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Frasi che contengono la parola fasciste

, capo di stato maggiore di Alexander, la resa di Caserta che prevedeva la resa generale di tutte le forze tedesche e fasciste ancora in combattimento in Italia settentrionale e nelle province austriache del

Alta Italia) la resa delle forze fasciste, nella speranza di evitare ulteriori spargimenti di sangue. Tuttavia l'indecisione di Mussolini e l'intransigenza delle parti resero impossibile qualsiasi accordo. I comandi delle SS tedesche (generale

, mentre altri erano stati coinvolti in azioni fasciste. Le uccisioni furono eseguite in piazza San Magno, in piazza del Mercato, alla cascina Mazzafame e al raccordo dell'autostrada Milano-Laghi a Castellanza

Lo sviluppo del fenomeno squadrista nelle campagne diventa vigoroso quando, impostosi come valida risposta alla sinistra agli occhi dei proprietari terrieri, questi cominciarono a finanziare generosamente le squadre fasciste, addirittura con forme di vera e propria autotassazione interna tra gli agrari maggiormente preoccupati dallo sviluppo delle leghe contadine e bracciantili rosse

Durante la Resistenza la Toscana fu teatro di una feroce e violenta guerra tra le brigate partigiane, appoggiate da buona parte della popolazione (da sempre impegnata nelle lotte sindacali e antifasciste) e l'esercito tedesco appoggiato dalle squadre fasciste. Stragi come

), riviste che affermava l'ideale della ricerca letteraria pura). Spesso erano le riviste fasciste ad assumere paradossalmente un atteggiamento critico nei confronti del regime dittatoriale (per esempio,

Nei giorni immediatamente seguenti all'eccidio, scoperto da alcuni abitanti del luogo, le notizie si accavallarono confuse: la direzione della federazione del PCI di Udine fece circolare la voce secondo la quale l'attacco fosse opera di forze tedesche o fasciste

italiano e vedevano con sgomento l'occupazione delle terre e delle fabbriche, gli scioperi, le agitazioni operaie, ed erano quindi pronti ad appoggiare le squadre fasciste per tutelare i propri interessi. Ha scritto testualmente lo Chabod:

, arcivescovo di Milano, decise di non partecipare all'evento per protesta contro le persecuzioni fasciste nei confronti dell'Azione Cattolica e di farsi rappresentare dal suo vicario, decise di delegare il ministro delle Comunicazioni.

, ma anche ufficiali, funzionari e dipendenti pubblici, insegnanti, impiegati bancari, sacerdoti, parte dell'alta dirigenza italiana contraria sia al comunismo, sia al fascismo, tra cui compaiono esponenti di organizzazioni partigiane o anti-fasciste, autonomisti fiumani seguaci di

si occupavano dell'organizzazione e della logistica delle Brigate, dato che le dittature fasciste o filo-fasciste occupavano l'Europa centrale rendendo difficoltoso per gli antifascisti dell'Europa dell'Est trasferirsi in Spagna. Polacchi in esilio dal regime militare di

Comune alle due fazioni era la convinzione che la difesa nazionale dovesse essere rafforzata attraverso una riforma della politica interna ed entrambe mutuarono alcune delle proprie basi ideologiche dalle ideologie fasciste e totalitarie, esprimendo forte sfiducia verso la

Il suo rapporto con il regime, indubbio e ampiamente documentato, pur essendo stato duraturo e proficuo, non manca di notevoli incongruenze. Nei primi anni venti infatti, Piacentini fu aggredito dalle squadre fasciste a

L'Italia dovette subire rettifiche di frontiera in favore della Francia e della Jugoslavia, restituire alla Grecia le terre occupate e rinunciare a tutte le colonie, sia quelle fasciste che quelle prefasciste. Come risarcimenti l'Italia dovette pagare milioni di dollari, ricevuti in prestito dagli Stati Uniti, all'URSS, all'Albania, all'Etiopia, alla Grecia e alla Jugoslavia. La flotta navale fu quasi interamente consegnata ai vincitori. Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia rinunciarono a chiedere le riparazioni di guerra.

, la Rocca d'Olgisio fu sede del comando della I brigata della II divisione partigiana Piacenza e per questo motivo venne fatta oggetto di due assalti da parte delle truppe tedesche e fasciste presenti nella zona: il primo tentativo venne respinto da parte dei partigiani, tra i quali era presente Giovanni Lazzetti, detto

e composto da oltre cinquecento membri in rappresentanza delle organizzazioni sindacali fasciste e soprattutto imprenditoriali, dei ministeri economici e sociali, del Partito Nazionale Fascista e delle grandi opere nazionali.

Accanto alle opere dichiaratamente fasciste e ai libri scolastici, comparvero dagli anni trenta, anche per l'iniziativa e suggerimento del nuovo condirettore Rusca, numerose collane che mostrano un'autonomia non formale dalle direttive del regime, frutto della sperimentazione di nuovi

e fasciste e nelle rivoluzioni dei costumi sociali e culturali tappe successive di un progressivo disvelamento dell'azione satanica, volta ad instaurare nel mondo un regno dell'uomo in opposizione al regno di Dio, anche se non bisogna dimenticare che molti esponenti del

, che stabiliva lo scioglimento di tutti i partiti, sindacati, associazioni e organizzazioni non fasciste e che venne emanato d'urgenza dal Governo fascista, appena una settimana dopo il fallito attentato subito da

, ma anche ufficiali, funzionari e dipendenti pubblici, insegnanti, impiegati bancari, postini, sacerdoti, parte dell'alta dirigenza italiana contraria sia al comunismo, sia al fascismo, tra cui compaiono esponenti di organizzazioni partigiane o anti-fasciste, autonomisti fiumani seguaci di

nacquero le prime formazioni partigiane che ebbero l'appoggio di molte famiglie locali, pur rischiando le rappresaglie nazi-fasciste. Nei giorni successivi alla fine del conflitto, il paese fu attraversato da soldati tedeschi in ritirata: alcuni vennero affrontati e disarmati, altri depredarono case e fecero ostaggi

. Ma, agirono nel rimaneggiamento amministrativo abruzzese le lotte campanilistiche all'interno delle Federazioni provinciali fasciste e che il governo mussoliniano intese sopire, mutando l'assetto regionale. Nel

) che desta scalpore tra le gerarchie fasciste. Nell'imbarazzo della federazione fiorentina, la voce dissenziente del pittore viene messa a tacere, facendo venire a galla particolari della sua vita privata finora tollerati e tenuti nascosti. Le voci di

Tutti i benefici per benemerenze di guerra fasciste e militari: :sistematica esposizione di tutti i provvedimenti per i Minorati ed i Combattenti della Grande Guerra, della Rivoluzione, dell'A.O.I., della Spagna e dell'Estremo Oriente, per i congiunti dei Caduti, i Volontari, i Decorati al valore, gli Ufficiali in congedo e gli ex-militari del cessato Impero Austro-Ungarico e loro congiunti pertinenti ai territori annessi al Regno, con disposizioni per gli appartenenti alle Forze Armate del

, Grandi espresse pesanti giudizi in merito sia all'umiliazione del Parlamento che alle evidenti tendenze dittatoriali. Successivamente difese con forza le minacce delle Corporazioni Fasciste contro le organizzazioni cattoliche e nel

si occupavano dell'organizzazione e della logistica delle Brigate, dato che le dittature fasciste o filofasciste occupavano l'Europa centrale rendendo difficoltoso per gli antifascisti dell'Europa dell'Est trasferirsi in Spagna. Polacchi in esilio dal regime militare di

Fece fronte ad ogni circostanza con fermezza e intelligenza: nei primi anni del fascismo dovette difendere i propri sacerdoti dalle vessazioni delle squadracce fasciste indirizzando le proprie proteste direttamente a

. Vengono anche prese decisioni per abolire le leggi fasciste italiane, per far tornare nella forma originale i nomi e toponimi italianizzati, per aprire scuole croate, per riammettere la lingua croata nella chiesa, per riconoscere i diritti nazionali degli

Le truppe fasciste, col supporto di pochi soldati tedeschi di una sezione di artiglieria, avevano progettato l'attacco per il mese di febbraio ma i partigiani, avvertiti dei preparativi, poterono organizzarsi e reperire anche un

, che stabiliva lo scioglimento di tutti i partiti, sindacati, associazioni e organizzazioni non fasciste e che venne emanato d'urgenza dal governo fascista, appena una settimana dopo il fallito attentato subito da

diffidavano degli studenti (come Alicata e Ingrao) che operavano clandestinamente all'interno delle organizzazioni universitarie fasciste; a loro volta gli esponenti del PCI romano diffidavano di chi, ai loro occhi, sembrava muovere da posizioni di tipo

I nazifascisti tentano di eliminare il capo partigiano tramite infiltrati, ma l'accorta guardia che gli fanno i compagni impedisce che sia portato a compimento il progetto: Amedeo Arcioni, un informatore delle squadracce fasciste, dopo esser stato risparmiato da Musolesi in quanto da lui ritenuto come obbligato alla delazione dietro la minaccia di violenze alla sua famiglia, tenta di uccidere

le squadre fasciste ne devastano la sede nazionale, a Roma, e distruggono prezioso materiale storico e documentario. Anche le altri sedi locali dell'Associazione vengono assaltate e distrutte dai fascisti. Moltissimi dirigenti e militanti sono imprigionati, ammoniti, inviati al confino di polizia e licenziati dai loro luoghi di lavoro. Alcuni, come il socialista




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Ultimo aggiornamento pagina:

06 Gennaio 2022

12:41:36