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Frasi che contengono la parola fibre

La tecnica di elettrospinning permette la produzione di fibre polimeriche continue avente diametri tra i nanometri e i micrometri (dipendenti dai parametri di processing impiegati) che possono essere raccolte a formare un reticolo, o scaffold, di fibre non intrecciate con orientazione random

Filati di poliestere vengono utilizzati nell'abbigliamento (in particolare sportivo) e nell'arredamento (tende, pavimentazioni, rivestimenti mobili imbottiti). Per abbinare le caratteristiche funzionali ad un maggior comfort a contatto con la pelle spesso vengono tessuti in mischia con fibre naturali come, in particolare,

, ossia l'assenza di sudorazione, sul volto in questo caso (presente solo se la lesione avviene inferiormente alla biforcazione carotidea. Superiormente le fibre simpatiche deputate alla sudorazione seguono l'arteria carotide esterna, le rimanenti l'arteria carotide interna).

. La forza di contrazione delle fibre muscolari veloci (bianche), viene aumentata dall'adrenalina, particolarmente nel muscolo affaticato, mentre la contrazione delle fibre lente (rosse) viene ridotta. L'adrenalina e altri agonisti

(le cellule fondamentali del tessuto connettivo propriamente detto), gli osteoblasti sono infatti costantemente impegnati, nelle fasi di formazione dell'osso, nella sintesi dei componenti molecolari che andranno a costituire sia le fibre che le glicoproteine della matrice. Tali composti vengono successivamente espulsi dalle cellule per

, il citoscheletro appare organizzato in tre sistemi fondamentali: una rete periferica di filamenti posti subito al di sotto della membrana plasmatica; un addensamento sub-membranoso di microfilamenti in corrispondenza della superficie basale e delle giunzioni intercellulari; fibre dello stress (fasci di microfilamenti) connessi sia con le adesioni focali della membrana plasmatica basale sia con la membrana apicale.

. In condizioni fisiologiche l'endotelio assicura ai vasi un rivestimento non trombogeno che impedisce sia l'attivazione delle piastrine che delle proteine del sistema della coagulazione. La presenza di endotelio evita, inoltre, il contatto del sangue con le fibre collagene e la matrice subendoteliale, in particolare con il fattore di Von Willebrand (vWF) e con il fattore tissutale (TF),

una glicoproteina espressa sulle cellule della parete vasale. Le fibre collagene e vWF provocano aggregazione piastrinica, mentre l'interazione di TF con il fattore plasmatico VII forma un complesso che attiva la via estrinseca della coagulazione.

Le fibre collagene sono molto resistenti alla trazione, flessibili, ma praticamente inestensibili. In soluzione acida diluita esse tendono a gonfiarsi, mentre sono disciolte in soluzioni contenenti acidi o basi forti, oltre ad essere digerite specificamente dall'enzima collagenasi. La

: sono fibre collagene che non si riscontrano mai da sole, ma si associano sempre ai collageni fibrillari all'interno delle loro fibrille o formano legami tra le fibrille e la matrice circostante. Vi appartengono i collageni di tipo IX e XII, il primo si associa al collagene di tipo II nella cartilagine, il secondo si associa al tipo I e III nel derma e nei tendini.

: sono fibre collagene che non si organizzano in spessi fasci ma in maglie reticolate, spesso localizzate negli spazi pericellulari o nella membrana basale. Ne fanno parte i collageni di tipo IV, che costituisce gran parte della membrana basale, VIII che si associa agli endoteli, e X presente nelle cartilagini di coniugazione delle ossa.

, che si trovano in parallelo lungo l'asse maggiore della cellula e occupano quasi l'intera massa cellulare. Le miofibrille delle fibre muscolari lisce sono apparentemente omogenee, ma possiedono bande scure e chiare alternate, a causa della distribuzione dei componenti principali delle miofibrille, le proteine

Fibre pregangliari corte (colinergiche) e post-gangliari lunghe (adrenergiche). Le fibre pregangliari originano da neuroni collocati nei corni laterali della sostanza grigia spinale a livello del tratto toracico e lombare del

, i primi liberano idrolasi acide che hanno il compito di dissociare i sali minerali e distruggere le fibre di collagene in modo da poterli riassorbire, gli osteoblasti invece sintetizzano nuova matrice fondamentale, quando questi vengono circondati da matrice smettono di produrre matrice e prendono il nome di

I precollettori sono piccoli vasi linfatici che mettono in rapporto la porzione assorbente rappresentata dai capillari e le vie di deflusso rappresentate dai collettori. Essendo una struttura di transizione dai capillari, si assiste a uno sviluppo di uno strato esterno connettivale molto esile in cui possono essere presenti fibre muscolari lisce ad andamento a spirale. Le valvole sono rare e insufficienti permettendo, quindi, dei reflussi o inversioni di corrente. Confluiscono a formare i vasi collettori e costituiscono le prime vie di deflusso all'interno degli organi

di forma poligonale, che formano uno strato liscio che continua con l'endotelio dei vasi afferenti ed efferenti del cuore; si passa poi ad una lamina propria composta da fibre elastiche e miocellule, la quale si prolunga in uno strato sottoendocardico di tessuto connettivo lasso

Le fibre simpatiche postgangliari innervano il fegato, la cistifellea e il dotto cistico attraverso il plesso epatico anteriore e posteriore che segue le ramificazioni dell'arteria epatica e del condotto epatico comune, mentre il condotto

, collocato tra due strati sottili di cellule, il coanoderma, interno e il pinacoderma, esterno. Le cellule non differenziate nel mesoilo, o archeoblasti, in grado di trasformarsi ad assumere funzioni specializzate, possono migrare tra gli strati di cellule principali e il mesoilo. Posseggono una struttura scheletrica, l'endoscheletro, formato da spicole calcaree o silicee, o costituite da fibre proteiche di

Le fibre afferenti del sistema nervoso autonomo trasmettono le informazioni sensoriali dagli organi interni al sistema nervoso centrale, non sono suddivise in fibre parasimpatiche e simpatiche come le fibre efferenti.

Sotto la mucosa si trova uno strato muscolare formato da muscolatura liscia, con fibre che si trovano in direzione longitudinale, obliqua e trasversale, e non sono disposte in strati separati. Le fibre muscolari si contraggono per espellere la bile dalla cistifellea.

; a breve distanza si affossa nel corpo della lingua dove si snoda a ventaglio, mantenendosi in posizione sagittale paramediana. Le sue fibre si distinguono in anteriori (decorrono pressappoco verticalmente e si spingono nella punta della lingua), medie (decorso obliquo e si portano al corpo) e posteriori (decorrono orizzontalmente e raggiungono la radice). La contrazione dei fasci anteriori arretra e piega in basso la punta della lingua, la contrazione dei fasci posteriori spinge la lingua al di fuori della bocca e la contrazione dell'intero muscolo abbassa e appiattisce la lingua.

, muscolo laminare di forma quadrilatera che origina dal corpo e dalle grandi corna dell'osso ioide, spingendosi in avanti e in alto lateralmente al muscolo genioglosso, si porta sotto la superficie inferolaterale del terzo posteriore della lingua dove le sue fibre si intersecano con quelle dello stiloglosso. La sua contrazione tira la lingua in basso e indietro.

sono a loro volta distinti in superiori e inferiori, decorrono dalla radice della lingua alla punta e lungo i margini laterali della lingua sono accomunati con le fibre terminali dei muscoli stiloglosso e ioglosso

decorrono da un margine all'altro della lingua e in corrispondenza della radice sono strettamente connessi con le fibre del muscolo palatoglosso in modo da formare un dispositivo sfinteriale che chiude l'

che sostengono e legano insieme i tessuti e gli organi. Le ossa sono collegate alle altre ossa e alle fibre muscolari attraverso tendini e legamenti di tessuto connettivo. I muscoli mantengono le ossa in posizione e, grazie alla loro

, altri con fibre nervose provenienti dai gangli toracici del tronco del simpatico. Questi rami nel loro complesso formano la gran parte sia del plesso cardiaco profondo che di quello superficiale, alcuni infatti si portano posteriormente all'arco aortico e anteriormente alla

Le ramificazioni pregangliari parasimpatiche del vago rallentano il battito cardiaco e hanno azione vasocostrittrice nei confronti delle arterie coronarie, mentre le fibre pregangliari simpatiche hanno un'azione vasodilatatrice sulle coronarie e accelerano il battito cardiaco.

sono cellule polinucleate derivanti dalla fusione di cellule normali: un tipico esempio sono le fibre muscolari scheletriche degli animali. Altri sincizi che si possono citare nell'organismo umano sono: il sinciziotrofoblasto (necessario all'impianto della

frammiste a numerose fibre elastiche che al limite della tonaca media si addenserebbero a costituire una seconda membrana elastica simile a quella interna. Nella avventizia di queste arterie vi sono arteriole e nervi per il trofismo e il funzionamento della parete (

Il muscolo pterigoideo interno innalza la mandibola e in questo modo concorre a chiudere la bocca. A causa della direzione delle fibre muscolari protrude la mandibola. Quando i muscoli pterigoidei esterno e interno di un lato si contraggono contemporaneamente, il mento ruota dal lato opposto. Questi movimenti sono molto importanti nella

attraverso una sottile fessura posta in un bagno di acido: la viscosa si trasforma in una pellicola di cellulosa. In modo analogo facendo passare la viscosa entro piccoli fori si possono ottenere dei lunghi fili di fibre artificiali come il

Per la realizzazione di strutture in composito le fibre di carbonio vengono dapprima intrecciate in veri e propri panni in tessuto di carbonio e una volta messi in posa vengono immersi nella matrice. Tra le caratteristiche della fibra di carbonio spiccano l'elevata

formata da piani ciascuno deviato lateralmente rispetto all'altro, i fogli di atomi di carbonio sono uniti in modo casuale o ripiegati insieme. Le fibre di carbonio ottenute dal PAN sono turbostratiche, mentre le fibre di carbonio derivate dalla

. I muscoli poi vengono sezionati e infine l'osso viene segato per mezzo di una sega oscillante. La pelle e le fibre muscolari vengono poi sistemate sopra al moncone, in alcuni casi insieme all'inserimento di elementi per attaccare una

: partecipano all'acquisizione di stimoli, trasportando le informazioni dagli organi sensoriali al sistema nervoso centrale. Le fibre composte da assoni di questo tipo di neuroni sono chiamate afferenti. Essi sono rappresentati dalle cellule gangliari (derivate dalle creste neurali) e dalle cellule sensitive primarie olfattive e visive (derivate rispettivamente dai placoidi olfattivo e ottico).

Le fibre parallele nascono dalla biforcazione a T di numerosi assoni dei granuli che, una volta ascesi nello strato molecolare, divergono dando vita alle fibre stesse. Le fibre rampicanti, invece, risultano essere le terminazioni delle fibre olivo-cerebrali. Entrambe le fibre incontrano e traggono

delle cellule del Golgi; i corpi cellulari delle cellule dei piccoli granuli e la parte iniziale del loro assone; le ramificazioni terminali delle fibre muscoidi (fibre afferenti) e parte delle fibre rampicanti che transitano verso lo strato molecolare. Dai piccoli granuli, originano gli

con le fibre muscoidi. Le fibre parallele contraggono sinapsi con il loro albero dendritico, ma possono ricevere anche rami ricorrenti dalle cellule di Purkinje, da fibre rampicanti o da fibre muscoidi. Alcune cellule del Golgi presentano un'arborizzazione dendritica anche nello strato granulare dove entrano a far parte dei

. Le fibre risalgono attraverso la sostanza bianca dove gettano numerosi collaterali per i nuclei intrinseci. Arrivate nella corteccia distribuiscono collaterali per le cellule dei canestri e stellate per terminare poi nello strato molecolare dove si avvolgono intorno ai dendriti delle cellule del Purkinje contraendo con essi un gran numero di sinapsi (anche qualche migliaio

sono fibre mieliniche che originano dai fasci spinocerebellari, trigeminocerebellari, reticolocerebellari e pontocerebellari. Nella sostanza bianca emettono numerosi rami collaterali per i nuclei intrinseci e una volta giunte nello strato dei granuli perdono la guaina mielinica per terminare espandendosi in

Le fibre afferenti parallele e rampicanti veicolano sempre un segnale di tipo eccitatorio, mentre le cellule stellate e dei canestri contraggono sinapsi inibitorie. Le fibre muscoidi che terminano nella corteccia formano i

origina a livello lombosacrale nella sostanza grigia intermedia del midollo spinale, decussa subito dopo l'origine e risale sino al mesencefalo per poi scendere ed entrare nel cervelletto attraverso il peduncolo cerebellare superiore. Nella sostanza bianca del cervelletto le fibre di questo fascio decussano una seconda volta, staccano terminazioni per i nuclei cerebellari e poi si portano alla corteccia cerebellare. Grazie ai due incroci, la distribuzione delle fibre ai nuclei e alla corteccia ricalca quella delle fibre del fascio posteriore

Le fibre rampicanti che entrano nel cervelletto originano solamente da nuclei appartenenti al complesso olivare inferiore: da qui nascono per terminare controlateralmente su zone (costituite da strisce longitudinali) di cellule di Purkinje nella corteccia cerebellare. I collaterali delle fibre rampicanti si staccano per i nuclei cerebellari o vestibolari che contraggono sinapsi con le cellule di Purkinje raggiunte dalle rampicanti stesse. In tal modo le fibre olivocerebellari possono controllare i segnali in uscita dal cervelletto

: proietta ad entrambi i lati del verme e degli emisferi. Le fibre provenienti dalla parte dorsale del nucleo si portano omolateralmente al corrispondente emisfero cerebellare, quelle della parte ventrale del nucleo si distribuiscono bilateralmente al verme; alcuni rami si portano al nucleo del fastigio, al nucleo emboliforme e ad una parte del nucleo globoso.

: proietta al cervelletto tramite il peduncolo cerebellare medio e le sue fibre terminano nel lobo anteriore, lobulo semplice, folium vermis, tuber, al nodulo e al flocculo; rami proiettano al nucleo del fastigio, al nucleo globoso e al nucleo dentato.

zona X: proietta ai gruppi di cellule interstiziali, che si trovano tra il nucleo del fastigio e il nucleo interposito posteriore, e riceve le fibre rampicanti dalla regione intermedia del nucleo olivare accessorio mediale;

intracellulare molto evidente. Questo, sommatosi all'aumento relativo alla stimolazione delle stesse cellule da parte delle fibre parallele, induce in queste ultime un processo di depressione sinaptica a lungo termine (

Molti pazienti con diverticolosi hanno un minimo disagio o sono asintomatici, pertanto non richiedono alcun trattamento specifico. Una dieta con un alto contenuto di fibre o una integrazione di fibre non assorbibili sono consigliabili al fine di prevenire la

Le fibre acriliche si prestano ad essere adoperate per migliorare le mescole di cemento. Noto con il nome commerciale di Ricem, ha trovato diffusione soprattutto dopo la messa al bando delle fibre di

, formalmente un cancerogeno chimico anche se esplica la sua azione anche per la sua struttura fisica (forma, resistenza, dimensioni) delle sue fibre, non intervenendo solo in reazioni chimiche (si ritrova chimicamente inalterato, a distanza di anni, nei tessuti biologici), anche se si ipotizzano meccanismi molto diversificati e fasi sequenziali di iniziazione e di promozione. Tra questi meccanismi si citano il mediare l'ingresso di DNA estraneo in cellule bersaglio, catalizzare la produzione di specie chimiche molto reattive, e agire direttamente attraverso interazioni fisiche con le cellule del

Si producono biscotti con ingredienti ritenuti curativi (come le fibre) o ricostituenti, oppure privi di ingredienti che possono risultare inadatti ad alcuni, come burro, uova. Rientrano in questa categoria anche le semplici e diffusissime

Con il progredire della malattia si osservano modificazioni comuni a tutti i tipi di distrofia muscolare: perdita di fibre muscolari, fibre residue di maggiore o minore diametro rispetto al normale e disposte casualmente, aumento degli

Si osserva quindi uno stato di ipertrofia, risultato dell'ingrossamento delle fibre sane rispetto alle fibre adiacenti inutilizzate. Successivamente la vera ipertrofia viene sostituita da una pseudoipertrofia, dovuta alla sostituzione delle fibre degenerate con

La tuta deve essere intera, possedere un cappuccio, essere priva di tasche, chiusa ai polsi e alle caviglie con elastici e data da un tessuto idoneo a non trattenere le fibre. Sono disponibili tute monouso in

, a livello ruminale, rendendo indisponibile all'assorbimento l'aminoacido legato che quindi viene eliminato insieme al gossipolo. Per questo motivo i semi di cotone vengono comunemente utilizzati solo nell'alimentazione dei ruminanti dopo essere stati privati della bambagia attraverso il processo di sgranatura. Le fibre cortee che residuano sul seme dopo la sgranatura prendono il nome di

, produttrice di telai piani per tessitura di fibre naturali, per adattare i telai da loro prodotti per tessere rafia in polipropilene. I tessuti di rafia in polipropilene sono tutt'ora usati per fabbricare

per la messa in opera a Roma della rete di fibre ottiche per internet e del coinvolgimento con Paolo Coraci fondatore di una loggia massonica che avrebbe chiesto il sostegno elettorale per D'Ambrosio in cambio di appalti nel

sono dei piccoli muscoli che si trovano tra le coste inferiori, in basso sulla parte interna della parete toracica. Questi muscoli hanno lo scopo di abbassare le coste e le loro fibre si estendono nel medesimo verso dei

inferiormente ed i nuclei ipotalamici medialmente. Sono costituiti dalle aree tegmentali ventrali prolungamento del mesencefalo con la zona incerta tra di essi. Il tegmento ventrale consiste in larga parte di fibre efferenti che dal pallido vanno alla

. Fino ad allora le incisioni si effettuavano su tavole di legno lavorando parallelamente alle fibre, utilizzando le sgorbie e, per i dettagli, dei coltellini molto affilati. Ancora oggi le due tecniche sono distinte in

Le fibre del ginocchio originano dalle porzioni anteriori ed orbitarie dei due lobi frontali. Le fibre che passano per lo splenio, infine, originano da formazioni temporali (circonvoluzione temporale media), limbiche (giro del cingolo) e, soprattutto, parietali ed

Dopo la sinapsi nel corno posteriore del midollo spinale, le informazioni sensoriali riguardanti il movimento del muscolo, la propriocezione e la pressione viaggiano quindi attraverso un neurone di secondo ordine nella colonna dorsale del tratto lemniscale mediale del midollo. A questo punto le fibre decussano per formare il lemnisco mediale che trasporta l'informazione sensoriale fino al

del Forel, ma anche i fasci rubro-reticolari che si portano alla sostanza reticolare di tutto il tronco encefalico a cui convergeranno anche le fibre discendenti della via cortico-ponto-cerebello-rubro-spinale.

dove in genere riposa l'arteria omonima; ai lati del solco vi sono due rilievi, i tori piramidali, che originano dalla corteccia e che in seguito si portano al ponte. Lateralmente al ponte si diramano i peduncoli cerebellari medi, grossi fasci di fibre mieliniche connessi con la sostanza bianca del

(alberi che abbondano nelle zone umide e pianeggianti dei Paesi Bassi, il cui legno consiste di fibre resistenti ed elastiche, facilmente lavorabili), essi non hanno cuciture o pezzi incollati o ad incastro ma vengono da un unico pezzo di legno. Un tempo venivano intagliati a mano, mentre ora generalmente vengono

molle e palato duro. I due muscoli controlaterali sono separati tra loro dall'inserzione del muscolo elevatore del velo palatino. Discende inferiormente e lateralmente formando un arco e ricevendo fibre dal muscolo salpingofaringeo e dal muscolo stilofaringeo, per poi inserirsi sul margine posteriore della

visibile sul pavimento del IV ventricolo; le fibre poi si direzioneranno anteriormente per l'emergenza sul solco bulbo-pontino. Le sue fibre innervano la maggior parte dei muscoli mimici del volto oltre che i muscoli stiloioideo, il ventre posteriore del digastrico ed il

e si colloca nella colonna motrice somatica speciale, posta ventralmente rispetto alle altre colonne motrici del bulbo. Pur trattandosi di una colonna somatica, parte delle fibre che originano a questo livello sono destinate a organi viscerali quali

: le fibre motrici somatiche speciali del vago provengono dal Nucleo Ambiguo mentre quelle viscerali provengono dal nucleo motore dorsale del vago appartenente alla colonna parasimpatica encefalica. Le fibre a provenienza dal nucleo ambiguo innervano la muscolatura branchiale (principalmente implicata nella

. Le sue fibre si raccolgono poi in fascetti di fibre amieliniche che si dividono in due gruppi: uno mediale e uno laterale. Quello mediale proviene dalla mucosa olfattiva che riveste il setto nasale; quello laterale dalla mucosa del cornetto nasale superiore. Attraversano entrambi la

Il ruminante contribuisce a questa simbiosi fornendo il luogo idoneo allo sviluppo dei microrganismi, il rimescolamento periodico del contenuto prestomacale, la masticazione mericica, lo sminuzzamento delle fibre vegetali, l'eruttazione che allontana i gas prodotti dalla fermentazione e la produzione (notevolissima) di

Nel secondo dopoguerra, il nuovo Centro Ricerche della fabbrica chimica della Polymer iniziava a studiare le fibre poliestere e acrilica, protette dal segreto durante la guerra e delle quali pertanto ben poco si conosceva. Il Centro Ricerche studiava, inoltre, la fibra clorovinilica di cui iniziava a la produzione industriale. Oggetto di ricerca era il processo di produzione del polimero clorovinilico (PVC). In questo centro lavorava nel

Dopo la preparazione del disegno si applica la cera sciolta sulle parti che non si vogliono colorare in modo che questa, penetrando tra le fibre del tessuto, le impermeabilizzi impedendo al colore di aderirvi; si utilizza un attrezzo chiamato

(tramite i fasci reticolo-spinali) e ai nervi che innervano i muscoli espiratori accessori; il nucleo ambiguo porta fibre motrici somatiche alla muscolatura volontaria di laringe e trachea, espletando il riflesso della tosse.

si utilizzano delle supercalandre che comprimono e scaldano la carta fino a sminuzzare le fibre, diminuendo lo spessore del foglio, aumentando il liscio: la carta acquisisce un aspetto traslucido (da cui il nome

) che venne poi modificata dai chirurghi statunitensi in lobotomia vera e propria, con la recisione di un numero maggiore di fibre nervose. Venne usata come approccio chirurgico alla cura radicale di svariati tipi di

origina da neuroni che compongono il nucleo vestibolare laterale o nucleo di Deiters, presso il solco bulbopontino. Le fibre sono organizzate in maniera somatotopica, infatti alla porzione anteriore del nucleo corrispondono fibre dirette ai neuromeri cervicali, quella della porzione intermedia a neuromeri toracici e quelle della porzione posteriore a neuromeri lombari e sacrali. Le sue fibre discendono prima medialmente e posteriormente nel bulbo, poi si portano nel cordone anteriore della sostanza bianca e restano sempre omolaterali durante il loro decorso. Sinaptano nelle lamine VII e VIII della sostanza grigia, contenenti interneuroni collegati a motoneuroni della lamina IX che sono eccitatori per muscoli estensori del collo, del dorso e degli arti. Nel contempo, attraverso interneuroni inibitori, inibiscono i motoneuroni dei flessori corrispondenti.

origina dalla formazione reticolare mediale pontina e bulbare. Le fibre originatesi dalla formazione reticolare pontina discendono omolateralmente nel cordone anteriore del midollo spinale, mentre le fibre della formazione reticolare bulbare discendono sia omolateralmente che controlateralmente nel cordone anteriore e in quello laterale. Percorrono tutto il midollo spinale e terminano nei neuromeri lombosacrali, in particolare nelle lamine VII e VIII per le fibre che originano dal ponte e VI e VII per quelle dal bulbo. Sono fibre eccitatorie per i muscoli del tronco e degli arti.

origina da neuroni collocati nelle porzioni medie e profonde del collicolo superiore. Le loro fibre decussano nel tegmento del mesencefalo, poi scendono sotto forma di tratto tettospinale nel cordone anteriore della sostanza bianca, a stretto contatto con il fascio interstiziospinale, con il fascio reticolospinale mediale e con il fascio corticospinale anteriore. Le fibre di questo fascio terminano nelle lamine VI, VII e VIII dei primi neuromeri cervicali del midollo spinale, contattando interneuroni che a loro volta sono funzionalmente collegati con motoneuroni che innervano muscoli del collo.

: l'osservazione di nidi (strutture a coppa formate da fibre vegetali intrecciate alla biforcazione di un ramo d'albero) e di esemplari in amore nel mese di luglio farebbe pensare che la stagione degli amori cada attorno a quel periodo, corrispondente nell'

possiamo menzionare le fibre provenienti dalla corteccia prefrontale associativa, dall'amigdala e dai neuroni dopaminergici dell'area tegmentale ventrale (VTA), connessi attraverso la via mesolimbica. Per questo il

sostiene che, dato che le fibre afferenti decorrono assieme, lo stimolo doloroso si propaga alle terminazioni vicine a livello corticale, che generano quindi la sensazione dolorosa nella sede periferica di loro competenza, differente da quella originale.

afferma che essendo il numero delle fibre nervose periferiche somatiche e viscerali molto superiore rispetto alle cellule nervose della sostanza grigia del midollo spinale, numerose fibre agirebbero sullo stesso assone spino-talamico che verrebbe in tal modo stimolato da fibre provenienti da zone anche molto lontane tra loro.

La costrizione delle fibre muscolari uretraciniche, che circondano l'uretra membranosa, porta alla costrizione della stessa. Questo processo permette la minzione e inoltre impedisce che il liquido seminale si mescoli all'urina, in aggiunta, insieme al rigonfiamento delle creste uretrali, dei bulbi uretrali e e del

del tronco e degli arti alla corteccia cerebrale. Origina a livello dei gangli spinali da cui si dipartono un ramo periferico diretto alla periferia del corpo e un ramo centrale costituito da fibre che entrano nel

divenne famosa per la tintura con l'oricello, un tipo di lichene, che mischiato alla porpora serviva ad abbassare il costo esorbitante di questo colore. Nell'antica Roma, dove i costumi erano severi, le vesti restarono del colore delle fibre grezze fino al

quando la tintura riguarda solo una parte della superficie, oppure una delle diverse fibre che compongono il filato, ad esempio nel caso di acrilico/viscosa si tinge la viscosa e si riserva l'acrilico o viceversa.

infette. Per differenziare le due condizioni serve la ricerca nell'espettorato delle fibre elastiche, che sono presenti nell'ascesso e assenti nelle bronchiectasie. L'essudato purulento non equivale necessariamente ad infezione dell'albero bronchiale.

, anch'esso nell'osso temporale. Le sue fibre si espandono per raggiungere e controllare tutti i muscoli dell'espressione facciale. Il nervo vestibolococleare raggiunge gli organi che controllano l'equilibrio e l'udito nell'osso temporale, e quindi non raggiunge la superficie esterna del cranio.

entrano nel bulbo olfattivo aggregandosi in piccoli fascetti ricoperti da cellule olfattive di sostegno, che penetrano attraverso i fori della lamina cribrosa e formano nel loro complesso il nervo olfattivo (I), il primo nervo cranico. Nel bulbo olfattivo gli assoni delle cellule olfattive sinaptano con i dendriti delle cellule mitrali o con quelli delle cellule a pennacchio (neuroni di secondo ordine) formando strutture dette glomeruli. Un terzo tipo di cellule, le cellule granulari, prendono contatto con le mitrali e quelle a pennacchio modulandone la funzione; in particolare, sono eccitate dalle cellule mitrali e inibitorie per le cellule a pennacchio. Ricevono inoltre le fibre efferenti provenienti dalla

I Guanci indossavano vestiti di pelle di capra o di fibre tessili, che sono stati ritrovati nelle tombe sulla Gran Canaria. Apprezzavano i gioielli, le collane di legno, pietra o conchiglia, fabbricate secondo vari modelli. Utilizzavano soprattutto perle di ceramica di varie fogge, lisce o levigate, di solito nere e rosse. Si dipingevano il corpo. Le

e delle zone limitrofe, vivono pastori-cercatori d'oro seminomadi che utilizzano un setaccio ricavato principalmente dal vello di ariete, tra le cui fibre si incastrano le pagliuzze di oro. Altri studiosi ritengono che si tratti di una metafora dei campi di grano, scarso in Grecia, e che gli antichi Elleni si procuravano sulle coste meridionali del Mar Nero; altri ancora lo ritengono l'oro degli

della lana, i manufatti tessili, utensili e attrezzi per la lavorazione e tessitura delle fibre tessili, la cereria, utensili e manufatti del fabbro ferraio-lattoniere, le fonti d'illuminazione, il boscaiuolo, il ciabattino, utensili e manufatti del falegname, paramenti sacri e libri delle messe. Il museo dispone, inoltre, di una sala destinata alle esposizioni fotografiche e per la fruizione dei materiali audiovisivi d'archivio.

, costituito da un tessuto connettivo propriamente detto denso, riccamente vascolarizzato e innervato. Si connette all'epidermide tramite la giunzione dermoepidermica che garantisce, con l'elevato numero di filamenti di ancoraggio, un legame sicuro fra i due strati. Il derma, inoltre, dona alla cute le caratteristiche di consistenza e resistenza, grazie alle abbondanti fibre

I recettori periferici specializzati trasformano gli stimoli meccanici applicati alla cute in impulsi nervosi e li trasmettono attraverso le fibre nervose sensitive, ai centri nervosi superiori, dove vengono decodificati. Nel

), permette di misurare la diffusione nelle tre direzioni spaziali e l'anisotropia all'interno del singolo voxel. Questo permette il tracciamento di mappe delle direzioni delle fibre del cervello per esaminare le connessioni tra le varie aree (usando la

, una proteina che limita la crescita muscolare. Si manifesta con un maggiore accrescimento muscolare (spalla, groppa e coscia), dovuta all'aumento del numero delle fibre e non al loro diametro. Verso la fine del

essere composto per gran parte di tessuto sintetico (nylon, lycra, microfibra, ecc). Diversamente, in caso di composizione con fibre naturali (cotone, lana), si parla comunemente di calzamaglia, sebbene i due termini siano sinonimi.

(ad esempio i legnetti belli hanno una resistenza a trazione maggiore se la sollecitazione avviene nel senso delle fibre e - se avviene in senso trasversale), mentre nel caso in cui il materiale sia

di Victoria in Australia per vestiti autopulenti in particolari fibre che tramite nanoparticelle in biossido di titanio, che si sono rivelate degli ottimi fotocatalizzatori pulendo gli indumenti dallo sporco e da agenti patogeni.

) e non vanno confuse con le cellule sensoriali nervose periferiche. Tuttavia, sono avvolte dalle espansioni terminali di fibre nervose appartenenti a neuroni di senso, il cui corpo cellulare ha sede nei

Dal momento che i mordenti metallici sono solubili in acqua e vengono debolmente legati alle fibre di cotone, questi mordenti devono essere prima convertiti in una forma insolubile, oppure si possono trattare preventivamente le fibre con




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Ultimo aggiornamento pagina:

14 Marzo 2021

21:45:10