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Frasi che contengono la parola edificata

L'attuale chiesa venne realizzata sul luogo ove almeno altri cinque edifici religiosi erano stati edificati in precedenza. Sembra che la sua origine sia da ricercarsi in una chiesa edificata sulla tomba di san

non abbiamo documenti scritti che lo confermino, ma la critica ha confermato ormai l'attribuzione tradizionale, sia per l'elevato livello qualitativo del complesso, sia per le analogie con altre opere del grande architetto. Fu edificata a spese della popolazione della

. Fu edificata nel XVI secolo con un arco gotico e al suo interno venne collocata un'edicola sacra dedicata alla Madonna del Porto Salvo e successivamente a Santa Lucia. Oggi appare parzialmente interrata, ma comunque visibile e raggiungibile.

La chiesa di San Rocco, nella piazzetta del borgo nato ai piedi del Castello di Celleno, fu edificata a protezione della popolazione cellenese dalle pestilenze e riveste una particolare importanza per la sua posizione

La casa Portas - Perseu venne invece edificata agli inizi del Novecento da Giovanni Perra in via Nazionale (oggi via Marconi) su due case precedentemente esistenti. Ha una forma a palazzo ma conserva sul retro il cortile e le stanze tipiche delle case

: cripta edificata all'interno dell'omonima grotta carsica nell'agro di Ceglie sulla strada che conduce a Francavilla Fontana. All'interno sono visibili un altare e degli affreschi tra cui quello della Madonna Orante dell'

ebbe inizio la costruzione di una cinta muraria attorno a Gandino e Cirano, edificata grazie al contributo di tutti i cittadini, sia a livello economico (ognuno in base alle proprie ricchezze) che di manodopera. Al termine dei lavori, nel

In seguito a questo gli abitanti decisero quindi di dotarsi di una struttura difensiva, al fine di poter meglio contrastare nuove eventuali incursioni. Questa, dotata anche di una torre, venne edificata verso il

Nonostante parte dei versanti collinari sia stata pesantemente edificata nel secondo dopoguerra, l'area di Coronata costituisce un polmone verde nel cuore del ponente genovese, nel corso del Novecento pesantemente penalizzato dalle industrie.

avrebbe predicato nella zona. Fu edificata una chiesa intitolata al santo, attorno alla quale nacque il centro abitato. Secondo la tradizione il sarcofago avrebbe accolto le spoglie del santo. Tale tradizione non ha mai trovato conferma nelle fonti storiche

, in una zona, al tempo della sua costruzione, scarsamente edificata, come dimostrato dalle case circostanti, le quali possedevano ampi giardini; l'intera struttura ha una pianta rettangolare, lunga centoquarantuno metri e larga centosette

, borgo medievale situato a nord-est di Massa Marittima, dominato dall'antico cassero con le due torri. La Pieve di Santa Maria Assunta, edificata in epoca medievale, custodisce al suo interno una seicentesca Madonna del Rosario.

. Oltre ai quartieri del Cassaro, Kalsa e Albergheria venne ampliata la zona degli Schiavoni, detta poi del Seralcadio, abitata soprattutto da arabi e, in seguito a opere di interramento del porto, questa zona venne edificata e chiamata Amalfitania (successivamente quartiere di Porta Patitelli). Grazie alle conoscenze in campo agricolo ereditate dagli arabi, durante questo periodo sorsero molte residenze nobiliari e giardini oltre le mura cittadine, come

: edificata nel XVI secolo in sostituzione della chiesa dell'Angelo diventata ormai obsoleta, essa rappresenta uno degli edifici principali della cittadina. In questa sede viene celebrata ogni anno la festa patronale dedicata a san Michele. All'interno della struttura sono presenti i dipinti di

: sorge sulla piazzetta omonima, in cui confluiscono due viali alberati cittadini, via Casapapa e via Felice De Stefano, e da cui parte via Giuseppe Maffei. Fu edificata per volere della feudataria Dorotea Orsini, vedova di Pietro e nonna di Pietro Francesco Orsini, futuro papa

probabilmente il bisogno di confermare la donazione fu determinato da una controversia giudiziaria sorta tra l'abbazia delle Tre Fontane ed i tre fratelli Pietro, Nicola ed Angelo Gandolfi, che avanzavano pretese su una torre edificata dalla loro famiglia in territorio nemese presso l'attuale

ne venne edificata un'altra parte sul lato nord con un portale rustico in pietra; a fianco di esso si apre una leggiadra costruzione con arcate e loggiati sovrapposti. Tra le arcate al piano terra sono presenti due bassorilievi di porfido con

, con un'altra piccola chiesa edificata dai Sauli, in onore di S. Sebastiano; e vicino alla chiesa de' Servi, sotto, sette case di plebei pertinenti a questa parrocchia. E in capo del promontorio al mare si cavano scogli e pietre per la fabbrica del molo.

nei pressi di Pantaleo. Un'altra testimonianza romana era la chiesa di Sant'Agata, edificata sui resti di un tempio romano, di cui oggi si conserva qualche limitata traccia (un capitello in stile corinzio ed una lapide con epigrafe latina).

Cappella della Madonna degli Angeli presso l'omonimo ponte sul torrente Argentina, edificata nel corso del Seicento (ma completamente rifatta nel secondo dopoguerra) lungo l'antica mulattiera per la frazione di

, nel quale sorge la Cappella dedicata a San Michele, edificata sulle fondamenta di un antico castello. Dietro la cappella si estende la terrazza principale panoramica del parco dalla quale si gode una vista notevole; vi si trovano anche quattro colonne che rappresentano, sotto forma di figure sedute, modellate in sabbia rossa, quattro dei nostri sensi: l'udito, la

, nel quale sorge la cappella dedicata a San Michele edificata sulle fondamenta di un antico castello. Dietro la Cappella si estende la terrazza principale del parco, quella panoramica, dalla quale si gode una vista notevole; vi si trovano anche quattro colonne che rappresentano, sotto forma di figure sedute, modellate in sabbia rossa, quattro dei nostri sensi: l'udito, la

fu costruita la sacrestia e allargato il coro, riducendo la navata, fu edificata la torre nell'angolo a nord-ovest e realizzate le volte della navata settentrionale, rovinando, in parte, gli affreschi del

mediante un efficace sistema difensivo, per resistere alle feroci scorrerie degli Ungari (che avevano fama di mangiare, ancora palpitante, il cuore dei nemici uccisi). Fu scavato un grande fossato, riempito d'acqua risorgiva e affiancato da un terrapieno, su cui correva la strada pubblica; fu edificata una cinta muraria con i torrioni di avvistamento; fu approntato un ponte levatoio, per mettere in comunicazione il borgo fortificato con la

Sita anch'essa in via Garibaldi, la Casa Croce Piazza Lombardi venne edificata nel XVII secolo e successivamente ampliata col passare dei secoli. Variazioni significative provengono alla struttura dal XIX secolo quando la famiglia Frigerio, proprietaria degli stabili, adibisce alcuni locali rustici interni alla produzione della seta attraverso l'allevamento dei bachi da seta, avviando una produzione familiare.

Chiesa parrocchiale di Santa Giustina nel capoluogo di Rocchetta. Risalente al XVI secolo ed edificata sulle fondamenta dell'antica cappella di San Pantaleone, conserva al suo interno una statua della santa titolare della chiesa.

Probabilmente la porzione di terra circostante la sponda destra del Naviglio fu la prima a essere edificata verso gli inizi del XV secolo. I primi documenti relativi al territorio detto di Cassina Biraga sono risalenti al

. L'accesso principale era rivolto a nord-est, mentre un lago sacro si trovava probabilmente sul lato occidentale del perimetro del santuario. L'edificio consisteva in due distinte sezioni contigue, forse un tempio a nord e un tempio a sud (abitazioni dei sacerdoti). La costruzione era edificata in

(XVIII secolo). Cappella gentilizia di Ca' Rosetta edificata successivamente alla villa e commissionata dai Rosetta per poter presenziare alle funzioni religiose. Presente al suo interno una Madonna col Bambino, dipinto firmato Jacopo Contiero, mentre un furto l'ha privata di un

Porta dei Saccajoli, edificata nel XVI secolo con un arco gotico e al suo interno venne collocata un'edicola sacra dedicata alla Madonna del Porto Salvo e successivamente a Santa Lucia. Oggi appare parzialmente interrata, ma comunque visibile e raggiungibile.

e bugne alterne che immette in un grande androne e nella vasta corte interna del palazzo;la facciata a nord si affaccia sul mare e fu edificata sulle antiche mura del paese; questa facciata presenta una lunghissima balconata balaustrata in pietra di affaccio sul mare.

, edificata tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, sorge su un promontorio, isolata dal resto del paese. Presenta una facciata a capanna tripartita con due ordini di lesene agli angoli. Sulla sinistra della chiesa sorge il campanile a pianta quadrata in mattoni a vista

Sorsero inoltre numerose edificazioni difensive anche nel centro abitato, che ponessero al riparo da attacchi delle fazioni avverse. Tra queste vi era la torre fortificata della famiglia Plizolis (oggi Pelliccioli), edificata nel

e verso il suo affluente rio Vecchio, mentre la rocca fu edificata sul lato opposto, a rinforzo del lato privo di difese naturali. Il primo impianto urbano di Riolo fu quello tipico dei centri di fondazione medioevale, con alcune strade parallele ed una trasversale di collegamento, come nella struttura urbana originaria di Castel Bolognese

, ornata da numerose decorazioni (tra le quali una targa in marmo a memoria del soggiorno di Garibaldi) nei vari saloni che la compongono con un grande giardino, e la Villa del Ronco Alto edificata nel

Oltre all'altare maggiore in marmo di botticino, essa era arricchita da vari altari laterali dedicati al Santissimo Sacramento, Sant'Anonio, San Sebastiano e al Santissimo Rosario. Accanto alla chiesa attuale fu edificata nel

Tra la fine dell'VIII secolo e l'inizio del IX venne edificata la nuova Cattedrale, proprio sull'area in cui sorge ancora oggi: questo suo trasferimento dalla chiesa B alla nuova chiesa dedicata a Santa Maria Matricolare venne pianificato e iniziato dal vescovo

Edificata nel XV secolo, la chiesa venne dedicata a San Rocco, protettore degli appestati, e la sua posizione isolata rispetto alle abitazioni del nucleo chiuso di Fallavecchia fa sospettare che essa dovesse servire come

Sempre nel centro storico di Gravina, nella parte interna verso est, si trova la Chiesa di San Giuseppe, edificata nel XIX secolo, la seconda per dimensioni dopo la Matrice; realizzata in stile neoclassico, sulla parte destra della sua facciata presenta una torre campanaria quadrata.

Tra gli anni sessanta e settanta vengono progettati e realizzati i plessi per la scuola elementare e materna di via Sant'Ambrogio e via Parini; in seguito, viene edificata la scuola media Dante Alighieri

con esemplari interessanti. Su questo percorso si trovano due rocce di notevole interesse - la roccia di Carlo - che si affaccia su Vignolo con una guglia staccata dal resto del dorso roccioso, dalla parte opposta esistono i resti di una casa in pietra edificata a strapiombo sulla valle, quasi sicuramente un posto di vedetta

la fondazione di un primo centro rurale e agricolo che, stando ad alcuni rinvenimenti dell'epoca, parrebbe identificabile nell'attuale zona del Pozzo dove qualche secolo dopo fu edificata una fortificazione. Lo stesso toponimo di Ortovero deriverebbe dal latino

La chiesa parrocchiale di Lugagnano venne edificata nel secondo dopoguerra, quando a causa dell'incremento della popolazione si decise di abbandonare (e poi demolire) la precedente chiesa ottocentesca, realizzata dal noto architetto

Si tratta di una chiesetta sussidiaria costruita nel XVI secolo come oratorio padronale della nobile famiglia Cavazzocca Mazzanti, edificata dagli abitanti del luogo in seguito alla grave epidemia di

, il cui corpo si crede sia sepolto qui. Una piccola basilica, costruita all'inizio del quinto secolo, fu scavata nella parte sud dell'acropoli. La chiesa fu edificata vicono al sepolcro nel quale i discepoli avrebbero portato i resti e la testa di Giovanni il Battista, dopo la decollazione ordinata da re Erode.

, quando venne edificata in luogo di una precedente costruzione difensiva che avrebbe dovuto sorgere nei pressi della chiesa dedicata ai santi Nazario e Celso. Era infatti consuetudine che le fortificazioni

la facciata fu rifatta dall'architetto Pietro Fossati in stile barocco, il pavimento venne sostituito con tarsie marmoree, pilastri calcarei presero il posto delle colonne romaniche, all'incrocio tra la navata centrale ed il transetto venne edificata la

Restando in ambito religioso, particolare importanza ricopre anche la chiesa di san Fermo, posta presso l'omonimo pianoro situato a monte del centro abitato. Edificata con dimensioni assai modeste nel

Sorgono a Francavilla diversi edifici religiosi, situati in tutto il territorio comunale, fra cui le chiese di san Giovanni Battista e san Francesco; quest'ultima fu edificata secondo moduli architettonici

, era ben protetta dal mare grazie al solido terreno roccioso su cui posava e dalle ampie spiagge sabbiose, che la rendevano difficile da espugnare, anche grazie a una possente cinta muraria edificata intorno al

, venne ricostruito lentamente sotto forma di planimetria medievale. Fuori il centro, presso un tempio, venne edificata l'attuale Basilica di San Pelino. Immediatamente il complesso si impose come struttura dominante della zona, e divenne nel

. Fu edificata nel XVI sec. con un arco gotico e al suo interno venne collocata un'edicola sacra dedicata alla Madonna del Porto Salvo e successivamente a Santa Lucia. Oggi appare parzialmente interrata, ma comunque visibile e raggiungibile.

, che venne edificata su di uno sperone di roccia adiacente alla grotta. Il compagno Teotisto ne assunse la direzione, mentre Eusimio istruiva i monaci alla nuova vita fatta di completo distacco dai beni terreni, fiducia nella

Chiesa dell'Addolorata o di San Francesco da Paola. edificata nel XVII secolo, sorge in Piazza Rossetti, ha interno a navata unica con cappelle laterali tra cui una dedicata alla Madonna del Rosario e una a don Cesare Michelangelo d'Avalos.

Il Municipio ha sede nella ex chiesa confraternale di San Carlo Borromeo. Edificata in stile barocco nel Seicento, presenta un grazioso campanile triangolare. Nella ex navata (oggi aula del Consiglio comunale), sono conservate due pale d'altare: quella della stessa chiesa di San Carlo e un'altra proveniente dalla cappella marentinese di San Rocco.

la cappella della Madonna dell'Alto Mare, su una duna in contrada Capoccia Scorcialupi, edificata sul sito in cui in epoca magnogreca sorgeva un tempio dedicato ad Artemis Bendis, i cui resti sono tuttora visibili di fronte alla cappella,

Inizialmente fu edificata una prima struttura che era adibita solamente allo stoccaggio delle merci e alla quarantena delle navi, il cui compimento avvenne nel periodo seguente al termine dei lavori del terzo bacino portuale (collocato nell'area attualmente occupata dal Municipio),

, alla morte del padre, Federico Luigi assunse il trono del principato di Hohenzollern-Hechingen e tra le sue prime opere vi fu la costruzione del castello di Lindich, sua residenza di caccia preferita che venne realizzata malgrado la non rosea situazione finanziaria dell'epoca. La struttura, edificata tra il

e gli altri nuovi Autobots e Decepticons). In breve i Decepticons arrivano ad Autobot City (la principale base degli Autobots sulla Terra, edificata nel periodo intercorso tra la fine della seconda stagione della serie animata ed il film) e ingaggiano una battaglia con gli Autobots. Optimus interviene subito con molti soldati ma viene gravemente ferito dallo scontro fra lui e il perfido

(oltre a numerosi casolari sparsi), che compongono il territorio comunale, sono unite ideologicamente tra loro dalla chiesa parrocchiale, dedicata all'Annunciazione di Maria. Edificata nel corso del

, verificatosi nell'VIII secolo nel monastero dei Santi Legonziano e Domiziano. La leggenda vuole che la chiesa, eretta fuori le mura, fosse stata edificata sopra una prima cappella costruita sopra la presunta casa natale del soldato

- Chiesa romanica edificata nel IX secolo. Il suo aspetto odierno risulta essere l'esito di opere, restauri ed elaborazioni architettoniche sviluppate ed aggiunte durante il corso di almeno seicento anni e concluse nell'anno

e gli altri nuovi Autobots e Decepticons). In breve i Decepticons arrivano ad Autobot City (la principale base degli Autobots sulla Terra, edificata nel periodo intercorso tra la fine della seconda stagione della serie animata ed il film) e ingaggiano una battaglia con gli Autobots. Optimus interviene subito guidando assieme a

, possiamo ritenere senz'altro che Fontanarosa, come sostengono gli storici Bellabona, Leone Ostiense ed altri, sia stata edificata appunto da quel popolo barbaro, di ceppo germanico, convertitosi al

, i lavori furono presto interrotti: alla fine, oltre al campo, fu edificata solamente una piccola tribuna. Dato che oltretutto il complesso era distante dal centro, esso venne utilizzato per molto tempo esclusivamente come campo di allenamento

Chiesa di Santa Maria del Carmelo, edificata alla fine del Cinquecento assieme al convento dei frati carmelitani. Agli inizi dell'Ottocento la chiesa fu ricostruita a spese degli zolfatai. Dopo la soppressione degli ordini religiosi, il convento fu abbattuto e al suo posto furono edificati la Casa del Fascio (oggi palazzo della Guardia di Finanza) e il Teatro Comunale Sociale.

Chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti, edificata dai baroni Adamo e un tempo sede della Confraternita che assisteva i condannati a morte. All'interno si conserva una tela settecentesca del pittore Guadagnino raffigurante la Madonna che assiste un morente.

: i due sessi collaborano nella costruzione del nido (una struttura a coppa edificata con rametti intrecciati e foderata all'interno di fibre vegetali, piumino e pelo, ubicata fra i rami frondosi di un albero o di una

, in attesa di trovare una soluzione definitiva per l'area non edificata, un'impalcatura ricoperta da un gigantesco telo riproduce tutt'e quattro le facciate dell'accademia, dando un'idea di quel che era il suo ruolo urbanistico per il centro di Berlino. Nel

e stabilitisi a Perugia per acquisire il titolo onorifico. Essa ne costituiva la residenza di campagna, edificata in stile pre-neoclassico. Le sale interne e la cappella privata sono decorate da tele ed affreschi dei pittori Giuli e Appiani (XVIII secolo), mentre il parco esterno, cinto ancora dal muro originale, contiene alberi secolari;

Situata nel centro storico, la casa fu edificata su richiesta di benestanti proprietari terrieri, antenati degli attuali proprietari. Ornata posteriormente da piante secolari e agrumeti, in quest'antico giardino, si trovano dei pozzi in

Narratione della morte e solenni essequie del Illustriss. et Reverendiss. signor cardinale Antonio Maria Salviati, con la dichiaratione dell'apparato funerale fattogli in Roma dall'Illustriss. Sig. Lorenzo Salviati suo nipote nella chiesa di S. Iacomo in Augusta, dal medesimo cardinale edificata, pubblicata da Paolino Arnolfini

. A nord della tettoia vennero inoltre attestati quattro binari supplementari; in testa a questi venne edificata l'ala nord-orientale della stazione, dedicata al servizio postale, comprendente una corte coperta

fu edificata la piccola chiesa di San Demetrio Sopra il Sangue, che appare all'orizzonte con le sue pareti rosse e la sua cupola blu a chi naviga il Volga diretto verso nord. Il palazzo dove il Principe visse per un breve periodo fu trasformato in un museo e l'immagine dello zarevic con un coltello in mano fu adottata come

La chiesa odierna probabilmente fu edificata sul sito in cui in passato esisteva una semplice cappella aperta la cui origine sarebbe legata a un lacerto di affresco col tempo ricollocato alle spalle dell'altare maggiore e raffigurante

, il complesso monastico originario era costituito da una chiesa, oggi scomparsa, dal refettorio, dalle sale capitolari e da due chiostri gotici di cui rimangono oggi dei frammenti. Allo stato attuale l'edificio si presenta con una semplice facciata neogotica che termina con la chiesa odierna, di spoglio impianto neoclassico, edificata nel

: la chiesa, il cui prospetto esterno appare stilisticamente eclettico ottocentesco, fu edificata nel XVIII secolo come cappella privata gentilizia. L'odierno titolo parrocchiale vi fu, infatti, trasferito solamente nel

. Fu edificata presumibilmente nel XVI secolo con il titolo di Santa Maria su una leggera altura rispetto all'odierna via Madonna dei Cieli. A partire dal tardo ottocento fu utilizzata come cappella gentilizia e nel periodo fra il

a Presa Superiore fu edificata una chiesetta, intitolata al Calvario, restaurata durante l'ultima decade del XX secolo, e oggi apprezzato luogo di meditazione e ritiro spirituale. Fu proprio a Presa Superiore che si stabilirono i primi coloni al servizio dei Gravina Cruyllas, vista la presenza della sorgente del

Gli attivisti di Gush Shalom si confrontano regolarmente con le forze di sicurezza israeliane nei luoghi dove vengono costruiti insediamenti per coloni in Cisgiordania e lungo la linea dove viene edificata la barriera difensiva antiterrorismo tra

La Chiesa Madre dedicata all'Annunziata, che domina la piazza centrale, costruita sopra un preesistente edificio dedicato a Maria SS., vanta antiche origini medievali che risalgono al periodo normanno. Secondo un'antica tradizione fu edificata, nel

vide uscire tre gocce di sangue che macchiarono i lini dell'altare. In onore di questo pezzetto di pelle e della tovaglia fu edificata una cappella e si indissero processioni; il prepuzio fu oggetto di culto e meta di pellegrinaggi.

. La tradizione vuole che essa sia stata edificata da un ricco possidente locale, rapito dai briganti e liberato grazie alla miracolosa intercessione della Madonna della Catena; un quadro conservato nella sagrestia rappresenta quest'episodio. Nella minimalista facciata principale, in alto, su due

Intorno all'originaria torre quattrocentesca fu edificata una grande villa barocca con due corti, una ovale di servizio ed una quadrata privata. Intorno alla casa furono piantati i giardini, riccamente decorati da vasi in

Probabilmente la porzione di terra circostante la sponda destra del Naviglio fu la prima ad essere edificata verso gli inizi del XV sec. I primi documenti relativi al territorio detto di Cassina Biraga sono risalenti al




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Ultimo aggiornamento pagina:

10 Gennaio 2022

21:31:56