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Frasi che contengono la parola cavallini

, Valerio Fioravanti, il fratello Cristiano, Francesca Mambro, Gigi Cavallini, Giorgio Vale e Gabriele De Francisci sono a Padova e cercano di ripescare quel borsone di armi precedentemente affidate a Trincanato. Provvisto di muta da sub, Cristiano si immerge nella fredda acqua del canale ma, nel bel mezzo dell'operazione di recupero, vengono colti sul fatto da due carabinieri:

, Francesca Mambro, Giorgio Vale, Gilberto Cavallini e Stefano Soderini rapinano a Roma una gioielleria in via Mario de' Fiori. A rapina quasi conclusa, Renato Mancini, figlio del titolare, tenta di reagire gettando contro i rapinatori una lastra di vetro e viene ucciso con una revolverata in fronte.

, la Mambro, Valerio Fioravanti e Gigi Cavallini assaltano i locali del distretto militare di via Cesarotti, a Padova portando via quattro mitragliatrici, cinque fucili automatici, pistole e proiettili. Sul muro della caserma, prima di andarsene, la Mambro firma la rapina con la sigla BR per depistare le indagini.

. All'interno di questo genere, appartiene al gruppo degli equidi stenonini o non-cavallini, caratterizzati dalla morfologia dei molari inferiori. Inoltre, a volte viene inserito in un sottogenere distinto,

dovessero effettivamente essere. Le descrizioni di Moryson degli animali in forza ai cavalieri alati polacco-lituani porterebbero a supporre l'uso di bestie ibride, ottenute incrociando gli agili cavallini dei tartari, i

Condannati per banda armata: Gilberto Cavallini, Massimiliano Fachini, Valerio Fioravanti, Egidio Giuliani, Francesca Mambro, Sergio Picciafuoco, Roberto Rinani e Paolo Signorelli. Assolti: Marcello Iannilli, Giovanni Melioli e Roberto Raho.

Durante la fase istruttoria sono inoltre emersi possibili elementi di contatto fra i NAR e servizi segreti italiani, come dei numeri di telefono annotati da Cavallini riconducibili a una struttura del

Valerio, insieme ad altri militanti NAR (il fratello Cristiano, Francesca Mambro, Gigi Cavallini, Giorgio Vale e Gabriele De Francisci) stavano tentando di ripescare un borsone di armi precedentemente affidate da Cavallini a un malavitoso

la Mambro, Valerio Fioravanti e Gigi Cavallini assaltano i locali del distretto militare di via Cesarotti, a Padova portando via quattro mitragliatrici, cinque fucili automatici, pistole e proiettili. Sul muro della caserma, prima di andarsene, la Mambro firma la rapina con la sigla BR per depistare le indagini.

, gli agenti addetti alla sua scorta fermano il cellulare per consentirgli di fare un bisogno ma, sfruttando un momento di distrazione dei militari, Cavallini si rotola nella scarpata ai bordi della strada e fa perdere le sue tracce.

, a Treviso, si fidanza con una ragazza, Flavia Sbroiavacca, figlia del titolare di una grossa agenzia di viaggi cittadina. Cavallini riesce a nascondere alla ragazza e ai conoscenti il suo stato di latitante, finanziato grazie a contributi raccolti tra i camerati e raccontando a tutti di essere un lavoratore pendolare alla Total, fabbrica di

, Cavallini, Fioravanti e la Mambro assaltano i locali del distretto militare di via Cesarotti, e si portano via quattro mitragliatrici, cinque fucili automatici, pistole e proiettili. Prima di darsi alla fuga, sul muro della caserma la Mambro firma la rapina con la sigla BR per depistare le indagini.

, Cavallini, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Giorgio Vale, Pasquale Belsito, Stefano Soderini e Andrea Vian svaligiano la gioielleria Giraldo a Treviso portandosi via un bottino di tre miliardi. Alla rapina partecipa anche il veneto Fiorenzo Trincanato, un malavitoso

, estremista di destra che, secondo molti neofascisti, aveva collaborato con la polizia e che era ritenuto responsabile dell'arresto di Ciavardini e di Nanni De Angelis (e quindi anche della morte di quest'ultimo). Viene freddato da Cavallini e Alibrandi che lo colpiscono tre volte, due alla testa e uno al torace, nei pressi di piazza Medaglie d'Oro, a Roma.

Cavallini, Sordi, Vittorio Spadavecchia e Pierfrancesco Vito (due giovanissimi militanti alla prima vera azione) sono intenti nell'ennesimo disarmo di una pattuglia in servizio davanti alla sede dell'

scende dall'auto per recarsi verso quella che ritiene essere una pattuglia in borghese, Cavallini e Alibrandi lo colpiscono tre volte, due alla testa e uno al torace, mentre Vale, Soderini e la Mambro, erano di copertura.

, Alibrandi, Gilberto Cavallini, Francesca Mambro, Giorgio Vale, Stefano Soderini e Walter Sordi uccidono in un agguato il capitano della Digos Francesco Straullu (coordinatore di molte indagini sui gruppi dell'eversione nera) e l'agente Ciriaco Di Roma, nei pressi di

che da circa due anni conduceva le principali inchiesta sui movimenti eversivi di destra. Mentre attende l'autobus per recarsi al lavoro, alla fermata di Viale Jonio, i due terroristi arrivano nei pressi dell'abitazione del magistrato: Cavallini si avvicina poi alla fermata dell'autobus, mentre Ciavardini resta in sella alla moto, pronto alla fuga. A quel punto

fu raggiunto alle spalle da Gilberto Cavallini che gli esplose alla nuca un colpo di rivoltella fatale, per poi fuggire con una motocicletta che lo aspettava, alla cui guida pare ci fosse Luigi Ciavardini.




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Ultimo aggiornamento pagina:

05 Gennaio 2022

08:41:00