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Frasi che contengono la parola ducato

(assemblee regionali) per le province. Il sejm lituano venne assorbito dall'omologo polacco dopo l'Unione di Lublino. Dal punto di vista giudiziario, il Granducato fu dotato di un suo tribunale supremo, che esercitava le sue funzioni alternativamente in tre centri. Il ducato era diviso in nove voivodati:

), partecipando prima alle lotte tra le grandi famiglie feudali liguri, ed infine unendosi volontariamente al Ducato di Savoia, divenuto poi regno di Sardegna, con capitale Torino e conseguente uso ufficiale della

), che di volta in volta rappresentava la famiglia nobiliare che governava il ducato milanese, fermo restando la conservazione della primigenia bandiera cittadina bianca con croce di San Giorgio di colore rosso come vessillo ufficiale dello Stato (il cosiddetto

. Tutti e due pensavano di restaurare il ducato di Bretagna a loro vantaggio, approfittando della caduta della dinastia di Valois e dell'arrivo al trono di Francia di un borbone protestante e senza legami con la stirpe ducale bretone. Le vittorie militari e diplomatiche di questo nuovo re di Francia

, nipote di Valentina: all'epoca regnavano a Milano gli Sforza, discendenti dei Visconti solo in linea illegittima, e Luigi XII scese in Italia a reclamare il Ducato, dando inizio al secondo atto delle lunghe e sanguinose

, dopo un periodo di relativa autonomia, venne riannessa al regno l'Istria. L'unica eccezione fu rappresentata dal Ducato di Benevento, la cui indipendenza venne garantita grazie all'alleanza con l'Impero Romano d'Oriente, e i suoi sovrani assunsero il titolo di

, vassallo del duca di Baviera. Ora il nuovo ducato era donato a lui e ai suoi discendenti, con l'unico obbligo di partecipare alle diete che si svolgevano in Baviera e alle operazioni militari in Austria e nelle immediate vicinanze.

La politica di Carlo VIII fu volta a consolidare ed estendere il territorio del regno. Ottenne per vie diverse l'annessione degli ultimi due grandi Ducati che godevano ancora di una forte autonomia rispetto alla corona francese: il Ducato di

e i Paesi Bassi, mentre il Ducato di Borgogna vero e proprio venne annesso direttamente ai domini reali francesi. Nonostante questo gli Asburgo continuarono ugualmente a fregiarsi del titolo di Duchi di Borgogna.

, che, preoccupata per le mire espansionistiche dei Barberini, spingeva per la restituzione del ducato al legittimo proprietario. Gli alleati, che fino ad allora avevano solo appoggiato moralmente Odoardo, entrarono in guerra agli inizi del

; le zone che non erano sottoposte al dominio longobardo erano infatti l'Esarcato di Ravenna, il Ducato Romano (questi due territori collegati da una striscia di terra corrispondente alla valle del fiume

all'esercizio dell'insegnamento teologico. Inoltre, nello stesso anno di fondazione, Galeazzo II Visconti emise un decreto con il quale stabiliva che tutti gli studenti che vivevano nei territori del Ducato di Milano avrebbero dovuto utilizzare il nuovo

(prime tre settimane di Giugno). Giostra dei cavalli e torneo degli arcieri, in cui le quattro contrade nepesine si sfidano per aggiudicarsi l'ambito drappo. Il corteo storico rievoca la consegna del Ducato di Nepi a

La parte del trattato concernente il ducato di Savoia non era molto chiara in quanto si stabiliva la restituzione di tutti i domini della Savoia e del Piemonte nelle mani del Duca ma restavano occupate temporaneamente dal re di Francia le piazze di

. Lo scopo del duca era quello di mostrare la nuova forza militare del Ducato e persuadere il giovane re ad acconsentire alla cessione delle due ultime piazzeforti conservate dai Francesi in Piemonte,

, fu il primo sovrano del ducato di Modena e Reggio dopo la cessazione dello stato del ducato di Ferrara, Modena e Reggio, decretata con la fine del feudo papale di Ferrara, ritornato nell'amministrazione diretta del Vaticano. Visse la sua giovinezza a Ferrara e, dopo il matrimonio con

, la quale aveva accettato il nuovo re Borbone. Il Ducato di Savoia si trovava tra la Francia ed il milanese, che era nelle mani della Spagna e costituiva il naturale corridoio di collegamento tra i due alleati

, ma l'anno seguente ebbe la sua rivincita costringendo i francesi ad abbandonare Milano e la Lombardia. Nel corso di questo conflitto Giulio II aveva annesso Parma e Piacenza (che in futurro diventeranno un Ducato dei Farnese) allo Stato Pontificio. Aveva anche ottenuto che il Regno di Napoli fosse riconosciuto come feudo papale da Ferdinando D'Aragona, e pianificava una congiura per scacciare gli Spagnoli dal

, la situazione nel ducato beneventano non fece che degenerare, a causa dei contrastanti interessi del papa, che denunciava complotti inesistenti per spingere Carlo all'intervento militare risolutivo, della duchessa reggente, la vedova

L'Ufficio delle Vettovaglie era composto da dieci ufficiali (sei per Milano e due per il contado), due notai, due registratori, i soldati preposti alla difesa dei magazzini e diversi servitori. Aveva il compito di stabilire la produzione alimentare del Ducato, determinare la tassazione sugli alimenti, gestire le scorte nei magazzini, sequestrare partite non idonee al consumo e comminare multe.

generalmente riservati al duca, ai maggiori nobili e ai grandi condottieri. All'interno del Ducato le famiglie Trivulzio e Sanseverino vantavano le migliori scuderie. Era uso comune dare un nome al proprio cavallo. Un cavallo poteva percorrere al passo circa

e i suoi ponti erano di grande importanza strategica. Il Ducato manteneva una piccola flotta a difesa delle sue acque oltre a un certo numero di castelli, torri e ponti fortificati. Per la difesa e il pattugliamento del tratto lodigiano del fiume si progettava l'impiego di un piccolo

Attorno al pannello centrale con Cosimo I in apoteosi si possono riconoscere alcune allegorie dei quartieri di Firenze e dei domini del Ducato in atto di sottomissione al Duca, episodi della guerra di Pisa (

tornando in possesso di tutti i territori precedentemente perduti, il ducato era di nuovo riunito e la capitale trasferita definitivamente a Parma, ma nelle clausole il duca si impegnava a consegnare, quasi come ostaggio, il suo unico figlio

. Alcuni studiosi hanno recentemente ipotizzato, che l'elegante forma del Cero a prismi sfaccettati sia stata elaborata sotto l'influenza degli artisti del Ducato, ispirandosi ai poligoni aurei di moda in quell'epoca

della Certosa di Pavia. Con il loro avvento da castello fortificato divenne una grangia castello dalla forma rettangolare con quattro torri angolari (oggi sono visibili soltanto tre). Con la sottomissione del Ducato di Milano da parte dell'Impero Austriaco, gli ordini religiosi vennero sciolti e il castello venne donato dall'imperatore

, vendette i suoi diritti sul ducato di Schleswig-Holstein alla Danimarca, in osservanza del trattato di Londra, per tornare poi sui suoi passi in favore del figlio Federico Augusto. Cristiano era cognato del re

. Questo evento non si ripercuote negativamente su Benevento ma, al contrario, permette ai longobardi locali di agire liberamente, senza influenze superiori, e di trasformare il ducato in principato. La terza fase, discendente (

, ritenendolo inadatto a guidare il ducato. Alla sua morte tuttavia gli succede proprio il figlio Aione che riceve l'ubbidienza dei notabili longobardi, compresi Rodoaldo e Grimoaldo. Dopo un anno e cinque mesi un esercito di

minaccia i confini del ducato e Aione, nell'assenza dei suoi fedeli militi, marcia verso i nemici per catturarli ma cade da cavallo in una fossa scavata nel terreno. Aione viene quindi assalito e brutalmente ucciso ma la sua morte viene vendicata da

) continuano l'opera di governo e di miglioramento del ducato. In particolare essi, convertiti pienamente al culto cristiano, patrocinano l'edificazione di chiese e santuari come il monastero di San Pietro, al quale furono destinate delle vergini consacrate a Dio, e i monasteri di Santa Maria in Locosano e Santa Maria in Castagneto.

tra il re angioino e il pontefice prevedeva la riserva del papa a tracciare, a tempo debito, i confini antecedenti gli eventi bellici. Di fatto i confini non vengono tracciati a causa di contrasti fra le due parti, e questo provoca il blocco economico del ducato (

. Carlo Magno in un primo momento mosse guerra al ducato di Benevento ma in seguito alla morte dello stesso Duca e del figlio, l'Imperatore si decise a liberarne il secondogenito Romualdo e a reinsediarlo nel regno. Probabilmente Carlo Magno non voleva compromettere i precari equilibri nell'Italia meridionale. Papa Adriano I ne fu talmente risentito che i rapporti tra i due si raffreddarono irrimediabilmente. Alla morte del pontefice nel

Una volta verificata l'inesistenza della gravidanza di Enrichetta d'Este, il commissario apostolico Oddi prese possesso del ducato in nome della Santa Sede, mentre il plenipotenziario imperiale in Italia, il conte

, l'ex ducato venne partizionato in base alle sue componenti etniche, con due terzi dei suoi territori (chiamati Stiria Superiore), tra cui la capitale ducale Graz, rimasti allo Stato Federale d'Austria, e il terzo meridionale della

Temendo che la forza e il prestigio legati il possesso del ducato di Sassonia potessero far emergere un nuovo rivale per il trono, Federico Barbarossa decise suddividere la Sassonia in territori minori che concesse ai propri alleati, tra i quali spiccavano

che era subentrata ai Cybo-Malaspina nel ducato, ha tuttora qualche residua applicazione nel diritto italiano. Un'altra zona italiana in cui la produzione estrattiva ha avuto una importanza secolare - la

. I Borboni avevano ancora il possesso del Ducato di Milano, ma gli austriaci avevano dimostrato di essere in grado di battersi per i propri interessi, fornendo gli argomenti necessari per un'alleanza con Inghilterra e Repubblica delle Sette Province Unite.

Prendendo il ducato di Milano e assicurandosi i domini spagnoli in Italia, gli Asburgo d'Austria avevano soddisfatto il loro primario obbiettivo di guerra. Ad ogni modo, la campagna napoletana era stata sospesa per l'opposizione delle potenze marittime, che intendevano dirottare quelle forze per un attacco diretto alla Francia meridionale. Per compiacere i suoi alleati, Eugenio e il duca di Savoia si accordarono per

Data la sua strategica posizione di confine, Gavi ed in particolar modo la sua fortezza si trovarono coinvolte nella maggior parte dei conflitti che interessavano la Repubblica ed il confinante Ducato di Savoia, poi Regno di Sardegna. Durante l'epoca napoleonica il Forte fu occupato dall'esercito francese, nelle cui file militava tra gli altri

, e a trasferire proprio a Modena la capitale del suo ducato. Uno Stato di piccole dimensioni, destinato a barcamenarsi con alterne fortune nelle lotte tra le potenze italiane ed europee, e che malgrado le ripetute occupazioni da parte degli eserciti stranieri (i francesi nel

, famiglie che dividevano la penisola armoricana in due parti uguali, i Duchi bretoni negarono l'accesso alle coste e bloccarono la loro avanzata nella parte orientale del ducato attraverso le rocche delle

Riprendono le persecuzioni dei protestanti nel Ducato. Allarmato da un possibile riavvicinamento tra Francia e Spagna, Carlo Emanuele si riavvicina ai francesi. Anche la Spagna tenta di riportare nella sua orbita il Ducato. Dopo lunghe trattative fra Carlo Emanuele e gli emissari di

, prevede un'alleanza stretta fra il Ducato e la Francia in chiave antispagnola: una vittoria in un'eventuale guerra contro la Spagna avrebbe portato ai Savoia il Ducato di Milano; era previsto nel caso anche il matrimonio dell'erede di Carlo Emanuele, Vittorio Amedeo, con Elisabetta, figlia di

per il ducato. Carlo Emanuele non accetta, sostenendo di voler difendere i diritti della nipote Maria e l'applicazione degli accordi matrimoniali della figlia, stipulati al tempo del matrimonio, con

, Angulum e Lauretum. La conquista longobarda fu portata a termine con una progressiva penetrazione, prima nel teramano a opera dei germani del Ducato di Spoleto, e successivamente nell'aquilano e nel chietino

sulla penisola italica a favore di una maggiore indipendenza acquisita dai suoi vassalli, i Duchi di Napoli estesero, a poco a poco, il patrimonio del loro Ducato: la Liburia, limitata inizialmente nella piana di

. I principi incoraggiarono il suo coinvolgimento nella stesura del documento in quanto egli era membro di quella classe di cavalieri imperiali che erano stati espropriati delle loro terre e questo fece diminuire l'opposizione di questo ceto alle riforme del ducato. Ad ogni modo la legislazione nel

Dopo il crollo del parlamento di Francoforte, si aprirono dei conflitti tra Prussia, Austria e stati tedeschi. Il ducato di Nassau fu tra gli stati tedeschi che supportarono la Prussia ed il suo piano di convocare un

. Ad Asti alcuni baroni, tra cui l'ex cancelliere Antonio di Romagnano, cercarono di impadronirsi del ducato di Savoia con manovre che apparentemente avevano lo scopo di liberare il duca Ludovico dai cortigiani disonesti e riuscirono a far compiere l'impresa a Filippo.

, aveva invaso il ducato di Milano, possedimento austriaco. Il governatore austriaco Wirich Von Daun visto l'esiguo numero delle forze a sua disposizione aveva deciso di non ingaggiare battaglia col nemico e dopo aver fornito

che coincisero con importanti e spesso cruciali avvenimenti storici, a partire dalla sconfitta del ducato di Gaeta (con annessione al Regno di Sicilia) fino all'ultimo assedio, decisivo per i destini del

, il feudo divenne un ducato. Si susseguirono come duchi di Borbone Luigi I, Pietro I (sposo della sorella del re, Isabella di Valois), Luigi II il Grande o il Buono, Giovanni I, Carlo I (sposo di Giovanna, figlia del re

Fin dai primi anni di esercizio la ferrovia Lucca-Pisa incise in misura considerevole sugli sviluppi politici della zona. A causa del grave dissesto economico in cui si venne a trovare il Ducato di Lucca, nel

Prendendo il ducato di Milano e assicurandosi i domini spagnoli in Italia, gli Asburgo d'Austria avevano soddisfatto il loro primario obiettivo di guerra. Ad ogni modo, la campagna napoletana era stata sospesa per l'opposizione delle potenze marittime, che intendevano dirottare quelle forze per un attacco diretto alla Francia meridionale. Per compiacere i suoi alleati, Eugenio e il duca di Savoia si accordarono per

Il trattato di Angers aveva delimitato i confini del ducato medievale di Bretagna e la successiva provincia francese della Bretagna. Aveva anche segnato una svolta nelle relazioni tra i Franchi occidentali e tardi, i duchi bretoni erano stati in grado di estendere ulteriormente il loro territorio, ma non erano stati in grado di mantenerli a lungo. Il trattato di Angers aveva definito i limiti della storica

), che di volta in volta hanno rappresentato la famiglia nobiliare che ha governato il ducato milanese, fermo restando la conservazione della primigenia bandiera cittadina bianca con croce di San Giorgio di colore rosso come vessillo ufficiale dello Stato (il cosiddetto

, fu praticamente sotto il comando di Bisanzio, che non perse occasione per riprendere ad esercitare la propria supremazia sul Ducato; di fatto, i duchi che si susseguirono furono nuovamente nella sfera imperiale, almeno sino al

. Sino a quel momento, il ducato era divenuto un feudo autonomo della corona boema. I Piast inoltre si erano impossessati di altri territori ed avevano ingrandito il ducato di Teschen stesso. Essi ad esempio avevano ottenuto

il Ducato di Mantova, nonostante fosse uno stato di stampo assolutista, come i vari stati e signorie italiane dell'epoca, venne sempre retto da abili funzionari nominati dal Duca di Mantova, che ricoprirono cariche politiche e a cui venne assegnato il compito di amministrare gli affari interni ed esterni dello stato gonzaghesco. i

, del Ducato di Tessaglia. In quell'anno fu conquistata dall'infante Alfonso Federico d'Aragona appartenente al ramo cadetto della casa d'Aragona di Sicilia, che per l'occasione si avvalse di truppe mercenarie

La prima bolla pare servisse unicamente ad aggirare le leggi canoniche che impedivano al Papa di riconoscere un figlio illegittimo nato durante il suo papato, mentre la seconda permetteva al bimbo di usufruire del ducato di Nepi, assegnatogli dal Papa.

Teatro della battaglia del Metauro ricostruito nel luogo col testo di Tito Livio e documentato da iscrizione su carta del Ducato di Urbino che trovasi nella sala delle carte geografiche in Vaticano, da molte tombe romane dell'epoca e da carcami di elefanti ritrovati nelle vicinanze del colle indicato come teatro

; il possesso di terreni concentrato in una zona ben determinata del ducato, la vocazione a incarichi castellani e di servizio alla persona, permisero ai Crivelli di imporre la propria massiccia presenza nell'esecutivo visconteo prima e sforzesco poi. Nel

Per la successione del duca Francesco II, la mancanza di un erede maschio minacciava di far piombare la Bretagna in una crisi dinastica che poteva far passare il ducato direttamente nel dominio reale. Francesco II resisteva alla pretese del re di Francia e decise di far riconoscere erede sua figlia dagli Stati di Bretagna malgrado il

. Grazie agli stretti legami con la casa imperiale, l'arciduchessa Claudia ottenne di estendere i possedimenti dell'Austria Anteriore, esigendo in nome dei figli minorenni, i territori conquistati nel ducato di

Il Ducato di Napoli fu coinvolto, fin dalla sua nascita e per tutta la sua esistenza, in una continua e quasi ininterrotta sequenza di guerre, principalmente difensive, contro la pressione dei suoi potenti e numerosi vicini. Tra questi, principalmente, i principati longobardi di

era organizzato in due macro-aree: la prima, che includeva i territori siciliani e calabresi, costituiva il Regno di Sicilia propriamente detto; la seconda, che includeva i restanti territori peninsulari, costituiva il Ducato di Apulia e il Principato di Capua

Quei funerali segnarono l'inizio del disfacimento dello stato milanese e i singoli potentati locali, come i potenti capitani ducali ne approfittarono per impadronirsi di lembi del ducato, solo nominalmente ereditati dal giovane

); la Porta Bitonto immetteva sulla strada che conduceva alla sede vescovile; a ovest si apriva il Portello (via Portello), in direzione di Palo del Colle, che vide accresciuta la sua importanza nel periodo del Ducato sforzesco; a sud c'era la Porta del Suburbio (via Donato Olimpio). Con l'inglobamento, nel Cinquecento, del Suburbio entro le mura cittadine, questa porta perse d'importanza e rimpiazzata con la Porta la Staccata (fine di via Conte Rocco Stella). Nel Seicento venne spostata la Porta di Bari (in via Porta di Bari) e venne aggiunta la Porta delle Beccherie (a nord-est di Piazza Sedile)

, viene attribuita dalla tradizione storiografica e letteraria alla terra marittima di Positano, appartenente al Ducato di Amalfi, e in particolare al suo illustre figlio Flavio Gioia. Costui, esperto in

come parte di un ambizioso programma di rinnovamento delle arti nel ducato, il quale prevedeva tra le altre cose di chiamare presso la corte milanese artisti da tutta Italia: l'edificio fu infatti progettato secondo nuove forme

Il Ducato di Modena e Reggio aveva infatti l'esigenza politica, tattica e strategica e commerciale di avere un accesso sicuro al mare, all'interno dei propri confini (corrispondenti grosso modo all'attuale

, che era evidente ai contemporanei, gli oppositori del re trovarono difficile continuare il conflitto. Enrico si sottomise e ricevette da Ottone il ducato di Lotaringia, che era senza duca dalla morte di Giselberto, nel tentativo di dargli una quota di potere. In cambio, Ottone mantenne il ducato di Franconia, anch'esso divenuto vacante, sotto il diretto dominio reale. La

, fu collocato presso la scuola della cattedrale di Hildesheim per essere formato ad una carriera clericale: apparentemente Ottone intendeva porre fine al dominio secolare del ramo dei Liudolfingi bavaresi. In Baviera, Ottone doveva ristrutturare il potere locale. Ottone di Svevia ebbe il ducato della ormai menomata Baviera. Il nuovo ducato di Carinzia fu dato al nipote della stirpe

con un nulla di fatto, ma con due risultati: uno d'immagine, che mise in luce la figura di Carlo Emanuele I come unico principe italiano capace di opporsi alle grandi potenze europee, e l'altro pratico, il forte regresso economico del ducato a causa delle spese per la guerra.

Proprio per questa sua posizione geografica di assoluta importanza, luogo di passaggio obbligato tra l'Italia e la Francia, il Ducato dovette subire gran parte delle devastazioni che lo colpirono nei secoli. Come ricorda Enrico Stumpo

, i quali ritenevano un vero e proprio affronto allo spirito repubblicano il fatto di mantenere ancora in piedi il ducato locale. Il ducato del resto costituiva una parte fondamentale della diplomazia tra la Francia e la Spagna, ciascuna delle quali si riteneva tutrice del duca in funzione di legami di parentela.

richiese una revisione dei confini. In effetti, la provincia di Massa-Carrara, nata dalla fusione dei territori della Lunigiana e dell'Alta Garfagnana, che avevano fatto parte del Ducato di Parma e Piacenza e del Ducato di Modena e Reggio, era stata in un primo tempo attribuita all'Emilia e solo a partire dal censimento del

In questo periodo in Abruzzo, nuovamente Atri torna a divenire centro culturale per il rafforzamento del ducato sotto la famiglia Acquaviva d'Aragona. Il condottiero Andrea Matteo III fu stratega, ma anche mecenate e autore, scrisse il trattato

), che di volta in volta rappresentava la famiglia nobiliare che governava il ducato milanese, fermo restando la conservazione della primigenia bandiera cittadina bianca con croce di colore rosso come vessillo ufficiale dello Stato (il cosiddetto

Stanislao dovette lasciare il ducato e chiese asilo al duca Leopoldo Giuseppe di Lorena. Per mettersi al sicuro da un possibile attentato alla sua persona su mandato di Augusto II di Sassonia, (un tentativo di assassinarlo era stato compiuto nel

Dal momento che il fratello era divenuto alcolista, Guglielmo Erensto prese il pieno controllo del governo del ducato e divenne di fatto autocrate, lasciando a Giovanni Ernesto il titolo nominale di coreggente (

, con il trattato di Saint-Clair-sur-Epte, la parte orientale della Normandia venne ceduta al capo vichingo Rollone con la creazione del ducato di Normandia. Inizialmente nel ducato era compresa solo la regione dell'Auge, ma presto vi fu annesso il resto del dipartimento. Il duca risiedeva a Bayeux e a

e che aveva una smisurata ambizione e alle cui spese si contrappose la cupidigia di un duca di Borgogna, obbligato a contare sulle risorse fiscali della monarchia per sostenere i costi del suo tenore di vita e del governo del ducato.

e l'esercito dei mercenari svizzeri al soldo degli Asburgo d'Austria, per la supremazia sul ducato di Milano. Fu proprio questa battaglia a decidere in parte le sorti della guerra in Italia e in Europa dal momento che, con la vittoria dei francesi,

) che del suo trentennio di Ducato a Parma, tra cui si alternano ritratti e oggetti riferibili all'ambito pubblico e privato (gioielli, acquerelli, lavori ad uncinetto, ricami, diari, vestiti di gala, strumenti musicali). Da sottolineare anche le opere di diversi artisti italiani e francesi attivi alla corte di Parma tra XVIII e XIX secolo, espressione della prestigiosa Accademia di Parma fondata dai Borbone; tra i tanti, si segnalano in particolare

Durante tutto il periodo della reggenza del Moro (e solo in minima parte durante il suo governo diretto del ducato), Milano conobbe un vero e proprio periodo d'oro, con la presenza a corte di artisti come

e giunti integri nelle mani di papa Paolo III, il quale aggiunge a questi possedimenti molte altre terre, grazie anche all'aiuto del figlio Pier Luigi stesso. Il nuovo Ducato, con capitale la fortezza di

nei territori dei Sassonia-Gotha si verificarono una serie di semplificazioni nei ducati che portarono alla soppressione di alcuni degli stati precedenti. Il Ducato di Sassonia-Meininghen rimase indipendente ma dovette cedere alcuni territori tra cui

Il longobardo Ducato di Modena nasce probabilmente alla fine del VI secolo in seguito alla riorganizzazione longobarda delle strutture civili da tempo perdute in seguito al collasso di Roma di un secolo prima. Nel corso dei secoli il Ducato subisce diverse alluvioni causate dagli affluenti del

che si era arricchito sotto il ducato fu pronto ad acquistare le terre migliori. Il papa aveva posto la scomunica per gli acquirenti: anche per questo fu la borghesia ebrea a diventare proprietaria di larghe estensioni di terra agricola

era impiegato anche quello austriaco. Erano usate anche le antiche monete locali quali il soldo, il bolognino e il tallero modenese. A partire dalla Restaurazione, il Ducato di Modena cessa di coniare monete.

. Le terre occupate e la loro restituzione furono rimesse alla discrezione del re e del papa per i territori della Romagna; la Repubblica di Siena doveva essere reintegrata nei possessi precedenti la guerra; i Pazzi e gli altri congiurati dovevano essere scarcerati e reintegrati nei loro possessi, il Ducato di Milano avrebbe riavuto i territori perduti. Lorenzo, che aveva mantenuto il suo potere su

Se la storia del ducato, sin dalla sua nascita, fu marcata da una interminabile serie di battaglie difensive, esse crebbero al suo apice (proprio durante il regno di Sergio VII): difatti il suo regno vide tre

Il Ducato di Brabante era diviso in quattro distretti, ciascuno dei quali aveva una propria capitale. I distretti erano quelli di Lovanio, Bruxelles, Anversa e 's-Hertogenbosch. Prima di quest'ultima la capitale del quarto distretto era

Primo provvedimento di rilievo fu il rafforzamento dei confini settentrionali del Ducato, in modo da garantire ai mercanti veneziani gli sbocchi commerciali verso l'entroterra. Durante il dogato di suo padre i traffici avevano particolarmente sofferto in

. Furono sconfitti nella battaglia di Verchen, ma fu loro permesso di mantenere il loro ducato come feudo di Enrico. Come suoi fedeli vassalli, Boghislao e suo fratello parteciparono alla sconfitta dei

, dal quale dipendeva il ducato per Modena, Reggio e i territori annessi, che fosse il fratello Ercole a salire al potere dello stato ed intanto gli aveva affidato il governo di Modena. Tale accordo venne mantenuto segreto sino alla fine, per evitare possibili gelosie o divisioni nella casata, anche considerando che una linea ereditaria legittima avrebbe potuto passare da

. A Milano giungevano derrate alimentari fresche (frutta, verdure, bestiame da macello, formaggi), foraggi e paglia, vino, granaglie (frumento, orzo, miglio e mais, la cui coltivazione era stata introdotta nel ducato nel

: una Lunigiana assegnata al ducato di Parma, con Pontremoli e Bagnone, una Lunigiana assegnata al ducato di Modena, con Fivizzano, Aulla, Licciana e Panicale, Massa e Carrara; una Lunigiana assegnata al

...era del resto tutto interesse del Moro che il nipote non procreasse eredi legittimi al Ducato e perdesse, una volta riconosciuta ufficialmente la sua impotenza, ogni diritto al governo dello Stato. (Francesca Maria Vaglienti,




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Ultimo aggiornamento pagina:

02 Settembre 2021

02:59:16