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Frasi che contengono la parola castelli

Le fortificazioni del Lago di Como: atti delle giornate di studio dirette da Mariuccia Belloni Zecchinelli. IX tavola rotonda dell'Istituto dei castelli (I.B.I.). Sezione Lombardia. Villa monastero di Varenna, Lago di Como

), luoghi ove sono presenti beni monumentali, musei e zone archeologiche, numerosi castelli ed alcuni esempi dell'arte barocca (con riguardo, particolarmente, a Mazzarino, che fa parte del Distretto Turistico Sud-Est e che potrebbe ottenere un riconoscimento

La preposizione articolata 'SU': su nu 'sul, sullo', su na 'sulla', su ne 'sulle', su ni 'suoi, sugli' es. su nu castello 'sul castello', su na casa 'sulla casa', su ni castelli 'sui castelli', mentre davanti ai nomi pronunciati per vocale es. su nill'ommini 'sugli uomini', su nill'anime 'sulle anime'

. Le terre dei nobili inglesi ribelli furono confiscate e alcuni di essi fuggirono in esilio. Per controllare il suo nuovo regno concesse terre ai suoi seguaci e fece costruire castelli in punti strategici del regno. Altri effetti della conquista inclusero la corte e il governo, l'introduzione della

. Questa ondata di panico spinse i contadini ad armarsi di forche, falci e altri utensili; in cerca di maggiore protezione, si recarono in massa al castello del signore locale per ottenere fucili e polvere da sparo, ma qui finirono per sfogare la propria rabbia verso i poteri dominanti, esigendo i titoli signorili (documenti che stabilivano la dominazione economica e sociale dei loro proprietari) per poterli bruciare; in alcuni casi il signore o i suoi uomini si difesero con la forza, in altri vennero assassinati e alcuni castelli furono saccheggiati o bruciati. A testimonianza del difficile momento che il feudalesimo stava attraversando,

Con certezza la recente bibliografia consente in primo luogo di stabilire che l'operetta fu il risultato di un lavoro d'equipe, che coinvolse, di volta in volta, Galileo Galilei, il padre benedettino di Santa Giustina Girolamo Spinelli, il Querenghi e forse anche l'altro grande allievo benedettino di Galileo a Padova, Benedetto Castelli.

, fornendo una base sicura da cui raccogliere le tasse sul commercio. Fu il primo re danese a governare Copenaghen. Valdemaro IV fu in grado di conquistare o acquistare altri castelli e fortezze fino alla ritirata degli Holstein dall'isola a seguito della presa armata di

), due forti castelli variamente coinvolti nelle guerre tra Ascoli e Fermo e tra Chiesa e Impero. Dal Duecento in poi furono soprattutto le vicissitudini di Ascoli e Fermo a segnare la storia del potere e delle istituzioni nella Marca tra la caduta degli

Impostazione tipica di un galeone del XVI secolo. Si possono osservare i diversi ordini di ponti, dal basso verso l'alto si trovano le sentine, dove veniva normalmente posizionata la zavorra equilibratrice di sabbia e pietre, i ponti di stiva, dove si caricavano le merci e materiali di ricambio, il primo ponte di batteria, il ponte di coperta ed i castelli. Da notare le pompe di sentina che servivano per svuotare lo scafo da eventuali infiltrazioni d'acqua.

. Durante il regno di Francesco I tuttavia si raggiunge una maggiore consapevolezza dell'edilizia rinascimentale. Qui i castelli si riempiranno di losanghe, di lucernai in stile rinascimentale, alternati a tratti con quelli in stile gotico. Esempi di questo periodo sono

Ciononostante, nei secoli successivi vi fu una fioritura di questa tipo di chierici che sovente aiutavano i vescovi locali nel disbrigo dei loro faccende, riuscendo a stabilirsi nei castelli di qualche cavaliere e ad ottenere un riconoscimento del loro

Durante il regno di Stefano i baroni avevano sovvertito gli affari di stato per minare il controllo del monarca sul reame; Enrico II vide come suo primo compito quello di ribaltare questo spostamento di potere. Ad esempio, Enrico fece abbattere i castelli che i baroni avevano fatto costruire senza autorizzazione durante il regno di Stefano mentre lo

, essenziale sbocco per dominare il Mediterraneo occidentale), mentre la zona che intersecava l'Arno con la Valdera era difesa dai castelli di Appiano, Petriolo, Montecuccoli ed infine, per ordine di fondazione, quello di

o a Rocca Santa Maria. Siccome questi due castelli erano molto distanti e inadeguati per accogliere tutta la popolazione, la badessa Berta di San Sisto e il vescovo di Modena Gottofredo, decisero di costruire sulla spianata superiore del colle di Fiorano un castello con torre centrale e alcuni edifici raccolti dentro una cerchia di mura

. Tours ancora oggi si caratterizza per i grandiosi monumenti sorti durante quel periodo, quando furono costruite numerose dimore private e castelli, in parti riuniti sotto la generica denominazione di

Il sistema delle ville medicee costituisce un vero e proprio microcosmo attorno al quale si svolgevano i rituali della corte medicea. Spesso sorte al posto di antichi castelli, tali ville esprimono al massimo l'alto livello di architettura rinascimentale e barocca raggiunto in

, che comportava la realizzazione di oggetti ad uso quotidiano con l'abbellimento di dipinti di argomento pastorale o bucolico, che pian piano assunse una chiara connotazione artistica. Botteghe sorsero a Loreto e Castelli, rappresentate dalle famiglie

, August Essenwein ha visto la fune come un sistema di accesso comune. Ad esempio, nelle sue numerose incisioni di artisti sui castelli medievali, si possono spesso vedere persone sollevate su torri usando un semplice argano. Il ricercatore di castelli, Otto Piper, lo ha messo in dubbio, tuttavia, nella sua nota opera

e circondata da giardini ed edifici fortificati. Tutta la struttura era incastonata dentro massicce mura in pietra e circondata da profondi fossati. Gli interni bui dei castelli erano spesso decorati da artisti, mentre le stanze erano separate da

Il viaggio aereo dell'illustre Cavaliere Milanese Don Paolo Andreani esposto dal Canonico Carlo Castelli in una lettera diretta al Sig. Faujas de Saint Fod celebre istorico delle esperienze ariostatiche

di Ruggiero II d'Altavilla re di Sicilia e allora il suo dominio comprendeva, tra l'altro, i territori e castelli di Guallo, Trivento, Capri, Ravello, Scala, Fratta, Gerula e Pogerula (Alessandro di Telese,

La tecnologia delle fortificazioni verticali iniziata nell'XI secolo aveva portato alla proliferazione di castelli in tutta Europa spostando la bilancia dell'equilibrio tra difesa ed attacco in favore della prima.

la base del Castello di Bellaguardia presenterebbe i caratteri di una costruzione romana; questo fatto, unito alla particolare posizione strategica del colle dei castelli, posto alla confluenza di importanti vie di comunicazione (la

. In questi anni di disordini e di guerre i castelli mantengono un ruolo importante come presidio militare a difesa del paese e non subiscono comunque danni fisici di particolare importanza. Come nel caso di altri castelli della zona, quali

Torri. Lungo tutto il territorio di Poggio Renatico, a partire dall'alto Medioevo sono state costruite dai bolognesi nell'arco dei secoli numerose torri e castelli, sia come presidio della pesca e dei trasporti lungo le vie d'acqua, sia come controllo dei confini con Ferrara. Alcune di queste costruzioni sono ancora esistenti

), all'epoca uno dei castelli ghibellini facenti parte del contado del comune di Cascia. Le date di nascita e morte sono incerte; dipendono tra l'altro dall'anno in cui se ne indica la morte, ovvero il

), Cerreta (o Ca Serrea), Cavanna, Riva e Pian dei Castelli, San Martino (oracolo), S.Salvatore (oracolo) e Brayda Giocharella, Telecchio, Cassolo, Callegari, Bertuzzi, Cavarelli, Freddezza, Casale S.Ambrogio di Pian ca' sale (oracolo) e Piancasale, Fognano, Arelli

. Interveniva inoltre nelle oblazioni a favore delle chiese, in alcune mansioni collaborava con il vicario di provvisione (come la manutenzione dei porti fluviali), garantiva la libera circolazione dei negozianti, provvedeva alla difesa di terre, borghi e castelli sotto la giurisdizione del Comune.

e i suoi ponti erano di grande importanza strategica. Il Ducato manteneva una piccola flotta a difesa delle sue acque oltre a un certo numero di castelli, torri e ponti fortificati. Per la difesa e il pattugliamento del tratto lodigiano del fiume si progettava l'impiego di un piccolo

Le origini documentate dei conti di Carpegna rimontano al principio del XIII secolo. Si tratta di una famiglia di signori di castelli, detentrice in origine della giurisdizione sull'intero territorio della pieve di Carpegna, con cospicui interessi politici e patrimoniali in Italia centrale

Quando i tre castelli che formarono il primitivo nucleo di Recanati si fusero ed, espandendosi, iniziarono a minacciare le colline presso il mare, Paolo e Roberto, Conti della Marina, rifiutarono l'assimilazione ed anzi intrapresero guerra contro Recanati, alleandosi con

, tra grandi festeggiamenti e proclamazioni (che cominciavano a suscitare resistenze e mormorii). Poi, in Campidoglio, fece arrestare i Colonna e gli Orsini che lo avevano sostenuto minacciandoli di esecuzione. Per quella volta fu convinto a soprassedere, ma quelli ripararono nei loro castelli e i Colonna da

, infine con la costruzione della Siviglia Giralda. Poi i Re Cattolici riconquistarono i territori occupati dai musulmani, per cui per proteggere i monasteri cristiani vennero eretti dei forti-castelli. Con la riscoperta dell'America da parte di

Nel Seicento e nel Settecento, nonostante un ruolo minore sul piano politico in confronto ai secoli precedenti, la Borgogna resta una regione ricca e borghesi e nobili fanno costruire nello stile classico dell'epoca castelli in campagna e

tuttavia un'opinione popolare tradizionalmente negativa continua persistere. In alcuni castelli della Francia, ad esempio, qualche guida continua ancora a raccontare, senza fondamento alcuno, che tale armadio di Caterina de' Medici era servito a nascondere i veleni,

Reperti storici e artistici sono tutt'oggi registrabili nei centri abitati dell'Amiata. Presenze come quelle riferibili all'arte figurativa del trecento senese, e architetture monumentali come i castelli del lontano medioevo (

, Guido Castelli, Enrico Broilo, Tullio Perini e Augusto Stenico. Vennero inoltre intensificati, con la partecipazione e l'organizzazione di numerose iniziative, i rapporti con i principali capoluoghi delle

. Per quanto i successi militari di Owain fossero ancora passabili e gli inglesi temessero una sua alleanza con la Francia, era comunque ormai un principe privo dei castelli aviti e, di fatto, braccato dagli inglesi. Nel

, impose che Roger e gli altri vescovi consegnassero tutti i loro castelli in Inghilterra. I vescovi si arresero e consegnarono i propri castelli, ma solo dopo che Stefano prese d'assedio il castello di Ely, minacciando di giustiziare Roger

. La maggioranza dei contro-castelli venivano distrutti al termine dell'assedio che ne aveva giustificato la costruzione, ma in alcuni casi le costruzioni sopravvissero come, ad esempio, i contro-castelli chiamati

Ricerce recenti hanno mostrato come Stefano avesse iniziato il programma di distruzione dei castelli prima della sua morte e che i contributi di Enrico erano meno sostanziali di quanto creduto in precedenza; in ogni caso Enrico non si prese molto credito per il lavoro svolto. (

Oltre ai due castelli citati nel paragrafo dedicato alle architetture militari, nel territorio sciclitano sono presenti diverse aree di interesse particolarmente diversificate per datazione e tipologia

, venute poi meno le esigenze difensive, i castelli e i palazzi urbani si arricchirono di opere d'arte per divenire comode residenze signorili, che con lo splendore delle facciate, spesso affacciate sulle piazze, offrivano un'immagine della potenza della famiglia

I Signori di Villandro, all'inizio, si insediarono come ministeriali dei vescovi di Bressanone e di Trento e all'interno del tribunale di Villandro, contribuendo ad istituire un Circondario del Tribunale separato, all'interno della contea di Bolzano. Ad essi fu affidato il monitoraggio dei castelli situati in punti strategici, come ad esempio

, terre, castelli, et vescouati, del regno di Napoli. De i Re, et vicere, che vi sono stati sin al presente. Pontefici, et cardinali, che vi son nati. Prencipi, duchi, marchesi, conti, baroni, et famiglie nobili, che vi sono. Con le feste delli tribunali di tutto il regno

iniziarono le loro incursioni nel territorio, saccheggiando e diffondendo insicurezza e paura tra le popolazioni. I grandi proprietari terrieri costruirono fortificazioni e castelli e molti contadini trasferirono la loro residenza all'interno delle aree fortificate, chiamate

Nelle prime fortificazioni, le alte mura dei castelli erano difficoltose da proteggere da terra. Il cammino di ronda fu inventato come passaggio che permetteva ai soldati di controllare il circondario dall'alto delle mura, protetti dall'esterno tramite una

, divennero delle vere e proprie strutture gentilizie, mantenendo comunque la funzione militare. Scarni sono gli esempi, a causa delle corpose ristrutturazioni del XIV secolo, e specialmente nei secoli XVI-XVIII, quando molti castelli divennero delle residenze principesche, perdendo ogni carattere difensivo. Con il passaggio di

Giorgio accondiscese al sentimento patriottico britannico emanando un proclama reale con il quale mutava il nome della propria casata da Sassonia-Coburgo-Gotha in Windsor, derivando il proprio cognome da uno dei castelli inglesi favoriti dalla regina Vittoria.

. Molti castelli di nuova concezione vennero realizzati a base poligonale o si basavano sulla difesa concentrica, ovvero diverse tipologie di difesa che potevano funzionare contemporaneamente per massimizzarne la portata. Non tutti gli elementi architettonici del castello erano di natura militare; elementi come i

li rendevano posti scomodi e indesiderabili in cui vivere. Di conseguenza, i veri castelli andarono in declino e furono sostituiti da forti di artiglieria senza alcun ruolo nell'amministrazione civile e da case di campagna indifendibili. Successivamente al

Guido di Cerreto, figlio di Guidone Lambertizio, vendette ai sammarinesi ogni privilegio di riscuotere tributi, per il passaggio nelle corti dei castelli di Cerreto, di Ventoso e dello stesso territorio appartenente al castello e alla curia di

tenuto prigioniero in una sua torre in Parione; famiglia che, da una citazione espressa nel testo di P. Galletti nel descrivere alcuni componenti di essa, raccolti in un documento del secolo XI dell'Abbazia di San Paolo fuori le mura riguardo al possesso di alcuni castelli, sembra da identificare con i

Originariamente fortilizio medievale costruito a scopi difensivi, a differenza di altri castelli della zona, fu praticamente immune dagli attacchi condotti dalle truppe pavesi, probabilmente a causa della sua posizione

Leggende e racconti del Trentino-Alto Adige: vagabonde fantasie, miti e incantesimi erranti tra valli, boschi e castelli misteriosi; un intreccio affascinante e sorprendente di storie a cavallo tra due culture di antichissima tradizione

La presenza di una monarchia esterna aveva impostato l'urbanistica di Napoli intorno al centro del potere regale, costituendo un polo urbanistico alternativo, formato dal porto e dai due principali castelli ad esso adiacenti,

venne occupato da truppe pavesi, cremonesi e parmigiane in seguito alla sconfitta delle truppe piacentine alleate ai milanesi. In seguito a quest'episodio vennero distrutti molti castelli della zona trai quali quello situato nel capoluogo ed il

, e fu adornato sulle pareti con affreschi a vivo, ancora rintracciabili, ritenuti spesso la miglior testimonianza delle usanze del mondo irlandese antico. Facilmente rinvenibili viaggiando per la contea anche i castelli e le fortificazioni anglo-normanni; alcuni sono stati restaurati, ma la gran parte sono in rovina. Il castello di

Ad oggi sul territorio del Casentino si possono ancora scorgere molti di questi castelli, torri e fortificazioni, sebbene in numero esiguo rispetto a quello originale; tra quelli meglio conservati, il

Sulle famiglie nobili della monarchia di Savoia narrazioni fregiate de' rispettivi stemmi incisi da Giovanni Monneret ed accompagnate dalle vedute de' castelli feudali disegnati dal vero da Enrico Gonin

Altri fanno risalire il nome Monferrato ai numerosi castelli in mattoni fortificati che sono presenti in quella regione geografica. In questo caso il dono del territorio viene fatto risalire non al suo amore con la figlia di Ottone I, ma al valore dimostrato nella liberazione della

, i territori verranno riuniti sotto il dominio dei Savoia. I castelli valsusini nascono in un rapporto alterno di cooperazione-competizione con gli enti religiosi del territorio, i quali a loro volta hanno lasciato notevoli monumenti (vedi

ebbero in feudo una larga parte della vallata, sotto il dominio dei Conti di Manoppello, proseguirono l'operato dei longobardi fortificando ulteriormente i castelli, come l'esempio della Torre Normanna, oggi inglobata nel

, ben radicato in tutta l'Italia settentrionale. In fondo si apre poi un paesaggio molto lontano e con la linea dell'orizzonte particolarmente ribassata, caratterizzato da estrose vedute di archi, speroni stalagmitici, castelli che sembrano germinare dalle rocce e un lago, con un ponte di pietra naturale e un solitario airone, tipici della fantasia dell'artista. Grazie all'uso uniforme della luce chiara e della

Ingegneri militari: il termine indica l'insieme delle maestranze (artigiani, fabbri e carpentieri) che erano in possesso delle conoscenze tecniche per la realizzazione di castelli e macchine da guerra

C'era una superstizione sui bardi: grossa sfortuna portava non ospitare un bardo; rifiutare acqua e cibo ad un bardo in viaggio, che bussasse alla porta, avrebbe assicurato grandi sventure. I bardi erano soliti fermarsi anche presso le osterie, senza alcuna pretesa; spettava al buon cuore dell'oste dare una stanza per la notte in cambio dei lieti racconti del bardo. La stessa accoglienza veniva offerta anche nei castelli dei

La famiglia fliscana eresse durante il suo dominio in vari punti strategici diverse fortificazioni e castelli, per un controllo maggiore delle vie di comunicazione tra la costa e l'immediato entroterra ligure, sistemi difensivi che vennero in seguito distrutti in parte dalle truppe della

: spesso i motori sono posizionati sulle ali e, in questi casi, le ali hanno opportuni castelli e rinforzi per il contenimento del peso e per il trasferimento all'intero apparecchio della spinta generata dai motori.

, metteva in comunicazione le zone dell'Emilia con la costa, Genova e Roma). Di questo gruppo sono tutt'oggi visibili i castelli succedutisi in epoche diverse, che si trovano a breve distanza l'uno dall'altro: il Castelvecchio, il Castello di

con lo scopo di proporre un calendario di spettacoli nel periodo estivo che permettesse di valorizzare il territorio, sfruttando le ville, i castelli, le chiese, i paesi della collina nei dintorni di

le sue truppe furono sorprese ai fianchi dalla cavalleria bolognese e costrette a ritirarsi precipitosamente; alle porte di Modena, Enzo fu disarcionato dai nemici e catturato insieme a milleduecento fanti e quattrocento cavalieri. Rinchiuso prima nei castelli di

Claudio Colosio, Franco Castelli, Giuseppe Ferrari Bravo, Luigi Montinari, Walter Cavallari, Claudio Scazza: medici praticanti in diverse discipline, studenti all'epoca dei fatti; ad essi si aggiunse Brunella Colombelli, unica donna tra gli accusati, divenuta ricercatrice;

proprio per via delle grosse chiavi inglesi usate per compiere le aggressioni. Di Domenico sarebbe stato il mandante e il pianificatore dell'azione, mentre Colombelli avrebbe avuto il ruolo di sorvegliante della vittima. Castelli, Colosio e Montinari avrebbero dovuto sorvegliare la zona e dare l'allarme in caso di pericolo. Gli altri avrebbero avuto ruoli variabili nella preparazione dell'azione e in altre violenze

Villa Castelli veniva citata in una lettera del vicario generale, l'arcidiacono Giuseppe Lombardi, difatti la parrocchia, succursale della Matrice di Francavilla, costituiva l'unico caso diocesano di chiesa di campagna creata per far fronte alle esigenze spirituali di un buon numero di abitanti che si erano stabiliti nel territorio tra Ceglie e Francavilla sino a diventare un vero centro urbano

. L'area infatti, fin dall'alto medioevo, faceva parte quasi interamente del contado pistoiese ed era munita di un vasto sistema di castelli e fortificazioni, non tutte rimaste. Il sistema difensivo pistoiese, infatti, faceva perno proprio sul Montalbano con i castelli di

le trattative non ebbero successo, dato che l'imperatore pretendeva la restituzione dei castelli trevigiani. Fu a causa di questa questione che Cane decise di dare il suo supporto all'altro pretendente imperatore,

, i quali procedettero alla costruzione di diversi castelli nel territorio con la funzione di presidio della via di comunicazione che, diramandosi dalla val Tidone, risaliva la val Tidoncello per raggiungere Bobbio attraverso il

furono gli abitanti di Sant'Agata, Fagna, San Giovanni Maggiore e Ferrone. Non molto diverso fu poi l'epilogo sul fronte orientale dove, dopo aver diroccato i castelli di Ampinana, Gattaia, Filiccione e Montesassi appartenuti alla famiglia dei Conti Guidi, la repubblica Fiorentina decise di fortificare nel

, infine con la costruzione della Siviglia Giralda. Poi i Re Cattolici riconquistarono i territori occupati dai musulmani, per cui per proteggere i monasteri cristiani vennero eretti dei forti-castelli. Con la scoperta dell'America da parte di

Beh, per i castelli della Loira, basta toglierli. Per le info doppie, gli specchietti riassuntivi servono proprio a questo: a presentare sinteticamente le info sparse magari in parecchi K di testo. --

, sicut dixit Guarmundus, filius Gualtierij, habet in demanium Campum Marinum, quod est feudum IV militum, et turribulum feudum IV militum, et Montem Corbinum feudum III militum et Petram feudum II militum, et Vulturariam feudum II militum, et Tufariam feudum I militis, et Liciam feudum II militum, et Macclam feudum II militum, et medietatem Castelli Veteris feudum I militis, et

In quegli anni corti e pievi stimolarono la costruzione di castelli e altre fortificazioni che diventarono parte integrante del paesaggio medievale. A Berbenno di Valtellina sono presenti i resti di un

il paese fu feudo dei Venosta. Testimonianze di questo periodo sono i due castelli che sovrastano l'abitato, il primo di fondazione vescovile, detto di San Faustino, il secondo detto castello nuovo o dei

La val Riglio deve la sua importanza storica principalmente ai castelli che vi furono edificati nel medioevo come avamposti strategici a difesa delle valli e che furono teatro di alterne vicende nella lotta tra

Un architetto-poeta lascia perplesso anche il cliente meno ammaliziato. I poeti fanno castelli in aria, mentre i castelli terreni debbono avere buone fondamenta. Mi sembra opportuno usare uno pseudonimo. Nasce quindi l'idea di collegare lo pseudonimo alla mia professione. Architetto, arco: Mario dell'Arco

e ai suoi castelli, noti appunto come Castello di Acquaviva del Monte o di Figarola e Castello del Piano o ACquaviva di Giovanni. Una pieve annessa al primo castello, nota come pieve di Santo Stefano, attestata sin dal

. Sull'altopiano di Clusone queste guerre videro contrapposti i Guelfi dei castelli di Fino e di molti altri comune della Alta Valle Seriana, in particolare di Onore, di Gromo, di Castione, di Gandellino, contro i Ghibellini del potente castello di San Lorenzo appartenente alla

Durante il regno di Stefano i baroni avevano sovvertito gli affari di stato per minare il controllo del monarca sul reame; Enrico II vide come suo primo compito quello di ribaltare questo spostamento di potere. Per esempio Enrico fece abbattere i castelli che i baroni avevano fatto costruire senza autorizzazione durante il regno di Stefano mentre lo

: situazioni di terrore fisico e psicologico, eventi apparentemente soprannaturali, castelli remoti e in rovina, la presenza di un nemico e di un'eroina perseguitata. Presenta numerose descrizioni di paesaggi esotici nei

Teresa Bausano, Giuseppe Caltabiano, Gian Paolo Castelli, Stefano De Felici, Vittoria Gallo, Daniele Guaragna, Michele Manca, Germana Mastropasqua, Bruno Mattei, Andrea Monaco, Sergio Polimene, Xavier Rebut, Flaviana Rossi, Patrizia Rotonda, Susanna Ruffini, Enrico Scarinci, Lucia Staccone, Antonella Talamonti, Fiammetta Tosti, Vincenzo Zappa: cfr.

fu approntata la prima mappa catastale di Cogliate. Nel foglio VI si evidenzia una porzione di territorio, confinante con Cassina Ferrara, totalmente ad uso agricolo, denominato arativo e arativo moronato (ovvero con la presenza di fila di gelsi per l'allevamento del baco da seta). Nicola Papis e Ottavio Castelli di San Pietro risultano essere i maggiori proprietari terrieri. Nel foglio VIII viene messa in evidenza la porzione di territorio centrosettentrionale di Cogliate, lasciata soprattutto a

I Normanni in genere non alterarono le circoscrizioni longobarde preesistenti e permisero ai feudatari che facevano voto di sottomissione di mantenere il possesso dei loro feudi. Tuttavia in molti casi distrussero i castelli e confiscarono le terre demaniali e di coloro che si erano opposti alla loro trionfale avanzata. Quest'ultimo fu il caso di Guardia: nel

. Da questo momento la ricchezza dei Peruzzi fu notevolmente ridimensionata; nonostante il crollo finanziario, questo non si tradusse in un declassamento sociale: i Peruzzi infatti detenevano castelli, signorie e beni fondiari che gli garantirono il loro livello sociale.

, gli abitanti della campagna si riunirono intorno ai luoghi fortificati per cui divennero importanti i castelli costruiti dai vescovi, dagli abati o dai signori: uno di questi era quello posto su un colle a est di Tregnago, di cui si hanno notizie dal

Beh, la voce e' indubbiamente ben avviata, e se continui a lavorarci cosi' penso che possa davvero ambire alla Vetrina: prima di tutto devi aggiungere la bibliografia e le note che citino la fonte da cui hai tratto le informazioni (possibilmente indicando anche la pagina se si tratta di un libro). Poi, ti consiglio di aggiungere qualche altra informazione, magari approfondendo il contesto storico e il ruolo che questi castelli avevano. E magari anche qualche informazione in piu' su come si presentano oggi. Infatti, sebbene non sia un requisito per la Vetrina, alcuni utenti non vedono di buon occhio le voci brevi, quindi, per evitare problemi, sarebbe meglio se la allungassi comunque un po'. Tienimi informato sugli aggiornamenti. A presto--

, utilizzando in parte i binari urbani della SRTO. Il capolinea di via Amendola divenne poi il principale terminale in Roma della rete dei Castelli, fino alla definitiva chiusura dell'ultima linea urbana. Dal

della pianura bergamasca venissero costruite a fianco di edifici sacri, allora al centro della vita popolare. E, come gran parte dei castelli di quel periodo, venne abbandonato e riposizionato poco distante tra la fine del

. I nobili locali non si fecero scrupolo di appoggiare i rivoltosi, spinti dall'odio per i Guisa e dal risentimento per la repressione subita dopo Amboise; non mancarono certo persone tanto audaci da attaccare castelli, prigioni e chiese, tanto che nella primavera del

mostra una evidente matrice tipologica e tecnologica islamica. A differenza dei castelli, i palazzi extra urbani dei re di Sicilia non possedevano le caratteristiche difensive dei palazzi normanni continentali, essendo invece composti da spazi aperti con vasti giardini che richiamavano il

Nel territorio zumellese sorgevano tre castelli oltre a numerosi altri avamposti militari: il castello di Castelvint, quello del borgo fortificato di Mel e quello di Zumelle. Quest'ultimo sorge nei pressi della frazione di

I comitati sono Roma Nord, Saronno, Catania, Torino, Viterbo, Provinciale Firenze, Siena, Lucca, Futuro Prossimo Napoli, Provinciale Varese, Roma VII Municipio, Roma VIII Municipio, Roma IX Municipio, Mugello (FI), Bagno a Ripoli (FI), Milano Comitato Metropolitano, Reinventare la Sinistra, Val di Non-Val di Sole (TN), Castelli Romani (RM), Pisa, Val d'Arno (PI), Valdera (PI), Alta Val di Cecina (PI), Sabina (RI), Monopoli (BA), Reggio Emilia, Massa Carrara, Rivoli (TO) e CoraggioDaLeU.

. Successivamente i suoi discendenti ebbero problemi e scontri per quanto riguarda i confini, che si risolsero inizialmente con la cessione di Campagnola, Bosco e Corte Mantovana in cambio dei castelli di Camporotondo, di




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Ultimo aggiornamento pagina:

13 Agosto 2021

09:51:05