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Frasi che contengono la parola duchi

, solo il figlio maggiore poteva ereditare le terre, il che consentiva ai duchi di consolidare i propri possedimenti. Col tempo, iniziarono a prendere forma anche le diverse classi sociali, tra cui ad esempio i guerrieri esperti (

ricordavano in ogni occasione le origine regali dei duchi di Bretagna, la preesistenza dei Bretoni rispetto ai Franchi nel territorio gallico e quindi il fatto che la Bretagna, non essendo una divisione del reame franco, non poteva essere concepita come feudo franco. Ottennero dal Papa una chiesa nazionale e un cimitero a

La pianta a scacchiera si rifece non all'origina romana, ma ai principi di ordine del Rinascimento ed era intesa a rappresentare il nuovo ordine e potere ducale di Torino, nuova capitale dei duchi di Savoia. Successivi ampliamenti a scacchiera furono eseguiti dal figlio

territori degli altri principi con diritto di voto alla Dieta (ecclesiastici distinti in arcivescovi, vescovi, prevosti, prelati, abati, e laici distinti in duchi, margravi, langravi, principi, conti, questi ultimi raggruppati nei quattro circoli di Wetterau, Svevia, Franconia e Vestfalia);

e i Paesi Bassi, mentre il Ducato di Borgogna vero e proprio venne annesso direttamente ai domini reali francesi. Nonostante questo gli Asburgo continuarono ugualmente a fregiarsi del titolo di Duchi di Borgogna.

, essendo stato in origine una probabile fortificazione normanna, risalgono a questo periodo i primi nomi di baroni e duchi che ressero l'omonimo Comune feudale, comprendente i territori circostanti, nomi tutti legati alla dinastia dei

e successivamente di numerosi altri territori europei (dapprima Conti e poi Duchi di Lussemburgo, poi Re di Boemia e di Ungheria, Duchi di Brabante, Margravi di Brandeburgo, Lusazia e Moravia, Duchi di Slesia, ecc.). La dinastia traeva origine da una ramo dell'antica casata delle

vennero concesse ai duchi di Andechs-Meranien. I conti del Tirolo, in particolare, che avevano ceduto gran parte dei propri possedimenti ai duchi di Andechs-Meranien, incrementarono costantemente il loro potere. Il vescovo

La seconda campagna della Prima guerra d'indipendenza era durata quindi solo quattro giorni e si era conclusa con una dura sconfitta nonostante le dimostrazione di valore delle truppe e il distinto comportamento di alcuni comandanti, come i generali Perrone e Passalacqua, caduti sul campo, il generale Bes e i duchi di Genova e di Savoia

Maurizio, non potendo ricorrere alle armi per combattere i Longobardi, decise di far ricorso alla diplomazia cercando l'alleanza con i Franchi. Quando i duchi si resero conto che, separati, non avrebbero saputo reggere alla pressione militare dei Bizantini e dei

, ceduto da uno degli ultimi duchi di Napoli: tali episodi storici provocarono l'ascesa della potente dinastia normanna. Nel giro di un secolo, a partire da quegli avamposti, furono in grado di unificare e sottomettere politicamente buona parte dei territori del

. Ogni etnia aveva a capo un duca, con poteri che derivavano da tradizioni giuridiche e mitologiche legate al sostrato pagano ancora esistente. La corona tedesca veniva aggiudicata dal IX secolo attraverso un sistema elettivo che gravitava tra questi quattro duchi, impostando un carattere tipicamente federale che ancora oggi sopravvive nelle istituzioni della Germania contemporanea. Il carattere dinastico del potere non era escluso ma era meno radicato che in altri paesi. Il fondatore della monarchia tedesca viene considerato il

, Maurizio non poteva inviare consistenti rinforzi in Italia e decise di arginare l'espansione longobarda o corrompendo alcuni duchi al fine di portarli dalla propria parte o stipulando un'alleanza con i Franchi, i quali avrebbero dovuto invadere il regno longobardo in cooperazione con le esigue truppe bizantine. Il re dei Franchi

fu calcolato che c'erano duecento ventotto famiglie nobiliari, che fornivano alla Sicilia una classe di governo consistente di cinquantotto principi, ventisette duchi, trentasette marchesi, ventisei conti, un visconte e settantanove baroni; il

Alle origini del regno di Francia medioevale, il titolo di duca era secondo solo a quello di re. Quasi tutti i duchi erano pari di Francia e governavano in maniera assai autonoma il loro territorio. Erano ducati i territori che in precedenza erano appartenuti a un popolo definito (come i

Gli Armagnacchi coi duchi di Berry e d'Orleans si erano radunati fuori Parigi e a Vernon si incontrarono coi borgognoni stabilendo la soppressione del governo rivoluzionario che aveva sopraffatto la corte seguita da un'amnistia generale, la pace fu firmata a

tutti coloro che partecipassero a qualunque forma di duello: i duellanti, i padrini (coloro che accompagnavano i duellanti al combattimento), i giuristi che vegliassero sullo scontro, gli spettatori, l'imperatore, i re, i duchi, i principi, i marchesi, i conti e qualsiasi altro signore avesse offerto un terreno su cui avesse permesso la

(i duchi di Borgogna della dinastia dei Valois possedevano la maggior parte delle Fiandre durante il Quattrocento). Interessante fu la sintesi tra il gusto aulico e cortese e quello realistico borghese. Dalle Fiandre arrivarono i contributi di

Dopo aver subito pesanti perdite nella guerra contro Wei, i sovrani di Qin diedero inizio a delle grandi riforme, invitando studiosi stranieri, amministratori, teorici e generali sotto i regni dei duchi

, terre, castelli, et vescouati, del regno di Napoli. De i Re, et vicere, che vi sono stati sin al presente. Pontefici, et cardinali, che vi son nati. Prencipi, duchi, marchesi, conti, baroni, et famiglie nobili, che vi sono. Con le feste delli tribunali di tutto il regno

, famiglie che dividevano la penisola armoricana in due parti uguali, i Duchi bretoni negarono l'accesso alle coste e bloccarono la loro avanzata nella parte orientale del ducato attraverso le rocche delle

Di famiglia marchionale, Puoti duchi di Castelpuoti, erano discendenti diretti di Re Poto, figlio di Re Adelchi , nipote di Re Desiderio (Dei Regni d'Italia Epitome di Thesauro)Furono ratificati dall'imperatrice Irene di Bisanzio come legittimi eredi di Costantino il Grande, ossia Patricii Romanorum, ovvero Padri degli Imperatori(Re Adelchi o Adalgiso a Bisanzio -Dei Regni d'Italia Epitome di Thesauro) ebbe diritto al Seggio sublime, al mantello imperiale e all'inchiostro rosso dei Porfirogeniti.

tedeschi. Il re aveva dunque cognati e cugini che erano inglesi ma che portavano titoli tedeschi come duchi e duchesse di Teck, principi e principesse di Battenberg e principi e principesse di Schleswig-Holstein. Quando

I principi del sangue e i principi non sovrani portano lo stesso elmo dei duchi. I duchi e i principi innalzati a tale titolo da un re o da un imperatore portano il mantello di sola porpora, con le pieghe o cortine rialzate da ciascun lato, e sormontato dalla propria corona.

sulla penisola italica a favore di una maggiore indipendenza acquisita dai suoi vassalli, i Duchi di Napoli estesero, a poco a poco, il patrimonio del loro Ducato: la Liburia, limitata inizialmente nella piana di

). I conti erano funzionari pubblici direttamente dipendenti dall'amministrazione centrale ed erano responsabili del mantenimento della pace pubblica, della riscossione delle tasse, l'amministrazione della giustizia e, come i duchi longobardi, avevano il controllo degli

) e che vide un susseguirsi di colpi di Stato, guerre civili e regicidi, oppose ancora sovrani e duchi, ma senza assumere i caratteri politico-religiosi e di contrapposizione tra Austria e Neustria che avevano marcato le rivolte del VII secolo

Rustighello e i suoi hanno seguito Gennaro, ritornato a casa, e lo spiano mentre ha un colloquio con Maffio: Gennaro, dopo quanto successo al palazzo dei duchi, ha intenzione di lasciare Ferrara, ma l'amico riesce a farlo desistere, e lo invita a una festa presso la casa della principessa Negroni (

. I duchi comunque non presenziarono (la duchessa madre, rimasta ostile al connubio, si era data malata e il duca rimase con lei), ma alla cerimonia presero parte l'intera famiglia Jerome, i fratelli e le sorelle di Lord Randolph e Francis Knollys, segretario particolare del principe di Galles

, il feudo divenne un ducato. Si susseguirono come duchi di Borbone Luigi I, Pietro I (sposo della sorella del re, Isabella di Valois), Luigi II il Grande o il Buono, Giovanni I, Carlo I (sposo di Giovanna, figlia del re

, che indicano la Vergine ai duchi Bianca Maria e Francesco Sforza ritratti inginocchiati in primo piano, abbigliati con sontuose vesti dell'epoca. Giulio Campi prosegue quindi ad affrescare la superficie delle volte e delle pareti del transetto, sempre seguendo lo schema compositivo ideato dal Boccaccino in precedenza. Sono qui rappresentati i quattro

, la Galleria Estense comprende quattro saloni e sedici salette espositive dedicate a quel cospicuo patrimonio artistico accumulato dai duchi d'Este fin dagli anni gloriosi della signoria ferrarese. Orientate verso un aristocratico collezionismo dai molteplici interessi, le raccolte estensi comprendono la ricca quadreria, che racchiude un pregevole numero di dipinti dei secoli dal XIV al XVIII, fra i quali un gruppo dedicato alla pittura padana, diverse sculture in marmo e terracotta; un nutrito nucleo di oggetti d'arte applicata che costituivano parte del sontuoso guardaroba ducale, oltre a diverse collezioni specifiche quali quelle dei disegni, dei bronzetti, delle maioliche, delle medaglie, degli avori e degli strumenti musicali. Tra le opere di maggiore rilievo si segnalano

Il trattato di Angers aveva delimitato i confini del ducato medievale di Bretagna e la successiva provincia francese della Bretagna. Aveva anche segnato una svolta nelle relazioni tra i Franchi occidentali e tardi, i duchi bretoni erano stati in grado di estendere ulteriormente il loro territorio, ma non erano stati in grado di mantenerli a lungo. Il trattato di Angers aveva definito i limiti della storica

, duchi di San Pietro, marchesi di Policastrello e di Carletto, conti d'Andria, baroni dei Carriaggi di San Pietro, signori del Mortellito, Treponti, Pedalacia, Terra del Bordonaro, Fiume Cerramo, Magnavacca, Torre Spagnola.

, fu praticamente sotto il comando di Bisanzio, che non perse occasione per riprendere ad esercitare la propria supremazia sul Ducato; di fatto, i duchi che si susseguirono furono nuovamente nella sfera imperiale, almeno sino al

nei suoi appunti storici sulla corsa, parla di un antichissimo palio di velluto cremisi arricchito da tre gigli dorati, conservato presso la Collegiata di Asti e suppone che fosse stato donato dai duchi d'Orleans durante la loro signoria nel

Enrico il Litigioso interpretava ovviamente l'ascesa di Ottone come duca di Svevia come un attacco al suo status. Lui e il suo consigliere, il vescovo Abramo di Frisinga cospirarono contro l'imperatore con i duchi

: in Baviera e Carinzia c'erano ora duchi che non avevano una propria base di potere propria nei loro territori da loro affidati. La riorganizzazione di Ottone nel sud-est includeva anche la fondazione della

al cugino Galeazzo II di Busseto ebbe la conseguenza che la casata non solo non succedette in Busseto ma perse anche il feudo imperiale di Zibello a vantaggio dei Farnese. I suoi discendenti mantennero comunque il feudo di Zibello (come vassalli dei duchi di Parma) fino all'abolizione del feudalesimo nel

; qualche anno dopo, per contrasti sorti tra l'architetto e i duchi Casacalenda, questi ultimi gli revocarono l'incarico, nonostante fosse ad uno stadio avanzato dei lavori. In un primo momento fu chiamato a sostituirlo l'architetto

I candidati dovevano dimostrare di avere spiccate doti d'amministrazione e venivano scelti per i propri meriti e non per il loro lignaggio. Questa clausola venne revocata solo dall'elezione dei duchi

si produceva sin dal Basso Medioevo terracotta invetriata, ingobbiata e graffita con decorazioni simili a quelle delle altre aree della pianura padana: motivi vegetali, fitomorfici, geometrici, animali fantastici, temi araldici e religiosi. Ma fu grazie al raffinato mecenatismo dei duchi d'

contessa di Vignanello). La madre di sua madre Ottavia, era Giulia Farnese. L'intero ramo dei Farnese (duchi di Latera) si estinse e i discendenti dei Marescotti (che si chiamarono Ruspoli per volere di Vittoria Ruspoli, attraverso l'istituto romano della

I musicisti della regione si recavano in Borgogna per studiare ed acquisire fama. I Duchi di Borgogna non erano soltanto dei mecenati, ma prendevano parte attiva nello sviluppo della musica: Carlo l'Audace suonava l'

dimora della nobile famiglia dei San Martino, principi del Pardo, duchi di Montalbano e Santo Stefano di Briga che sorgeva sulla riva del mare nell'area in parte utilizzata per la realizzazione della nuova stazione ferroviaria. Assieme al castello venne demolita anche la cappella della Madonna di Porto Salvo

, che gli concesse quindi anche speciali privilegi spirituali. Oltre all'Imperatore, quindi, l'Ordine comprese ben presto anche altri importanti cavalieri come i re di Francia, Portogallo, Scozia, Ungheria e Polonia oltre ai duchi di Baviera, Sassonia, Firenze, Savoia e Danimarca e molti altri. Nel

e a giugno l'ala dei familiari era anch'essa terminata; vi vennero ospitati imperatori, re, principi e duchi in visita. La torre della Campana, terminata a dicembre, era destinata ai mercanti a seguito della corte, con il piano inferiore adibito a deposito per le mercanzie. Nel mese di agosto

, in costante tensione tra spinte centraliste del potere sovrano e spinte autonomiste dei duchi; nel corso dei secoli si assistette al passaggio da una maggior indipendenza ducale (tanto che per i dieci anni del cosiddetto

oppure da quello che era sul tavolo dove si regolavano i conti della tesoreria, un tappeto colorato alternativamente in bianco e nero, che serviva a posizionare le diverse monete con corso legale nel ducato. I Duchi portavano ovunque con loro questo tappeto a scacchiera e terminavano le loro decisioni con queste parole:

Gli Acquaviva, prima di diventare duchi di Atri, erano sparsi in vari castelli nella piana del Vomano (si ricorda un primo castello degli Acquaviva nei pressi di Campli, che corrisponderebbe a contrada Castelnuovo), comparendo in scena durante il regno di Federico II. Avevano in possesso

Dalla frattura degli originari duchi di Atri, il ramo dei conti di Conversano si divise in due principali sotto-rami, quello degli ultimi duchi di Atri discendenti da Giovan Girolamo II, e l'altro di Adriano, figlio di Giovanni Antonio Acquaviva (detto Giannantonio); dal ramo di Adriano Acquaviva provennero il capitano

. La notizia si diffuse rapidamente gettando nel panico i suoi numerosissimi pazienti: duchi, principi ma anche tutti gli indigenti che curava gratuitamente. Per convincerlo a desistere, fu richiesto l'intervento della regina

presentava la sua opposizione formale all'infeudamento dei duchi di Pomerania, ma si dichiarava pronto ad approvarlo, nel caso in cui durante la cerimonia gli fosse stato consentito di toccare la bandiera della Pomerania.

ricordavano in ogni occasione le origini regali dei duchi di Bretagna, la preesistenza dei Bretoni rispetto ai Franchi nel territorio gallico e quindi il fatto che la Bretagna, non essendo una divisione del reame franco, non poteva essere concepita come feudo franco. Ottennero dal Papa una chiesa nazionale e un cimitero a

dai peccati commessi. Ma resta il membro di una famiglia potente e quindi chiede ed ottiene che il suo corpo, dopo essere stato impiccato, non venga arso e di venire tumulato nella cappella dei Carmelitani di Nantes, luogo di sepoltura dei duchi di Bretagna.

cadesse nelle mani dei troppo potenti e troppo vicini duchi di Spoleto (e infatti Guido, sfruttando il potere della corona imperiale, ripetutamente ed impunemente sconfinava nei territori della Chiesa, compiendo razzie

, sesto dei dieci figli di Camillo Borghese, IV principe di Sulmona, V principe di Vivaro, e di Agnese Colonna, dei principi e duchi di Paliano. Suoi fratelli e sorelle furono Eleonora, Maria Vittoria, Marcantonio III, Livia, Paolo Aldobrandini, Ippolito (morto infante), Giovanni Battista (morto infante), Orazio e Giacomo (morto infante). Egli era a sua volta nipote del cardinale

la vorrebbe, invece, figlia di Corrado Lancia dei duchi di Baviera, conte di Fondi, grande figura della storia medioevale europea, e sorella di Galvano Lancia, signore di Brolo e barone di Longi, capostipite di tutti i

. Costui aveva sposato Elisabetta Ventimiglia del castello Maniaci, discendente dalla celebre casata degli Aragona e dagli Svevi. Da Gualterio discendono le Linee ancora esistenti dei: Principi di Biscari; Principi d'Emmanuel; Duchi di Carcaci; Marchesi di San Giuliano; Principi di Val di Savoja; Marchesi di Raddusa; Marchesi di Regiovanni e di Spedalotto; Duchi di San Nicola, Duchi di Pozzomauro e Conti di Montecupo.

lunettata, sono rappresentati i cinque duchi D'Amato che si sono succeduti nel possesso del piccolo feudo; Sigismondo, Guido, Ottavio, Francesco e Antonio. Esternamente, caratterizza l'edificio, una singolare loggia angolare costituita da due arcate ogivali, oggi murate.

e si caratterizza per l'ampio portone d'ingresso sovrastato da una balconata e per lo stemma dei duchi Frisari. Il palazzo, con pianta quadrangolare, si sviluppa attorno ad una corte interna dove si affacciano al piano terra i locali che ospitavano i magazzini, le scuderia, e nel seminterrato voltato a botte un frantoio ed una cantina. Dall'androne di ingresso attraverso uno scalone monumentale, sormontato dallo stemma Guarini, si accede ai piani superiori occupati dagli ambienti di rappresentanza e di residenza.

propriamente detta che si concluse con il predominio dei franchi sul regno longobardo del nord. Seguirono un paio di secoli in cui il Ducato formalmente sottoposto all'Impero, godette invece di ampia autonomia, per quanto contrastata, al punto di portare due duchi al rango di re d'Italia e imperatori de Sacro Romano Impero. Con Alberico di Spoleto, legato ai Teofilatti di Roma, ha inizio la terza fase, quella

, dalla nobilissima ed antichissima famiglia Spadafora, originaria di Costantinopoli, figlio secondogenito del barone Michele Spadafora dei Principi di Maletto e di Marianna Maniaci Ventimiglia, dei duchi di Santa Maria, Principi di San Giorgio e San Michele, rinuncia presto agli agi che gli provengono dalla famiglia. Vuole servire il Signore quindi entra nell'Ordine Domenicano e inizia al Convento di Santa Zita a

da famiglia di antiche origini spagnole, Luigi Ciaffaleone di Villabona era figlio del cavaliere Antonio, figlio cadetto della casata dei duchi di Villabona il quale, dopo la morte prematura della moglie, decise di prendere gli ordini sacri e divenne segretario del cardinale

I Duchi che non sono attualmente sovrani o ex sovrani, come ad esempio tutti i duchi britannici francesi e spagnoli, o che non sono figli di sovrani, come duchi titolatura in molti altri paesi, dovrebbre essere considerato il rango nobile posizionamento al di sopra del marchese.

, principi di Galati, sono i nuovi proprietari, assumono il titolo di duchi di Caccamo. I componenti della casata col possesso operano un drastico restauro stilistico, il castello diviene una grande struttura costruita in pietra bianca arroccata sullo sperone roccioso, ha uno sviluppo con pianta irregolare, possenti mura con merli a

vennero nuovamente divisi e ricombinati molte volte tra i duchi, dal momento che molte linee si erano estinte col tempo. La primogenitura divenne diritto dei duchi ernestini, ma non prima che essi venissero elevati da dieci ad uno solo. Dal

la baronia di Partanna divenne principato, con privilegio concesso a Guglielmo I Grifeo figlio di Anna Maria dei principi Maniaci di San Michele, di San Giorgio e dei duchi di Santa Maria, diciottesimo barone di Partanna, undicesimo visconte di Galtellin e signore di

la villa venne ceduta al duca Guido Visconti di Vimodrone. I duchi affidarono all'architetto Emilio Alemagna l'abbattimento delle scuderie e di un portico, l'apertura di due balconate, il rifacimento degli stucchi del pian terreno, la sistemazione del parco e la costruzione di un piccolo teatro.




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Ultimo aggiornamento pagina:

10 Gennaio 2022

19:16:42