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Frasi che contengono la parola cavalleria

. Nel periodo della Guerra del Vietnam venne equipaggiata con un gran numero di elicotteri e trasformata in divisione di cavalleria aeromobile, svolgendo un ruolo centrale nella strategia operativa adottata dal generale

i reggimenti persero sia questi ultimi nuclei sia i nuclei mitraglieri. Questi cambiamenti non fecero scemare la potenza di fuoco dvisionale, ma collocarono la maggior parte delle armi di reparto in seno ai nuclei di cavalleria. Il numero di

Rientrata la cavalleria numida Annibale era incerto sul da farsi, se proseguire attraversando le Alpi oppure se andare incontro al console romano e affrontarlo in battaglia. Lo dissuase da tale dubbio l'arrivo degli ambasciatori dei

Nel campo alleato, la nottata di pioggia aveva causato disagi anche superiori: oltre alle condizioni meteo che avevano reso il riposo quasi impossibile, un rombo di tuono particolarmente rumoroso aveva seminato il panico tra i cavalli della brigata di cavalleria pesante che si erano dati alla fuga seminando lo scompiglio nei bivacchi

I corazzieri francesi, inseguiti e attaccati dalla cavalleria britannica, finirono in gran numero nella profonda scarpata della strada maestra che correva incassata e subirono perdite rovinose; i superstiti cercarono di contrattaccare ma alla fine si ritirarono verso sud-ovest mentre i dragoni britannici continuavano la carica

dovettero ben presto abbandonare le posizioni raggiunte e gran parte dei cannoni furono rimessi in funzione dai francesi; inoltre la cavalleria, esausta e disorganizzata, dovette subire il contrattacco della cavalleria napoleonica

Per affrontare il contrattacco francese, i britannici impiegarono i dragoni di Vandeleur, che tuttavia subirono pesanti perdite contro i lancieri di Bro, e la cavalleria dei Paesi Bassi del generale de Collaert; questi reparti, gli ussari del barone de Ghighy e i carabinieri del generale Trip van Zoudtlandt, si dimostrarono efficienti e combattivi riuscendo a respingere la cavalleria francese e facilitando la ritirata dei cavalieri britannici superstiti

. Secondo Robert Margerit la carica della cavalleria francese avvenne prematuramente soprattutto per la disorganizzazione del comando e per una serie di equivoci: verosimilmente Ney era convinto che l'imperatore approvasse la sua iniziativa

. Napoleone aveva inviato per tempo sul suo fianco le divisioni di cavalleria di Domon e Subervie e il VI Corpo di Lobau con l'ordine di formare una nuova linea ad angolo retto rispetto al I Corpo d'armata, ma sembra che i suoi ordini non fossero stati eseguiti correttamente; Lobau e le divisioni di cavalleria infatti non coprirono gli accessi al

. I prussiani attaccarono in direzione del villaggio di Plancenoit ma incontrarono l'accanita resistenza dei reparti del VI Corpo, formati da soldati veterani di molte battaglie; solo con una manovra di aggiramento sulla sinistra, i prussiani guadagnarono terreno; la brigata francese asserragliata nel villaggio alla fine, attaccata da tre direzione dalle brigate Hiller e Ryssel e dalla cavalleria del

La scelta della cavalleria non fu facile; lo stipendio era piuttosto basso e i costi eccessivi, costi che nel caso di Baden-Powell avrebbero dovuto essere sostenuti con l'apporto del salvadanaio di famiglia. Per lo stesso motivo, Baden-Powell non sarebbe mai potuto rimanere in Inghilterra, dove il costo della vita rispetto all'

Napoleone dava anche grande importanza alla fase di inseguimento e di sfruttamento del successo affidata alla sua cavalleria e a corpi di fanteria freschi appositamente predisposti; condotto a oltranza, poteva condurre alla totale distruzione dell'avversario come dopo Jena.

Il suo esercito sarebbe consistito in un misto di cavalleria, fanteria, arcieri (o balestrieri), con circa un numero uguale di cavalieri e arcieri, e un numero di fanti pari alla somma degli arcieri e dei cavalieri.

. Velocemente appare alle spalle dei Galli la cavalleria romana, mentre altre coorti si avvicinano. I Galli volgono in fuga. La cavalleria romana rincorre i fuggiaschi e ne fa grande strage. Viene ucciso Sedullo, comandante dei

. Tuttavia i barbari, seppure circondati dalle legioni, riuscirono a procurare non poche perdite alla fanteria romana, che fu salvata solo grazie all'intervento della cavalleria affidata ad Aureliano,

Anche in questa circostanza il pronto intervento dell'imperatore in persona costrinse queste popolazioni germano-sarmatiche a capitolare ed a chiedere la pace. Aureliano costrinse i barbari a fornire in ostaggio molti dei loro figli, oltre ad un contingente di cavalleria ausiliaria di duemila uomini, in cambio del ritorno alle loro terre a nord del Danubio.

che tentarono l'attraversamento nel settore sotto il controllo delle armate di Giuliano furono tutti intercettati e distrutti da squadroni di cavalleria inviati dal cesare a preparare imboscate lungo tre strade principali. Nel settore di Barbazione invece, per volere del

che avanzarono dalla seconda linea a dare manforte ai loro compagni, il fianco destro romano tenne la posizione fino al ritorno della cavalleria romana, che fu in grado di diminuire la pressione nemica.

sarebbe stata tenuta di riserva, mentre le truppe russe guidate dal generale Bagration furono incaricate di tenere la posizione a nord di Austerlitz, allo scopo di proteggere la destra alleata fino a quando il resto dello schieramento non avesse impegnato la retroguardia francese. A questo punto avrebbero dovuto unirsi all'attacco generale, assieme alla cavalleria del principe del Liechtenstein

, irruppe sul fianco dell'azione permettendo alla cavalleria leggera francese di rifugiarsi dietro le proprie linee. L'artiglieria a cavallo della Guardia inflisse quindi pesanti perdite alla cavalleria e ai fucilieri russi

e gli ussari della Guardia che caricarono a nord del Santon, creando un iniziale scompiglio prima di essere falcidiati dalle batterie francesi posizionate sulla collina e poi dispersi dal contrattacco della fanteria di Lannes e della cavalleria a supporto, che causarono loro ulteriori gravi perdite

. La cavalleria francese resistette inizialmente agli attacchi ma, una volta chiaro che il numero di nemici era troppo grande, fu costretta a trovare rifugio dietro la propria fanteria. Gli uomini di Caffarelli respinsero tre attacchi in successione, dando il tempo a Murat di inviare nella mischia due divisioni di corazzieri (una comandata da

Anche nella battaglia di Ticameron Belisario commise l'errore di non tenere unite le truppe a propria disposizione, lasciando indietro la fanteria, che disprezzava, e combattendo unicamente con la cavalleria.

Il punto debole dei Greci era il sentiero di montagna che conduceva nell'altopiano parallelo alle Termopili e che avrebbe consentito agli aggressori di aggirare la loro posizione; anche se inadatta per la cavalleria, questa strada avrebbe potuto essere facilmente percorsa dalla fanteria persiana nella quale erano presenti molti uomini abituati a combattere in zone montane.

I cavalieri tebani, posti sulle ali, respinsero la cavalleria di Atene e Mantinea; Diodoro dice che sul lato destro tebano la cavalleria ateniese, pur non essendo inferiore a quella nemica, non poteva sopportare i proiettili scagliati dalle truppe leggere che Epaminonda aveva inserito tra i cavalieri.

tedeschi, contestualmente all'azione contro la cavalleria polacca, annientarono un reggimento di artiglieria, consentendo ai serventi di sparare solo due colpi, infliggendo gravi perdite anche alla fanteria e alle colonne di rifornimenti. Vedi

Annibale decise di prendere l'iniziativa e marciare in soccorso di Capua. Le truppe di Sempronio Gracco schierate a Benevento per bloccare il passo al cartaginese furono messe in rotta e lo stesso Gracco venne ucciso durante un'imboscata della cavalleria;

. Molte truppe spagnole aggregate alle legioni romane defezionarono costringendo Gneo Scipione alle ritirata; nel frattempo Publio Scipione venne attaccato dagli eserciti di Magone e Asdrubale Giscone, rafforzati dalla cavalleria di Massinissa; dopo una coraggiosa resistenza i Romani vennero sconfitti e Publio Scipione cadde sul campo. Poco dopo anche Gneo Scipione venne intercettato durante la ritirata dai tre eserciti cartaginesi riuniti e accerchiato su un'altura arida e scoperta dove le legioni romane vennero distrutte; anche Gneo rimase ucciso. Solo piccoli reparti romani riuscirono a scampare a nord dell'Ebro al comando del coraggioso legato Lucio Marcio.

Sul Po lo scontro era altrettanto sanguinoso: nonostante il duro fuoco di artiglieria di Melas, i francesi avevano oltrepassato la Trebbia attaccando Ott e incalzando vittoriosamente lungo il Po con la cavalleria l'estrema ala sinistra degli imperiali, composta da fanteria; solo l'intervento della cavalleria del principe

prendesse la reggenza, la fecero subito assassinare, in modo da assicurarsi la loro posizione. Convocarono quindi un consiglio con le guardie reali e i generali di cavalleria e fanteria, annunciando la morte della coppia, e leggendo il testamento, probabilmente falso, di Tolomeo IV: loro due sarebbero stati i guardiani del giovane re, che sarebbe stato affidato alle cure di

e successivamente accettata con delle varianti da vari storici, sostiene che la cavalleria persiana avesse lasciato la piana per una qualche ragione e che i Greci abbiano ritenuto vantaggioso sfruttarne l'assenza. Sulla base dell'assenza della cavalleria si sono sviluppate numerose ipotesi:

. Le colture non ostacolarono il movimento degli eserciti fatta eccezione per la vite a sud del Caradro, presenza ipotizzata da G. B. Grundy, che avrebbe potuto intralciare l'azione della cavalleria persiana.

(cavalieri). La falange, quindi era ottima negli scontri frontali, ma la cavalleria nemica poteva colpirla sui fianchi o romperne lo schieramento sfruttando i varchi lasciati da coloro che venivano uccisi o travolti.

; lo stesso condottiero italiano, che nei giorni precedenti aveva cercato di rallentare l'avanzata nemica con una serie di incursioni di disturbo della sua cavalleria leggera, venne gravemente ferito da un colpo di

Allo scoppio della prima guerra mondiale il BEF, composto inizialmente soltanto da quattro divisioni di fanteria, aumentate poi a sette divisioni di fanteria e tre di cavalleria, venne trasferito in Belgio agli ordini del

Cinse dunque d'assedio una piccola cittadina, ma fu subito attaccato dall'esercito romano e costretto a retrocedere; molti capi ribelli, tuttavia, furono catturati e uccisi. All'inseguimento dei fuggiaschi si lanciarono i battaglioni di cavalleria e le coorti leggere, rinforzate anche dagli uomini inviati dal re

Ormai divisi, i Sanniti furono sterminati nella difesa dell'accampamento, e i Galli sul campo di battaglia, dove furono presi alle spalle dagli attacchi della cavalleria, ormai libera da altri compiti

a pietra, mentre i francesi avevano una poco disciplinata cavalleria di origine feudale e qualche reparto mercenario (come i balestrieri genovesi). Le prime battaglie videro tutte la vittoria degli inglesi (

. Fece credere al nemico di dirigersi verso gli Abruzzi mentre andava a nord, divise in piccoli gruppi la cavalleria che mandava in esplorazione facendo pensare che potesse contare su un numero superiore di soldati.

; questa volta, gli inglesi avevano preparato con cura la siepe di pioli che avrebbe impedito ogni carica frontale della cavalleria e attendevano i francesi al varco; questi ultimi non riuscivano a far spostare il nemico dalle sue posizioni

. Mentre i savari erano la cavalleria regolare di linea, organizzata come quella nazionale, gli spahis erano un corpo di cavalleria irregolare leggera, con compiti di esplorazione, scorta e soprattutto vigilanza dei confini

di cavalleria. Se trovava le sentinelle del primo turno sveglie, ne ritirava la loro tavoletta; se trovava qualcuno che dormiva o si era allontanato dal posto di guardia, invitava i testimoni a constatare il fatto e poi si allontana. Identica cosa facevano quelli che montavano la ronda nei turni successivi.

, avrebbe aggirato il fianco sinistro prussiano per intercettare la strada per Apolda. Dopo l'inizio delle due manovre sui fianchi, la massa del V corpo del maresciallo Lannes e del VI corpo del maresciallo Ney avrebbe attaccato al centro per aprire il varco decisivo; la cavalleria al comando diretto del maresciallo Gioacchino Murat si sarebbe tenuta pronta sfruttare la breccia caricando subito dietro la fanteria. Di riserva sarebbe rimasta come al solito la Guardia imperiale, nonostante le rimostranze di questi soldati veterani raramente impiegati in battaglia dall'imperatore

, disposti a scacchiera ed ognuno separato da ampi intervalli, con la cavalleria pesante a formare le prime due file e la cavalleria leggera le restanti tre. Quando la battaglia aveva inizio, la cavalleria leggera passava negli intervalli tra gli

ed attaccava il nemico con un tiro continuo di frecce e giavellotti; se attaccata, la cavalleria si ritirava lentamente verso la protezione fornita dai guerrieri pesanti, continuando a bersagliare di frecce il nemico. Una volta che il nemico era stato disorganizzato, la cavalleria pesante veniva lanciata alla

, mentre la cavalleria leggera manovrava sui fianchi del nemico mantenendo un tiro costante; il nemico veniva avvolto ma mai completamente circondato, fatto che lo avrebbe spinto a battersi fino all'ultimo: veniva sempre lasciata una stretta via di scampo da cui potesse fuggire, per poi falciarlo in campo aperto durante la fuga

. La percentuale di cavalleria negli eserciti europei tende a diminuire fino alla riforma di Gustavo Adolfo, per aumentare successivamente fino ad arrivare a circa due terzi della forza totale alla fine della

. In battaglia, la formazione tipica prevedeva uno schieramento su tre file: la prima, costituita dalla cavalleria pesante, era impiegata nelle cariche per travolgere il nemico ed aprire falle nel suo schieramento; la seconda, costituita di solito dalla cavalleria media, seguiva la prima ed eventualmente manovrava sui fianchi della formazione nemica; la terza, costituita dalla cavalleria leggera, veniva impiegata come riserva, entrando in battaglia solo per inseguire il nemico sconfitto o per proteggere la ritirata delle proprie truppe

assieme al tenente Thatsanai Mitphakdi, cadetto all'Accademia di Cavalleria di Francia, Tua Lophanukrom, studente di Scienze in Svizzera, Luang Siriratchamaitri, diplomatico presso l'ambasciata siamese di Parigi e Naep Phahonyothin, studente di Legge in Inghilterra. Il gruppo, presieduto da Pridi, ben presto si espanse e una notevole acquisizione fu quella dell'alto ufficiale della

), destinata nei programmi di Bonaparte ad entrare in Italia, in queste condizioni fu molto difficile; si fece ricorso ad espedienti: si impiegarono le truppe dei depositi, si aggregarono i soldati dell'armata dell'Ovest, furono inquadrati coscritti completamente impreparati; la cavalleria e l'artiglieria erano molto scarse

o da un generale superiore, e comprendenti tutte le armi (fanteria, cavalleria e artiglieria): ciascun corpo d'armata, la cui composizione non era mai fissa ma poteva mutare a seconda delle circostanze richieste, era una sorta di esercito in miniatura, capace di contenere da solo un avversario in attesa dell'arrivo di ulteriori forze

Anche in questa circostanza il pronto intervento dell'imperatore in persona costrinse queste popolazioni germano-sarmatiche a capitolare e a chiedere la pace. Aureliano costrinse i barbari a fornire in ostaggio molti dei loro figli, oltre ad un contingente di cavalleria ausiliaria di duemila uomini, in cambio del ritorno alle loro terre a nord del Danubio.

In generale, gli elmetti della cavalleria offrivano una maggiore protezione rispetto agli elmi di fanteria. La fanteria era meno vulnerabile in queste parti a causa della loro formazione maggiormente coesa nel corso dei combattimenti.

Nei casi in cui non fosse possibile evitare la battaglia, l'esercito tardo-imperiale seguiva la pratica tradizionale. La fanteria pesante sarebbe stata disposta in una linea principale, normalmente retta e profonda alcuni ranghi. Gli arcieri a cavallo erano stazionati, insieme ai frombolieri armati alla leggera, davanti alla principale linea della fanteria. La cavalleria in genere veniva collocata alle ali (la cavalleria leggera all'esterno). Gli arcieri della fanteria avrebbero formato i ranghi della retroguardia della principale linea della fanteria.

Nell'esercito tardo-imperiale, mentre il ruolo degli arcieri e della cavalleria rimase simile, le tattiche della fanteria divennero meno aggressive, facendo meno affidamento sulla carica e anzi spesso attendendo che fosse il nemico a caricare.

Cesare, unitosi a Labieno e alle sue legioni ad Agedinco, decise di riparare presso i vicini ed alleati Lingoni, rafforzando le sue truppe con reparti di cavalleria germanica mercenaria (era il secondo squadrone che il generale romano arruolava nel corso della guerra). Riprese, infine, la strada verso sud in direzione della Gallia Narbonense, ma a nord-est di

, ovvero gli accampamenti invernali, fossero posizionati: tre-quattro legioni nel paese di Lessovi, Aulerci e Veneti; le tre legioni di Quinto Titurio Sabino tra le nazioni appena sottomesse; parte della cavalleria con Tito Labieno, forse ancora tra i Treviri ed i Remi; mentre Publio Licinio Crasso in Aquitania con dodici coorti.

, dispose che gli uomini cavalcassero sul monte Ossa. Quando i Tessali si svegliarono, il giorno dopo, trovarono Alessandro alle loro spalle e si arresero subito, associando la loro cavalleria all'esercito di Alessandro, nella marcia verso il Peloponneso.

, tutti i cittadini, suddivisi in quattro classi a seconda del censo, avevano l'obbligo del servizio alle armi; le prime tre classi fornivano gli uomini per la cavalleria e la fanteria pesante, la quarta, a spese dello stato, quelli per la fanteria leggera. Dopo le riforme di

del feudo, truppe raccogliticce e poco motivate. La cavalleria assume ora un ruolo di primo piano, componendosi di cavalieri con armature in ferro, indossate spesso anche dai cavalli. Le nuove formazioni di

: supportata da un abbondante fuoco di artiglieria, la fanteria francese respinse due battaglioni austriaci fuori da Wattignies ma, appena le truppe rivoluzionarie raggiunsero l'altro lato del villaggio, furono accolte da un violento contrattacco combinato di fanteria e cavalleria. I soldati di Duquesnoy furono quindi costretti ad abbandonare Wattignies e a ritirarsi su Dimechaux e Dimont

Dopo essere state inizialmente bloccate due volte dal fuoco dei granatieri austriaci, le colonne francesi riuscirono infine a respingerli nei boschi e fecero irruzione a Wattignies nel primo pomeriggio, vanificando il successivo contrattacco della cavalleria nemica grazie all'artiglieria leggera. Meno fortunato fu Beauregard, sorpreso durante il suo attacco a Obrechies da una brigata austriaca: le sue truppe, circondate su tre lati, esagerarono la forza del nemico che avevano di fronte e si dispersero, abbandonando cinque cannoni e fuggendo fino a

godeva di una retribuzione pari a trenta libbre d'oro all'anno. Anche questa regione forniva molti soldati per la fanteria e la cavalleria leggera. Fu istituito da Costantino V Copronimo dopo la guerra contro l'usurpatore Artavasde.

dell'epoca era molto lento: un moschettiere ben addestrato riusciva a sparare un colpo ogni due minuti. Questo implicava che dinnanzi a una carica di cavalleria poteva essere sparata una sola salva utile prima dell'impatto dei cavalieri, quindi i picchieri rimanevano a difesa dei moschettieri.

, per cavaliere e cavallo, combinata con l'utilizzo della resta per la lancia, mantenne la forza in campo della cavalleria. Le battaglie potevano essere vinte dai picchieri e dagli arcieri ma per sfruttare la vittoria con l'inseguimento del nemico era necessaria la cavalleria.

Come Annibale aveva previsto, i romani attaccarono il suo centro, ed i Galli presto dovettero soccombere e il centro si inflesse, assumendo una forma concava. Invece sulle ali la cavalleria, disposta in una formazione asimmetrica, l'ala destra di cavalleria

Il giorno seguente i Britanni, che sembravano essersi ritirati lontano dal campo romano, decisero di attaccare a sorpresa le tre legioni e la cavalleria che erano state inviate, sotto il comando del legato

) era sorto nel nord-ovest della Nigeria, dominando su di una vasta area comprendente territori degli attuali, Niger, Ciad e Camerun. Il suo esercito era formato principalmente da cavalleria leggera ed arcieri. Dopo essere stati sconfitti dall'esercito di Rabat, poco prima dell'arrivo dei coloni europei, i loro cavalieri (considerati i migliori d'Africa) parteciparono massicciamente alle grandi battaglie combattute contro l'avanzata degli europei. Nel XIX secolo, i Kanuri vennero divisi tra i possedimenti di Gran Bretagna, Francia e Germania. Nonostante la perdita dello stato, lo Shehu di Borno ha continuato ad esistere come leader spirituale del popolo Kanuri, con sede a

All'interno dell'Army National Guard (Guardia Nazionale) e dell'Army Reserve (Riserva dell'Esercito) ci sono altre otto divisioni, oltre quindici brigate di manovra, altre brigate di supporto e battaglioni indipendenti di cavalleria, fanteria, artiglieria, aviazione, genio e di supporto. L'Army Reserve fornisce virtualmente tutti i membri delle

Pertanto un cavaliere ben addestrato nei fondamenti della cavalleria s'incaricava con special enfasi di servire onorevolmente una Signora, con somma purezza di cuore e di mente. A tal fine s'impegnava per il benessere di entrambi, Lord e Lady, con incrollabile disciplina e devozione mentre allo stesso tempo sosteneva i principi fondamentali enunciati nel codice cavalleresco e dalla religione che professava

furono istruiti nei principi della cavalleria, il che ha facilitato importanti cambiamenti nelle attitudini e negli atteggiamenti nei confronti delle donne in generale ed il valore da attribuire loro all'interno d'un contesto relazionale

Sia Cavalieri che fanti portavano scudi. Lo scudo del fante era solitamente rotondo e di legno, con rinforzi in metallo. I cavalieri portavano uno scudo a forma di aquilone e di solito erano armati di lancia. La lancia in resta (portata piegata contro il corpo sotto il braccio destro), era una tecnica relativamente nuova e probabilmente non venne usata ad Hastings; il terreno infatti era sfavorevole per effettuare lunghe cariche di cavalleria. Sia la fanteria che la cavalleria di solito combattevano con una spada dritta, lunga e a doppio taglio. La fanteria potrebbe aver utilizzato anche giavellotti e lunghe lance.

La disposizione scelta da Guglielmo per le sue forze implica che avesse pianificato di aprire la battaglia con l'azione degli arcieri in prima fila che avrebbero dovuto indebolire il nemico con le frecce, a questo avrebbe fatto seguito l'azione della fanteria che si sarebbe impegnata in un combattimento ravvicinato, per aprire brecce nelle linee inglesi. Le brecce sarebbero poi state sfruttate per agevolare lo sfondamento della linea anglosassone con una carica di cavalleria e inseguire i soldati in fuga.

Guglielmo sembra aver colto l'occasione per elaborare una nuova strategia, forse ispirata agli eventi della mattinata: cercare di creare brecce nelle linee nemiche incitando i soldati inglesi a inseguire i normanni che avrebbero finto di fuggire. Se i normanni avessero potuto inviare la loro cavalleria contro il muro di scudi e quindi attirare gli inglesi in ulteriori inseguimenti, avrebbero potuto formarsi dei vuoti nella linea anglosassone.

La fanteria del duca di Orleans, vedendo che gli uomini del Delfino non stavano attaccando, fu presa dal panico. Rimasero quindi solo le forze comandate dal re stesso che costituivano una formidabile forza d'attacco, mentre gli inglesi avevano terminato le frecce: gli arcieri affiancarono la fanteria nella battaglia e molti di essi recuperarono dei cavalli per formare un'improvvisata cavalleria. Il combattimento fu duro, ma il

rimane l'emblema delle debolezze di un esercito privo di forze mobili, esposto ai colpi di una cavalleria sfuggente e dedita alla tattica d'incalzo. La stessa cavalleria legionaria in servizio presso le legioni non aveva una funzione tattica sul campo, ma era utilizzata per compiti di

e avanscoperta. Si capisce quindi come le forze ausiliarie (fanteria e cavalleria leggere, tiratori) fossero componenti complementari e non alternative alle legioni; una campagna di conquista senza queste forze e senza l'apporto della loro cavalleria (organizzata in

Sebbene l'uso cavallo fosse diventato obsoleto, il concetto di una forza rapida capace di espletare i compiti tradizionalmente affidati alla cavalleria montata fece ritorno nel pensiero militare durante la

Lo schieramento ghibellino, preso di sorpresa e alle spalle, non resse alla carica della cavalleria angioina, fu travolto e si disperse. Per le truppe dello svevo fu una disfatta che assunse in breve le proporzioni di un autentico massacro

Udo, a differenza dei suoi cugini che intrapresero la via delle armi, dopo essere uscito dall'accademia come alfiere di un reggimento di cavalleria, visse la sua prima giovinezza nella casa di uno zio,

. In un Bollettino Provinciale dell'epoca si descrive Giuseppe Giusti come un contadino sommese che arruolatosi nell'esercito piemontese per cercare di convincere gli uomini della cavalleria austro-ungarica, gli

Il cavallo ha sempre avuto un ruolo importante nella vita dei Galli, fino al punto di apparire sulle loro monete. Si dice che la cavalleria fosse un elemento essenziale della loro potenza militare. Durante la

, seguiti dai corpi di Victor, Augereau, dai corpi di cavalleria di Arrighi e Sebastiani e dalla Guardia di Oudinot e Mortier; messaggeri furono inviati alle truppe bloccate nelle fortezze tedesche con l'ordine di abbandonare le piazzeforti e cercare di raggiungere la Francia

Civile, trattenuta una parte di truppe, decise di mandare ad affrontare Vocula le forze dei germani e le coorti esperte, guidate da Giulio Massimo e Claudio Vittore. Catturati i quartieri invernali della cavalleria ausiliaria presso

Qui diede ordine alla fanteria e alla cavalleria di avanzare sul colle: dopo qualche rallentamento dovuto ai lanci della cavalleria, al primo cozzare col nemico, i Treviri e i Lingoni si dispersero rovinosamente, venendone catturati in gran numero, compreso lo stesso Valentino.

Rommel fu straordinariamente famoso in vita, sia in Germania che nei paesi alleati. Le storie popolari sulla sua cavalleria e perizia tattica gli guadagnarono il rispetto non solo dei tedeschi, ma anche di molti avversari, compresi

e sconfitti, essendo questi dispersi nel depredare i territori, impreparati ad una battaglia, aggravati dal peso dei fardelli, ed impossibilitati a sfruttare la cavalleria a causa delle vie sdrucciolevoli. Erano infatti incapaci nel combattere a piedi e dispersi, ed avrebbero dato problemi ai Romani solo attaccando a squadroni uniti e su un buon terreno. A cagione del terreno umido primaverile i cavalli stramazzavano e le loro lunghe

). Infine le magistrature si distinguevano in straordinarie e ordinarie. Erano magistrati straordinari: il dittatore con il maestro di cavalleria, ordinari tutti gli altri. I consoli, i pretori e i dittatori in quanto occupavano cariche con imperium si facevano precedere da littori portanti fasci di verghe con la scure, quali simboli del potere; i consoli erano preceduti da dodici littori, i pretori da due in Roma e da sei fuori; i dittatori da ventiquattro. I magistrati curuli portavano nei giorni comuni una toga orlata da una striscia di porpora (

, un arco composto dalle lance nemiche in maniera tale da costringere ogni soldato a piegare la schiena per poter passare. Durante il passaggio, i Romani furono costretti a subire ogni tipo di oltraggio, anche fisico e, infine, a lasciare in ostaggio tutta la loro cavalleria.

nella letteratura gaelica. Anche se il colpo mordi e fuggi era la tattica preferita in epoca medievale, esistevano anche le battaglie campali. Almeno fin dall'XI secolo, i re possedevano piccole forze di combattimento permanenti a cui spesso venivano date case e terre sulla terra del re. Erano soldati professionisti ben equipaggiati, fanteria e cavalleria. Sotto il regno di

. Con l'aumento dei reparti aumentarono le combinazioni di colori, a strisce verticali, orizzontali e, per gli squadroni cavalleria indigeni, scozzesi; per questi ultimi la fascia decorava anche il tarbush o il turbante, insieme ad una penna di falco

delle tue forze. Sei reggimenti di fanteria, un battaglione di tiratori scelti di fanteria sono appena stati rinforzati da una brigata di cavalleria, sotto il comando del colonnello Scott, con due ulteriori battaglioni di fanteria

Ma il pronto intervento dell'imperatore in persona costrinse queste popolazioni germano-sarmatiche a capitolare ed a chiedere la pace. Aureliano costrinse i barbari a fornire in ostaggio molti dei loro figli, oltre ad un contingente di cavalleria ausiliaria di duemila uomini, in cambio del ritorno alle loro terre a nord del Danubio.

Subito dopo la partenza di Ney, giunse al quartier generale di Napoleone il maresciallo Emmanuel de Grouchy, proveniente dall'ala destra dell'armata dove la cavalleria del I corpo era entrata in contatto con un forte sbarramento prussiano attestato nella cittadina di

. L'imperatore decise di recarsi personalmente sul posto per valutare la situazione; nel frattempo anche il corpo di cavalleria di Exelmans e il III corpo di Vandamme stavano affluendo a Charleroi. Il generale Pirch II aveva schierato nella posizione di Gilly sette battaglioni di fanteria, un reggimento di dragoni e otto cannoni, mentre in secondo linea stavano affluendo altri sei battaglioni della brigata Jagow con sedici cannoni

. Inizialmente l'attacco francese ebbe successo e, nonostante la forte resistenza i villaggi furono occupati; i prussiani ripiegarono dietro il fiume. Mentre il maresciallo Grouchy sull'ala destra francese teneva impegnato con la cavalleria e una divisione di fanteria il III corpo prussiano di Thielmann, al centro, nel settore del villaggio di Ligny difeso dalle divisioni Jagow e Henckel, attaccarono le divisioni Pecheaux e Vichery del IV corpo d'armata di Gerard, precedute dal fuoco dell'artiglieria concentrata

Ad un tratto accadde l'imprevisto: due reparti di cavalleria leggera romana schierati sull'ala destra e composti da arcieri a cavallo, giunti a tiro dei barbari, attaccarono di propria iniziativa: il gesto diede inizio alla battaglia. I Romani erano disposti con la

), un piccolo corpo compatto. Le truppe degli Omayyadi erano divise in tre divisioni: fanteria, cavalleria e artiglieria. Le truppe arabe erano vestite e armate alla moda greca. La cavalleria omayyade usava selle semplici e rotonde. L'artiglieria usava l'

Non passava giorno che Vercingetorige non provocasse i Romani con scontri di cavalleria, nel quale inseriva anche alcuni arcieri. Poco distante dal grande campo di Cesare, c'era una collina ben munita, ai piedi della rocca, ed occupata con un consistente presidio di

Alla notizia dell'arrivo dei rinforzi alla testa di Edobico, le truppe di Onorio, su ordine di Costanzo e Ulfila, attraversarono il fiume Rodano: il piano di Costanzo era di attendere l'appropinquarsi del nemico, mentre Ulfila si era appostato a preparare un'imboscata con la sua cavalleria.

in divisa, con la moglie Zita, tutta coperta di veli neri, e il figlio Otto. Infine il carro funebre, drappeggiato di nero, con la bara, trainato da otto cavalli neri. Di fianco al carro, a destra, cavalcava il gran maestro delle scuderie conte Pallfy e ai due lati vi erano ancora paggi con fiaccole ardenti e venti guardie. Dietro al carro funebre vi era un reparto di arcieri e uno della guardia ungherese a cavallo, poi una compagnia di fanteria e infine uno squadrone di cavalleria.

L'attacco principale sarebbe stato effettuato a sud del fiume contro l'ala sinistra russa da due divisioni del I corpo del maresciallo Davout e dalle tre divisioni del III corpo del maresciallo Ney, rinforzate dalla cavalleria di Murat e dall'VIII corpo del generale




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26 Febbraio 2021

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