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Frasi che contengono la parola chiaroscuro

Viene riproposto il pittoricismo tipico dei crocifissi che permette di articolare il chiaroscuro in maniera morbida, sfumata e realistica. Molti tratti arcaicizzanti scompaiono in quest'opera, come quella spaccatura profonda, a forma di cuneo, nel punto in cui il sopracciglio incontra la radice del naso, che troviamo ancora nella Vergine dolente sia del

. La volta porta i dipinti di Jacopo Antonio Manini, autore anche delle parti architettoniche e dell'ornato con prospettive di mensole e festoni a chiaroscuro. I sei medaglioni che raffigurano temi allegorici e gli scudetti a chiaroscuro furono realizzati da

all'altezza della finestra). Il pittore di queste due scene aveva una particolare predisposizione alla resa volumetrica dei corpi, tramite un accentuato chiaroscuro, ed era capace di ambientare le proprie scene in un ambiente architettonico fittizio, disegnato secondo una

. Una serie di rimandi gestuali e di sguardi collega efficacemente le scene, guidando l'occhio dello spettatore da un capitolo all'altro. I personaggi sono massicci, scultorei grazie al chiaroscuro, e le espressioni sono vive. La costruzione architettonica ha il suo fulcro nel

. In questa tavola su fondo oro, la Vergine assisa su un trono costruito prospetticamente con un punto di vista ribassato, in modo da tener conto del punto di vista reale dello spettatore, s'incurva, come a formare un bozzolo protettivo attorno al Bambino che mangia un acino d'uva, simbolo della sua futura Passione, le figure imponenti sono modellate dal chiaroscuro.

, le figure sono dilatate quasi come solidi, con un forte chiaroscuro e un uso deciso del colore. Nel gruppo di angioletti senza ali e nei santi raffigurati come bambini si colgono espressioni vivaci e monellesche, che ricordano le

La versione di Luini in particolare mostra stringenti vicinanze con Leonardo anche nel gruppo dei quattro dottori, dai volti ai limiti del caricaturale, derivati da una celebre serie di studi del maestro. Non a caso infatti in passato l'opera fu assegnata a Leonardo, anche per il morbido chiaroscuro che abbraccia le figure, emergenti dallo sfondo scuro. Lo stesso tipo fisico di Cristo, dal volto giovane ed efebico, con i capelli lunghi, ricorda i ritratti dei giovani allievi che Leonardo era solito inserire nelle sue teste di santi, come il

(nero) fa riferimento alla cupezza di queste pellicole, sia per quel che riguarda il loro contenuto, sia per gli aspetti di carattere prettamente formale (forte uso del chiaroscuro, inquadrature distorte) che rimandano al

. L'edificio deve il nome al rivestimento a bugne appuntite, che creano un suggestivo effetto di chiaroscuro, con lastre decorate da candelabre in corrispondenza dell'angolo sul quadrivio, dove si imposta anche un balcone. Gli altri edifici sul quadrivio non ne eguagliarono l'imponenza, concentrandosi piuttosto sulla ricerca di effetti di variazione, con grandi portali o pilastrate d'angolo

Da questi loro principi derivava uno stile che puntasse alla raffigurazione dell'idea trascendente e pura, attraverso linee rigide e precise, composizioni statiche ed un uso parco del chiaroscuro e del colore al solo scopo di sottolineare il tema del dipinto. Tardivamente si aggiunsero al movimento anche

), evidenti nel sublime nudo del Santo, nella compostezza della Madonna e nel chiaroscuro delle nubi e delle vesti, la tela presenta uno scorcio singolare e suggestivo del borgo di Sarzana e del territorio circostante.

Le figure inferiori appaiono slanciate e monumentali, esaltate nella volumetria dallo sfondo scuro. L'incisiva illuminazione, che esalta il chiaroscuro con ampie campiture illuminate, anticipa la possanza scultorea di artisti quali

). In queste opere si nota un'accentuazione del chiaroscuro, indotta sicuramente da un primo confronto con le Caravaggio che, quasi certamente, aveva visto unicamente nelle collezioni fiorentine: il Dell'Antella infatti possedeva anche una copia della

. In questa tavola su fondo oro, la Vergine assisa su un trono costruito prospetticamente con un punto di vista ribassato, in modo da tener conto del punto di vista reale dello spettatore, s'incurva, come a formare un bozzolo protettivo attorno al Bambino che mangia un acino d'uva, simbolo della sua futura Passione; le figure imponenti sono modellate dal chiaroscuro.

, di solito in corrispondenza del salone centrale, al quale si arriva da uno scalone che serve anche gli altri ambienti. Gli archetti e i lapicini creano decorazioni fitte e modulari, che moltiplicano le aperture e creano ritmi di chiaroscuro da




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Ultimo aggiornamento pagina:

14 Dicembre 2021

12:46:28