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Frasi che contengono la parola ferrara

(Bianco nelle tipologie normale e Frizzante); con indicazione del vitigno: Sauvignon (Bianco nelle tipologie normale e Frizzante); Fortana (Rosso nelle tipologie normale e Frizzante); Merlot (Rosso) prodotto nelle province di Ferrara e Ravenna

(Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello) prodotto nelle province di Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, e nella parte della provincia di Bologna situata alla sinistra del fiume Sillaro.

, dell'interesse per palazzo Schifanoia, che era stato per circa due secoli luogo di svago e di delizia per i signori di Ferrara, ma che, a dispetto del nome, aveva forse stancato la famiglia estense. Le cose peggiorarono ulteriormente quando Ferrara fu incorporata nello stato pontificio e gli estensi trasferirono la loro corte a

, fu il primo sovrano del ducato di Modena e Reggio dopo la cessazione dello stato del ducato di Ferrara, Modena e Reggio, decretata con la fine del feudo papale di Ferrara, ritornato nell'amministrazione diretta del Vaticano. Visse la sua giovinezza a Ferrara e, dopo il matrimonio con

. Col trasferimento vennero trasferiti da Ferrara a Modena gli archivi di corte, molti beni appartenuti alla casata come opere d'arte, biblioteca, artiglierie ed altro, spogliando in parte l'antica capitale di beni preziosi. Durante i suoi primi anni al potere venne affiancato da un potente consigliere ducale, il primo ministro

, dove militanti comunisti, presero la centrale telefonica, assaltarono la sede della DC e respinsero il primo attacco della polizia uccidendo due agenti. A Siena, Piombino, Taranto, Ferrara, Modena, Cagliari e La Spezia seguirono altri scontri mentre a Venezia vennero occupate le fabbriche, la RAI e i ponti sulla laguna. Invece a Livorno ci furono combattimenti durante i quali un poliziotto fu ucciso e altri quattro feriti e a Bologna gli ex partigiani bloccarono la via Emilia. Roma fu invasa dagli operai e dai militanti della periferia, che davanti a Montecitorio lanciarono sassi contro gli agenti di guardia durante un grande comizio a piazza Esedra con la presenza di Luigi Longo e

Torri. Lungo tutto il territorio di Poggio Renatico, a partire dall'alto Medioevo sono state costruite dai bolognesi nell'arco dei secoli numerose torri e castelli, sia come presidio della pesca e dei trasporti lungo le vie d'acqua, sia come controllo dei confini con Ferrara. Alcune di queste costruzioni sono ancora esistenti

, al lago di Garda, le zone del Ticino e del Po, fino all'Adriatico, con una flotta di imbarcazioni che collegavano Pavia con la Svizzera e per il Po i possedimenti sul Mincio, di Comacchio, Ferrara, Ravenna, Venezia ed Ascoli Piceno, ma anche sul mare con i porti liguri di

AMORE TOSSICO regia di Claudio Caligari con Cesare Ferretti, Michela Mioni, Enzo Di Benedettozo, Roberto Stani, Loredana Ferrara, Fernando Arcangelibora, Mario Caiazzi, Gianna Schettini, Silvia Starita

Fry BG, Wroe S, Teeuwisse W, van Osch JP, Moreno K, Ingle J, McHenry C, Ferrara T, Clausen P, Scheib H, Winter KL, Greisman L, Roelants K, van der Weerd L, Clemente CJ, Giannakis E, Hodgson WC, Luz S, Martelli P, Krishnasamy K, Kochva E, Kwok HF, Scanlon D, Karas J, Citron DM, ((Goldstein EJC)), Mcnaughtan JE, Norman JA,

I suoi interessi tuttavia non erano indirizzati alla legge ma al teatro, e la corte estense offriva al giovane ogni migliore occasione in questo campo. A Ferrara da tempo convenivano note compagnie teatrali e la stessa grande piazza del palazzo ducale era stata in varie occasione trasformata in spazio teatrale.

e tuttora in corso, vede contrapposti i clan Nappello (costola del estinto clan Lo Russo) e Stabile-Ferrara di Chiaiano, i primi sono sostenuti dai Licciardi, infatti dietro la mattanza di Miano ci sarebbe la regia occulta dei Licciardi.

Con lui la corte di Ferrara raggiunse livelli di sfarzo e magnificenza mai raggiunti prima e le dimore degli estensi raggiunsero il massimo splendore. Ad esempio, su suo incarico, venne progettata e costruita dall'architetto Alessandro Balbi, nel

, ripartite tra Ferrara e Lugo. Dopo che il fiume fu messo in sicurezza, sorsero lungo le sue rive nuovi centri abitati, sia a sud che a nord di Santa Maria in Fabriago. A sud si ebbero Ca' di Lugo (fondata nel punto di intersezione tra la nuova strada voluta dagli Este e il Santerno) e San Lorenzo

Tura fa dunque il suo rientro a Ferrara, dove diventa pittore in senso pieno, comparendo tra gli stipendiati di corte, addirittura con domicilio nel castello, che testimonia l'incarico come pittore di corte, sostituendo

. Si ipotizza che queste sorgenti siano all'origine dei terremoti e che siano state la causa in passato del sollevamento delle dorsali di Ferrara e Mirandola che in passato causarono lo spostamento del corso dei fiumi

Avendo l'Eminentissimo, e Reverendissimo Sig. Cardinale Ignazio Boncompagni Ludovisi Delegato Apostolico per gli Affari delle acque nelle tre provincie di Bologna, Ferrara, e Romagna fatto il Decreto del seguente tenore

). Lucrezia viene costretta dal feroce marito, che finge di accordare il perdono a Gennaro, a versargli una coppa di vino avvelenato; ma la donna, appena uscito il marito, intima a Gennaro di fuggire subito tramite una porta segreta, non prima di avergli fatto bere un antidoto ed avergli ordinato di allontanarsi da Ferrara (

Rustighello e i suoi hanno seguito Gennaro, ritornato a casa, e lo spiano mentre ha un colloquio con Maffio: Gennaro, dopo quanto successo al palazzo dei duchi, ha intenzione di lasciare Ferrara, ma l'amico riesce a farlo desistere, e lo invita a una festa presso la casa della principessa Negroni (

(le numerose vittime dello squadrismo e l'annullamento del movimento operaio), per oltre un decennio Ferrara fu di nuovo al centro dell'attenzione nazionale con grandi iniziative ed una riqualificazione urbanistica seconda solo all'

La politica gonzaghesca era una tenace difesa di un continuo equilibrio tra le potenze confinanti: Repubblica di Venezia, Milano, Ferrara e i possedimenti pontifici. Per ancora altri decenni notevoli entrate nei bilanci gonzagheschi erano riscosse con le condotte militari, proventi derivanti dal capitanato degli eserciti di stati alleati. Famoso condottiero fu il marchese

Le opere del pittore, non essendo di carattere sacro e pertanto non destinate ad ambienti chiesastici, si trovano oggi sparse in numerosi salotti e le collezioni private, in particolare a Ferrara, dove l'artista visse per tutta la vita

succeduto ad Alfonso III, nonostante s'impegnasse per riavere Ferrara, volle ricreare nella sua corte a Modena quell'atmosfera artistica che aveva caratterizzato in precedenza Ferrara. Per questa capitale del ridotto

mentre Ludovico Sforza promise di recarsi dal suocero a Ferrara per mostrargli il nipote e di inviare Beatrice quale sua rappresentante a Venezia con l'intento di ottenere l'appoggio dei veneziani alla sua legittimazione quale duca di Milano.

porta, come effigie del suo rione, un unicorno sui colori giallo e viola. La leggenda narra che l'impresa della contrada fosse la purificazione delle acque del Po ottenuta proprio grazie a un unicorno, che con i suoi poteri magici rese la zona di Ferrara florida e irrigabili i campi. Alcuni lo raffigurano con un paio di ali e viene chiamato

, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, oltre alla presenza di Enrico Ghezzi: Enrico Mentana, Giuliano Ferrara, Emilio Fede, Carlo Freccero, Giordano Bruno Guerri, Gianni Boncompagni, Luisella Costamagna, Gerardo Greco, Gad Lerner, Maurizio Mannoni, Bruno Voglino, Angelo Guglielmi, Furio Colombo, Aldo Biscardi, Alba Parietti, Patty Pravo, Bruno Vespa, Pippo Baudo, Michele Cucuzza, Vittorio Sgarbi, Franco Battiato, Adriano Celentano, Frankie Hi-Nrg, Paolo Bonolis, Jovanotti, Fiorello, Vasco Rossi e Dario Argento

, i rossoalabardati, nuovamente guidati da De Falco in attacco, grazie ad un finale di campionato giocato alla grande (quattro vittorie di fila nelle ultime quattro gare) ritrovarono la Serie B. Il match decisivo venne disputato a Ferrara contro la

i rapporti fra Ferrara e Mantova si consolidarono ulteriormente: Sermide era punto di passaggio obbligato sul fiume Po, unica via di comunicazione fra i due stati. Il marchese fu artefice dell'impianto, nella corte sermidese di

fu approntata la prima mappa catastale di Cogliate. Nel foglio VI si evidenzia una porzione di territorio, confinante con Cassina Ferrara, totalmente ad uso agricolo, denominato arativo e arativo moronato (ovvero con la presenza di fila di gelsi per l'allevamento del baco da seta). Nicola Papis e Ottavio Castelli di San Pietro risultano essere i maggiori proprietari terrieri. Nel foglio VIII viene messa in evidenza la porzione di territorio centrosettentrionale di Cogliate, lasciata soprattutto a

diede lustro alla vita gesualdina: per suo volere il castello venne trasformato da rude fortezza in una raffinata dimora capace di accogliere una fastosa corte canora nel vago e vano tentativo di emulare quella di Ferrara

Ma Gianfrancesco prese il potere con le armi, estromettendo dal governo della Mirandola sia i fratelli sia la madre, che divenne di fatto sua prigioniera: Bianca richiese allora l'aiuto di suo fratello, il duca Ercole di Ferrara.

Compendio historico dell'origine, accrescimento, e prerogatiue delle Chiese, e luoghi pij della citta, e diocesi di Ferrara, e delle memorie di que' personaggi di pregio, che in esse son sepelliti: ... opera non meno curiosa che diletteuole descritta per D. Marc'Antonio Guarini ferrarese

Durante il suo incarico come capo dell'Ordine ha tenutosi capitoli a Bologna, Parigi, Bordeaux, Lucca, Treviri, Ferrara e Palencia; divise in due le province domenicane della Lombardia, di Roma, di Francia, di Spagna e di Provenza. Inoltre fu un inflessibile difensore delle tesi di

Nella fascia inferiore, in basso si scorge un brano del palio derisorio di San Giorgio che si correva a Ferrara: dame e cavalieri si godono il palio dalle finestre e dai portici di un palazzo, per vedere prostitute, nani ed ebrei ad umilianti gare di corsa a piedi e a cavallo. In secondo piano si vede a sinistra il ritorno del duca da una battuta di caccia, con al centro la curiosa scena di sapore cortese di una lotta tra un airone e un colombo. Sulla destra, sotto una loggia rinascimentale, circondato da paggi e da dignitari (tra cui

, un collegamento urbano promosso dal comune di Ferrara con l'obiettivo di realizzare un collegamento con il nuovo ospedale di Cona mitigando nel contempo l'inquinamento acustico nella tratta cittadina ed eliminando i

, il sindacalismo rivoluzionario si scinde dal partito socialista ed avvia un lavoro sindacale, dapprima nelle campagne emiliane (Parma e Ferrara), poi nei centri industriali del Nord, nelle miniere della

), la sua consapevolezza di avere migliori doti come negoziatore che come militare e l'aver capito che il suo piccolo stato, con capitale Ferrara, non poteva contare sulla potenza della quale invece disponevano, ad esempio,

Nei primi anni cinquanta l'esercito fu ricostituito con effettivi sufficienti al mantenimento dell'ordine pubblico. Alla difesa dei confini esterni provvedevano le truppe francesi (che presidiavano le province centrali) e le guarnigioni austriache (di stanza ad Ancona, Bologna e Ferrara).

avevano tuttavia consentito a lungo che a Ferrara si tenessero duelli, indicando pure il luogo in cui questi avrebbero dovuto avvenire. In alcuni casi, quando si trattava di nobili o personaggi di rilievo, essi stessi presenziavano allo svolgimento della sfida.

Le iniziative culturali furono strumento di propaganda per il regime ma lasciarono un patrimonio durevole a Ferrara, in particolare tre musei: il Museo archeologico nazionale, ospitato nella sede di

Ferrara rimane ancorato al proprio substrato culturale, alle storie di malavita newyorkese, per raccontare la voglia di redenzione di ogni uomo. Parla di peccatori a contatto con il peccato e della loro voglia di liberarsene.

Dopo di lui a Ferrara, Modena e Reggio si ebbe un periodo durante il quale gli Estensi furono estromessi dal potere. Per un breve periodo, malgrado le sue diverse disposizioni testamentarie, gli succedette

Volendo il Papa acquetare le discordie tra i potentati d'Italia, scrisse ai Veneziani, di dover restituire tutto quello che avevano occupato al duca di Ferrara, ma essi negarono di farlo e nonostante il Papa li avesse abbandonati, perseguirono la guerra ostinatamente, e per sbigottire maggiormente Re Ferrante, chiamarono in Italia il

. Ludovico promise di recarsi dal suocero a Ferrara per mostrargli il nipote e di inviare Beatrice quale sua rappresentante a Venezia con l'intento di ottenere l'appoggio dei veneziani alla sua legittimazione quale duca di Milano.

Chiesa Madre, con l'originale collocazione dell'ingresso alla base del campanile, chiesa di San Nicola, chiesa di San Giovanni Battista, convento e chiesa S. Maria di Loreto, chiesa Madonna di Lourdes di Piana Ferrara, chiesa della Madonna Delle Grazie, chiesa della Madonna Addolorata e del Sacro Cuore, contenente diverse opere del maestro

In seguito alle disposizioni date da Pavolini, diverse squadre si recarono a Ferrara per eseguire la rappresaglia nel corso della quale settantacinque antifascisti furono prelevati dalle loro abitazioni e dalle locali carceri.

Lorenzo e Siracusio sono attribuiti a Trivento da Vincenzo Ferrara, con indicazione cronologica distinta. Questi due vescovi, senza indicazione della sede di appartenenza, furono destinatari, assieme a Costanzo di

per motivi politici complessi. La tela di questa nuova e prestigiosa unione, se da un lato mirava a sottrarre il Gesualdo a un isolamento sin troppo lungo e intellettualmente sterile, inserendolo in un ambiente culturalmente vivacissimo come quello ferrarese, dall'altro corrispondeva alle aspettative - andate poi deluse - di Alfonso II d'Este di impedire con l'appoggio del potente cardinale napoletano che Ferrara tornasse alla Chiesa dopo la sua morte.

I musicologi evidenziano due fatti in particolare: la cura data alla parte tenore nei primi due libri dei madrigali e l'assenza di un tenore tra i cantanti al seguito del principe durante il suo viaggio a Ferrara:

I componenti definitivi della Giunta furono Giuseppe Rangone (Ferrara), Angelo Scarabelli Pedocca (Modena), Carlo Caprara (Bologna) , Giancarlo Tassoni e Angelo Cicognara (Bologna). Cfr. Giovanni Natali,

Gaetano Corazzelli, Francesco Angrilli, Alfonso D'Arco, Felicetto Ferrara, Pellegrino Musto, Attilio Guarini, Maria Christina Cox, Caterina Stelitano, Sergio Storti, Emilio Iannitto, Simona Falorio, Catello Califano, Alfonso Amore, Manuela Arcamone, Rosaria De Filippi e Antonio Pinto,

recensisce praticamente tutti i personaggi e le tombe rilevanti della Certosa di Bologna e molto altro, puo' essere usata come fonte. Non so se su Ferrara avete un sito fatto cosi' bene. ;P Quindi, se una

Per quanto riguarda Veronesi e Sarti, seguo qualsiasi pagina che mi capiti a tiro specialmente se riguardante la scultura dell'Otto e Novecento ed in particolare Ferrara/Bologna/Emilia Romagna. Infatti su Sarti avrei qualche aggiunta da fare in base al volume di

. Dalle lettere private del carteggio fra le corti di Milano e di Ferrara si conosce che Bianca Giovanna era molto affezionata ai fratellastri e che se ne prendeva personalmente cura, tanto che quando una volta il piccolo

come ipotizza David Fallows, abbia voluto alludere alla condizione del papato determinata dall'apertura del Concilio di Ferrara, in opposizione al Concilio di Basilea che era iniziato sette anni prima.

vennero commissionate ad Ercole Grandi dal Duca Ercole I per un proprio monumento equestre due colonne che furono spedite a Ferrara e trasportate via fiume. Nella stesso periodo venne commissionata a

Da sinistra in alto: Bruscolotti, Bigliardi, Di Fusco, Garella, Carnevale, Filardi; da sinistra al centro: Ferrara, De Napoli, Carannante, Volpecina, Bagni, Ferrario, Sola, Renica; da sinistra in basso: Muro, Celestini, Maradona, l'allenatore Bianchi, Caffarelli, Giordano, Puzone.

Come e' ovvio i due sposini cominciarono a bisticciare. Giovanni diceva che Margherita era frivola, irresponsabile, pigra e incapace di mandare avanti la casa, cosi' lo zio Tommaso si vide costretto a mandare Giovanni a studiare dai francescani di Ferrara.




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Ultimo aggiornamento pagina:

12 Gennaio 2022

05:30:38