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Frasi che contengono la parola chieti

(Bianco nelle tipologie normale, Frizzante e Passito; Rosato nelle tipologie normale, Frizzante e Novello; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante, Passito e Novello) prodotto nella provincia di Chieti.

con Martino Salaia che divenne Regio Uditore nell'Abruzzo Citeriore. Gli Henrici o Errici non erano teatini, ma si stanziarono definitivamente nel XVI secolo in Abruzzo Citeriore, i Petrucci erano di Chieti, originari di

, che vedeva ripartiti i suoi domini al livello territoriale. In seguito alla militarizzazione francese di Chieti, con conseguente occupazione dei grandi conventi, trasformati quasi tutti in caserme, emerse la figura di

, una sorta di piccolo nucleo indipendente dalla diocesi di Chieti, e annettendo anche il territorio di Vasto, dove si contendevano il dominio le collegiate di Santa Maria Maggiore e San Pietro, soppresse ambedue da

, Giuseppe Devincenzi, Pasquale Liberatore, Angelo Camillo De Meis, Melchiorre Delfico, Silvio e Bertrando Spaventa. Dal punto di vista risorgimentale, a Chieti passarono alcuni patrioti che nei periodici appoggiavano la causa unificatrice, come Carlo Madonna di Lanciano, Cesare De Horatiis di Furci e

seconda via principale di Chieti, che si collega al corso Marrucino e all'estremo opposto alla via dei Toppi. Si snoda da piazza Garibaldi fino al largo Cavallerizza, incontrando i monumenti delle chiese di sant'Antonio e Santa Chiara, passando per la caserma dei carabinieri.

Fuori del quartiere della Civitella e dirigendosi verso il centro di Chieti si possono notare, all'incrocio di via di Porta Napoli e di via Generale Pianell, i ruderi del teatro risalente al I secolo d.C. I palazzi che circondano il teatro hanno nascosto del tutto l'

Sul piano architettonico, dell'epoca romana Chieti conserva molto bene la principale via del decumano, ossia l'attuale corso Marrucino, e l'area sacra dei santuari italici, dei quali l'imponente frontone del

, ossia la forma primordiale dell'attuale provincia di Chieti, con la sede amministrativa del giustiziere, ossia gastaldo, presso Chieti. La gastaldia rimase viva sino al XII secolo, quando fu inglobata dai Normanni nella

Nasce a Chieti ma si trasferisce ben presto con la famiglia a Roma, nei lotti popolari nei pressi di piazza Bologna, dove si diploma alle scuole magistrali. Figlia primogenita di un maresciallo di Pubblica sicurezza e sorella di Mariano, Mario e Italo

: Allerona, Basilicata, Bettona, Cannara, Civitella d'Agliano, Colli Aprutini, Colli Cimini, Colli del Sangro, Colline Frentane, Colline Pescaresi, Colline Teatine, Del Vastese o Histonium, Frusinate o del Frusinate, Lazio, Marche, Narni, Spello, Terre Aquilane o Terre de l'Aquila, Terre di Chieti, Umbria.

, indipendente dalle abbazie storiche di Montecassino e Farfa, che venne realizzata sopra un'isoletta lungo il fiume Pescara, presso le gole della Majella e del feudo di Popoli, posta in posizione strategica per controllare i traffici commerciali e fluviali, e per questo occupata anche dal conte Ugo Malmozzetto, dato che si innestava sul tracciato dell'antica via Tiburtina Valeria, che dal porto di Aterno, lambendo Chieti, andava raggiungere

: dalla vallata che parte ai piedi di Chieti, punta sul mare e si allarga con le ali sulla riviera, a nord verso Montesilvano e a sud verso Francavilla al Mare. Essa comprende i comuni di Pescara, Montesilvano, Francavilla al Mare,

compreso nel territorio dell'arcidiocesi teatina, l'eresse in vescovato ed eresse la collegiata di San Giuseppe in cattedrale; la nuova diocesi venne affidata in regime di amministrazione perpetua all'arcivescovo di Chieti. Per gli uffici della curia ed il

l'arcivescovo Antonio Valentini, rendendo esecutivo il decreto che stabiliva, insieme alla piena unione delle due diocesi di Chieti e Vasto, la costituzione nella chiesa cattedrale di Chieti dell'unico

All'arcidiocesi di Chieti-Vasto appartiene quasi per intero il territorio comunale di San Vito Chietino, ad eccezione della parrocchia della Madonna delle Grazie della frazione di Sant'Apollinare Chietino, che appartiene all'

. Era una piccola struttura posta tra la piazza municipale e il viale Umberto I (oggi viale G. D'Annunzio), con il corpo nell'asse di via dei Bastioni, come la nuova cattedrale, ma con la facciata rivolta non sulla strada di viale D'Annunzio. Viene descritta, in una relazione della visita pastorale dell'arcivescovo di Chieti del

creando due nuove province: l'Abruzzo Ulteriore e l'Abruzzo Citeriore. L'Alto Sangro, trovandosi a sud del fiume Pescara, venne inserito nell'Abruzzo citeriore con capitale Chieti. Intanto la dinastia dei Di Sangro si estingueva nella linea maschile e tra il XIII secolo e il

La folla fu dispersa con l'aiuto del Battaglione allievi Carabinieri di Chieti, convincendo i protestanti che la seduta fosse stata rimandata, mentre i consiglieri furono fatti uscire da una porta sul retro scortati dalla Polizia.

. L'opera divisa in due parti fu pubblicata nella prima dal figlio Francesco presso i Fratelli Facii di Chieti, si tratta di un libro pieno di erudizione e per la forma scelta del dialogo, tratta di varie cose, non in maniera approfondita. Discorre dell'etimologia del nome Teramo, del nome stesso di Abruzzo che deriva da

Fuori del quartiere della Civitella e dirigendosi verso il centro di Chieti si possono notare, all'incrocio di Via di Porta Napoli e di Via Generale Pianell, i ruderi del teatro risalente al I secolo d.C. I palazzi che circondano il teatro hanno nascosto del tutto l'

a confine con l'aquilano; mentre il Citeriore la parte di Chieti, i feudi della Majella orientali come Guardiagrele e Palena, il territorio ortonese-lancianese e vastese, estendendosi sino all'Altosannio del Molise, con l'Alto Volturno, includendo i territori di

La presenza normanna in Abruzzo non fu sempre pacifica, innanzitutto per le guerre che si succedettero per spodestare vescovi-signori come Tramsondo III di Chieti, e poi per ribellioni cittadine o atti di fellonia dei signori e conti stessi contro il sovrano di Sicilia, come nel caso della distruzione totale di

, ornato di una torre campanaria eseguita da Antonino da Lodi, che mostra molte somiglianze con la torre della Cattedrale di Teramo e con quella del Duomo di Chieti. Inoltre per la cattedrale atriana venne chiamato il pittore




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Ultimo aggiornamento pagina:

13 Settembre 2021

10:57:43