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Frasi che contengono la parola cassettoni

ancora una volta ispirata alle chiese veneziane dello stesso architetto italiano; diversi particolari, come l'incavo a cassettoni, sono ispirati alle ricostruzioni archeologiche pubblicate sul volume

. Si tratta di una struttura circolare, con cupola a cassettoni sorretta da otto semicolonne sormontate da una cornice; la cornice, tuttavia, non corre ininterrotta come nel modello del Pantheon, ma aggetta in corrispondenza degli altari, formando l'appoggio per i

La basilica di San Giovanni ha cinque navate. Mentre quella centrale ha il soffitto a cassettoni e le due limitrofe a piccole cupolette, le navatelle estreme hanno il soffitto piatto e sono divise in campate quadrate e rettangolari da lesene. Nella navata centrale, in alcune nicchie ricavate nei pilastri, si trovano le statue dei dodici Apostoli, inserite nella basilica con gli interventi del Borromini, opere di vari artisti tra cui

, sala dedicata allo studio dell'anatomia a forma di anfiteatro, costruita in legno d'abete, soffitto a cassettoni, e decorata con statue di illustri medici del passato e di modelli anatomici dell'artista Lelli). Dal

Chiesa di San Francesco, un tempo parte di un convento (la restante parte del complesso ospita oggi il municipio), recentemente restaurata e riaperta al pubblico: si presenta con una facciata neo-gotica e interno ad unica navata, decorata da stucchi e dipinti, sovrastata da un soffitto a cassettoni dorato.

Il mirabile soffitto a cassettoni presenta una serie di pitture sul tema dell'esaltazione di Cosimo I, delle sue opere e della sua casata, incorniciate da magnifici intagli dorati. Venne messo in opera tra il

, casata cui apparteneva la moglie di Pietro Gallarati. La serie di sale che si susseguono attorno al cortile sono arredate con mobili d'epoca, una discreta quadreria ed alcune presentano ancora gli originali camini in pietra serena, i soffitti a cassettoni e i pavimenti di legno. Interessante il celebre affresco nonocromo della

. Di quell'epoca si conservano ancora il prezioso soffitto a cassettoni e la pavimentazione marmorea riproducente lo stesso disegno geometrico del soffitto, mentre il grande fregio in affresco nella parte superiore delle pareti fu realizzato nel

negli arredi dell'ufficio passeggeri e del salone del consiglio di amministrazione, con soffitti a cassettoni, boiserie che armonizzano stilisticamente con l'aspetto esterno del palazzo. Oltre al cancello d'ingresso, opera di

. Il soffitto era costituito da cassettoni in legno con cornici dorate. Dall'altare maggiore si poteva accedere agli ingressi della sagrestia dove si trovavano due dipinti settecenteschi, uno raffigurante

: abitazione in muratura nella frazione San Cassiano, con tetto spiovente a scandole. All'interno si conserva la stube con rivestimento a listelli di legno e soffitto a cassettoni e camere con soffitto stuccato

aggettante ornato da fregio con cherubini alati. Il vano sottostante, caratterizzato dalla volta a cassettoni, ospita il varco d'accesso al sacello protetto da una fitta cancellata sormontata da una raffigurazione della martire sorretta da putti e angeli. Nell'ordine superiore un'edicola fiancheggiata da vasi con fiori stilizzati, racchiude la nicchia contenente la statua della Santa a tutto tondo. Chiude la complessa composizione un

Dal punto di vista strutturale i cassettoni consentono di alleggerire il peso della volta, rendendo possibile la realizzazione di ampi soffitti e volte che, altrimenti, in assenza di lacunari, crollerebbero sotto il loro stesso

, costui la cedette a Gerolamo Bianchi, i cui discendenti (marchesi) la vendettero a loro volta ai fratelli Fano, che ristrutturarono il palazzo padronale in forme neoclassiche. La splendida villa, connotata all'interno dall'ampio androne a cassettoni (Salone centrale) che l'attraversa, presenta tra l'altro la sala denominata del Fornaretto con le decorazioni

e il loro consociato Fabio Massimo Poggiolini decisero di legare i contigui salone delle feste e soggiorno con una parete a vetri a scomparsa, mantenendo in comune tra i due ambienti il soffitto a cassettoni con lampadari a canne in

promosse una serie di lavori di ammodernamento e ingrandimento della struttura. Vennero allora ampliati il chiostro ed il cenacolo, un'ampia sala rettangolare con soffitto a cassettoni e una serie di finestre sulla parete destra, affrescato su un'intera parete da

. Il nuovo assetto comprendeva anche le due attuali sale sotterranee, decorate con stucchi e pitture in stile liberty e con soffitto a cassettoni, tradizionalmente attribuite all'architetto bolognese

). Questo era una sala dedicata allo studio dell'anatomia a forma di anfiteatro, costruita in legno d'abete, soffitto a cassettoni, e decorata con statue, restaurata nel secondo Dopoguerra dopo che i bombardamenti alleati del

Nella Sala delle grottesche, immediatamente a sud del salone, sotto al soffitto a cassettoni si staglia lungo le pareti un altro fregio attribuito al Baglione, riscoperto durante l'ultimo restauro; gli affreschi raffigurano una serie di paesaggi, alternati da decorazioni a grottesche rappresentanti

Nello stesso periodo fu restaurata la copertura del secondo piano, il cui soffitto a cassettoni era stato severamente danneggiato dalle infiltrazioni di acqua piovana provenienti dalla terrazza sovrastante.

, nicchie, soffitto a cassettoni e festoni vegetali, ha una prospettiva intuitiva sfasata verso destra, per assecondare lo sguardo dello spettatore. La scena si trova infatti nell'angolo della parete a sinistra, accanto al

Le pareti sono dipinte con lunettoni nella parte superiore, inquadrati da arconi dipinti con cassettoni con rosette sporgenti; essi sono idealmente arretrati di circa due metri, lasciando un ampio palcoscenico alla base degli affreschi in cui le figure si muovono come se stessero uscendo dai dipinti. Si tratta di un'originale soluzione compositiva che, sebbene non sia calibrata per il punto di vista ribassato dello spettatore, ha il merito di trasformare l'architettura gotica della cappella in uno spazio rinascimentale, quadrandone le misure come se fosse tanto largo quanto alto

ne venne aggiunta una quarta, con soffitto a cassettoni con trabeazioni che poggiano su mensole scolpite. Sulle colonne sono stati scoperti i frammenti di affreschi trecenteschi con figure di santi e di martiri. Un frammento di




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Ultimo aggiornamento pagina:

03 Gennaio 2022

02:35:10