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Frasi che contengono la parola campanile

Durante tutto il periodo mediceo e lorenese furono edificati diversi edifici negli spazi liberi: venne costruito un altro edificio dei canonici a nord del campanile e quello a sud venne ampliato con la

Di verde, partito da un filetto di argento: nel primo al campanile della Chiesa di Santo Stefano uscente dalla punta; nel secondo al toro passante; il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da comune.

Il tema iconografico della decorazione riprende sia il ciclo mariano dell'antica facciata arnolfiana che quello del campanile con il tema del Cristianesimo come motore del mondo. Nelle nicchie dei contrafforti si trovano, da sinistra, le statue del cardinale Valeriani, del vescovo

Quando fu deciso di costruire il campanile vennero predisposti due progetti, quello poi utilizzato e un altro progetto che prevedeva la presenza di un tetto a cupola oltre che di vistose e costose decorazioni

) del palermitano Pietro Spinosa, ha un superbo altare maggiore in marmo, con cinque medaglioni raffiguranti altrettanti episodi biblici. Della chiesa originaria del Quattrocento si conservano solo la base del campanile, una croce di pietra scolpita ed una campana datata

ed Aurelio Persio. Il campanile, di stile normanno, presenta due bifore per ogni lato, ed a fianco il tiburio cilindrico con sovrapposta lanterna. Nel pronao ci sono resti dell'antica costruzione. Fu trasformata a partire dal

. Dell'antica chiesa rimane il campanile alto; il portale di Santa Maria, inserito su un precedente portale con arco a tutto sesto, che mostra alla sua destra lo stemma dei Camaldolesi che furono ininterrottamente presenti dal

Nei secoli vennero fatti numerosi interventi, spesso per riparare i danni causati dai fulmini: a causa dell'altezza della struttura e delle strutture in ferro che la rinforzavano, il campanile era diventato un

. Era l'esibizione di un equilibrista che scendeva dal campanile a una barca ancorata nel bacino di san Marco camminando lungo una fune. In seguito, probabilmente a causa di cadute, venne sostituito da una colomba di legno

mantiene intatta la struttura di un notevole sistema di fortificazioni realizzate con grosse pietre squadrate. Dell'antica fortezza rimane la torre poligonale, oggi campanile della chiesa parrocchiale. Anche qui sono conservate numerose opere pittoriche di

, che potrebbe benissimo essere ricordata dal sottopassaggio del campanile odierno... Il castello aveva la sua fratta che era appunto un luogo incolto, boscoso all'intorno o vicino a luogo fortificato:

Crolli e danni di alcuni edifici. Crollo della volta interna della chiesa della Madonna del Soccorso. Distacco della parte superiore della facciata della cattedrale di San Pelino. Danni e rischio di crollo del campanile della chiesa parrocchiale di San Martino

crollo di parte della facciata della chiesa di Santa Giusta, con caduta del campanile.Numerose abitazioni danneggiate e inagibili.Svariati crolli.Crollo di parte della montagna. Crepacci nelle strade, ad esempio via Santi Sipontini

, che portano il feretro in chiesa, affiancati da una processione con stendardi che vede in prima fila un vescovo e uno straccione. Tra le torri che spuntano oltre l'architettura si vedono da sinistra una in stile italiano, una chiesa e un campanile inglese e le torri del

situata nel centro del paese e risalente al seicento; originariamente presentava un campanile su tre livelli sul lato destro della facciata, andato successivamente distrutto e rimpiazzato da un basso campanile posto sul lato opposto del fronte. L'edificio presenta una struttura ottagonale, mentre all'interno sono presenti pavimenti in

Partito: nel primo di rosso al monte di tre colli d'oro all'italiana cimato da una croce dello stesso; nel secondo di verde al campanile della Pieve di Arezzo finestrato di nero ed affiancato da due torri pure d'oro aperte e finestrate di nero

. Contemporaneamente viene ristrutturata la cappella ducale di San Gottardo che ottiene una nuova pala d'altare e una decorazione interna di stile neoclassico. Viene salvato unicamente il campanile, giudicato un modello dell'idea di bellezza architettonica del tempo di

. Crolla il campanile di S. Stefano. Tra i progetti di ricostruzione, presentati da Guida Bombarda, Turati e Buzzi, viene scelto quello del Buzzi. Nel crollo del campanile vengono distrutte anche la vicina chiesa di S. Bernardino con l'annesso ossario. La chiesa viene ricostruita dal Buzzi negli anni successivi.

Le altre chiesette sono quelle dell'Oratorio della Beata Vergine Assunta (degna di nota e di indubbio valore artistico), nella quale sono ancora presenti in ottimo stato di conservazione sia il campanile del

. Sul colle di San Giusto sono tuttora visibili alcuni resti dei templi a Giove e ad Atena. Di quest'ultimo si sono conservate alcune strutture architettoniche nelle fondamenta della cattedrale, identificabili dall'esterno grazie ad apposite aperture nelle pareti del campanile e nel sottosuolo (tramite accesso dal Museo civico di storia ed arte di Trieste).

Si tratta di una moderna ricostruzione della vecchia chiesa settecentesca a navata unica. L'aspetto attuale troneggia su Piazza Venturi, e ricalca lo stile delle chiese romaniche abruzzesi con impianto rettangolare, con facciata sormontata da un tiburio ottagonale che funge da campanile.

(Contrada Villa San Nicola): chiesa del XVIII-XIX secolo situata nel pieno centro della contrada sparsa, con campanile a vela, facciata a capanna intonacata di bianco, ornata alla base da un solo portale a tutto sesto senza lunetta, e al centro di essa da un ordine di tre finestre a tutto sesto.

(Villa Sant'Elena): sussidiaria della parrocchia di Sant'Antonio di Padova a Villagrande, si trova nella zona industriale di San Martino-Villa Grande, e risale al primo Novecento, composta da un impianto rettangolare pseudo-romanico, con finestre laterali, facciata architravata molto semplice, e campanile a vela centrale.

: il suo campanile richiama quello della chiesa di San Nicola di Bari. La chiesa distrutta di Ragusa inoltre aveva sui muri laterali arcate cieche simili a quelle delle cattedrali di Bitonto e di Bari. Importanti anche la

Chiesa di San Giorgio a Porcareccia: chiesa del XIX secolo, in stile rurale, a pianta rettangolare, con intonacatura esterna a calce bianca, portale pseudo romanico, campanile a vela, interno a navata unica decorato da paraste laterali con capitelli corinzi, e altare monumentale a nicchia con la statua processionale.

uniche in Italia che si possono distinguere nella base dell'unico campanile a noi giunto e nel muro perimetrale alla base dello stesso, dove si distinguono, perfettamente conservate, le caratteristiche

ed il campanile, di forme analoghe a quelli del Duomo vecchio, San Domenico e San Lorenzo in Doliolo. All'interno conserva tra altre opere un Crocifisso ligneo dell'Acciaccaferri, una tavola dei fratelli Antonio e Giovanni Gentili, figli di Lorenzo d'Alessandro ed un quadro del

quando furono aggiunti la facciata squadrata e merlata e la parte inferiore del campanile, a base quadrata. L'ultima modifica significativa fu apportata nel Settecento quando fu aggiunta la parte superiore del campanile a base esagonale. A causa dell'incendio avvenuto nell'ottobre del

, architetto della Sovrintendenza. Il restauro, di stampo storicista, vide la ricostruzione in stile di alcune parti dell'edificio, avvenuta a partire da alcune tracce originali o secondo un'analogia con alcuni similari edifici del tempo. Vennero in quest'occasione inseriti diversi camini e, sul fronte orientale, un campanile a vela, provvisto di orologio. Nel corso del

la chiesa era a tre navate: quella centrale era coperta a tettoia, con l'altare maggiore ed il coro coperto a volta. In essa vi erano: l'organo, il pulpito, la fonte battesimale e il campanile con due campane. Agli inizi del

Di azzurro, al Sant'Ippolito con il viso, le braccia, le mani, le gambe, di carnagione, vestito da cavaliere romano, con tunica d'argento, mantello di azzurro foderato d'oro, con elmo di acciaio al naturale, ornato da tre piume di struzzo, di rosso, con calighe di nero, sostenente con la mano destra una chiesa munita di campanile e una casa, al naturale, il campanile coperto da cupolino, di rosso, chiesa e casa coperte dello stesso, esse chiesa e casa simboleggianti il paese di Sant'Ippolito, il Santo cavalcante il cavallo d'argento, imbrigliato d'oro e gualdrappato di rosso, il Santo tenente la briglia con la mano sinistra, il cavallo passante sulla strada lastricata, di grigio al naturale, fondata in punta e uscente dai fianchi

Da qui venne l'antica costumanza che nelle ore vespertine dello undici agosto, un ragazzino scelto a vicenda tra le maggiorenti famiglie di Roccella, parato a festa, corteggiato da quanti potevano splendidamente stare in sella, scortato dalla squadra baronale, entrava a cavallo tra lo squillo dei sacri bronzi, lo sparo delle moschetterie, e gli evviva di un popolo affollato; portava e'in mano una bandiera che andava a piantare nel campanile di santa Maria dell'Udienza, a segnale delle cominciate franchigie

sulla facciata e due antiche campane sul campanile a vela; nelle vicinanze si trovano anche i resti della prima cerchia di mura con due torri. La pieve si trova all'interno del recente parco intitolato al Cardinale

Sulle pareti del campanile si possono ammirare gli stemmi delle dominazioni succedutesi in Benevento, posti in tempi recenti, come le tavole marmoree delle facciate sud ed est, rievocanti l'estensione del

, l'antico centro abitato, venne interamente avvolto e poi ricoperto dalle lave che risparmiarono soltanto una piccola parte della chiesa di Madonna degli Ammalati e il campanile della chiesa madre. Parte della popolazione ottenne il permesso di ricostruire il

, probabilmente della struttura attuale comprendeva soltanto la facciata. Il campanile, infatti, apparteneva al convento di Sant'Antonio che si trovava nella parte del paese tutt'oggi conosciuta con il nome di

, che provocarono in particolar modo il crollo del transetto sinistro e il danneggiamento del campanile, venne completamente stravolta nel dopoguerra. I lavori di ricostruzione post bellica terminarono nel

o il teatro comunale; anche la Torre civica fu bombardata, per poi venire ricostruita in seguito. Il campanile della Basilica di San Mercuriale venne invece risparmiato dai tedeschi in ritirata, le voci del popolo indicano per intercessione e supplica del parroco don

si scontravano per le lotte di campanile, e comprende la chiesa di San Francesco, preceduta dal portico. La sua realizzazione fu affidata ai maestri Camillo di Bartolomeo di Arcidosso e Domenico da Chianciano.

Il campanile sarebbe la parte sommitale della facciata centrale. Terminava a torre, inizialmente ottagonale, forse un tamburo con una cupola a cuspide, seguendo le torri rinasvumentali delle cattedrali di

, eretto dai cistercensi nel XII secolo e poi ampliato nel corso del periodo di massima rinomanza e floridezza economica dell'abbazia (secolo XIII e XIV) si sono conservate notevoli strutture architettoniche: l'inconsueto campanile a pianta ottagonale, poggiante su una preesistente base quadrata, in stile

. Sulle attuali architetture hanno inciso una serie di interventi successivi, ad eccezione del campanile in pianta quadrangolare di epoca medievale, che dell'impianto originario mantiene la posizione visivamente arretrata rispetto alla chiesa. La

the urban complex of Florence is in itself a unique artistic realization, a chef-d'oeuvre absolute, the fruit of a continuous creation over more than six centuries. Leaving aside its museums (the Archaeological Museum, Uffizi, Bargello, Pitti, Galleria dell'Accademia, etc.), the greatest concentration of universally renowned works of art in the world is found here- the Cathedral of Santa Maria del Fiore, the Baptistery and the Campanile of Giotto, Piazza della Signoria dominated by by Palazzo Vecchio and the Palazzo Uffizi, San Lorenzo, Santa Maria Novella, Santa Croce and the Pazzi chapel, the Convent of San Marco which houses paintings of Fra Angelico, Santo Spirito, San Miniato, et'

con l'attiguo campanile in pietra bianca dotato di arco a sesto acuto che, insieme alla cupola, costituiscono i simboli identificativi del paese. All'interno ogni altare presenta decorazioni pregevoli e splendide opere di

. All'interno della chiesa, sotto le ridipinture e le decorazioni successive, completamente asportate, furono riscoperte le originali decorazioni quattrocentesche ad affresco delle navate e le decorazioni a graffio della tribuna. All'esterno, l'abside fu liberata dalle costruzioni che vi erano addossate, e fu rifatto il campanile secondo lo stile della tribuna, abbassandone l'altezza. Sempre in stile

con il prolungamento dell'edificio, la realizzazione delle navate laterali e di una nuova facciata e l'innalzamento del campanile su progetto dell'architetto Bruno Sarti commissionato da don Rodolfo Daolio.

all'interno del Casone Spena, nell'area dell'Arcopinto, un ospedale militare nell'attuale scuola Marconi, mentre furono appostate delle sentinelle sul campanile della chiesa di Santa Maria d'Ajello, utilizzata come

, poche sono le sue notizie dal passato che ci sono giunte, riguardanti l'esistenza di una cappella dedicata alla Madonna dei raccolti nel XVIII secolo. Negli anni trenta del secolo scorso la chiesa fu ampliata, ed oggi presenta un'unica navata ed un'abside, assieme ad un piccolo campanile.

Danni pesanti al patrimonio artistico locale, le strutture abitative non hanno riportato conseguenze ingenti ma molti edifici sono stati spontaneamente evacuati dagli occupanti prima dei controlli. Gravi danni al castello Lambertini (crollo della torre dell'orologio) e alla chiesa abbaziale di San Michele (danneggiamento del campanile e della cupola)

Crolli nel campanile della chiesa di San Possidonio Crolli importanti alla facciata e alle pareti laterali della Chiesa. Crollo parziale di Villa Varini, di Teatro Varini e dell'ex sede municipale. Danneggiato seriamente la palestra comunale e le scuole. Danni e crolli a numerosi capannoni (fra cui il magazzino comunale), abitazioni private e casolari di campagna. due tendopoli della protezione civile Toscana e Lazio oltre a numerosi accampamenti privati

, grazie alla presenza delle mura periferiche e di numerose abitazioni in pietra, collegate fra loro da arcate che valicano i viottoli lastricati; nel centro sorge l'antica chiesa di San Martino, oggi sconsacrata, caratterizzata dalla presenza, al centro della facciata, del campanile, che si innalza su un piccolo portico in aggetto; vi si trovano inoltre un ostello risalente al

della chiesa era la vecchia torre Alberici. Per adattarlo alla nuova funzione la parte terminale merlata era sostituita dai due piani del Sei-Settecento, il primo a pianta quadrata, l'altro a pianta tonda con cupoletta. Questo campanile viene incorporato a fine

Complesso abbaziale, che comprende il municipio con il campanile e le chiese di Santa Maria Assunta e San Nicolao e quelle della Confraternita di San Giovanni Decollato e Santa Marta, progettato e realizzato in

), e soprattutto nel grandioso ciclo figurativo che adorna il basamento del campanile: una serie di raffigurazioni che accomunano il campanile ad altre grandi imprese della scultura figurativa come i portali delle

fece al conte Simone Cofone di Acri e di Padia. Sull'edificio si trova un piccolo campanile costruito in mattoni e pavimento colorato e un bassorilievo che raffigura San Nicola che impugna una grande chiave sul portone d'ingresso.

. Come tipico dell'architettura gotica lombarda, la facciata era decorata da elementi alternatamente in cotto e in marmo a creare un contrasto cromatico, come il rosone in marmo bianco o le monofore e bifore in cotto e marmo. La chiese presentava inoltre un campanile poligonale simile a quello della chiesa di San Gottardo in Corte

La nuova chiesa, progettata da Eiermann, si compone di quattro edifici costruiti in cemento, acciaio e vetro, raggruppati intorno alle rovine: una grande sala ottagonale ad ovest, una sala a est, una torre a pianta esagonale e una cappella nel lato nord-est. Per via della loro forma, la chiesa nuova e il campanile sono stati ribattezzati dai berlinesi rispettivamente

I quattro campanili angolari sorgono a imitazione dei minareti secondo i canoni architettonici di stile islamico e accompagnano il primitivo torrione campanario. In epoca altomedievale il campanile oltre alle funzioni liturgiche svolge funzioni strategiche come torre d'avvistamento e via di fuga. Infatti una rete di cuniculi sotterranei dalla la cripta e archiponti aerei, dei quali oggi ammiriamo le riproduzioni delle stupende arcate ogivali di via Bonello, collegano il corpo della cattedrale al palazzo vescovile passando per il campanile, passaggi che consentono di riparare nel vicino

Dallo scavo fu possibile, inoltre, confermare che la cosiddetta Torre di Sant'Antonio, inserita nelle mura meridionali della futura cittadella (oggi all'ingresso del Giardino Scotto), era in origine il campanile della chiesa di Sant'Andrea

, costruita ex novo sulle ceneri della vecchia struttura settecentesca, andata distrutta, della quale rimangono solo le campane e parte del campanile. Dagli anni sessanta, si assiste per circa un ventennio ad una forte espansione dell'edilizia turistico-residenziale, costituita da ville, residence ed alberghi, non sempre in regola con le vigenti norme. Ruolo rilevante contro gli abusi di quel periodo fu dell'allora sindaco

Staccato dalla Cattedrale si staglia il sontuoso e caratteristico campanile, risalente anch'esso all'XI secolo. La forma cilindrica (che richiama gli influssi ravennati riconoscibili ad esempio nel campanile di

Piazza Leopardi, meglio conosciuta come piazza dei Galli si apre davanti la cinquecentesca Porta Romana. Deve l'aspetto odierno all'impianto di urbanizzazione settecentesco, all'epoca della costruzione del campanile del

, che dalla collina vegliava sul piccolo centro abitato. Questa cappella, ancora esistente, si trova tra la chiesa ed il campanile. L'attuale chiesa e il convento (oggi Palazzo Municipale) vennero edificati a partire del

partito semitroncato: nel primo di azzurro, al campanile della chiesa di San Leonardo in Serramanna, ottagonale, di oro, tre lati visibili, finestrato di sette, di nero, tre finestre tonde in alto, tre finestre con arco a tutto sesto a mezza altezza, una finestra con arco a tutto sesto, in basso, esso campanile cimato dalla piccola croce di nero e fondato sulla pianura di verde; nel secondo, d'argento a due pali di nero; nel terzo, di rosso, alle due teste di moro, affrontate, di nero, bendate di argento

la vertigine e la paura di precipitare nel vuoto (dalle scale interne e dall'esterno del mulino, dal cornicione dell'albergo, dal campanile) sottolineata dalle inquadrature e dall'angolatura delle riprese in soggettiva.

. Fino al XVII era inoltre presente un campanile addossato alla chiesa, poi sostituito con quello a vela che vediamo ancora oggi. All'interno sono custodite opere di notevole interesse: due affreschi della

del portone si leggono le iniziali R. M. del suo proprietario. Originariamente ad un piano, fu sopraelevato sull'ala di nord-est fino a culminare in una caratteristica torretta, quasi a competere in altezza con il campanile della Chiesa madre di S. Rocco che si innalza sul lato opposto della piazza. Una foto scattata nel

I maggiori punti di interesse di questo paese sono la chiesa parrocchiale, la torre del campanile (originariamente la torre di difesa) ed il Monte Castello sul quale sorge la cappella di Maria Ausiliatrice, iniziata nel

, la chiesa di Sant'Agostino conserva ancora oggi dei caratteri spiccatamente gotici come l'abside, il transetto est e il campanile appuntito e slanciato. La sua edificazione ebbe inizio sotto gli auspici del popolo e della congregazione cittadina di Carmagnola nel

Sulla cima del campanile il dramma sembra concludersi con un bacio appassionato, ma all'improvviso un'ombra misteriosa e lugubre spaventa Judy, che precipita nel vuoto come la vera Madeleine. Una suora compare e, suonando la campana, recita un

Il motivo della spirale, centrale nel film, emerge fin dai titoli di testa realizzati da Saul Bass. Si ripresenta nello chignon di Madeleine, nei cerchi concentrici delle linee del tempo nel tronco di sequoia, nella scala a chiocciola del campanile della missione, negli incubi di Scottie ricaduto nella sua malattia.

e riprende molte scene e scenari di questo film rivisitati in chiave comica. Il film ha ispirato il set della torre del campanile, le vertigini del protagonista, la grafica della locandina, e il vestito grigio di Vittoria Brisbane (somigliante a quello del personaggio di

per molti secoli. In questo Periodo fu costruito il Forte di Mutin e fu istituito, per ripristinare la religione cattolica, un convento dei Gesuiti di cui rimane traccia di un campanile ottagonale. Con il

demolendo il campanile della chiesa di Sant'Ambrogio per riutilizzarne i materiali. Con un'analoga costruzione dall'altra parte del Sile, dove oggi sorge l'ospedale, doveva bloccare le imbarcazioni dei

Sui due lati della base del campanile che danno all'interno della chiesa, sono presenti vari reperti antichi, tra cui due frammenti di un sarcofago o di un altare a cassa; a fianco a questi vi sono un

. Il progetto di Guarini dovette tener conto di un corpo preesistente da completare e dal diverso orientamento dello spazio esterno, per cui la facciata presentava un'insolita rotazione, risolta con l'introduzione di un campanile in posizione asimmetrica. La facciata a vari ordini sovrapposti, dalla sagoma

, il campanile doveva avere forma quadrangolare e sorgeva al lato destro rispetto alla chiesa, che si presentava avere solo due di tre navate originarie. D'altra parte un'ulteriore raffigurazione del campanile dell'antica chiesa dell'

gli ufficiali serbi jugoslavi presero possesso della Chiesa cattedrale per uso militare, allontanando le suore e il parroco. Installando un radar aereo sul campanile, provocarono il bombardamento della chiesa e delle case circostanti da parte della NATO

, che amministrano ancora oggi la parrocchia. Essi ampliano la chiesa ed il convento e realizzano il nuovo campanile, sfruttando un'antica torre di avvistamento guelfa utilizzata dal capo della fazione

La Torre di S. Michele. Il campanile della chiesa presenta caratteristiche belliche tipiche di una torre di osservazione e segnalazione. In origine era staccato dalla chiesa, successivamente ampliamenti della stessa lo integrarono all'edificio.

, uno dei rami emiliani del movimento. Il passaggio fra due organizzazioni di opposto schieramento politico fu visto con sospetto da entrambi i gruppi ma presto Campanile divenne uno dei leader del gruppo di sinistra, mentre presso i

chiesa di Santa Maria degli Angeli, costruita alla fine del XVII secolo, con interessanti dipinti all'interno, mentre all'esterno presenta, oltre al portale con un timpano circolare, un'ampia ed elegante finestra a ventaglio e un campanile quadrangolare;

, permette di avere una visione del Palazzo a quel tempo, privo rispetto ad oggi solo dell'ultimo piano delle due ali laterali e del campanile a vela di sinistra. Questi ultimi elementi vennero aggiunti solo nel

, edificata tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, sorge su un promontorio, isolata dal resto del paese. Presenta una facciata a capanna tripartita con due ordini di lesene agli angoli. Sulla sinistra della chiesa sorge il campanile a pianta quadrata in mattoni a vista

, con la torre medievale riconvertita come campanile. Abbandonata in seguito alle leggi napoleoniche, venne utilizzata come ricovero per gli ammalati di colera, palesando un grave degrado. Venne rivalutata a partire dal

, oggi l'unica chiesa officiata nell'isola. Famoso il suo campanile, caratterizzato da una forte pendenza dovuta al parziale cedimento dei suoi basamenti, fondati, come alcune parti di Venezia, su palafitte. All'interno di pregevole fattura la

. La chiesa era inizialmente dedicata a santa Chiara, da cui il nome della via omonima. La struttura presenta una facciata con piccolo rosone e archetti pensili e un piccolo campanile medievale in mattoni.

vennero realizzati diversi interventi alla pavimentazione della sala ed al prospetto principale. Nello stesso periodo l'antica piccola chiesa che era stata utilizzata sino agli anni venti poi riconvertita ad altro uso fu demolita, col suo campanile.

nella frazione di Orco, presso l'omonimo colle. Costruita tra il XII e il XIV secolo, presenta al suo interno pregiati affreschi del Quattrocento e del Cinquecento. L'adiacente campanile, a due ordini di bifore, venne eretto nel XIV secolo.

latine e altri reperti. In loco rimangono il coperchio di un sarcofago con scene di caccia, astragali e fogliette (all'interno del campanile di San Lorenzo in una nicchia a livello del pavimento), un'

Crolli e danni di alcuni edifici. Crollo della volta interna della chiesa della Madonna del Soccorso. Distacco della parte superiore della facciata della cattedrale di San Pelino. Danni e rischio di crollo del campanile della chiesa parrocchiale di San Martino.

Il colle e forte San Leonardo devono il loro nome alla chiesa e monastero di San Leonardo in Monte Donico. Il complesso di epoca romanica, oggi sconsacrato, ospita la villa Caperle Arrighini Gerard, pur conservando il campanile e le forme dell'antico edificio religioso, visibili a lato di viale dei Colli all'incrocio con via San Leonardo e, a valle, da lungadige Catena. Monte Donico (o

quando, a seguito di una legge, vennero incamerati dal demanio. Da quell'anno, i contadini della zona cominciarono ad abbattere l'abbazia e utilizzarne le pietre dei muri per costruire case e circondare campi ed orti. Dell'abbazia del Sagittario ora resta in piedi, ma cadente, il campanile. Della grancia di Ventrile si notano i ruderi delle mura e del campanile.

Appena l'orologio del campanile segna le ore tredici, suona la campana dell'orologio stesso e puntualmente il fercolo esce dalla chiesa tra le acclamazioni dei devoti e lo sventolio dei loro fazzoletti bianchi. Subito parte un forte spettacolo pirotecnico, inizialmente con la caratteristica

venne demolito il campanile che era stato costruito sopra le colonne superstiti del tempio, a causa delle sue precarie condizioni statiche. Altre indagini e saggi furono condotti ancora da Saponieri, insieme all'architetto francese Joseph Toussaint Uchard nel

, si apprestarono frettolosi lavori di restauro che portarono alla demolizione delle prime due cappelle della navata destra. In quell'occasione venne rinvenuta, sulla parete del campanile, un frammento di affresco del Cinquecento, oggi quasi totalmente dilavato dalle intemperie. Si intervenne anche sulle linee della facciata, chiudendo le porte laterali e sostituendo il lunettone tardo barocco con un

, della struttura conventuale e dell'annessa chiesa. In questa relazione risultava che il convento aveva quattro sezioni e il braccio ovest era interamente costituito dalla chiesa conventuale. Questa chiesa, la cui facciata corrispondeva all'entrata principale dell'odierna struttura, era di grandi dimensioni e al suo ingresso presentava un ampio atrio che dava accesso alla navata centrale e nelle navate laterali erano presenti nove altari oltre al maggiore della navata principale, mentre il campanile venne distrutto dal sisma sopracitato

. Caratteristica che, insieme alla costruzione in mattoni (e non in pietra come usuale a quell'epoca), rende questo campanile unico nell'architettura ligure di quel periodo e conferisce un fascino particolare sia alla chiesa che al contesto delle piazze prospicienti.

della quale realizza il campanile, il tamburo, la cupola e la lanterna. Il suo intervento consistette nel portare a compimento le strutture inferiori completando le facciate laterali e nel sovrapporvi una cupola.

, demoliti gli altari laterali e la sacrestia ottocentesca, aperte le finestre tamponate del campanile, e venne rifatta la decorazione parietale dell'abside; inoltre, scavando sotto il pavimento dell'

Tuttavia, contrariamente alla leggenda, il complesso del convento di Smolny venne lasciato senza un campanile per volere dell'architetto Rastrelli e non per la mancanza di fondi (la costruzione della torre campanaria venne sospesa nel

venne addirittura eretta una piccola torre campanaria al sommo della facciata, sormontata in cima da una palla di rame dorato e da una bandiera metallica. Vi vennero trasferite le campane del vecchio campanile e ne vennero fatte fondere di nuove, in sostituzione di quella ritenuta inutile e venduta nel




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Ultimo aggiornamento pagina:

04 Agosto 2021

02:40:33