CENTROHD - Huge Dictionaries

HOME >> F >> FR >> FRE

Frasi che contengono la parola fregi

Nel primo ordine del partito centrale si apre un grande portale con cornice mistilinea, ricca di fregi e rilievi a motivi vegetali, mentre le porte lignee hanno una preziosa decorazione scultorea, in sei riquadri, con la raffigurazione di episodi del martirio di San Giorgio, opera dell'intagliatore palermitano

, ove si ammira. Sotto il pavimento di questo edificio sacro si scorgono le cripte destinate a raccogliere i resti dei savocesi appartenenti al ceto popolare, non essendo leggibili lapidi ed iscrizioni che possano rimandare alla presenza di personaggi blasonati. Di questa chiesa restano solo le mura perimetrali adornate all'interno da preziosi fregi ed il prezioso portale in pietra.

La maggioranza degli specialisti ritiene invece che esistano dei collegamenti tra i fregi e la parte centrale della raffigurazione. D. Beirstein e Daniel Terkla ne hanno dato dimostrazione, ma il dibattito si appunta sul punto di vista riflesso dalle favole: R. Wissolik e D. Bernstein ne hanno dato spiegazione come un commentario anglosassone di ordine morale; per Bard McNulty e D. Terkla, si tratta di una parafrasi a sostegno del punto di vista normanno. Per altri storici dell'arte i disegni dei fregi avrebbero un significato

Pochi sono i documenti pittorici superstiti di quest'epoca e tutti dimostrano una sostanziale ripetizione dei modelli di decorazione parietale tradizionali, come i piccoli paesaggi entro grandi campiture di colore. Quasi assenti sono le architetture fittizie dipinte. Stucchi bianchi ed eleganti fregi policromi sono stati rinvenuti nel

I resti dell'antica Porta Romana sono situati nello scantinato di due palazzi all'incrocio di corso di Porta Romana e via Francesco Sforza, i fregi che la decoravano si trovano nel Castello Sforzesco.

Le piastrelle erano sia piatte che tubolari, ed erano disposte per formare fregi con motivi ripetitivi. In seguito alla distruzione di Pliska e di Preslav sono sopravvissuti solo alcuni frammenti e pezzi. La maggior parte dei ritrovamenti di piastrelle, come dei resti archeologici delle officine che le producevano, vengono da Preslav e dalla regione circostante (soprattutto dal villaggio di Patleina).

Prospetto laterale e posteriore della cattedrale di San Pelino a Corfinio (a sinistra l'oratorio incompiuto di Sant'Alessandro con la torre), sul retro si vede l'ordine di arcate cieche e fregi tardi longobardi sulla tribuna

i medaglioni monocromi del vestibolo e i parapetti con i putti reggifestoni. Le decorazioni pittoriche di Gustavo Mancinelli (figlio di Giuseppe). Le decorazioni in gesso di Rocco Enea e Giuseppe Lentini. I fregi in legno e e cartapesta sono di

Nel corso dei lunghi anni di carriera artistica, Giovanni Prini ha scolpito su commissione monumenti, fregi di edifici pubblici, portali, cappelle sepolcrali, statue, fontane. Ha realizzato il gruppo bronzeo del fonte battesimale nella chiesa di Sant'Eugenio, a Roma, e la

e i resti completamente dispersi durante la sistemazione della piazza Castello ai primi del Novecento. Alcuni fregi, le uniche vestigia del castello, sono stati rinvenuti durante operazioni di scavo nella piazza e sono conservati, incastonati in un muro interno, nella

. I palazzi e le case in stile Liberty qui presentano strutture sobrie ed eleganti con sporgenti balconate, balaustre dalla ricca e raffinata decorazione, portali sormontati da fregi con motivi floreali, impreziositi di particolari plastico-decorativi di raro equilibrio compositivo.

con la costruzione della palazzina sul retro che ospita la sala da pranzo; ricco di decorazioni e fregi, presenta una facciata monumentale che si innalza sul centrale largo Roma; di particolare pregio risultano i ferri battuti disegnati dall'artista

e tutti dimostrano una sostanziale ripetizione dei modelli di decorazione parietale tradizionali, come i piccoli paesaggi entro grandi campiture di colore. Quasi assenti sono le architetture fittizie dipinte. Stucchi bianchi e eleganti fregi policromi sono stati rinvenuti nel

Castello: di esso rimangono dei resti lungo l'attuale via IV Novembre. In particolare, fregi in stile romanico di una finestrella presso una casa e finestre ad arco a tutto sesto presso un altro edificio della medesima strada

, collegandosi alla linea Castelvetrano-San Carlo in quest'ultima stazione. I fregi che indicano l'anno VIII dell'era fascista sui ponti prima della stazione di Camporeale testimoniano l'avvenuta esecuzione progettuale. La linea fu armata tra Palermo e Monreale anteriormente alla

Sul cortile si affacciavano ampi portali e, grazie alla testimonianza di incisioni sempre di epoca moderna, sia le finestre che le aperture avevano decorazioni e fregi di stampo arabo-normanno. All'apice del cortile, in un interessante gioco di archi ogivali disposti ai quattro angoli, la struttura assumeva una forma ottagonale. Gli interni erano ricoperti di

, il casale vide un enorme implemento palaziale da parte delle famiglie facoltose del luogo, delle strutture imponenti sono visibili ancora oggi le date di costruzione o rifacimento, alcuni di questi palazzi, divenuti veri e propri cortili, presentavano sui fregi dei loro portali, oltre all'araldo della famiglia che lo possedeva o allo stemma universitario (come nel caso del Portone dei

: decorazione intagliata su gola o su cavetto, ma anche presente come motivo vegetale di fregi. Il motivo si origina da tralci ad S, che possono avere andamento orizzontale od obliquo, simmetricamente contrapposti, dall'unione delle cui spirali terminali nascono calici, palmette ed altri motivi vegetali. I tralci possono essere trasformati in foglie d'acanto e possono essere inseriti elementi aggiuntivi anche figurati, con molte possibili varianti.

, in particolare nelle sculture e nell'intarsio su legno e nei fregi, sebbene esso sia normalmente fortemente stilizzato. Foglie e girali d'acanto compaiono frequentemente ai bordi e nell'ornamento delle lettere iniziali dei

Si trattava di un cartoncino color avorio: su un lato, destinato all'indirizzo del destinatario, era impresso il francobollo, mentre l'altro, privo di fregi, conteneva il messaggio che non doveva superare le venti parole. L'emissione si divideva in due tipi: quello per la

. L'insieme delle ali che racchiudevano il grande arco della porta, disegnato dal Binet, era ornato da due fregi sovrapposti, eseguiti in ceramica policroma. Quello in alto rappresentava il trionfo dell'opera dello scultore Emile Muller su modello di Anatole Guillot; quello sottostante era composto da un seguito di animali in stile

con la caratteristica colorazione bordeaux con fregi grigi e giallo shocking, nero con fregi viola e grigio con fregi giallo pastello. Il nuovo modello differiva dal precedente sia nell'estetica che nella meccanica; il

, a tre piani, in stile austero semplice e tipicamente toscano. L'interno venne decorato con alcuni sobri accenti antichizzanti negli arredi, come nei fregi e nei camini, incentrati sulla celebrazione di

hanno riportato alla luce gli splendidi colori e fregi di cui erano ornati gli altarini delle navate laterali. Sono presenti inoltre, tele dipinte a devozione di famiglie ma di autori ignoti e che rappresentano immagini mariane e santi francescani, come la tela di

Nella cornice della pala di San Francesco, il Lamberti esibisce una gamma di soluzioni strutturali e decorative che finiranno per essere il repertorio costante della sua opera di intagliatore: si nota una moltiplicazione dei dettagli ornamentali, decisamente affini al corredo sperimentato pochi anni prima nei fregi del

I piloni rivestiti di marmi, decorati con colonne, balconi, logge, architravi, balaustre, capitelli, cornici, fasce, festoni, ghirlande, mascheroni, piedistalli, plinti, gradini, fregi, riccioli, volute e pigne sommitali, furono ulteriormente arricchiti sul prospetto alla Marina, da due fonti dal

. L'animato frontone si chiude con un timpano spezzato e sovrapposto, contenente lo stemma dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi (al quale apparteneva il monastero femminile annesso alla chiesa) arricchito da fregi.

La stessa ha anche l'incarico di curare la Collezione M, nata negli anni Trenta, che raccoglie opere archeologiche di epoca romana in marmi bianchi e colorati, con una particolare predilezione per gli elementi architettonici (capitelli, colonne, fregi architettonici) e la statuaria e una selezione di dipinti antichi che si focalizza principalmente sulla pittura italiana del Seicento di area emiliana con opere di artisti quali




Tutti i dati sono automaticamente, anche se accuratamente raccolti da fonti di pubblico accesso. Le frasi vengono selezionate automaticamente e non sono destinate ad esprimere le nostre opinioni. Il contenuto e le opinioni espresse sono esclusivamente a nome degli autori delle frasi.




CentroHD

info@centrohd.com

Ultimo aggiornamento pagina:

01 Gennaio 2022

23:56:05