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Frasi che contengono la parola erodoto

ha delle sequenze ambientante durante la battaglia, durante le quali il giocatore impersona Re Leonida. I protagonisti del gioco (Cassandra ed Alexios) sono nipoti del re spartano e conoscono Erodoto, che racconta della battaglia ed il sacrificio di Leonida e dei Trecento alle Termopili.

Erodoto, quindi, dichiara espressamente l'uso di un metodo che rende i suoi racconti veridici, anche se accosta in maniera asistematica dati autentici a fatti palesemente favolistici, al fine di pilotare l'attenzione degli spettatori, quindi trovandosi ancora in una via di mezzo fra il logografo e lo storico, un narratore di

Erodoto risponde unendo e facendo propri alcuni aspetti contrari delle due visioni, riuscendo a sfuggire alle critiche e dando significato proprio alla sua ricerca. Egli, attraverso il relativismo di

. Facendo riferimenti ai suoi viaggi compiuti in giovinezza, Erodoto fornisce una dettagliata descrizione dei luoghi, dei paesaggi, delle usanze popolari e delle tradizioni dell'Egitto, sottolineando in particolare le funzioni del fiume

: il resoconto della battaglia di Maratona dato da Nepote, probabilmente basato su quello di Eforo, divide tuttora gli storici, visto che alcuni lo preferiscono a quello di Erodoto mentre altri non lo considerano attendibile.

Erodoto riferisce che durante la battaglia un ateniese chiamato Epizelo rimase accecato in modo permanente senza essere stato ferito; Erodoto narra anche che Epizelo era solito raccontare di essere stato assalito da un oplita gigantesco, la cui barba copriva per intero il suo scudo, che passandogli accanto aveva ucciso il soldato di fianco a lui.

, che si rifiutarono di abbandonarlo (secondo Erodoto soltanto i Tespiesi restarono volontariamente, mentre i Tebani furono costretti da Leonida, e infatti si arresero durante la battaglia e furono fatti schiavi).

immolano dei cavalli bianchi, ma Erodoto, descrivendo la bellezza, quindi l'esito positivo del sacrificio da parte dei sacerdoti persiani, utilizza un verbo che non appartiene alla tradizione cultuale greca,

. Tucidide infatti, a differenza di Erodoto, considerava la storia come il prodotto delle scelte e delle azioni degli esseri umani, valutando le cause e gli effetti, mentre non riteneva importante l'intervento divino.

Va anche detto che Tucidide preferiva narrare eventi (per altro, in somma parte, a lui contemporanei) circoscritti, senza dover ricorre a digressioni antropologiche, a differenza di Erodoto, che raccoglieva nella sua opera svariati secoli di avvenimenti che riguardavano popoli distanti tra loro quanto gli Sciiti, gli Etruschi e i Persiani. Con il suo metodo storico Tucidide mise in rilievo la cronologia, un punto di vista neutrale, e tenne sempre in considerazione il fatto che il mondo umano fosse il risultato delle azioni degli esseri umani. Inoltre gli storici greci vedevano la storia come fosse ciclica, con gli eventi che si ripresentavano regolarmente.

Nonostante tutto ci sono ancora molti storici che credono che il racconto di Erodoto abbia una connotazione antipersiana e che gran parte della sua storia sia stata arricchita con particolari drammatici.

Erodoto non ha alcun dubbio sul fatto che questo fosse stato solo un pretesto da parte della fazione di Aristagora per prendere il potere, ma venne pensato per infondere entusiasmo nei Milesi che si fossero uniti alla rivolta.

Di conseguenza un numero maggiore di studiosi ha attribuito alla lista di Erodoto un valore superiore a quello delle iscrizioni achemenidi. Erodoto era ritenuto preferibile anche rispetto agli storici alessandrini, sia in quanto contemporaneo all'impero achemenide e quindi a conoscenza di informazioni di prima mano sia per la reputazione tradizionalmente attribuitagli dagli storici moderni. Tale situazione rimase inalterata fino alla fine del XIX secolo da

, dai quali dissente per l'adesione entusiastica al principio imperiale (esposta in un dialogo nel libro LX, ispirato ad Erodoto e Polibio). Con lui, nonostante la persistenza di una storiografia in lingua greca (come, ad esempio, la

. Questo ruolo di vendicatore degli Spartani e degli Eraclidi (Leonida I e Pausania erano della famiglia reale Agiade, discendente da Eracle) testimoniato da Erodoto, era sicuramente riconosciuto a Pausania anche dai suoi concittadini ed alleati

Nonostante tutto ci sono ancora molti storici che ritengono il racconto di Erodoto caratterizzato non solo da una connotazione antipersiana ma anche dall'aggiunta di particolari drammatici inseriti al fine di arricchire la narrazione.

Riguardo al fatto che Mardonio fosse disposto ad accettare battaglia alle sue condizioni, come racconta Erodoto, ci sono alcuni dubbi. Indipendentemente dalle motivazioni precise, la situazione strategica iniziale permise ad entrambi gli schieramenti di temporeggiare, dal momento che sia Greci che Persiani erano abbondantemente forniti di cibo.

. Tucidide, infatti, a differenza di Erodoto, considerava la storia come il prodotto delle scelte e delle azioni degli esseri umani, valutando le cause e gli effetti, mentre non riteneva importante l'intervento divino.

Erodoto, contrariamente a Eschilo, fornisce un elaborato racconto della migrazione delle Amazzoni, sconfitte dai Greci, dall'originale sede di Temiscira fino alla palude Meotide ove si sarebbero unite ad un gruppo di giovani maschi Sciti migrando, successivamente, assieme a costoro in una zona imprecisata lungo il corso del fiume Tanai. In quel luogo, i loro figli avrebbero dato origine ad un unico popolo: i

, come ho fatto anche negli altri demi, creando subito dopo quelle voci (lo spartano non era una grande fatica, l'altra la dovevo da tempo scorporare dal disambigua); poi, soffermandomi sulle tue descrizioni, ho trovato che non coincidevano del tutto con quanto ho scritto io nelle voci (la mia fonte era Erodoto in entrambi i casi), visto che

ha delle sequenze ambientante durante la battaglia, durante le quali il giocatore impersona Re Leonida. I protagonisti del gioco (Kassandra ed Alexios) sono nipoti del re spartano e conoscono Erodoto, che racconta della battaglia ed il sacrificio di Leonida e dei Trecento alle Termopili.

Alla morte del padre, caduto nella battaglia contro Tanutamani, Psammetico venne, in un primo momento, deportato in Assiria e poi rinviato in Egitto ad occupare il trono del padre. Lo storico greco Erodoto narra come la salita al potere di Psammetico sarebbe da mettere in relazione con la guerra da lui condotta contro una

A questo punto gli Spartani lo riammisero tra loro; secondo Erodoto, Cleomene, che dava segni di pazzia, fu fatto legare a un ceppo dai suoi parenti, ma questi, ottenuto un coltello da un ilota, si diede la morte provocandosi delle ferite letali.

La fanteria persiana utilizzata durante l'invasione era probabilmente un gruppo eterogeneo arruolato in tutte le parti dell'impero. Tuttavia, secondo Erodoto, c'era una coesione nel tipo di armatura e nello stile di combattimento.

Erodoto descrive l'attraversamento del ponte, da parte dell'esercito persiano, come un'incredibile parata scenografica, durata sette giorni e sette notti, senza interruzione ed accompagnata da oscuri presagi (un'

I personaggi descritti, oltre che per la pancia prominente e la gobba, sono caratterizzati da un fallo enorme, a ricordo degli antichi culti in favore di Osiris descritti da Erodoto. Presso i romani ritroviamo pupazzi animati di tutti i tipi (

ha delle sequenze ambientate durante la battaglia, durante le quali il giocatore impersona Re Leonida. I protagonisti del gioco (Kassandra ed Alexios) sono nipoti del re spartano e conoscono Erodoto, che racconta della battaglia ed il sacrificio di Leonida e dei Trecento alle Termopili.

prima della battaglia. Secondo Erodoto, dato che gli strateghi erano divisi (cinque a favore della proposta di Dati, cinque decisi alla battaglia), fu decisivo per l'approvazione del piano il voto di Callimaco, che in un primo momento sarebbe stato incerto sul da farsi, mentre poi sarebbe stato persuaso da Milziade in favore della battaglia.

Tutti i soldati greci, attaccati da entrambi i lati, furono uccisi, tranne i Tebani, che si arresero. Leonida fu ucciso, ma gli Spartani recuperarono il suo corpo e lo protessero fino all'ultimo. Erodoto dice che Serse volle vedere la testa di Leonida conficcata su un palo e il suo corpo




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Ultimo aggiornamento pagina:

18 Dicembre 2021

21:40:16