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Frasi che contengono la parola clemente

, combattuta nella vallata sottostante il castello ad est dal significativo nome di Valle dei Morti. Il feudatario di Marino Giordano Orsini si era schierato con l'antipapa, ed ospitava nel castello i mercenari francesi al soldo di Clemente VII guidati dal conte di Montoje: dall'altra parte, a

, e Clemente, nel secolo successivo. La chiesa russa nel periodo kievano divenne rapidamente titolare di vasti possedimenti terrieri, diventando una figura di primo piano a livello politico; gestiva tutte le problematiche riguardanti la cura dei malati e l'istruzione, e la legislazione canonica non riguardava solo i religiosi, ma estendeva la sua sfera di influenza a tutto il popolo, soprattutto riguardo alle questioni

, si basava strettamente su quanto riportato dalle Sacre Scritture. Era, inoltre, un convinto assertore della duplice natura di Cristo. Cristo era l'Uomo-Dio che ci beneficia sia come Dio che come uomo. Clemente, evidentemente, vedeva Cristo come una Persona (il Verbo). Fozio accusava Clemente anche di

Tra il XVIII e XIX secolo furono costruiti a Balestrate molti palazzi e dimore di particolare interesse storico e artistico, appartenuti alle famiglie Barretta, Bommarito, Chimenti, Clemente, Evola-Velez, Farina-Viviano, Finazzo, Garofalo, Giordano, Petruso, Morici, Rizzo, Rocca, Taormina, Tuzzo e Valenti.

Una delle prime iniziative del nuovo papa fu quella di perorare la causa della pace tra i regnanti cristiani. Lo scopo ultimo di Clemente VII era fare in modo che i re cristiani si alleassero tra loro in una vasta coalizione contro il

Nei periodi in cui non dovette dedicarsi al governo della Chiesa, Clemente VII fu un generoso patrono delle arti. Spesso tenne i rapporti con gli artisti per mezzo del suo Guardarobiere e Maestro di Camera

, che si trovava in Crimea per evangelizzare i popoli slavi, rinvenne in un tumulo (non in una tomba subacquea) delle ossa e un'ancora. Immediatamente si credette che queste fossero le reliquie di Clemente. Trasportate a Roma da Cirillo, furono deposte da

con il fratello maggiore di Francesco Stefano, Leopoldo Clemente. Con la morte improvvisa di Leopoldo Clemente, a ogni modo, Carlo prescelse il fratello minore come suo futuro genero. Francesco Stefano fu per questo educato a

Padre Rosario da Aliminusa, inoltre, in relazione alla nomina - da parte della Santa Sede - di padre Clemente da Santa Maria in Punta quale amministratore apostolico destinato a gestire la situazione giuridico-economica dei beni della

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso e la lode appartiene ad Allah, il Signore dei due Mondi, e che il Saluto di Dio vadano a Mohammad ed alla sua pura progenie ed ai suoi compagni vicini e chi li ha seguiti nel bene, fino al Giorno ...

sarebbe riconoscibile nell'ambiente in seguito trasformato nella basilica sotterranea di San Clemente, caratterizzato da una grande sala, probabilmente divisa in due o tre navate da file di pilastri e colonne, comunicante attraverso aperture con l'esterno dopo aver attraversato cortili e portici. Lo sviluppo architettonico di quest'ambiente portato alla luce dagli scavi fa supporre che l'edificio sia identificabile col

, per esortarlo a essere clemente con gli attentatori del padre. Ma la richiesta non ha seguito: i colpevoli vengono impiccati e il nuovo zar instaura un regime repressivo con deportazioni e massacri, avvalendosi dell'

Giardini Comunali di via Metabo: situati in vicinanza della Basilica di S.Clemente, sono abituale ritrovo di bambini e famiglie dell'area Sud del centro cittadino. Arredati con fontane, panchine, aiuole e giochi per bambini rappresentano un'area preziosa

Fry BG, Wroe S, Teeuwisse W, van Osch JP, Moreno K, Ingle J, McHenry C, Ferrara T, Clausen P, Scheib H, Winter KL, Greisman L, Roelants K, van der Weerd L, Clemente CJ, Giannakis E, Hodgson WC, Luz S, Martelli P, Krishnasamy K, Kochva E, Kwok HF, Scanlon D, Karas J, Citron DM, ((Goldstein EJC)), Mcnaughtan JE, Norman JA,

Clemente VII si trovava costretto a passare dalla parte dell'imperatore. Lannoy condusse poi il prigioniero da Carlo V e, capeggiando una fazione fiamminga-borgognone a corte, convinse l'imperatore a firmare con Francesco I il

guardava a Sparta in una maniera assai confusa e dubbiosa, per le sue stranezze ed apparenti contraddizioni, soprattutto al riguardo della politica che attuavano nei confronti della loro popolazione femminile, percepita come assai originale quando non assurdamente clemente

, ove ad attendere c'erano Franca Faldini, la figlia Liliana con il marito, Eduardo Clemente e Mario Castellani, che per via della straripante folla decisero di non assistere alla funzione religiosa e raggiunsero direttamente in auto il cimitero.

Approfittando della sua influenza sul pontefice, il re di Francia volle processare e far condannare Bonifacio VIII. I legati di Filippo fecero pressione su Clemente per riaprire le accuse di eresia mosse da

Clemente intendeva di scrivere un solo libro su questo argomento; ma da questo sorsero almeno altri sette libri, senza aver trattato tutte le questioni che si era proposto. La mancanza di certe questioni fondamentali che aveva promesso di affrontare in modo definito, ha portato gli studiosi a domandarsi se abbia scritto un ottavo libro, come sembra leggendo

La scuola della Majella o di San Liberatore, i cui maestri originari del lazio attorno Montecassino furono chiamati dall'abate Desiderio per i cantieri di San Liberatore alla Majella, San Clemente a Casauria, San Pelino e San Panfilo

di Nicodemo, Roberto e Ruggero, maestri scalpellini che realizzarono gli splendidi amboni delle principali abbazie abruzzesi di San Clemente a Casauria, Santa Maria in Valle Porclaneta, Santa Maria del Lago, San Paolo di Peltuino, Santa Maria di Bominaco, San Bartolomeo di Carpineto e Santo Stefano di Cugnoli

Il Castello: non si hanno molte notizie di questa struttura, che si trova nel cuore del centro storico, al confine con il borgo di Lama Vecchia, quasi franato del tutto. Il castello sorge su un'altura, cerniera tra la vecchia Lama e quella nuova sviluppatasi nel XVII secolo, attorno l'attuale piazza Umberto I, con la parrocchia di San Nicola e San Clemente. Oggi del castello rimangono ruderi dell'impianto irregolare, compreso tra via Castello e via Forno vecchio, pare che prima della distruzione degli alleati mediante bombardamento, il castello fosse una residenza gentilizia, rimaneva solo una torre di guardia ancora oggi conservata, mentre attorno si trovano i ruderi delle mura.

Doria aveva trasferito sul mare il principio delle compagnie di ventura e si era creato una flotta, che metteva a disposizione del miglior offerente. Clemente VII progettava di cacciare spagnoli ed imperiali dall'Italia. La

Le care lettere. Anceschi, Bonanni, Calvino, Caproni, Ciampi, Clemente, Debenedetti, De Robertis, Flora, Fortini, Ginzburg, Mariani, Marin, Migliorini, Montale, Ravegnani, Rosa, Sansone, Sereni, Silone, Solmi, Timpanaro, Tosi

gli atti processuali hanno completamente scagionato da qualsiasi accusa di depistaggio l'allora comandante Claudio Clemente. Perizie accurate svolte dalla Beretta, hanno acclarato che le pistole in dotazione quella sera a Stefano Miscali e Claudio Sorrentino non hanno mai sparato

Clemente VII si trovava costretto a passare dalla parte dell'Imperatore. Lannoy condusse poi il prigioniero da Carlo V e, capeggiando una fazione fiamminga-borgognone a corte, convinse l'Imperatore a firmare con Francesco I il

consideravano Cleto ed Anacleto la stessa persona, ma non concordavano per l'ordine di successione dei primi papi: Ireneo elencava, nell'ordine, Lino, Anacleto e Clemente, ma Agostino e Ottato elencavano Lino, Clemente e Anacleto.

nella Cappella Paolina in Vaticano. Erano divisi in vari gruppi: i nove nominati da Sisto V si fronteggiavano ai trentotto di Clemente VIII, seguivano i sette di Pio IV e di Gregorio XIII e i cinque di Gregorio XIV.

ai Mendicanti) scrive al Capitolo a nome di papa Clemente V. L'Ordine viene richiamato a proposito della formazione troppo superficiale offerta ai nuovi frati, della eccessiva larghezza nell'ammissione dei

il Tribunale di Roma ha condannato Marini a dieci anni per il cosiddetto affare Telekom Serbia, per reati che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di documentazione falsa e contraffatta a diversi episodi di calunnia, con risarcimento dei danni a Francesco Rutelli, Donatella e Lamberto Dini, Walter Veltroni, Piero Fassino, Clemente Mastella e Romano Prodi, all'epoca dei fatti premier.

e difensori inoltrarono richieste di clemenza al pontefice ma Clemente VIII, preoccupato per i numerosi e ripetuti episodi di violenza verificatisi nel territorio dello Stato, volle dare un severo ammonimento

L'anno successivo alla battaglia la sua tomba e la bara furono aperte e, secondo Snorri Sturluson, il corpo era ancora intatto e capelli ed unghie erano cresciuti costantemente. La bara fu portata presso la chiesa di San Clemente a Trondheim. Olav fu venerato come santo e gli fu dato il nome di (

La stanza, un tempo adibita a soggiorno, contiene pannelli didattici con fotografie di Francavilla al Mare, dell'eremo di S. Vito Chietino, dell'abbazia di S. Clemente a Casauria. del castello di Casoli, oltre a lettere e citazioni di opere del D'Annunzio. Vi sono inoltre due litografie di

(I secolo d.C.) esisteva una pusterla, situata tra Vicolo delle Quaglie e Vicolo del Cantoncello che costeggiavano le mura stesse. Davanti alle mura tra Via del Bottonuto e Via San Clemente si estendeva una banchina di porto affacciata ad un laghetto, il cosiddetto

tra le moderne via del Bottonuto e via San Clemente si estendeva una banchina di porto affacciata ad un laghetto che consentiva l'attracco in corrispondenza della moderna via Larga, lungo la quale scorreva il Seveso

Clemente VII, che aveva ereditato l'alleanza con Carlo V dal suo predecessore Adriano VI, si convinse che l'Imperatore fosse sul punto di essere sconfitto definitivamente. Per non esserne travolto, rischiando magari una nuova perdita della Signoria di

. A Penne i cittadini, sebbene da una parte fosse ancora evidente il tipico sentimento secolare di ribellione popolare al potere, dall'altra si considerarono i De Caesaris come una famiglia maledetta. Clemente fu assolto, esiliato a

. L'idea fu concepita da Clemente Ciavattini, un anziano contadino di Campocavallo, che decise di dar vita al progetto con l'aiuto dei suoi figli Basilio, Cesare, Isidoro, Vincenzo e Marino e di altri agricoltori della zona, tra cui Enrico Gatto e Giulio Alessandrini. Alla realizzazione dell'evento parteciparono anche le donne delle loro famiglie, che non ebbero affatto un ruolo marginale.

Nelle intenzioni dei promotori del progetto, l'Arco Clementino avrebbe dovuto oscurare la vista del pagano Arco di Traiano: sul suo attico avrebbe dovuto essere collocata la statua benedicente di Clemente XII (come testimoniano i disegni originali del Vanvitelli

Sulla vera storia del Beato Clemente Generale dell'Ordine Eremitano di S. Agostino. Trattato storico del Signor Curato Erasmo Bartolini colla confutazione degli errori, che le sono stati opposti dal Signor Stefano Bellini Canonico della Santa Chiesa Osimana

La vita di San Zanobi, vescovo fiorentino volgarizzamento del buon secolo della vita toscana, altra di F. Gio. Maria Tolosani inedita, quelle di Lorenzo arcivescovo d'Amalfi e di Clemente Del Mazza e la storia in ottava rima scritta da Bernardo Giambullari

non si hanno delle interpretazioni del verso in forma trinitaria anteriori al VI secolo ma gli studiosi Spuri ritengono che l'interpretazione di Clemente Alessandrino in chiave salvifica e Origene nel PSalm siano i primi arcaici tentativi in tal senso e siano stati ripresi questi per poi le interpretazioni di Agostino e altri (Molti fanno questa allegoria:Eucherio) Fonti cercare altri autori che fanno l'allegoria(VI-X secolo):Cassiodoro, Scotti Anonimi,.

Ai dibattiti, animati principalmente dall'abate stesso, da Bonifacio Agliardi e Clemente Rivola, interveniva un numero sempre crescente di partecipanti, obbligando il trasferimento delle discussioni nel

nella cappella di Palazzo Muti e ricevette i nomi di Enrico Benedetto Tommaso Edoardo Maria Clemente Francesco Saverio. Dalla nascita, in pretesa, gli vennero imposti i titoli di principe d'Inghilterra, Scozia, Francia e Irlanda. Suo fratello maggiore era

. La sua entrata nello staff del County Hospital avviene in maniera inusuale, presentandosi come un qualsiasi paziente con dolori al petto, in modo da testare la competenza dei suoi colleghi. Clemente proviene da

, Elisabetta pretese da papa Clemente VI il ritiro delle sue disposizioni e l'autorizzazione all'incoronazione di Andrea. Pare inoltre che Elisabetta avesse lasciato a suo figlio un anello, che avrebbe dovuto proteggerlo dai pericoli di morte per avvelenamento o per arma da taglio.

IN HAC SACRA SANCTI AUGUSTINI AEDE / VENERABILES SERVI DEI / ANTONIUS MARIA ZACHARIA / BARTHOLOMAEUS FERRARIUS / ET IACOBUS ANTONIUS MORICA / CIRCA ANNUM MDXXX / OFFICIA PIETATIS EXRCENTES / DIVINI SPIRITUS AFFLATU / CONGREG.CLER.REG.S.PAULI / PRIMA DUXERE LINEAMENTA / QUI DEINDE ANNO MDXXXIII / A CLEMENTE VII CONFIRMATO INSTITUTO / IN COLLEGIO S.BARNABAE / EX POPULORUM CONSENSU / BARNABITAE VOCATI SUNT

La scuola della Majella o di San Liberatore, i cui maestri originari del Lazio attorno Montecassino furono chiamati dall'abate Desiderio per i cantieri di San Liberatore alla Majella, San Clemente a Casauria,San Pietro ad Oratorium, San Pelino e San Panfilo

Vasai e vasellame a Pisa tra Cinque e Seicento. La produzione di ceramica attraverso fonti scritte e archeologiche. Con testi di C. Capelli, G. Clemente, M. Febbraro, A. Fornaciari, D. Stiaffini. I edizione

. Altri edifici religiosi presenti nell'area, anche se non direttamente connessi alla casata, erano quelli adibiti al culto di San Michele, San Pietro in Vincoli, San Iacopo de Mercato, San Sebastiano, San Felice, San Bartolomeo degli Erizi e San Clemente

pontificia di cui egli era divenuto comandante, Clemente ebbe fin da giovane una notevole inclinazione al mondo degli affari e dell'imprenditoria, in gran parte basato sul vasto possedimento di beni fondiari che la sua famiglia aveva nell'area dei

vi invitai a deporre le armi, nel corso della guerra fui verso di voi spesso clemente: diedi le dovute garanzie ai disertori, fui leale verso i supplici, risparmiai molti prigionieri evitando loro inutili torture, accostai le macchine alle vostre mura contro voglia, frenai i miei soldati assetati del vostro sangue, e dopo ogni vittoria chiesi a voi la pace quasi fossi io lo sconfitto.

Flavia Domitilla, virgo Romana, Titi et Domitiani Imperatorum neptis, cum sacrum virginitatis velamen a beato Clemente Papa accepisset, ab Aureliano sponso, Titi Aurelii Consulis filio, delata, quod christiana esset, a Domitiano Imperatore in insulam Pontiam est deportata, ubi in carcere longum martyrium duxit. Demum Tarracinam deducta, iterum Christum confessa, cum semper constantior appareret, sub Traiano Imperatore, iudicis iussu incenso eius cubiculo, una cum Theodora et Euphrosyna virginibus et collactaneis suis, gloriosi martyrii cursum confecit, nonis maii: quarum corpora integra inventa, a Caesario Diacono sepulta sunt. Hac vero die duorum fratrum ac Domitillae corpora ex Diaconia sancti Adriani simul translata, in ipsorum Martyrum Basilicam, tituli Fasciolae, restituta sunt

Clemente VII, che aveva ereditato l'alleanza con Carlo V dal suo predecessore Adriano VI, si convinse che l'Imperatore fosse sul punto di essere sconfitto definitivamente e per non esserne travolto, rischiando magari una nuova perdita della Signoria di

A questo punto Clemente VII, avendo sconfitto militarmente un cardinale filoimperiale, per giunta con l'aiuto degli avversari storici dell'Imperatore, dovette giocoforza schierarsi apertamente con il Re di Francia.

Nel corso dei colloqui romani tra Papa Paolo III e l'Imperatore, quest'ultimo ebbe la sensazione di trovarsi di fronte ad un soggetto animato da spirito nepotistico come non si era visto da tempo nella Chiesa. Infatti, i predecessori Leone X e Clemente VII, in quanto appartenenti alla famiglia

e del glagolitico corsivo alla Scuola di Preslav. Secondo altre versioni dei fatti il nuovo alfabeto venne creato alla Scuola di Ohrid da San Clemente di Ohrid, uno studioso bulgaro e discepolo di San Cirillo e Metodio.

, e padre del Clemente martirizzato. Flavia Domitilla, moglie del martire era una nipote sia di Vespasiano, che di Tito e Domiziano. Il console e sua moglie ebbero due figli Vespasiano e Domiziano che ebbero come tutore




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

02:17:19