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Frasi che contengono la parola celebrante

Luigi XIV, tra l'altro, in caso di lutti non vestiva il nero, ma il colore viola che era quello previsto per il lutto dei sacerdoti e dei vescovi. Durante la messa, il celebrante non doveva dimenticarsi di tributare non meno di dieci profondi inchini verso il sovrano, presente nella navata o nel palco reale. Al momento dell'offertorio, il re veniva annunciato da tre doppi colpi subito dopo il celebrante, vale a dire prima di eventuali cardinali, vescovi e altri chierici che potessero essere presenti. Durante le celebrazioni solenni, inoltre, il re presenziava sotto un apposito baldacchino con davanti un leggio con un proprio vangelo, proprio come un vescovo officiante.

In alcune chiese, tra cui le basiliche romane, nessun adattamento dell'altare maggiore fu necessario, come conseguenza del fatto che l'abside era rivolta a occidente e il celebrante, per celebrare guardando a est (

ordinario l'eucaristia si compone di due parti principali e di alcuni riti: iniziale, di Comunione e di congedo. Il rito iniziale comincia con l'antifona d'ingresso, la processione del celebrante e dei ministri ed il

in assenza del sacerdote e del diacono, presiede il rito da un luogo diverso dalla sede del celebrante; espone e ripone il Santissimo Sacramento, secondo le indicazioni dell'apposito rituale, ma non impartisce la benedizione eucaristica.

e seguaci del Veronese e per quanto concerne il soffitto, riccamente intagliato e decorato con dorature, da un sistema di decorazione che trova il suo culmine in un'opera di Jacopo Tintoretto, celebrante la gloria del

Nella saga di Asgard, presente solo nell'anime, Siryu e i suoi compagni affrontano Hilda, celebrante di Odino resa malvagia dall'Anello del Nibelungo, e i cavalieri del nord. Shiryu affronta, sconfiggendoli, prima

, a cui partecipano gli sposi e tutti gli invitati, per riempire la sala di energia positiva. Gli sposi accendono le otto candele poste all'esterno del Bagua, su ciascuno dei lati, poi si siedono nuovamente. Il celebrante legge due brani dagli scritti taoisti sulla comprensione del

Il celebrante, rivestito di camice e stola nera, e i ministranti vanno all'altare, sprovvisto di croce, tovaglia e candelabri. Il celebrante e i ministri sacri (diacono e suddiacono) si prostrano e gli altri si inginocchiano. Dopo qualche minuto, a conclusione, di questa preghiera fatta in silenzio, si alza solamente il celebrante, mentre tutti gli altri restano in ginocchio, e canta l'Orazione. Quindi si legge in latino un passo del

Terminata l'adorazione, il celebrante e i sacri ministri (se ci sono) si mettono i paramenti violacei, si porta il Santissimo Sacramento solennemente dall'altare della reposizione, tutti recitano in latino il

) avente un lungo manico con la parte terminale scava a incavo e contenente l'incenso da bruciare. Questi incensieri manuali potevano talvolta essere doppi e solitamente venivano tenuti da un solo sacerdote celebrante date le loro dimensioni portatili. Tale oggetto era utilizzato soprattutto presso la cultura egizia e siriana e in generale in oriente.

. Vengono incensati il pane ed il vino che diventeranno corpo e sangue di Cristo; si incensa nuovamente la mensa eucaristica e poi, in segno di purificazione, anche tutti i presenti: il celebrante o i celebranti, i ministri, i fedeli;

: nelle messe solenni o cantate, accompagna la celebrazione cantando le parti della liturgia spettanti ai ministri rispondendo alle invocazioni del celebrante. Canta anche l'introito mentre il sacerdote e i ministri recitano i riti d'inizio, e il graduale.

La messa incomincia con l'ingresso processionale del celebrante e del ministro (o dei ministri e degli accoliti nelle messe solenni o pontificali) che, dopo aver fatto le riverenze prescritte, si recano ai piedi dell'altare. Il

o il celebrante durante le funzioni (a destra se da soli o dispari, verso il centro se in coppia) fino al modo di porgere o ricevere gli oggetti (ad esempio le ampolline per il vino o l'acqua), sul modo di genuflettersi (in quattro modi: in piano o sul gradino, con genuflessione semplice o doppia) di inchinarsi o quello di usare (quando previsto) il

Il cero viene collocato nel suo candelabro ed eventualmente incensato dal celebrante. Il cantore, ricevuta la benedizione dal celebrante (o il celebrante stesso) proclama dall'ambone il preconio pasquale (

Le celebrazioni di Bar o Bat Mitzvah sono diventate un'occasione per dare al celebrante un regalo commemorativo. Tradizionalmente, i regali comuni includono libri di valore religioso o educativo, articoli religiosi, articoli per scrivere, titoli di risparmio (da utilizzare per l'istruzione universitaria del bambino), buoni regalo, o denaro.

passando sulla destra si va a disporre dietro allo stesso, rivolto verso il popolo, facendo un breve inchino con il capo al celebrante. Colloca poi la croce nei pressi dell'altare e si siede al proprio posto. La croce astile viene ripresa dal crocifero nei riti conclusivi della celebrazione, durante i quali accompagna il celebrante nel percorso che questi fa per baciare l'altare, deporre eventualmente il Santissimo Sacramento nel

compaiono dei nuovi Cavalieri di Asgard, scelti dal nuovo celebrante di Odino, il misterioso Andreas Riise. A differenza dei precedenti, questi cavalieri traggono ulteriore forza dalla loro terra grazie ad

, al pari di tutte le altre, rivolto ad oriente. Nei casi in cui l'altare non consentiva questa posizione il celebrante doveva fare il giro e portarsi verso oriente. Allo stesso modo, nella prima parte della celebrazione, quando pregava stando alla sede, Io faceva rivolto allo schienale, esattamente nel modo prescritto ai

si dispongono lateralmente dietro allo stesso, rivolti verso il popolo. Nel passaggio, nel quale il ceroferario di sinistra passa a sinistra dell'altare e quello di destra passa a destra, fanno un breve inchino con il capo al celebrante. Collocano poi i candelieri ai lati dell'altare e si siedono ai propri posti. I candelieri vengono poi ripresi nei riti conclusivi della celebrazione, durante i quali accompagnano il celebrante nel precorso che questo fa per baciare l'altare, deporre eventualmente il Santissimo Sacramento nel

come veste propria del sacerdote celebrante nell'atto di celebrare il rito della Messa e ad azioni strettamente collegate ad essa. Le norme prevedono inoltre che sotto la casula si indossino, in ordine:

(se presente) o il celebrante per versare il vino e l'acqua nel calice che diventeranno il Sangue di Cristo. Se si usa l'incenso il celebrante incensa i doni, l'altare e la croce, successivamente, il turiferario incensa il sacerdote e l'assemblea. Il turiferario deve compiere due tocchi di turibolo per parte.

Il navicelliere impugna il piedistallo della navicella con la mano sinistra e la tiene davanti al petto, mentre tiene la destra sul petto un poco sopra la navicella. Porge, a tempo debito, la navicella con il coperchio aperto al celebrante, il quale con il cucchiaino della navicella prende un po' dell'incenso in essa contenuto, deponendolo sui carboni ardenti nel

, mentre si ripete la sallenda, il celebrante, senza nulla dire, con un'apposita verga sormontata, solitamente, da tre piccole candele incendia il pallone e sale in presbiterio. Un tempo probabilmente veniva incendiato dalla candela che era posta sulla croce astile dallo stesso

si dispongono lateralmente dietro allo stesso, rivolti verso il popolo. Nel passaggio, nel quale il ceroferario di sinistra passa a sinistra dell'altare e quello di destra passa a destra, fanno un breve inchino con il capo al celebrante. Collocano poi i candelieri ai lati dell'altare e si siedono ai propri posti. I candelieri vengono poi ripresi nei riti conclusivi della celebrazione, durante i quali accompagnano il celebrante nel percorso che questo fa per baciare l'altare, deporre eventualmente il Santissimo Sacramento nel

), e Brunilde la Valchiria, satrapessa del Valhalla, colei che ha disobbedito all'ordine paterno di uccidere il giovane Harlock, e che anzi ha unito le forze col nemico, sotto il vessillo nero con il teschio e le tibie incrociate. Testimoni dello svolgimento della tragedia sono Mime dei nibelunghi, celebrante di Odino, e i quattro giovani ragazzi presentati nel capitolo precedente. Grande Harlock e Brunilde ideano una strategia per sconfiggere i metanoidi, che sanno essere mortale per entrambi, e che imprime un durevole ricordo nelle menti dei giovani che assistono al loro sacrificio.

dei fedeli era inesistente. Gli assistenti potevano immergersi in qualsiasi libro di preghiere. Ma di tanto in tanto venivamo tirati fuori dalla sonnolenza facendoci recitare ad alta voce qualche decina del rosario o cantare qualcosa in latino o un francese. L'unica volta che pregavamo insieme al sacerdote era dopo la messa, quando il celebrante, inginocchiato ai piedi dell'altare, recitava le tre 'Ave Maria' con la 'Salve Regina' e le altre preghiere prescritte da

Terminata l'adorazione il celebrante e i sacri ministri (se ci sono) si mettono i paramenti violacei, si porta il Santissimo Sacramento solennemente dall'altare della reposizione, tutti recitano in latino il




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Ultimo aggiornamento pagina:

09 Dicembre 2021

06:43:47