto (in quanto gli veniva vietato l'accesso alla cabina) e veniva piuttosto obbligato, in un atto naturalmente intimidatorio e prevalicatore, a votare sul tavolo presidenziale, senza alcuna riservatezza e circondato da fascisti armati.

, tra cui Marmugi, con il figlio quindicenne e il Giglioli. Dopo uno scontro sanguinoso i fascisti sopravvissuti mostrano la loro codardia uccidendo a sangue freddo alcuni sopravvissuti di San Martino (Nicola, Dilvo, una coppia di anziani) e venendo poi a loro volta uccisi dagli altri del gruppo.

come il suo amico Ugo, venditore ambulante di frutta e verdure, un tempo a sua volta fortemente impegnato in politica, ma ora dedito soprattutto a donne e divertimenti. La piccola via ospita anche un paio di convinti fascisti: il ragioniere Carlino Bencini,

verso la demoitcizzazione del sistema reprimendo con la forza i tentativi di golpe fascisti e franchisti. V isto l'emigrazione nell'America del Sud anche ivi si cercarono appoggi per la guerriglia sia in soldi che in armi ,se ne ha notizia anche per quanto riguarda la infanzia di

le squadre fasciste ne devastano la sede nazionale, a Roma, e distruggono prezioso materiale storico e documentario. Anche le altri sedi locali dell'Associazione vengono assaltate e distrutte dai fascisti. Moltissimi dirigenti e militanti sono imprigionati, ammoniti, inviati al confino di polizia e licenziati dai loro luoghi di lavoro. Alcuni, come il socialista

, Lussu consegnava ai critici un'impostazione ideologica ed etica originale, anche se non priva di aspetti problematici. Su di essi gli avversari politici (dai fascisti agli indipendentisti sardi reazionari; dai

A settembre venne emanata la prima legge razziale secondo la quale tutti gli ebrei italiani venivano banditi della vita pubblica. Persino la frequentazione delle scuole pubbliche venne vietata ai giovani appartenenti a famiglie ebraiche. Fra i fascisti, l'unico che si oppose fu




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

18:53:29