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Frasi che contengono la parola cattedrale

L'epitaffio si trova nella navata sinistra, al di sotto del busto del Buggiano, che fa parte della serie di artisti illustri che hanno contribuito, nei secoli, allo splendore della cattedrale: gli altri sono

la coppia reale, pur senza rinnovare il consenso matrimoniale, diede a intendere al popolo bulgaro di aver ripetuto il connubio nella cattedrale ortodossa di Sofia. La profonda irritazione di papa Pio XI per l'accaduto diede luogo a una solenne protesta papale. Il

e venne riedificata alla romana, i cui monumenti sono scomparsi, essendo andato perduto anche gran parte dell'impaginato medievale della connotazione urbana, a causa di vari disastrosi terremoti, ultimo dei quali quello di Sant'Anna, che ha danneggiato anche la Cattedrale di San Bartolomeo. Bojano infatti fu sede diocesana sin dal

, che come gli altri grandi porti bretoni soffri dai bombardamenti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, all'interno della mura si trovano i grandi palazzi maestosi costruiti dai corsari arricchititi dalla guerra di corsa e varie chiese tra le quali la cattedrale gotica. Il

. Una volta si chiamava Piazza Santa Maria Maggiore per distinguerla da Santa Maria in Via: il popolo continua a chiamarla Piazza del Duomo. Nata con le esigenze rinascimentali dei signori prima e dei vescovi poi, la piazza ha subito ritocchi agli inizi dell'Ottocento, con la nuova Cattedrale e la Statua di

Il Museo della Cattedrale, nel ristretto ma suggestivo spazio un tempo occupato dalla cappella di San Tobia, presenta importanti oggetti per la celebrazione liturgica e parametri sacri, alcuni dei quali donati dai pontefici di Cesena, e alcune opere d'arte appartenenti al capitolo della cattedrale o ad edifici di culto distrutti o di varia destinazione

Nel frattempo il contrasto tra la diocesi bresciana e l'abbazia lenese andava acuendosi: si colloca in questo periodo, alla fine del XII secolo, una testimonianza emblematica di questo vero e proprio scontro perpetuo tra cattedrale e abbazia per il controllo delle decime e la giurisdizione delle chiese rurali.

Nello sfondo dell'inquadratura si nota sul colmo del tetto della cattedrale un personaggio vestito di chiaro, in compagnia di alcuni operai: si tratta dell'allora trentacinquenne Riccardo Pacini, soprintendente ai monumenti che proprio nel

(nei pressi della cattedrale odierna in Piazza del Duomo), varie altre strutture termali (Terme di Sant'Antonio Abate nella Piazza omonima, Terme dell'Itria in Piazza Santa Maria dell'Itria, Terme dell'Acropoli in Piazza Dante Alighieri e nel cortile del Monastero dei Benedettini), i resti di un acquedotto presso via Grassi e alcuni

: situato all'interno della Cattedrale, accessibile dall'ingresso meridionale, ospita opere in gran parte provenienti dal duomo, come un antifonario, la ricostruzione del Crocifisso di Nicola Gallucci, il gruppo originale dell'Annunciazione, che stava presso il portale maggiore della cattedrale, e altri paramenti liturgici.

: fondamenta delle tre basiliche paleocristiane gemelle sulle quali sorge la cattedrale rinascimentale, a loro volta poggianti su preesistenti abitazioni di epoca romana di cui rimangono evidenti testimonianze;

in luogo di una copertura piana. Inoltre venne ripreso nella navata il motivo decorativo delle semicolonne altissime addossate prima ai pilastri e poi proseguenti sulla parete fino quasi al soffitto. In Spira II questo effetto plastico venne potenziato, arrivando a creare tre livelli sovrapposti di pilastri e semicolonne, sopra a ciascuno dei quali corrispondeva lo sviluppo di un elemento portato: le volte, gli archi di accesso alle navate laterali, gli archetti ciechi attorno alle finestre. All'esterno venne realizzata una galleria che gira attorno alla cattedrale ad altezza dei

. Questo episodio dimostra la considerazione di cui egli godeva ai suoi tempi anche come teorico musicale. L'incarico della revisione del patrimonio musicale della cattedrale di Cambrai dimostra ulteriormente che era considerato uno dei massimi esperti non solo di polifonia, ma anche di monodia liturgica gregoriana. Dall'inventario dei beni di Dufay, redatto dopo la sua morte, apprendiamo che egli possedeva copie di alcuni fra i principali trattati di musica esistenti ai suoi tempi, primo fra tutti il

e dei suoi maggiori esponenti. Un corridoio sotterraneo, riaperto in occasione dell'apertura del museo della Riforma, collega i due edifici. L'intero sito, che comprende la cattedrale e le sue torri, il museo e l'

. Il luogo principale di culto fu costruito probabilmente all'interno delle mura cittadine, a ridosso dell'anfiteatro Fausto, nel luogo dove ora sorge la cattedrale e dedicato inizialmente a S. Maria Assunta e a S. Anastasio.

fu posta la prima pietra della nuova cattedrale, ma i fiorentini continuarono ad onorare Santa Reparata. Fra le prime parti demolite ci fu la prima campata per far spazio ai lavori e dare maggiore aria al

le Degagne imposero un nuovo accordo al vescovo, in base al quale il capitolo della Cattedrale conservava il diritto di presentare i candidati, ma era il Consiglio delle Sette Degagne a rimettere le insegne al nuovo vescovo. Il Vescovo divenne allora un principe elettivo ed il potere temporale apparteneva ormai solamente alle Degagne. Nel

, presso la Cattedrale, i quartieri storici di Teramo, tra i quali San Leonardo e Santa Maria a Bitetto, per la tenzone dei rioni (giochi medievali con gare), con sbandieratori, sfilate di processione e canti.

A causa della diffusissima venerazione, troviamo immagini del santo, solitamente raffigurato come un anziano monaco dalla lunga barba bianca, nei codici miniati, nei capitelli, nelle vetrate (come in quelle del coro della cattedrale di

Quando e se sia stata realizzata la costruzione della cattedrale di Mindaugas rimane un altro mistero: nuova linfa potrebbe essere generata da recenti ricerche archeologiche, decisive al fine di riportare alla luce i resti di un edificio in mattoni del XIII secolo sul sito dell'attuale

. Il momento culminante delle feste era la cerimonia dell'offerta dei ceri e dei censi in Cattedrale, rito insieme religioso e politico, atto di devozione alla Madonna dei senesi e di sudditanza ai reggitori del Comune di Siena

si ha il rintocco della campana dell'orologio, lo scampanio del campanone principale, lo sparo di botti e l'apertura delle porte dell'Ex Cattedrale. I Devoti Spingitori gridano alcune invocazioni come

Crolli e danni di alcuni edifici. Crollo della volta interna della chiesa della Madonna del Soccorso. Distacco della parte superiore della facciata della cattedrale di San Pelino. Danni e rischio di crollo del campanile della chiesa parrocchiale di San Martino

pose fine al principato ecclesiastico; i vescovi di Coira tuttavia mantennero una specie di signoria su alcuni vecchi feudi della diocesi, tra cui l'area dello Hof di Coira (luogo della cattedrale e del castello vescovile),

, sostituendo una precedente cappella dedicata al medesimo santo i cui ambienti vennero in parte recuperati per la costruzione della sacrestia della nuova chiesa. Annessa alla cattedrale si trova la cripta dei principi dove sono conservati i corpi degli ultimi principi del Liechtenstein. Sino alla seconda guerra mondiale, infatti, i principi del Liechtenstein venivano sepolti a

, secondo alcune ipotesi collocati nella loro posizione attuale dopo la demolizione del muro di recinzione del coro ligneo all'interno della cattedrale, ove le sculture si sarebbero trovate in origine.

, venne fondata la nuova scuola musicale della cattedrale, finanziata dallo Stato: questa aveva sia il compito di educare i suoi allievi in tutte le discipline, sia quello di prestare servizio presso la

: per il tetto si sceglie di costruire una grande torre neogotica in metallo nonostante la tenace resistenza di Viollet-le-Duc, fautore invece di un intervento teso a completare la cattedrale seguendo gli intenti dei costruttori medioevali. La scelta annuncia in qualche modo gli albori dell'

entra nella cattedrale seguito da alcuni monelli e canta una canzone senza senso alla luna, ai bambini che piangono, infine rivolge la sua preghiera a Dio. I monelli lo perseguitano colpendo ripetutamente il suo cappello di metallo. L'Innocente ha una

Successivamente si giunge a piazza Camagna, caratterizzata da una scalinata monumentale che porta al Castello. Immediatamente dopo si trova piazza Duomo, interamente restaurata, nella quale si affaccia la Cattedrale cittadina e la casa natale di

. Sul colle di San Giusto sono tuttora visibili alcuni resti dei templi a Giove e ad Atena. Di quest'ultimo si sono conservate alcune strutture architettoniche nelle fondamenta della cattedrale, identificabili dall'esterno grazie ad apposite aperture nelle pareti del campanile e nel sottosuolo (tramite accesso dal Museo civico di storia ed arte di Trieste).

, con il caratteristico fronte formato da un telaio di colonne, di dimensioni maggiori di quelle della Cattedrale stessa, maestosa e dalla facciata sgargiante che domina l'omonima piazza, con al centro la

, nella cattedrale di San Martino, con grande partecipazione di popolo. Il corteo funebre venne scortato dal consiglio comunale di Bratislava al gran completo, con le corporazioni cittadine, le confraternite e l'alto clero con in testa il primate d'Ungheria, l'arcivescovo

dei canonici della cattedrale, che, fin dalla fondazione della diocesi, era costituito dai monaci benedettini della vicina abbazia di Sant'Agata. Il clero secolare, vistosi espropriato dagli uffici connessi al capitolo, ottenne da

pure in stile romanico presenta un doppio corpo quadrangolare a cui si sovrappone un terzo piano ottagonale e una cuspide piramidale. La chiesa ospita l'antico altare della cattedrale. Nella piazza antistante la chiesa, si trova la fontana che un tempo abbelliva la piazza del Duomo.

. Molte sue tele sono presenti in molte chiese pugliesi. L'intera abside della Cattedrale di Giovinazzo, la tela del San Michele Arcangelo della Chiesa di SS Maria di Costantinopoli, la tela del martirio di San Lorenzo nella omonima chiesa, il San Francesco Saverio e il San Gaetano da Thiene della Chiesa di SS Maria del Carmine, sempre a Giovinazzo. Inoltre numerose tele di Carlo Rosa sono presenti nella Chiesa del Purgatorio a Modugno, nella Chiesa del Carmine e di San Gaetano a Bitonto. Ad

: sviluppatosi attorno alla Cattedrale, comprende l'area della piazza, l'esedra della Pescheria, il Corso Marrucino all'altezza di Piazza Valignani, con il palazzo vescovile, Palazzo Henrici, via Pollione e una porzione di via Arniense.

si tratta di un evento molto sentito a carattere religioso, che coinvolge il centro storico e le principali vie, con le due processioni provenienti dalla Cattedrale di San Tommaso e dalla chiesa della Madonna delle Grazie.

. All'epoca di Montfaucon, e da tempo immemorabile, l'arazzo era conservato arrotolato su una sorta di rullo, e custodito nella cattedrale, nel palazzo arcivescovile, o nella biblioteca cittadina; veniva svolto in alcune occasioni, come la visita di persone illustri, la festa delle reliquie e l'

, presenta un'articolata analisi di una possibile collocazione in una sala nobiliare laica. In ogni caso, sembra sia molto improbabile che la destinazione originaria dell'opera fosse la cattedrale di Bayeux.

, quasi a ridosso dell'abside, fra la stessa Cattedrale e la Piazza Parrasio antistante la Curia, venuti alla luce dopo i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale. Al periodo del IV-III secolo a.C., periodo ellenistico in cui Cosenza era capitale dei

, sorta su una necropoli pagana. Il luogo principale di culto dedicato inizialmente a S. Maria Assunta, fu costruito probabilmente all'interno delle mura cittadine, nel luogo dove ora sorge la cattedrale.

, consorte di Alessandro III, venne sepolta nella medesima cattedrale accanto al marito: fuggita dalla Russia ai tempi della rivoluzione, aveva passato gli ultimi anni in esilio nella nativa Danimarca, venendo dapprima sepolta nella

A ovest della Cattedrale si trova la Porta di San Tiridate, che porta all'imponente Palazzo del Patriarca. A nord-est si trova l'Accademia Spirituale. A nord della Cattedrale sono stati posti numerosi

parte dalla chiesa del Carmine con i simulacri della Maddalena e della Vergine velati di nero, i quali accompagnano il grande crocifisso che, alle dodici, viene issato sul presbiterio della chiesa Cattedrale. Durante le soste della processione, il coro intona le strofe del

: piccolo sobborgo del centro storico, situato alla periferia ovest, alle pendici del monte del Castello, delimitato da via Sant'Antonio Abate e via Paolo Saverio di Zinno. Anticamente era la periferia occidentale di Campobasso, con la porta omonima di accesso alle mura, e la chiesetta di Sant'Antonio. Nell'Ottocento si sono costruite nuove case, che delimitano le attuali via Monforte e via Firenze, che tornando verso est, si ricollegano al centro Murattiano mediante il sagrato della Cattedrale.

Franz Lothar venne coinvolto in uno scontro con il capitolo della cattedrale dal momento che l'Arcivescovo desiderava porre un proprio nipote tra i suoi coadiutori, garantendogli il diritto di successione. Il capitolo, invece, propose

L'inizio del XII secolo vide lo sviluppo di istituzioni addizionali per il conferimento delle prebende, con le quali venivano fissati gli incarichi nelle cattedrali, garantendo rendite indipendenti dalla cattedrale stessa che venivano assegnate ai canonici della cattedrale, solitamente membri ultrogeniti dell'aristocrazia locale.

un fidato canonico della cattedrale, certo Giacomo Vignosi. Questi avrebbe dovuto cercare di opporsi con ogni mezzo all'azione promossa da Filippo Casaloldi al fine di ottenere dall'amministrazione pontificia il riconoscimento dei suoi diritti

: ha sede nel Palazzo Trotta, nei pressi della Cattedrale, e vanta un ricco patrimonio documentario; conserva, infatti, un notevole numero di pergamene, gli archivi vescovili, curiali e capitolari, i fondi delle parrocchie storiche della diocesi e, soprattutto, il fondo musicale del monastero benedettino di San Lorenzo, che comprende, tra l'altro, autografi di importanti musicisti italiani del Settecento.

. Il Duomo di Pola fu ingrandito nel X secolo. Dopo la distruzione avvenuta nel XVI secolo per opera dei genovesi, la cattedrale fu subito ricostruita mantenendo le porzioni architettoniche romaniche e bizantine sopravvissute, tra cui resti di mura, alcune colonne originali e una finestra che si trova lungo la

principale. L'area dell'altare e sulle pareti di un locale posto a sud si possono ancora vedere frammenti del pavimento originale a mosaico del V e del VI secolo con ancora leggibili le iscrizioni che citano i nomi dei mecenati che pagarono all'epoca il pavimento della cattedrale. Le finestre delle navate laterali furono ricostruite in

quando il governo repubblicano gli riconobbe il grande ruolo di capo di Stato che aveva saputo portare il Brasile a un grande livello. Le salme vennero deposte con tutti gli onori nella cattedrale di

Collocato nel ristretto ma suggestivo spazio un tempo occupato dalla cappella di San Tobia, presenta importanti oggetti per la celebrazione liturgica e parametri sacri, alcuni dei quali donati dai pontefici di Cesena, e alcune opere d'arte appartenenti al capitolo della cattedrale o ad edifici di culto distrutti o di varia destinazione

. Il vescovo Giovanni Previtera fonda il santuario di Tindari. Costruisce e finanzia la cattedrale con gli edifici annessi, i cui lavori furono completati dopo la sua morte grazie alle donazioni della famiglia Previtera alla

sotto Riccardo Vescovo probabilmente presso la scuola cattedrale di Chartres. Assistette inoltre alle lezioni di retorica di Teodorico di Chartres. Tornato a Parigi concluse gli studi in teologia sotto tre maestri:

, il quale fece acquistare ed abbattere il precedente teatro appartenente alla famiglia Mantica, in modo che vicino alla cattedrale cittadina non fosse presente un luogo di divertimento. Il progetto fu affidato a Luca Andreoli. All'interno affreschi di

, sotto l'altare maggiore, sono conservate le ossa del martire. Un tempo tutto l'interno era decorato, ma degli affreschi rimane solo il viso di un prelato nella zona dell'abside. Il resto degli affreschi sono infatti andati perduti quando venne tolta la calce applicata alle pareti nel Seicento per evitare il contagio della peste. La Cattedrale ha tre campanili, due ai lati della facciata, ed uno a fianco dell'abside. Il Duomo possiede il cosiddetto

(l'odierna via di Roma). A poche centinaia di metri di distanza si trova (tuttora) la Cattedrale. Per consentire all'esarca di spostarsi con tutto il suo seguito fino alla Cattedrale, la via che congiungeva i due edifici fu interamente porticata. Il tragitto Palazzo-Cattedrale divenne il percorso ufficiale dell'esarca, l'unica principale in cui appariva in pubblico.

i creditori della Congregazione della cattedrale di cristallo intentarono azioni legali per raccogliere denaro dopo che non erano stati pagati per aver fornito beni, servizi e trasmissioni televisive per

Nel frattempo, l'ex parrocchia di San Callisto che si era trasferita nel campus, ora ufficialmente chiamata parrocchia della cattedrale del Cristo, teneva le sue messe e altre liturgie in un altro edificio nel campus noto come The Arboretum. Questo edificio serviva da chiesa per la congregazione di Schuller prima dell'apertura dell'edificio della cattedrale di cristallo.

Nella piazza antistante la cattedrale sono riemerse delle tombe di V-VI secolo d.C. molte delle quali con epigrafi. Al di sotto erano presenti i resti di un muro forse di difesa del V-IV secolo a.C. relativo probabilmente ad un

a quella di San Lorenzo, l'area circostante divenne il centro del potere politico e religioso, rappresentato dal palazzo episcopale adiacente alla cattedrale, e in seguito dagli insediamenti delle potenti famiglie

, di cui esistono oggi pochissime tracce, si sviluppava quasi interamente all'interno del quartiere del Molo. Questa cerchia muraria comprendeva al suo interno la collina di Castello, sede della residenza fortificata del vescovo, il colle del Brolio (attuale piazza Matteotti) e la nuova cattedrale di S. Lorenzo col palazzo episcopale, da dove scendeva verso la Ripa arrivando nei pressi dell'insenatura del Mandraccio. Vi erano quattro

(in provincia di Treviso), che dopo averlo restaurato e ricomposto per l'occasione aggiunti nuovi registri. In seguito, in accordo con il parroco pro tempore don Paolo Civardi, l'organo fu collocato nella cattedrale. I concerti inaugurali furono tenuti dei maestri Giancarlo Parodi, Donato Cuzzato e Antonio Palcich.

della Marina, l'imbarcazione principale, che precede il corteo di imbarcazioni, ospita il ritratto della Madonna proveniente dalla cattedrale. Dopo la benedizione da parte del vescovo e il ricordo delle vittime del mare, avviene il lancio in mare della corona di fiori. Segue poi una processione a terra fino alla cattedrale.

Contestualmente non mancarono scorribande e soprusi attuati dalle armate francesi. Chiese e conventi vennero saccheggiati, la Cattedrale e il Seminario furono occupati dall'esercito napoleonico e fu soppresso l'antico

Il viaggio narrato nel libro segue quasi sempre il corso del fiume attraverso Germania, Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Romania e Bulgaria, ricordando molte volte gli eventi del passato: la storia della Cattedrale di Ulm, la vita a Timisoara sotto Ceausescu e la morte di

Chiesa di San Pietro, eretta su una precedente chiesa romanica. Da notare le mura verso terra rimaste nel loro tracciato. Subito fuori dalle mura sorge la grandiosa Cattedrale intitolata all'Assunta, ex convento dei

. Altri resti vicini sono quelli dell'edificio a pianta centrale del III-IV che poi ha dato origine alla chiesa di Santa Gerusalemme dell'XI secolo; sono visibili due colonne semi-interrate in due vani di vetro allestiti di fronte alla cattedrale di San Cetteo, sul trafficato viale Gabriele D'Annunzio.

, i gendarmi avevano tenuto chiusa, per alcune ore in uno stanzone della cattedrale, l'intera conferenza episcopale belga, arrivando a scoperchiare le cripte di due cardinali. L'ex-presidente dell'episcopato belga,

Figlio di un notaio cancelliere bresciano, Luca Marenzio ricevette i primi insegnamenti musicali presumibilmente da Giovanni Contino, maestro della cattedrale di Brescia. Divenne a sua volta maestro di cappella, prima del cardinale

con voto unanime del capitolo della cattedrale; nello stesso periodo fu consacrato sacerdote. Pietro Ispano fu sempre sostenuto nei suoi studi e nei suoi numerosi viaggi dalla famiglia del re del Portogallo,

Cattedrale di Santa Maria Assunta, risalente al XIII sec., con portale di raffinata fattura, che reca in alto, una splendida edicola in marmo con la Vergine in trono col Bambino, fiancheggiata da due Angeli

Prospetto laterale e posteriore della cattedrale di San Pelino a Corfinio (a sinistra l'oratorio incompiuto di Sant'Alessandro con la torre), sul retro si vede l'ordine di arcate cieche e fregi tardi longobardi sulla tribuna

: la cripta della cattedrale conserva un sarcofago paleocristiano che si fa risalire a questo secolo; inoltre scavi archeologici condotti sotto il pavimento della cattedrale hanno portato alla luce resti di una chiesa degli inizi del

, il tempio venne abbattuto, e venne costruita una cattedrale dedicata all'apostolo Pietro. Nel Medioevo, Fisciano era in continua crescita, e dopo la canonizzazione del santo Vincenzo Ferreri, il popolo di Fisciano, riconobbe costui come santo patrono. Nel

; si spese con zelo instancabile per i fedeli caorlotti, tanto da risiedere nella cittadina a differenza degli altri suoi predecessori; sotto il suo governo pastorale in cattedrale fece atto di abiura dalle dottrine calviniste lo svizzero Giuseppe Per, venne completata la riedificazione del

. La cattedrale dovrebbe inoltre sorgere sul sito di una costruzione sacra precedente, visto che durante gli scavi archeologici condotti negli anni sessanta del Novecento sono stati scoperti dei resti sotterranei di frammenti

di nuovo nelle fiamme. L'evento creo' l'occasione per poter aprire le porte della cattedrale. La domenica successiva c'era una folla immensa ad attendere di poter entrare nella cattedrale. Alla cerimonia erano presenti re

Chiesa dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento, inserita nel grande complesso strutturale della cattedrale. I suoi locali occupano parte della navata centrale e della navata nord dell'antica chiesa, di cui sono tuttora ben visibili le antiche absidi. La chiesa custodisce un

e nella seconda guerra mondiale trasferito nella cripta della cattedrale di Magonza. Dopo la guerra, entrambe le opere d'arte e il confessionale barocco vennero trasferiti da Sant'Emmerano a San Quintino. Gli altari laterali barocchi, realizzati in noce, provengono dalla

tedesca. Solo la torre, le guglie, il muro esterno, l'effigie in bronzo e la tomba del primo vescovo, Huyshe Yeatman-Biggs, sopravvissero. Le rovine di questa cattedrale sono sconsacrate e sono elencate di Primo grado.

, che confermerebbe ulteriormente l'attribuzione della lapide ad un grande impianto termale sito al di sotto della Cattedrale, un tempo forse esposte all'ingresso delle terme e in seguito murate sulla base di quattro dei pilastri che dividono le tre navate della cattedrale

per un incontro interreligioso e ha concluso la giornata presso la Cattedrale dell'Assunzione, dove ha celebrato la Santa Messa con i giovani. Ha proseguito il suo viaggio in Giappone, recandosi prima a

compreso nel territorio dell'arcidiocesi teatina, l'eresse in vescovato ed eresse la collegiata di San Giuseppe in cattedrale; la nuova diocesi venne affidata in regime di amministrazione perpetua all'arcivescovo di Chieti. Per gli uffici della curia ed il

l'arcivescovo Antonio Valentini, rendendo esecutivo il decreto che stabiliva, insieme alla piena unione delle due diocesi di Chieti e Vasto, la costituzione nella chiesa cattedrale di Chieti dell'unico

, condotto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo, sotto la direzione di Glauco Angeletti, sono emersi gli elementi dell'Antica cattedrale che consentono la lettura della stratigrafia delle strutture edilizie succedutesi in diversi momenti storici. Si evidenziano le vestigia di una chiesa

L'intera struttura della cattedrale di santa Maria Aprutiensis, nel tempo, si era arricchita di molti elementi di pregio rinvenuti ed immurati a scopo conservativo nella nicchia del lato occidentale della chiesa dedicata a sant'Anna. Nella muratura si trovano il

di cui restano importantissime testimonianze nel ricchissimo fondo musicale dell'epoca conservato nella biblioteca capitolare. Qualcuno ha ipotizzato che nell'ambito della cappella musicale della cattedrale di Padova sia nato l'uso dei cori spezzati, quello

), progettare una nuova piazza davanti al nuovo edificio e demolire parte delle case presenti per creare un'adeguata strada carrozzabile. Questa strada venne pensata anche per portare i materiali necessari alla costruzione della nuova cattedrale e facilitarne l'accesso anche alla popolazione numerosa che vi si accalcava nelle grandi occasioni

, ossia soggetta alla Santa Sede). L'unione delle due cariche venne scissa immediatamente dopo Pietroaldo. Il nuovo vescovo Attone scelse come chiesa cattedrale l'antica Basilica di San Pietro, abbandonata nel nono secolo, in attesa della costruzione della nuova cattedrale. Nuovo abate del monastero fu

In diverse occasioni Eskil venne coinvolto in dispute politiche interne fra re rivali, fino al punto di essere temporaneamente tenuto prigioniero nella sua cattedrale, per la qual cosa venne successivamente indennizzato con diverse donazioni di appezzamenti di terreno. Durante le

, tuttavia dopo pochi anni l'architetto fu sostituito per dar via a un periodo di continui cambiamenti di architetti e progetti: nel giro di pochi anni furono chiamati per il cantiere della cattedrale, tra gli altri, il francese

. Somiglia ad una fortezza di pietra, collegata attraverso catacombe ad una torre di guardia su una collina vicina. Al centro sorge la cattedrale metropolitana, con le sue decorazioni scultoree all'esterno e pittoriche, all'interno, completate nel

, le due sorelle vennero inumate nel complesso monastico presso Como. Attorno all'anno mille, resosi il luogo poco sicuro per continue incursioni barbare, i corpi vennero traslati nella cattedrale di Santa Maria di Como, nel

mentre Rodolfo supervisionava i lavori di rifinitura della nuova cattedrale, dell'episcopio, della canonica e dell'ospedale, le truppe di Firenze, di ritorno da una spedizione contro Arezzo, attaccarono il castello con il vescovo e i figlinesi barricati dentro. I fiorentini non avevano i mezzi e i rifornimenti per tenere a lungo l'assedio, ma venne in loro aiuto uno degli Ubertini di

Per alcuni istanti, in concomitanza del mezzogiorno solare, un raggio di sole penetra all'interno della cattedrale attraverso una vetrata che si apre al di sopra dell'altare dedicato a San Ranieri. Mentre nel giorno dell'

) era la piazza del mercato, dove si affacciava il Municipio che era l'edificio simbolo del prestigio e della ricchezza locale. Nelle vicinanze si trovava poi spesso la cattedrale gotica. L'architettura era caratterizzata da un esterno con mattoni a vista, anche negli edifici privati, mentre l'interno presenta di solito un'intonacatura a calce

, che originariamente si trovava sull'altare maggiore, scampata ai bombardamenti. Soprattutto vi si trovano i simboli della riconciliazione dei tre paesi che una volta erano nemici, ovvero una croce costruita con i chiodi ritrovati nelle ceneri delle rovine dell'antica cattedrale di Coventry (distrutta dai bombardamenti tedeschi), un'

veniva allargata nell'Ottocento facendo arretrare il palazzo vescovile. In quel periodo venne comunque regolarizzato il contorno ed in parte ampliato il piazzale che circonda il duomo. Sul palazzo dei canonici, rimodellato per l'occasione, furono poste due statue degli architetti della cattedrale (

. Oggi il fuoco viene portato alla cattedrale dentro un portafuoco in ferro, mentre il carro parte dal suo deposito in via del Prato, trainato da quattro buoi bianchi, coperto di fuochi artificiali, per giungere davanti alla porta del duomo. Qui, durante la celebrazione della




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Ultimo aggiornamento pagina:

01 Maggio 2021

21:01:03