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Frasi che contengono la parola celestino

), aristocratico, giurista e canonista di grande cultura, sulla cui figura pesarono fin da allora (fomentati dopotutto dai suoi avversari) dubbi circa il comportamento avuto verso papa Celestino, che venne confinato nel

, in via Modesto della Porta, ricavata nel XIX secolo dall'ex monastero di San Pietro Celestino, la cui facciata ad arco con la torre si affaccia sulla strada. La chiesa si caratterizza per uno stile misto, eclettico, a cavallo tra neoclassicismo, neobarocco e liberty.

Monumento a Celestino V: si trova sul corso Ovidio sud, da piazza Garibaldi, e rappresenta l'eremita raffigurato come un viandante anziano, seduto sopra un tronco, con gli animali ai suoi piedi, e il bastone da pellegrino.

le spoglie del pontefice furono misteriosamente trafugate dalla basilica. Il corpo di Celestino V venne poi ritrovato, due giorni dopo, in un loculo nel cimitero di Cornelle e Roccapassa, nel territorio comunale di

, del titolo di S. Anastasia, che prese il nome di Celestino II. Il nuovo papa era stato appena vestito delle insegne pontificali, quando Roberto Frangipani e i suoi uomini armati fecero irruzione nella chiesa di S. Pancrazio al Laterano, dove si stava cantando un Te Deum per celebrare l'elezione. Frangipani impose l'elezione del cardinale

, Can. Reg. di Sant'Agostino, vescovo di Ostia, decano del Sacro Collegio dei Cardinali, che aveva in precedenza sostenuto l'elezione di Celestino II. A Scannabecchi venne imposto il nome pontificale di

al fine di nobilitare la figura di Celestino V, considerato vittima del suo avversario Bonifacio VIII; fu il sovrano a fornire terre, denaro e mezzi ai monaci per fondare le abbazie di Santa Maria di Ambert, nella foresta d'

: le tracce di questo passato sono state oggetto di ricerche e speculazioni scientifiche (per esempio quelle sulla simbologia della basilica di Collemaggio), anche alla luce del forte legame che Pietro del Morrone, poi papa Celestino V, ebbe con i Templari stessi

due vescovi furono uccisi; nei fatti furono coinvolti alcuni ecclesiastici, un prete di nome Celestino ed un arcidiacono di nome Asello, che colse l'occasione per farsi eleggere vescovo; i vescovi delle diocesi vicine furono incaricati dal pontefice di comminare le dovute sanzioni ecclesiastiche e di destituire l'usurpatore.

. In particolare, nelle cantine del Viminale furono ammassate circa trecento persone e trattenute per accertamenti sino alla mattina successiva; dieci di questo gruppo furono poi uccisi alle Fosse Ardeatine: Ferruccio Caputo, Cosimo D'Amico, Celestino Frasca, Romolo Gigliozzi, Fulvio Mastrangeli, Angelo e Umberto Pignotti, Antonio Prosperi, Ettore Ronconi e Guido Volponi

Ottavo nato e terzo dei maschi, nacque dal marchese Celestino Ferrero della Marmora, capitano nel Reggimento d'Ivrea, e dalla contessa Raffaella Argentero di Bersezio, che insieme ebbero sedici figli. Ebbe altri tre fratelli generali durante il

. Nell'opera di Mengs, l'artista esprime il suo ideale di classica compostezza, e rappresenta un saldo legame dell'Abruzzo con Roma agli inizi del Settecento, nella tela di San Pietro Celestino le figure appaiono immerse in un'atmosfera luminosa, l'opera si caratterizza per la preferenza accordata ad una gamma di colori brillanti ed eleganti soluzioni formali. L'opera di

dal quale prese poi il nome, del quale egli era discepolo. Divenne priore del monastero di Santo Spirito alla Majella e fu il primo generale della congregazione. Fu creato cardinale dallo stesso Celestino V nel

lascia la panchina cesenate per tornare al Verona, dove il presidente Celestino Guidotti aveva garantito un serio piano di rafforzamento della squadra, che l'anno precedente si era salvata all'ultima giornata

, serata in cui viene presentato il calendario preparato dall'associazione Olciosportiva con fotografie in bianco e nero del fotografo Celestino Panizza e poesie del poeta Elio Cantoni, il cui ricavato serve a sostenere l'asilo infantile dell'omonima frazione mandellese;

A fulgure et tempestate libera nos domine Pio XII sommo pontefice, Giovanni Cazzani Arciv. Vescovo di Cremona, Don Ernesto Tabaglio parroco di Agnadello, Don Celestino Zaniboni Coadiutore, Coppi Primo - Carniti Rubeni Fabbriceri; PADRINI: Locatelli Giacomo - Ghelfi Giuseppina Ved. Oggioni MCMXLVI fuse Crespi - Crema

A peste fame et bello libera nos domine, Pio XII sommo pontefice, Giovanni Cazzani Arciv. Vescovo di Cremona, Don Ernesto Tabaglio parroco di Agnadello, Don Celestino Zaniboni Coadiutore, Coppi Primo - Carniti Rubeni Fabbriceri; PADRINI: Manzoni Carlo - Manzoni Gabriele MCMXLVI fuse Crespi - Crema

Pio XII sommo pontefice, Giovanni Cazzani Arciv. Vescovo di Cremona, Don Ernesto Tabaglio parroco di Agnadello, Don Celestino Zaniboni Coadiutore, Coppi Primo - Carniti Rubeni Fabbriceri; PADRINI: Cominetti Angelo - Spadari Angelo MCMXLVI fuse Crespi - Crema

Pio XII sommo pontefice, Giovanni Cazzani Arciv. Vescovo di Cremona, Don Ernesto Tabaglio parroco di Agnadello, Don Celestino Zaniboni Coadiutore, Coppi Primo - Carniti Rubeni Fabbriceri; PADRINI: Raimondi Giacomo e Felicita - Valsecchi Lucio

Altri importanti interventi interessarono la zona a Sud-Est che venne dotata di contrafforti nell'area perimetrale, al fine di dotarla di due grandi giardini all'italiana, ed una nuova cappella dedicata all'Angelo Custode ed a San Celestino Martire. Quest'ultima, ricavata da uno spazio tra il ponte levatoio ed il portone, venne costruita tra il




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Ultimo aggiornamento pagina:

31 Dicembre 2021

06:25:26